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Passaggi Artistici 11a edizione - tran-Siti 28 settembre - 6 ottobre 20

AVVISO

In osservanza alle disposizioni del D.p.c.m. 25 ottobre 2020:

- sono annullate le due "promenade d'arte" di sabato 31 ottobre e sabato 7 settembre

- sono invece confermate le cinque installazioni d'arte alle porte Portello, Savonarola, San Giovanni, Santa Croce e Pontecorvo


locandina

Passaggi Artistici, la rassegna organizzata sotto l'egida dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Padova da Teatro Laterale e Comitato Mura, per la cura di Paolo Caporello, è da qualche anno l'unica manifestazione che abbracci le mura di Padova nel loro insieme, come un grande, unico monumento, che può diventare non semplice scenario, ma luogo e tema di confronto per artisti e performer, secondo linee e tematiche ogni volta diverse.

L'edizione 2020, tran-Siti, oltre alle ormai consuete installazioni d'arte davanti alle cinque porte urbiche, Pontecorvo, Ognissanti, Santa Croce, Savonarola e San Giovanni, invita ad esplorare due lunghi tratti della cinta muraria attraverso un percorso d'arte in movimento: artisti d'ogni genere intratterranno il pubblico con brevi performance, una voce narrante svelerà aspetti meno noti ddi quegli angoli di città e lacune imbarcazioni porteranno installazioni d'arte e ballerini di tango navigando sul Piovego e sul Tronco comune del Bacchiglione.

 

TUTTI GLI EVENTI SONO A INGRESSO GRATUITO


sabato 31 ottobre 2020
- EVENTO ANNULLATO -

ore 15,30, Porta Portello: presentazione tran-Siti

ore 16,00, "promenade d'arte" da porta Portello al parco Venturini-Natale

ore 17,00, Parco Venturini-Natale (Fistomba): concerto con Guido Rigatti, Paolo Agostini, Arturo Susesani

 

dal 31 ottobre al 7 novembre 2020 - EVENTO CONFERMATO -

installazioni d'arte a porta Portello, porta Santa Croce, porta San Giovanni, porta Savonarola e porta Pontecorvo

 

sabato 7 novembre 2020 - EVENTO ANNULLATO -

ore 15,30, Bastione Ghirlanda (via S. Pio X): "promenade d'arte" fino alla piattaforma del torrione Alicorno, spettacolo INTERAQUAS di Abracalam e a seguire passeggiata fino all' ex Bagno Pubblico sotto al bastione

 

 


scarica qui il depliant con il programma completo

clicca sulla locandina qui sotto per scaricarla

 

castello festival 2020


"LA REGGIA RITROVATA"

Il castello carrarese e il carcere che lo nasconde

visite guidate approfondite a cura del Comitato Mura

 

25, 26 luglio - ore 18:00

3, 8 agosto - ore 18:00

6, 7, 10, 12 settembre - ore 17:00

durata approssimativa della visita 1h 45'

 

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA

Le visite sono a numero chiuso. Il numero massimo di partecipanti

rispetterà le disposizioni in vigore e potrà variare di conseguenza

 

info e prenotazioni

telefono 340 688 4564, email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ingresso da piazza Castello

 

ATTENZIONE: è OBBLIGATORIO indossare la mascherina

PER TUTTA LA DURATA DELLA VISITA

 

Le visite sono gratuite, ma sarà gradito un contributo libero

a sostegno dell'associazione Comitato Mura di Padova,

che per questo servizio non riceve contributi


Come ormai ogni anno, in occasione di Castello Festival 2020 il Comitato Mura di Padova mette a disposizione dei visitatori la propria approfondita conoscenza del Castello Carrarese, della sua storia, delle scoperte archeologiche, frutto di una assidua frequentazione nel corso delle varie fasi di ricerca, svolte dalla Soprintendenza, nell'arco di ormai due decenni.

Vi attendiamo per raccontarvene la storia (e le molte storie) e rivelarvene angoli nascosti e aspetti inediti, in parte esclusivi.

Un viaggio nel tempo, dentro al carcere che per due secoli ha nascosto, ma ha anche conservato "sotto pelle" vestigia importanti del trecentesco Castello carrarese. Che torna oggi alla luce in tutta la magnificenza delle sue sale affrescate e nella qualità delle soluzioni tecnologiche, all'avanguardia per l'epoca, che ne fanno, oltre, e più, che una fortezza, una autentica reggia signorile. Con l'aiuto dell'iconografia storica vi guideremo a riconoscere nelle celle e negli uffici del carcere  stanze affrescate per ospiti importanti e appartati studioli, camerate per soldati e servitù, sale da ricevimento e magazzini... ma anche le celle d'isolamento in cui furono forse rinchiusi i patrioti del 1848 e i locali dove, fino a pochi decenni fa, i detenuti costruivano le biciclette Atala e il motorino Califfo...

Se non l'avete mai visto, se l'avete visitato in fretta, se volete essere aggiornati sulle ultime scoperte, che nessuno vi ha ancora raccontato, ecco l'occasione!

Gli ultimi anni di ricerche da parte della Soprintendenza hanno confermato la straordinaria importanza di questa struttura, che troppi, anche fra le persone di cultura, consideravano irrecuperabile, dunque da destinare a un qualsiasi uso, anche privato. A partire dalla scoperta, nel 2007, degli affreschi della sala di Luigi il Grande d’Ungheria, le rivelazioni si sono succedute fino a riproporre il castello come una delle più ricche e sontuose residenze signorili di fine Trecento, in "competizione interna", per così dire, con la "reggia" che i Carraresi già possedevano al centro della città. Grazie ai molti altri frammenti di decorazioni a fresco ritrovati in un gran numero di ambienti, assieme alle tracce dei famosi camini cilindrici , ma anche di impianti igienici d’avanguardia per l’epoca.

Ricerche che il Comitato Mura ha seguito passo passo, per poterne divulgare i risultati con la consueta competenza e con la passione che ci anima.

Un autentico tesoro di storia e cultura di cui la città sta riacquistando consapevolezza e il cui recupero, fra mille difficoltà, è ormai avviato.


Si raccomanda l'uso di scarpe chiuse, meglio se con suola di gomma.

Si ricorda che la visita si svolge all'interno di edifici allo stato di cantiere, si raccomanda quindi di prestare attenzione nel corso degli spostamenti e di attenersi alle indicazioni degli accompagnatori




portello_in_musica

Domenica 21 Giugno 2020

Itinerantibus organis - Una passeggiata organistica al Portello

 

Nicolò Sari organo - Ugo Fadini narrazioni

 

Chiesa di Ognissanti - ore 15:45

Organo G. Callido - 1785

Musiche di H. Scheidemann, P. Bruna, B. Pasquini, D. Zipoli, J.S.Bach

 

Chiesa dell'Immacolata - ore 17:00

Organo A. Agostini - 1866

Musiche di W.A.Mozart, J.S. Bach, Padre Davide da Bergamo, L. Bottazzo, V. Petrali

 

Programma completo del 21 giugno

 

Ingresso libero con prenotazione obbligatoria

fino ad esaurimento dei posti da farsi entro giovedì 19 giugno

inviando una mail a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o telefonando al 049 8756763.

 

portello_in_musica

 

 

Per maggiori informazioni

 

vai alla pagina del sito degli Amici della Musica

 

 

Ingresso libero con prenotazione obbligatoria

fino ad esaurimento dei posti

inviando una mail a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o telefonando al 049 8756763.

 

 

 


 

INIZIATIVA SOSPESA

 

In ottemperanza alle disposizioni emanate dal Decreto del Predidente del Consiglio dei Ministri del 1 marzo 2020

relativamente alle misure di contenimento e gestione del Coronavirus-Covid19,

tutte le nostre iniziative, fino al 8 marzo compreso, sono sospese.

Sicuri della vostra comprensione, ci scusiamo per il disagio e ci auguriamo di poter riprendere le attività non appena possibile

 


 

 

 

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Portello_in_Musica_2020_volantino_fronte
Portello_in_Musica_2020_volantino_retro

clicca QUI per scaricare il volantino

oppure

clicca QUI per scaricare il pieghevole col programma completo

 

PARTECIPA, domenica 17 settembre

Una camminata salutare e salutifera

lungo un tratto delle MURA RINASCIMENTALI di Padova

con la collaborazione del Comitato Mura

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11 novembre 1916

11 novembre 1916

bombardamento
al torrione della Gatta

 

apertura del sacello votivo

visite al sacello e alle strutture del serbatoio dell'acquedotto, mostra di modelli, proiezioni, spettacoli

 

dal 10 al 15 novembre 2019

Il sacello sarà aperto per le visite il

10/11 novembre, ore 10/13 e 16/19

angolo tra via Citolo da Perugia e viale della Rotonda

ingresso libero

 

> SCARICA IL PROGRAMMA <

 

L’11 novembre 1916 un gruppo di idrovolanti austriaci bombarda Padova. Le bombe cadono anche sul bastione della Gatta delle mura cinquecentesche, le cui stutture sotterranee erano diventate un improvvisato rifugio per la popolazione della zona. 93 furono le vittime di una strage che ebbe una risonanza internazionale.

Nove anni dopo, a ricordo del tragico evento, una cappella votiva fu inserita nella costruzione del primo grande serbatoio dell’acquedotto padovano.

Dal 10 al 15 novembre il Comitato Mura, con la collaborazione di numerosi partner, organizza una serie di iniziative per ricordare quella terribile strage e al contempo sottolineare il valore della pace valorizzando la cappella “nascosta” recentemente restaurata.

L'apertura al pubblico del Sacello votivo, la visita alle strutture portanti del serbatoio, la collocazione permanente dei modelli degli idrovolanti austroungarici, la mostra, che inserisce uno dei numerosi efferati episodi accaduti nell'immenso quadro della Grande Guerra, le immagini degli edifici distrutti, la costruzione del nuovo acquedotto nel 1925, la proiezione di un famoso film dell'epoca, lo spettacolo che racconta con immagini, canzoni e musica l'atmosfera tra le due guerre, vogliono tutti contribuire a rinnovare la memoria del luogo e del tragico evento.

 

 

 

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MAPP vi invita al suo Primo Movimento

quattro settimane di teatro, danza e "safari urbani"

Un teatro che rinasce, un teatro per la città,

dentro un frammento di città appartato, da riscoprire.

Per farli rivivere, artisti, gruppi teatrali, associazioni culturali

hanno unito le loro forze in un progetto comune.

scarica QUI il pieghevole con il programma dettagliato oppure

vai al sito di MAPP www.padovamapp.it

dove potrai prenotare gratuitamente i biglietti per gli spettacoli e i safari

(interi 10,00 euro, ridotti 8,00 euro)

 

MAPP è

Teatro Laterale, MetaArte, Teatro Popolare di Ricerca CUT,

Talea Teatro, Teatro Amistad, Carichi Sospesi, Tam Teatromusica,

Ottavo Giorno, Comitato Mura

 

Torna a vivere il Teatro delle Maddalene, per ospitare Primo Movimento, rassegna organizzata da MAPP (Maddalene Arti Performative Padova), il "consorzio" di gruppi di teatro e danza e associazioni culturali formatosi lo scorso anno con il duplice obiettivo di riaprire il teatro, in "condominio" col Teatro Stabile, e di unire forze culturali eterogenee, per arrivare a produrre non semplicemente teatro, ma cultura nel senso più ampio e interdisciplinare.

Questo spiega la partecipazione al progetto del Comitato Mura, che nell'ambito di questo Primo Movimento condurrà quattro safari urbani, alla scoperta di un angolo di città sconosciuto ai più, ignorato dai turisti, ma ricco di storia e storie, al centro del quale stanno le Maddalene e intorno... le mura!

 

scarica il programma

per maggiori informazioni sugli spettacoli e prenotazioni
vai al sito di MAPP www.padovamapp.it

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Urbs Ipsa Moenia 11

conferenze sulle fortificazioni

Il castello

le mura

e la città

Luoghi tempi modi della ricerca

 


dal 7 novembre al 12 dicembre 2019

il giovedì, alle ore 17:00


Sala Carmeli, via Galilei 36

 

INGRESSO LIBERO

fino a esaurimento dei 100 posti disponibili


In apparente contraddizione con quanto affermavamo nella presentazione della scorsa edizione di Urbs Ipsa Moenia, ossia che conoscenza, recupero e riuso sono fasi inscindibili, gerarchicamente indistinte, del processo di “ritorno alla vita” di un edificio storico, o complesso di edifici, come nel caso delle mura, in questa undicesima edizione l’attenzione si concentra sulla fase della ricerca.

Una prima ragione sta nel fatto che alle fasi del recupero e del riuso dedicheremo uno spazio specifico, un ciclo primaverile di incontri, che, sulla scia di quanto già proposto lo scorso anno, ma in modo più puntuale, ruoteranno sostanzialmente intorno al grande progetto del Parco delle Mura e delle Acque, che del recupero è insieme obiettivo e ragione fondante. Di quel progetto vorremmo anzi che quegli incontri fungessero stabilmente da luogo di confronto propositivo e di verifica degli esiti, quando verranno.

Vi è però anche una ragione interna al concetto stesso di ricerca, a giustificare la scelta, una visione da sempre sottintesa alla filosofia che negli anni ci ha guidati nel costruire questi cicli di conferenze, che avessero o meno, di volta in volta, uno specifico tema. L’idea, cioè, che la ricerca sia condizione necessaria perché un progetto di recupero e riuso possa avere successo, ridando vita a un corpo edilizio ormai inerte senza cancellarne o farne dimenticare la vita, o le vite, precedenti. E che però la ricerca si articoli e si declini, a sua volta, in modi, tempi e luoghi differenti, ad opera di attori diversi; e che solo l’incrocio dei dati raccolti da storici, archeologi, storici dell’arte e altri studiosi, legati a enti, come Università, Soprintendenza, centri studi, associazioni culturali, ma anche ricercatori indipendenti e persino dilettanti, ciascuno con le sue specifiche competenze, responsabilità e motivazioni, possa produrre un quadro compiuto di conoscenza, premessa fondamentale per un recupero e un riuso consapevoli. E infine, che la ricerca possa e debba svolgersi anche indipendentemente da urgenze legate a emergenze o progetti di restauro, come sovente avviene, in particolare per le indagini archeologiche.

È infine necessario che i dati raccolti vengano messi a disposizione anche del grande pubblico e questo è l’obiettivo di Urbs Ipsa Moenia. Perché condizione non meno essenziale per un recupero virtuoso, e per quel ritorno alla vita di un edificio storico di cui si diceva all’inizio, è una consapevolezza diffusa, senza la quale gli sforzi degli studiosi rischiano di rimanere materia di confronto solo nel chiuso degli studi o delle aule universitarie.

 

Programma

 

IL CASTELLO CARRARESE

giovedì 7 novembre

Giovanna Valenzano (Università di Padova, DBC)
Il castello carrarese dipinto

Valentina Baradel (Università di Padova, DBC)
Sale di rappresentanza e camere “intime” al castello carrarese

giovedì 14 novembre

Stefano Tuzzato, Marco Cagnoni
Prima del castello: un ventennio di indagini archeologiche

Federico Pigozzo
I Carraresi e il castello, nuovi documenti su funzioni e utilizzo della struttura

 

PADOVA MEDIEVALE, CITTÀ E MURA

giovedì 21 novembre

Alexandra Chavarria (Università di Padova, DBC)
Elena Mercedes Pérez Monserrat
(Università di Padova, M. Curie Fellowship)
Petra Urbanovà
(Università di Padova, Seal of Excellence Fellowship)
Nuove ricerche sulle architetture medievali di Padova

giovedì 28 novembre

Claudio Grandis
Le mura in concessione: l'uso degli spazi demaniali nella prima età veneziana

Ugo Fadini
Agonia e triste fine delle porte duecentesche di Padova


LE MURA RINASCIMENTALI

giovedì 12 dicembre

Vittorio Dal Piaz
1848: preparativi per un assedio mancato

A cura del Comitato Mura
In diretta dalle mura: scoperte recenti, conferme, nuovi dati d'archivio

 

scarica il pieghevole con il PROGRAMMA

 

Banca Monte dei Paschi di Siena


Palazzo dei Montivecchi

via Verdi 13/15

 

sabato 5 ottobre 2019, dalle 10:00 alle 19:00

visite guidate gratuite

 

Come ormai tradizione, il Comitato Mura sarà presente a Palazzo dei Montivecchi, assieme al personale della banca MPS e della Fondazione Antonveneta, per accogliere e guidare i visitatori alla scoperta dei tesori di storia e arte che si nascondono all'interno del palazzo cinquecentesco: un'area archeologica con uno dei tratti meglio conservati di strada romana a Padova, una torre medievale, inglobata e oggi riemersa dalle murature dell'edificio, una singolare collezione di tarocchi...

 

> vai alla pagina di Banca MPS

> vai alla pagina di Invito a Palazzo

 

 

 


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locandina

in occasione delle

Domeniche sostenibili /
SETTIMANA EUROPEA DELLA MOBILITÀ

 

ritorna

 

il Grande Gioco delle Mura


domenica 22 settembre 2019

PIAZZA DEI FRUTTI

dalle 10.00 alle 18.00

 

Grande Gioco delle Mura

Le Mura rinascimentali di Padova: costruzione di un grande plastico-puzzle delle Mura cinquecentesche di Padova (per ragazzi di 8-12 anni).
La via delle Mura di Padova:
rintracciarne il percorso, con le sue porte, torrioni e baluardi tutt’ora esistenti, attraverso la consultazione di mappe storiche e fotografie attuali.

Vuoi saperne di più? guarda QUI

A cura del Comitato Mura di Padova,

Per la partecipazione di famiglie o gruppi è preferibile prenotare al numero 348 3554776.


Domeniche sostenibili 22 settembre 2019

Settimana europea delle mobilità 16-22 settembre 2919

Scarica QUI il programma completo


locandina

Passaggi Artistici 10a edizione


trasform-Azioni


28 settembre - 6 ottobre 2019

con Teatro Laterale e Comitato Mura

 

Passaggi Artistici, la rassegna organizzata sotto l'egida dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Padova da Teatro Laterale e Comitato Mura, per la cura di Paolo Caporello, è da qualche anno l'unica manifestazione che abbracci le mura di Padova nel loro insieme, come un grande, unico monumento, che può diventare non semplice scenario, ma luogo e tema di confronto per artisti e performer, secondo linee e tematiche ogni volta diverse.

L'edizione 2019, il cui tema è trasform-Azioni, coinvolgerà e animerà come in passato le cinque porte delle mura cinquecentesche, Pontecorvo, Ognissanti, Santa Croce, Savonarola e San Giovanni, il torrione Alicorno e, per la prima volta, la "reggia carrarese", sede dell'Accademia Galileiana, in omaggio alla Padova Urbs Picta trecentesca. Luoghi che ospiteranno installazioni di artisti, performance, concerti, spettacoli teatrali e altro ancora, in collaborazione con numerose altre associazioni.

 

TUTTI GLI EVENTI SONO A INGRESSO GRATUITO


sabato 28 settembre, ore 21.00

Torrione Alicorno

 

Serata inaugurale

MOODY'S MOOD FOR LOVE

The Franks Amy Winehouse jazz band


Nel corso della serata gli artisti presenteranno le cinque installazioni realizzate per questa decima edizione, e Ugo Fadini del Comitato Mura racconterà il futuro prossimo delle mura, fra un piano di restauri finalmente in avvio, un museo immateriale che si sta per materializzare e un Parco che, forse, cambierà il volto di Padova.


scarica qui il depliant con il programma completo

 

clicca sulla locandina qui sotto per scaricarla

 

 

 

 

Un'ora (e mezza) di storia e storie

al Castello Carrarese

narrazioni a cura del Comitato Mura

castello carrarese


Domenica 7 luglio 2019


Il Comitato Mura di Padova e il FAI - Delegazione di Padova vi aspettano ancora una volta al Castello Carrarese per raccontarvene la storia e rivelarvene angoli nascosti e aspetti sconosciuti
.

Se non l'avete mai visto, se l'avete visitato in fretta, se volete essere aggiornati sulle scoperte più recenti, che nessuno vi ha ancora raccontato, ecco l'occasione giusta!

Era il marzo 2007, quando FAI e Comitato Mura hanno unito le loro forze per la prima apertura pubblica del castello, per le Giornate di Primavera FAI, cui molte altre ne sono seguite negli anni successivi.
Grazie alle due organizzazioni, e alla preziosa collaborazione del Nucleo Tutela Beni Culturali della Protezione Civile, sono ormai qualche migliaio i padovani, e non solo, che hanno potuto riscoprire un monumento dimenticato, dopo secoli di abbandono e di usi impropri, ultimo dei quali la trasformazione in carcere della parte più ampia, che lo aveva definitivamente cancellato dalla memoria civica.

In questi dieci anni sono proseguite le ricerche da parte delle Soprintendenze, che hanno confermato la straordinaria importanza di questa struttura, che troppi, anche fra persone di cultura, consideravano irrecuperabile, dunque da destinare a un qualsiasi uso, anche privato. A partire dalla scoperta, proprio nel 2007, degli affreschi della sala di Luigi il Grande d’Ungheria (per noi ancora e sempre “cella 77” del carcere, protagonista di quella prima visita, quando ancora nessuno sapeva che sotto l’intonnaco si nascondessero i più importanti affreschi del castello), le rivelazioni si sono succedute fino a riproporre il castello come una delle più ricche e sontuose residenze signorili di fine Trecento, in "competizione interna", vien da dire, con la reggia che i Carraresi già possedevano al centro della città. Grazie ai molti altri frammenti di decorazioni a fresco ritrovati in un gran numero di ambienti, assieme alle tracce dei famosi camini cilindrici carraresi, ma anche di impianti igienici d’avanguardia per l’epoca e un sistema di isolamento dei pavimenti per mantenerli asciutti e confortevoli.

Un autentico tesoro di storia e cultura di cui la città sta riacquistando sempre maggiore consapevolezza e il cui recupero, pur fra mille difficoltà, pare ormai avviato.

ATTENZIONE: anche in questa occasione, dopo la visita all'interno, grazie alla collaborazione degli Amissi del Piovego sarà possibile effetturare anche una breve escursione in barca intorno al castello, fino alla Torre del Soccorso e al ponte delle Torricelle (vedi sotto - per la navigazione è prevista un'offerta a parte).


Domenica 7 luglio 2019


durata minima della visita 90 minuti

visita a gruppi di 25 persone MASSIMO
(prescrizione inderogabile della Soprintendenza)

partenze ogni 30 minuti, all'ora e alla mezzora

dalle 9:30 alle 11:30 (partenza ultimo gruppo)

dalle 15:30 alle 18:00 (partenza ultimo gruppo)

Ingresso da piazza Castello (ex carcere)


Non sono previste prenotazioni anticipate

Suddivisione in gruppi secondo l’ordine di presentazione all'ingresso, dalle h 9.15

Secondo disponibilità, sarà possibile scegliere l’orario per la visita

ATTENZIONE: l'orario di partenza dei gruppi È INDICATIVO, e potrà subire ritardi
In considerazione della disponibilità di soli 275 ingressi nell'arco della giornata,
si raccomanda di presentarsi per tempo

Ci scusiamo fin d’ora con quanti dovessero rimanere esclusi
Ulteriori visite sono previste la prima domenica di ogni mese fino a luglio


è gradito un contributo libero (minimo consigliato 3 euro)

a sostegno delle associazioni organizzatrici

(durata minima della visita 90 minuti!)

si raccomanda l'uso di scarpe chiuse, meglio se con suola di gomma


e dopo aver visto il castello dentro...

in barca con gli Amissi del Piovego, per vederlo da fuori!

per chi lo vorrà, dopo la visita al castello, sarà possibile effettuare una breve

escursione su imbarcazioni da voga alla veneta

Non è prevista la prenotazione, gli Amissi saranno presenti all'uscita
per accompagnare gli interessati all'imbarco - sarà gradito un contributo
libero (minimo consigliato 5 euro) - durata della navigazione 20 minuti circa


 

 

 

 

 

Un'ora e mezza di storia e storie

al Castello Carrarese

narrazioni a cura del Comitato Mura

ULTIMA APERTURA !!

castello carrarese

 

ULTIMA APERTURA !!

Sabato 12 ottobre 2019

 

Il Comitato Mura di Padova e il FAI - Delegazione di Padova vi aspettano per un'ultima volta al Castello Carrarese per raccontarvene la storia e rivelarvene angoli nascosti e aspetti sconosciuti.

Ultima apertura del 2019, ma forse ultima per almeno un paio d'anni, quanto dureranno i lavori di restauro, che dovrebbero iniziare non più tardi della prossima primavera

Se non l'avete mai visto, se l'avete visitato in fretta, se volete essere aggiornati sulle scoperte più recenti, che nessuno vi ha ancora raccontato, ecco l'occasione giusta!

Era il marzo 2007, quando FAI e Comitato Mura hanno unito le loro forze per la prima apertura pubblica del castello, per le Giornate di Primavera FAI, cui molte altre ne sono seguite negli anni successivi.
Grazie alle due organizzazioni, e alla preziosa collaborazione del Nucleo Tutela Beni Culturali della Protezione Civile, sono ormai qualche migliaio i padovani, e non solo, che hanno potuto riscoprire un monumento dimenticato, dopo secoli di abbandono e di usi impropri, ultimo dei quali la trasformazione in carcere della parte più ampia, che lo aveva definitivamente cancellato dalla memoria civica.

In questi dieci anni sono proseguite le ricerche da parte delle Soprintendenze, che hanno confermato la straordinaria importanza di questa struttura, che troppi, anche fra persone di cultura, consideravano irrecuperabile, dunque da destinare a un qualsiasi uso, anche privato. A partire dalla scoperta, proprio nel 2007, degli affreschi della sala di Luigi il Grande d’Ungheria (per noi ancora e sempre “cella 77” del carcere, protagonista di quella prima visita, quando ancora nessuno sapeva che sotto l’intonnaco si nascondessero i più importanti affreschi del castello), le rivelazioni si sono succedute fino a riproporre il castello come una delle più ricche e sontuose residenze signorili di fine Trecento, in "competizione interna", vien da dire, con la reggia che i Carraresi già possedevano al centro della città. Grazie ai molti altri frammenti di decorazioni a fresco ritrovati in un gran numero di ambienti, assieme alle tracce dei famosi camini cilindrici carraresi, ma anche di impianti igienici d’avanguardia per l’epoca e un sistema di isolamento dei pavimenti per mantenerli asciutti e confortevoli.

Un autentico tesoro di storia e cultura di cui la città sta riacquistando sempre maggiore consapevolezza e il cui recupero, pur fra mille difficoltà, pare ormai avviato.

ATTENZIONE: anche in quest'ultima occasione, dopo la visita all'interno, grazie alla collaborazione degli Amissi del Piovego sarà possibile effetturare anche una breve escursione in barca intorno al castello, fino alla Torre del Soccorso e al ponte delle Torricelle (> vedi sotto - per la navigazione è prevista un'offerta a parte).


Sabato 12 ottobre 2019


durata minima della visita 90 minuti

visita a gruppi di 25 persone MASSIMO
(prescrizione inderogabile della Soprintendenza)

partenze ogni 30 minuti, all'ora e alla mezzora

dalle 10:00 alle 12:00 (partenza ultimo gruppo)

dalle 14:00 alle 16:30 (partenza ultimo gruppo)

ingresso da piazza Castello (ex carcere)


Non sono previste prenotazioni anticipate

Suddivisione in gruppi secondo l’ordine di presentazione all'ingresso, dalle h 9:30

Secondo disponibilità, sarà possibile scegliere l’orario per la visita

ATTENZIONE: l'orario di partenza dei gruppi È INDICATIVO, e potrà subire ritardi
In considerazione della disponibilità di soli 275 ingressi nell'arco della giornata,
si raccomanda di presentarsi per tempo

Ci scusiamo fin d’ora con quanti dovessero rimanere esclusi


le visite sono gratuite, ma è gradito un contributo libero a sostegno delle associazioni organizzatrici, che non ricevono alcun contributo pubblico per questo servizio

 

(durata minima della visita 90 minuti!)

si raccomanda l'uso di scarpe chiuse, meglio se con suola di gomma


e dopo aver visto il castello dentro...

in barca con gli Amissi del Piovego, per vederlo da fuori!

per chi lo vorrà, dopo la visita al castello, sarà possibile effettuare una breve

escursione su imbarcazioni da voga alla veneta

Non è prevista la prenotazione, gli Amissi saranno presenti all'uscita
per accompagnare gli interessati all'imbarco - sarà gradito un contributo
libero (minimo consigliato 5 euro) - durata della navigazione 20 minuti circa


 

 

Con 11 km di sviluppo, diciannove bastioni e sei porte superstiti, le mura rinascimentali di Padova sono, per dimensioni, il più grande monumento della città. Con i resti delle mura comunali e carraresi, le porte e il castello, costituiscono un patrimonio di storia, cultura e arte di enorme valore. Eppure sono ancor oggi fra i monumenti più trascurati e meno noti agli stessi padovani.

Il Comitato Mura, che da più di trent'anni si batte per la loro salvaguardia, ripara a questa mancanza di attenzione e conoscenza, fornendo in questo sito informazioni e documenti sulle strutture difensive della città succedutesi nel corso dei secoli.

Non conosci le mura di Padova?
Guarda le presentazioni

< Le mura rinascimentali

Le mura comunali >


VETRINA



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ULTIMO APPUNTAMENTO

giovedì 12 dicembre, ore 17:00

Vittorio Dal Piaz - 1848: preparativi per un assedio mancato

 


NOTIZIE


castello festival 2019


"LA REGGIA RITROVATA"

Il castello carrarese e il carcere che lo nasconde

visite guidate apparofondite a cura del Comitato Mura

20, 28 giugno

8, 17, 22 luglio

6, 9 (nuova data), 27 agosto

ore 18:00

4*, 6*, 11* settembre

ore 17:30

* posti esauriti, solo lista di attesa per il caso di cancellazioni

 

ATTENZIONE!

LISTA DI ATTESA per eventuale VISITA AGGIUNTIVA,

possibile il giorno 11 SETTEMBRE, alle 10:00 o alle 15:30

La visita verrà effettuata in presenza di un congruo numero di

richieste e l'orario sarà scelto sulla base delle preferenze espresse

telefono 340 688 4564, email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA

 

In occasione di Castello Festival 2019 (> scarica qui il programma completo) il Comitato Mura di Padova vi attende al Castello Carrarese per raccontarvene la storia (e le molte storie) e rivelarvene angoli nascosti e aspetti sconosciuti.

Un viaggio nel tempo, dentro al carcere che per due secoli ha nascosto, ma ha anche conservato "sotto pelle" vestigia importanti del trecentesco Castello arrarese. Che torna oggi alla luce in tutta la magnificenza delle sue sale affrescate e nella qualità delle soluzioni tecnologiche, all'avanguardia per l'epoca, che ne fanno, oltre, e più, che una fortezza, una autentica reggia signorile. Con l'aiuto dell'iconografia storica vi guideremo a riconoscere nelle celle e negli uffici del carcere le stanze affrescate per ospiti importanti e studioli, camerate per soldati e servitù, sale da ricevimento e magazzini... ma anche le celle d'isolamento in cui furono rinchiusi i patrioti del 1848 e i locali dove, fino a pochi decenni fa, i detenuti costruivano le biciclette Atala e il motorino Califfo...

Se non l'avete mai visto, se l'avete visitato in fretta, se volete essere aggiornati sulle ultime scoperte, che nessuno vi ha ancora raccontato, ecco l'occasione giusta!

Gli ultimi anni di ricerche da parte della Soprintendenza hanno confermato la straordinaria importanza di questa struttura, che troppi, anche fra le persone di cultura, consideravano irrecuperabile, dunque da destinare a un qualsiasi uso, anche privato. A partire dalla scoperta, nel 2007, degli affreschi della sala di Luigi il Grande d’Ungheria, le rivelazioni si sono succedute fino a riproporre il castello come una delle più ricche e sontuose residenze signorili di fine Trecento, in "competizione interna", per così dire, con la "reggia" che i Carraresi già possedevano al centro della città. Grazie ai molti altri frammenti di decorazioni a fresco ritrovati in un gran numero di ambienti, assieme alle tracce dei famosi camini cilindrici , ma anche di impianti igienici d’avanguardia per l’epoca.

Ricerche che il Comitato Mura ha seguito passo passo, per poterne divulgare i risultati con la consueta competenza e con la passione che ci anima.

Un autentico tesoro di storia e cultura di cui la città sta riacquistando consapevolezza e il cui recupero, fra mille difficoltà, è ormai avviato.


durata minima della visita 1h 30'

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA

telefono 340 688 4564, email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ingresso da piazza Castello


La visita è gratuita, ma è gradito un contributo libero

a sostegno dell'associazione

Si raccomanda l'uso di scarpe chiuse, meglio se con suola di gomma.

Si ricorda che la visita si svolge all'interno di edifici allo stato di cantiere, si raccomanda quindi di prestare attenzione nel corso degli spostamenti e di attenersi alle indicazioni degli accompagnatori




 

Clicca sulle immagini per scaricare locandina e comunicato stampa

 

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Un'ora (e mezza) di storia e storie

al Castello Carrarese

narrazioni a cura del Comitato Mura

castello carrarese


Domenica 5 maggio 2019


Il Comitato Mura di Padova e il FAI - Delegazione di Padova vi aspettano ancora una volta al Castello Carrarese per raccontarvene la storia e rivelarvene angoli nascosti e aspetti sconosciuti
.

Se non l'avete mai visto, se l'avete visitato in fretta, se volete essere aggiornati sulle scoperte più recenti, che nessuno vi ha ancora raccontato, ecco l'occasione giusta!

Era il marzo 2007, quando FAI e Comitato Mura hanno unito le loro forze per la prima apertura pubblica del castello, per le Giornate di Primavera FAI, cui molte altre ne sono seguite negli anni successivi.
Grazie alle due organizzazioni, e alla preziosa collaborazione del Nucleo Tutela Beni Culturali della Protezione Civile, sono ormai qualche migliaio i padovani, e non solo, che hanno potuto riscoprire un monumento dimenticato, dopo secoli di abbandono e di usi impropri, ultimo dei quali la trasformazione in carcere della parte più ampia, che lo aveva definitivamente cancellato dalla memoria civica.

In questi dieci anni sono proseguite le ricerche da parte delle Soprintendenze, che hanno confermato la straordinaria importanza di questa struttura, che troppi, anche fra persone di cultura, consideravano irrecuperabile, dunque da destinare a un qualsiasi uso, anche privato. A partire dalla scoperta, proprio nel 2007, degli affreschi della sala di Luigi il Grande d’Ungheria (per noi ancora e sempre “cella 77” del carcere, protagonista di quella prima visita, quando ancora nessuno sapeva che sotto l’intonnaco si nascondessero i più importanti affreschi del castello), le rivelazioni si sono succedute fino a riproporre il castello come una delle più ricche e sontuose residenze signorili di fine Trecento, in "competizione interna", vien da dire, con la reggia che i Carraresi già possedevano al centro della città. Grazie ai molti altri frammenti di decorazioni a fresco ritrovati in un gran numero di ambienti, assieme alle tracce dei famosi camini cilindrici carraresi, ma anche di impianti igienici d’avanguardia per l’epoca e un sistema di isolamento dei pavimenti per mantenerli asciutti e confortevoli.

Un autentico tesoro di storia e cultura di cui la città sta riacquistando sempre maggiore consapevolezza e il cui recupero, pur fra mille difficoltà, pare ormai avviato.

ATTENZIONE: anche in questa occasione, dopo la visita all'interno, grazie alla collaborazione degli Amissi del Piovego sarà possibile effetturare anche una breve escursione in barca intorno al castello, fino alla Torre del Soccorso e al ponte delle Torricelle (vedi sotto - per la navigazione è prevista un'offerta a parte).


Domenica 5 maggio 2019


durata minima della visita 90 minuti

visita a gruppi di 25 persone MASSIMO
(prescrizione inderogabile della Soprintendenza)

partenze ogni 30 minuti, all'ora e alla mezzora

dalle 10:00 alle 12:00 (partenza ultimo gruppo)

dalle 14:30 alle 17:00 (partenza ultimo gruppo)

Ingresso da piazza Castello (ex carcere)


Non sono previste prenotazioni anticipate

Suddivisione in gruppi secondo l’ordine di presentazione all'ingresso, dalle h 9.45

Secondo disponibilità, sarà possibile scegliere l’orario per la visita

ATTENZIONE: l'orario di partenza dei gruppi È INDICATIVO, e potrà subire ritardi
In considerazione della disponibilità di soli 275 ingressi nell'arco della giornata,
si raccomanda di presentarsi per tempo

Ci scusiamo fin d’ora con quanti dovessero rimanere esclusi
Ulteriori visite sono previste la prima domenica di ogni mese fino a luglio


è gradito un contributo libero (minimo consigliato 3 euro)

a sostegno delle associazioni organizzatrici

(durata minima della visita 90 minuti!)

si raccomanda l'uso di scarpe chiuse, meglio se con suola di gomma


e dopo aver visto il castello dentro...

in barca con gli Amissi del Piovego, per vederlo da fuori!

per chi lo vorrà, dopo la visita al castello, sarà possibile effettuare una breve

escursione su imbarcazioni da voga alla veneta

Non è prevista la prenotazione, gli Amissi saranno presenti all'uscita
per accompagnare gli interessati all'imbarco - sarà gradito un contributo
libero (minimo consigliato 5 euro) - durata della navigazione 20 minuti circa


 

 

 

 

 

Un'ora (e mezza) di storia e storie

al Castello Carrarese

narrazioni a cura del Comitato Mura

castello carrarese


Domenica 2 giugno 2019


Il Comitato Mura di Padova e il FAI - Delegazione di Padova vi aspettano ancora una volta al Castello Carrarese per raccontarvene la storia e rivelarvene angoli nascosti e aspetti sconosciuti
.

Se non l'avete mai visto, se l'avete visitato in fretta, se volete essere aggiornati sulle scoperte più recenti, che nessuno vi ha ancora raccontato, ecco l'occasione giusta!

Era il marzo 2007, quando FAI e Comitato Mura hanno unito le loro forze per la prima apertura pubblica del castello, per le Giornate di Primavera FAI, cui molte altre ne sono seguite negli anni successivi.
Grazie alle due organizzazioni, e alla preziosa collaborazione del Nucleo Tutela Beni Culturali della Protezione Civile, sono ormai qualche migliaio i padovani, e non solo, che hanno potuto riscoprire un monumento dimenticato, dopo secoli di abbandono e di usi impropri, ultimo dei quali la trasformazione in carcere della parte più ampia, che lo aveva definitivamente cancellato dalla memoria civica.

In questi dieci anni sono proseguite le ricerche da parte delle Soprintendenze, che hanno confermato la straordinaria importanza di questa struttura, che troppi, anche fra persone di cultura, consideravano irrecuperabile, dunque da destinare a un qualsiasi uso, anche privato. A partire dalla scoperta, proprio nel 2007, degli affreschi della sala di Luigi il Grande d’Ungheria (per noi ancora e sempre “cella 77” del carcere, protagonista di quella prima visita, quando ancora nessuno sapeva che sotto l’intonnaco si nascondessero i più importanti affreschi del castello), le rivelazioni si sono succedute fino a riproporre il castello come una delle più ricche e sontuose residenze signorili di fine Trecento, in "competizione interna", vien da dire, con la reggia che i Carraresi già possedevano al centro della città. Grazie ai molti altri frammenti di decorazioni a fresco ritrovati in un gran numero di ambienti, assieme alle tracce dei famosi camini cilindrici carraresi, ma anche di impianti igienici d’avanguardia per l’epoca e un sistema di isolamento dei pavimenti per mantenerli asciutti e confortevoli.

Un autentico tesoro di storia e cultura di cui la città sta riacquistando sempre maggiore consapevolezza e il cui recupero, pur fra mille difficoltà, pare ormai avviato.

ATTENZIONE: anche in questa occasione, dopo la visita all'interno, grazie alla collaborazione degli Amissi del Piovego sarà possibile effetturare anche una breve escursione in barca intorno al castello, fino alla Torre del Soccorso e al ponte delle Torricelle (vedi sotto - per la navigazione è prevista un'offerta a parte).


Domenica 2 giugno 2019


durata minima della visita 90 minuti

visita a gruppi di 25 persone MASSIMO
(prescrizione inderogabile della Soprintendenza)

partenze ogni 30 minuti, all'ora e alla mezzora

dalle 10:00 alle 12:00 (partenza ultimo gruppo)

dalle 14:30 alle 17:00 (partenza ultimo gruppo)

Ingresso da piazza Castello (ex carcere)


Non sono previste prenotazioni anticipate

Suddivisione in gruppi secondo l’ordine di presentazione all'ingresso, dalle h 9.45

Secondo disponibilità, sarà possibile scegliere l’orario per la visita

ATTENZIONE: l'orario di partenza dei gruppi È INDICATIVO, e potrà subire ritardi
In considerazione della disponibilità di soli 275 ingressi nell'arco della giornata,
si raccomanda di presentarsi per tempo

Ci scusiamo fin d’ora con quanti dovessero rimanere esclusi
Ulteriori visite sono previste la prima domenica di ogni mese fino a luglio


è gradito un contributo libero (minimo consigliato 3 euro)

a sostegno delle associazioni organizzatrici

(durata minima della visita 90 minuti!)

si raccomanda l'uso di scarpe chiuse, meglio se con suola di gomma


e dopo aver visto il castello dentro...

in barca con gli Amissi del Piovego, per vederlo da fuori!

per chi lo vorrà, dopo la visita al castello, sarà possibile effettuare una breve

escursione su imbarcazioni da voga alla veneta

Non è prevista la prenotazione, gli Amissi saranno presenti all'uscita
per accompagnare gli interessati all'imbarco - sarà gradito un contributo
libero (minimo consigliato 5 euro) - durata della navigazione 20 minuti circa


 

 

 

 

 

Un'ora (e mezza) di storia e storie

al Castello Carrarese

narrazioni a cura del Comitato Mura

castello carrarese


Domenica 7 aprile 2019


Il Comitato Mura di Padova e il FAI - Delegazione di Padova vi aspettano ancora una volta al Castello Carrarese per raccontarvene la storia e rivelarvene angoli nascosti e aspetti sconosciuti
.

Se non l'avete mai visto, se l'avete visitato in fretta, se volete essere aggiornati sulle scoperte più recenti, che nessuno vi ha ancora raccontato, ecco l'occasione giusta!

Era il marzo 2007, quando FAI e Comitato Mura hanno unito le loro forze per la prima apertura pubblica del castello, per le Giornate di Primavera FAI, cui molte altre ne sono seguite negli anni successivi.
Grazie alle due organizzazioni, e alla preziosa collaborazione del Nucleo Tutela Beni Culturali della Protezione Civile, sono ormai qualche migliaio i padovani, e non solo, che hanno potuto riscoprire un monumento dimenticato, dopo secoli di abbandono e di usi impropri, ultimo dei quali la trasformazione in carcere della parte più ampia, che lo aveva definitivamente cancellato dalla memoria civica.

In questi dieci anni sono proseguite le ricerche da parte delle Soprintendenze, che hanno confermato la straordinaria importanza di questa struttura, che troppi, anche fra persone di cultura, consideravano irrecuperabile, dunque da destinare a un qualsiasi uso, anche privato. A partire dalla scoperta, proprio nel 2007, degli affreschi della sala di Luigi il Grande d’Ungheria (per noi ancora e sempre “cella 77” del carcere, protagonista di quella prima visita, quando ancora nessuno sapeva che sotto l’intonnaco si nascondessero i più importanti affreschi del castello), le rivelazioni si sono succedute fino a riproporre il castello come una delle più ricche e sontuose residenze signorili di fine Trecento, in "competizione interna", vien da dire, con la reggia che i Carraresi già possedevano al centro della città. Grazie ai molti altri frammenti di decorazioni a fresco ritrovati in un gran numero di ambienti, assieme alle tracce dei famosi camini cilindrici carraresi, ma anche di impianti igienici d’avanguardia per l’epoca e un sistema di isolamento dei pavimenti per mantenerli asciutti e confortevoli.

Un autentico tesoro di storia e cultura di cui la città sta riacquistando sempre maggiore consapevolezza e il cui recupero, pur fra mille difficoltà, pare ormai avviato.

ATTENZIONE: anche in questa occasione, dopo la visita all'interno, grazie alla collaborazione degli Amissi del Piovego sarà possibile effetturare anche una breve escursione in barca intorno al castello, fino alla Torre del Soccorso e al ponte delle Torricelle (vedi sotto - per la navigazione è prevista un'offerta a parte).


Domenica 7 aprile 2019


durata minima della visita 90 minuti

visita a gruppi di 25 persone MASSIMO
(prescrizione inderogabile della Soprintendenza)

partenze ogni 30 minuti, all'ora e alla mezzora

dalle 10:00 alle 12:00 (partenza ultimo gruppo)

dalle 14:30 alle 17:00 (partenza ultimo gruppo)

Ingresso da piazza Castello (ex carcere)


Non sono previste prenotazioni anticipate

Suddivisione in gruppi secondo l’ordine di presentazione all'ingresso, dalle h 9.45

Secondo disponibilità, sarà possibile scegliere l’orario per la visita

ATTENZIONE: l'orario di partenza dei gruppi È INDICATIVO, e potrà subire ritardi
In considerazione della disponibilità di soli 275 ingressi nell'arco della giornata,
si raccomanda di presentarsi per tempo

Ci scusiamo fin d’ora con quanti dovessero rimanere esclusi
Ulteriori visite sono previste la prima domenica di ogni mese fino a luglio


è gradito un contributo libero (minimo consigliato 3 euro)

a sostegno delle associazioni organizzatrici

(durata minima della visita 90 minuti!)

si raccomanda l'uso di scarpe chiuse, meglio se con suola di gomma


e dopo aver visto il castello dentro...

in barca con gli Amissi del Piovego, per vederlo da fuori!

per chi lo vorrà, dopo la visita al castello, sarà possibile effettuare una breve

escursione su imbarcazioni da voga alla veneta

Non è prevista la prenotazione, gli Amissi saranno presenti all'uscita
per accompagnare gli interessati all'imbarco - sarà gradito un contributo
libero (minimo consigliato 5 euro) - durata della navigazione 20 minuti circa


 

 

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Il tema di fondo è quello della valorizzazione del turismo sostenibile nel Veneto Centrale grazie alla rete dei nuclei urbani minori, dei corsi d'acqua e dei canali storici tra Bacchiglione e Brenta a partire dal recupero degli 11 km della cinta rinascimentale delle mura di Padova, in corso, del sistema delle ville e del territorio agricolo storicamente legato alle vie d'acqua e alle valenze naturalistiche ed ecologiche, di accoglienza, ai percorsi ciclabili, a quelli dell'agriturismo e del turismo dolce che a tale sistema sono potenzialmente connessi e integrati.

 

Il progetto messo a punto dal Comitato Mura già nel 2016 e successivamente sviluppato nell'ambito del Master BEAM-IUAV, menzionato speciale al Premio EcoTechGreen - Paysage lo scorso Settembre a Padova, analizza i molteplici livelli di fruizione del vasto territorio circostante le mura rinascimentali della città, nell'ottica di una incentivata vocazione turistica, come le progettualità di ciascun livello di fruizione faranno emergere e della loro ricaduta sull'ambiente, sull'economia locale e sulla potenziale maggiore appetibilità turistica di Padova e del suo territorio

 

Gli incontri sono promossi dall' Associazione Comitato Mura di Padova con l' Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Padova e con la collaborazione di: Università Bocconi, Università Cà Foscari, Università degli studi di Padova, Università Iuav di Venezia, Associazione Amissi del Piovego, Gruppo Giardino Storico Università di Padova, Gruppo Speleologico Padovano del CAI.


8 febbraio 1944 - 2019: 75° Anniversario del bombardamento del bastione Impossibile

 

Come ogni anno, il Comitato Mura di Padova ricorda il tragico bombardamento aereo che la notte dell'8 febbraio 1944 centrò il bastione Impossibile allora adibito a rifugio antiaereo provocando la strage di circa 200 vittime. La più grave strage, in un singolo episodio, a Padova durante la seconda Guerra Mondiale.

 

Venerdì 8 febbraio e domenica 10 febbraio, dalle 10:00 alle 12:30

Apertura al pubblico della galleria del bastione-rifugio

Ingresso da via Raggio di Sole 2

 

 

Sarà inoltre aperta (negli stessi orari) l'aula 1914 posta a fianco dell'ingresso al rifugio con all'interno l'esposizione permanente dei pannelli e dei modellini sui bombardamenti e sui rifugi della seconda Guerra Mondiale a Padova e a ciclo continuo la proiezione di filmati e interviste ai superstiti e/o parenti delle vittime della tragedia.

 

Domenica 10 febbraio, alle ore 10:30

Presso la chiesa della Natività, via Bronzetti, S. Messa in suffragio delle vittime animata dalla corale parrocchiale

 

Al termine cerimonia di deposizione dei fiori (a cura della Parrocchia della Natività) presso il cippo commemorativo all'esterno del bastione Impossibile in via Brozetti (di fronte al Centro Kofler)

8 febbraio 1944 - 2020: 76° Anniversario del bombardamento del bastione Impossibile

 

Come ogni anno, il Comitato Mura di Padova, in collaborazione con la Parrocchia della Natività e il Comune di Padova, ricorda il tragico bombardamento aereo che la notte dell'8 febbraio 1944 centrò il bastione Impossibile allora adibito a rifugio antiaereo provocando la strage di circa 200 vittime. La più grave strage, in un singolo episodio, a Padova durante la seconda Guerra Mondiale.

 

Sabato 8 febbraio e domenica 9 febbraio, dalle 10:00 alle 12:30

Apertura al pubblico della galleria del bastione-rifugio

Ingresso da via Raggio di Sole 2

 

Sarà inoltre aperta (negli stessi orari) l'aula 1914 posta a fianco dell'ingresso al rifugio con all'interno l'esposizione permanente dei pannelli e dei modellini sui bombardamenti e sui rifugi della seconda Guerra Mondiale a Padova e a ciclo continuo la proiezione di filmati e interviste ai superstiti e/o parenti delle vittime della tragedia.

 

Domenica 9 febbraio, alle ore 10:30

Presso la chiesa della Natività, via Bronzetti, S. Messa in suffragio delle vittime animata dalla corale parrocchiale

 

Al termine cerimonia di deposizione dei fiori presso il cippo commemorativo all'esterno del bastione Impossibile in via Brozetti (di fronte al Centro Kofler) e momento di raccoglimento (11,30 circa) animato dai canti della corale parrocchiale presso il sacello all'interno di via Raggio di Sole 2


NON SOLO MURA


Visite, conferenze. incontro "fuori tema"

per i soci del Comitato Mura


Le conferenze si tengono

il sabato pomeriggio, alle 17:00, all'Aula 1914, in via Raggio di Sole 2

ingresso in sala consentito fino a esaurimento dei posti disponibili

 

Eventuali luoghi e orari diversi sono evidenziati accanto alla data

 


PROGRAMMA INVERNO 2019

Riprende l'abituale ciclo di conferenze, incontri, presentazioni e visite guidate a tema libero. Qui di seguito i primi quattro appuntamenti, cui ne seguiranno altri per tutto il mese di febbraio e fino ainizio marzo

 

- sabato 19 gennaio 2019 - ore 16:00 - Centro San Gaetano, via Altinate 71

(ritrovo all'ingresso della mostra, al primo piano)

“Tavoli di Guerra e di Pace. Cent’anni dall’Armistizio”

visita alla mostra a cura di Vittorio Dal Piaz

ingresso gratuito, è gradita la prenotazione (via mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o telefono 3476145908)

Tavoli di guerra e di pace. 1918. Padova capitale al fronte da Caporetto a Villa Giusti ripropone l’ultimo, fondamentale anno di guerra e lo fa da dietro le quinte, conducendo il visitatore dentro le stanze del comando. Per un intero anno, dalla disfatta di Caporetto nell’autunno 1917 fino ai giorni dell’armistizio di Villa Giusti nel novembre 1918, Padova fu la capitale della guerra e della pace in Italia. Ospitò il Comando Supremo, che poi si trasferì ad Abano, e il re Vittorio Emanuele III si stabilì nei suoi dintorni. Dalla stazione di Padova passavano i soldati in marcia verso il fronte e a Padova tornavano i feriti, diretti ai molti ospedali disseminati in città, dove decine di migliaia furono salvati e curati grazie anche ai professori e ai giovanissimi medici appena usciti dalle sue aule universitarie.


- sabato 26 gennaio 2019 - ore 17,00 - Aula 1914

Corsi d'acqua padovani e rischi idraulici

Pier Giovanni Zanetti

I corsi d’acqua che bagnano Padova e il suo territorio hanno spesso provocato nel corso del tempo gravissimi danni. Per scongiurare le temute alluvioni, che si verificavano con impressionante frequenza persino in centro città, sono stati messi in atto, in varie epoche, talvolta costosi interventi, purtroppo però senza eliminare del tutto tali rischi, a motivo non soltanto della nota complessità del sistema idraulico padovano, alimentato da due fiumi (Brenta e Bacchiglione), ma anche della cementificazione e dei mutamenti .


- sabato 2 febbraio 2019 - ore 17,00 - Aula 1914

Novità per il patrimonio storico-artistico padovano nel deposito della Soprintendenza

Giulio Pietrobelli, con Franco Benucci

Durante la seconda guerra mondiale il patrimonio storico-artistico di Padova è interessato da perdite e distruzioni causate dai bombardamenti alleati. La Soprintendenza, tuttavia, era intervenuta sia a tutelare beni mobili e immobili durante le ostilità, sia a ricostruire in tempo di pace gli edifici feriti. Il deposito della Soprintendenza conserva ancora oggi un nutrito insieme di beni raccolti dalle macerie e poi non più ricollocati. Alcuni non sono di un particolare pregio, mentre altri rappresentano una significativa testimonianza di arte e storia della città; è questo il caso degli affreschi di Giusto de' Menabuoi un tempo nella chiesa di San Benedetto, di una frammentaria lunetta di Bartolomeo Bellano e di alcuni Rilievi gotici provenienti dalla chiesa degli Eremitani.


- sabato 9 febbraio 2019 - ore 17,00 - Aula 1914

Frammenti di città. Aree dismesse tra rinascita e cultura del progetto

a cura di Enrico Pietrogrande

presentano il volume con Enrico Pietrogrande e Alessandro Dalla Caneva

Il volume, dedicato al tema delle aree dismesse in contesto urbano considerate sia come occasioni per la ricucitura di tessuti incoerenti della città sia come strumenti per interrompere al di fuori il consumo di terreno vergine, si compone di tre contributi. Nel primo Alessandro Dalla Caneva rende conto dell’indagine che ha condotto presso il Dipartimento I.C.E.A. dell’Università di Padova nell’ambito dell’assegno di ricerca Aree dismesse nel centro storico di Padova. Strategie per una riqualificazione urbana sostenibile. Dalla Caneva ha calato nella concretezza del territorio padovano l’attività di indagine condotta da un gruppo di lavoro il cui soggetto di ricerca è costituito principalmente dal più vasto tema Nuova architettura e città storica. Enrico Pietrogrande, curatore del libro, ha cercato nel secondo contributo di dar conto degli esiti didattici raggiunti sull’argomento attraverso la presentazione di valutazioni e proposte progettuali sviluppate dagli studenti dello stesso dipartimento in sede di laboratorio di progettazione o di tesi di laurea. Infine Andreina Milan, ricercatrice dell’Università di Bologna, espone il caso torinese, riconducibile alle medesime problematiche, della cosiddetta Zona di Comando di Palazzo Reale.


- sabato 16 febbraio 2019 - ore 17,00 - Aula 1914

Palazzo della Dogana, palazzo del Consiglio: architetture duecentesche di Leonardo Zise detto il Bocaleca

Federico Polisca, Giacomo Bilotti, Andrea Ulandi

Un percorso e un confronto tra due architetture, una posta al suo confine di allora e l’altra realizzata nel cuore dell’abitato, che sono due frammenti sopravvissuti fino a noi della Padova del XIII secolo. Palazzi che rappresentano una testimonianza essenziale di una fase di rinnovamento edilizio e di espansione urbanistica della città. In un caso con certezza e nell’altro come attribuzione consolidata, gli edifici sono affiancabili anche per aver avuto il medesimo autore e per aver svolto importanti funzioni pubbliche nel centro abitato medievale. L’analisi dei documenti d’archivio e il confronto con l’esistente permetteranno di interpretare i numerosi segni che tempo e nuovi impieghi hanno lasciato su queste strutture.


teatro_anatomico_tomasinisezione_teatro_anatomico

- sabato 23 febbraio 2019 - ore 17,00 - Aula 1914

Il teatro anatomico dell'Università di Padova

Vittorio Dal Piaz

Primo teatro stabile, riservato esclusivamente all'anatomia, è stato inaugurato al Bo nell'inverno 1594, a perenne memoria dei trent'anni di insegnamento di Girolamo Fabrizi d'Acquapendente e ha chiuso la sua pluricentenaria attività nel 1872, quando la Facoltà medica si è trasferita nei pressi dell'Ospedale giustinianeo, utilizzando i locali dell'ex convento di S. Mattia. Oggetto di studi e di un restauro esemplare all'inizio degli anni ‘90, viene presentato l'intervento che era stato proposto allora.




- sabato 2 marzo 2019 -

PROGRAMMA DA DEFINIRE

 


 

Per aggiornamenti e informazioni dell'ultima ora consultate la nostra pagina facebook


NON SOLO MURA 2020


Ciclo di incontri a tema libero


Le conferenze si tengono

il sabato pomeriggio, alle 17:00, all'Aula 1914, in via Raggio di Sole 2

ingresso in sala consentito fino a esaurimento dei posti disponibili

 

Eventuali luoghi e orari diversi sono evidenziati accanto alla data

 


PROGRAMMA INVERNO 2020

 

 

- sabato 8 febbraio 2020 - ore 17:00 - Aula 1914, via Raggio di Sole 2

Parco_Sile_CarturanGestione dei parchi del Veneto - Il Parco del Sile

Giuliano Carturan

Racconteremo per episodi ed aneddoti della progettazione urbanistica regionale, della progettazione e gestione delle aree protette per arrivare alle esperienze locali dei parchi regionali in particolare del Sile e dei Colli Euganei.
Tratteremo brevemente di Progetto Locale, di Contratto di fiume e di Quartiere, infine della recente normativa regionale relativa ai Parchi Agropaesaggistici, alla Banca della Terra e della partecipazione.
Parleremo della prima legge urbanistica regionale del 1975 dell'istituzione di primi parchi nazionali e regionali per arrivare ad oggi in cui i problemi principali sono quelli del contenimento del consumo di suolo, della rigenerazione urbana, del risanamento ambientale e della tutela del paesaggio e della involuzione culturale relativa in particolare alle aree protette. Le direttive comunitarie favoriscono da tempo la progettazione partecipata e le buone pratiche attraverso l'erogazione di specifici finanziamenti mentre, molto spesso, disattendiamo tali opportunità.

 

 

Enigni_rivelazioni_mura_Fadini- sabato 15 febbraio 2020 - ore 17,00 - Aula 1914, via Raggio di Sole 2

Non solo, ma anche mura. Enigmi e rivelazioni nella cartografia storica e altre schegge di ricerca

Ugo Fadini

Mappe, disegni e carte d'archivio (ma anche google maps...) non finiscono mai di regalare sorprese a chi se ne lasci catturare, armato di curiosità, lente di ingrandimento e un po' di memoria, per collegare nomi fatti e immagini. E disponibilità a trovare quello che non stava cercando e ad accettare poi la nuova sfida: scoprire cosa e chi ci sia dietro quel dettaglio notato per caso. Sperando di non aver scoperto l'acqua calda... Districandosi, con lenta e gioiosa fatica, fra disegni già noti ma improvvisamente rivelatori, altri mai visti che spuntano dal nulla, firmati da autori inaspettati, che aprono orizzonti imprevisti. E presunti originali o pezzi unici che in realtà non lo sono, mettendo in crisi certezze acquisite. E il modello perduto di un bastione che esiste, ma in una città inesistente. Opera di un noto ingegnere militare poi caduto in disgrazia. O almeno, così si credeva...E, naturalmente, le carte d'archivio, avare o generose, ma sempre fondamentali per dare a tutto un senso. Brevi flash su ricerche ancora in corso: schede, o solo schegge.


 

Mose_Dalpaos- sabato 22 febbraio 2020 - ore 17,00 - Aula 1914, via Raggio di Sole 2

Criticità e problematiche future del sistema Mose

Luigi D'Alpaos

Brevi accenni ai problemi aperti di carattere progettuale che l'opera in via di completamento presenta. Questione dell'innalzamento del livello medio in prospettiva futura sia illustrando le previsioni dell'IPCC sia considerando i risultati della elaborazione dei livelli di marea registrati a Punta della Salute e a Trieste. Illustrazione di come questo fenomeno epocale influenzerà la gestione del Mose in termini di incremento delle manovre di chiusura delle bocche necessarie e di durata delle chiusure stesse. llustrazione delle penalizzazioni che ne deriveranno per il problema della difesa dalle acque alte, della portualità lagunare e della salvaguardia dell'ambiente. Accenno alle possibili opere complementari da realizzare per consentire di affrontare queste questioni che richiederanno interventi inconciliabili se ci si affiderà al solo Mose.

 

 

 

 

AVVERTENZA: gli incontri successivi,  qui sotto elencati, sono stati annullati a causa dell'emergenza sanitaria Covid-19, in ottemperanza ai relativi Decreti del Presidente del  Consiglio dei Ministri.

Verranno riprogrammati non appena possibile.

 

 

Padova_pittura_Bonadonna- sabato 29 febbraio 2020 - ore 17,00 - Aula 1914, via Raggio di Sole 2

Padova, quando la pittura diventa racconto - documentario

Giovanna Berenice Mori e Antonio Bonadonna

Da un punto di vista storico-artistico Padova si distingue per i grandi cicli pittorici che, dai primi anni del XIV secolo, impreziosirono le pareti di cappelle, chiese, palazzi e oratori. Giotto, con gli affreschi della cappella degli Scrovegni eseguiti nel 1303, avviò la grande stagione artistica con una pittura a carattere monumentale che ben presto sarebbe diventata una tendenza di gusto sempre più padovana. Infatti, anche nei secoli successivi e fino agli anni '40 del Novecento, la passione per le pareti dipinte e per la pittura intesa come narrazione e strumento di comunicazione, continuerà a essere coltivata da artisti e committenti. Il documentario dal titolo "Padova, quando la pittura diventa racconto", realizzato a cura di Giovanna Berenice Mori per la regia di Antonio Bonadonna, visitando alcuni dei luoghi più rilevanti della città, si propone di evidenziare questi aspetti pittorici.


 


Salone_Muller_Eberhart- sabato 7 marzo 2020 - ore 17,00 - Aula 1914, via Raggio di Sole 2

Pietro d’Abano e gli affreschi astrologici del salone di Padova

Daria Mueller Eberhart

Con i potenti mezzi del powerpoint faremo insieme una passeggiata sia all’interno che all’esterno del Salone, di questo scrigno che contiene il ciclo di affreschi ad argomento astrologico più vasto al mondo. Per prima cosa dimostreremo la paternità di Pietro d’Abano quale allestitore teorico dei 333 riquadri che illustrano ogni tipo di attività umana, regolata dagli influssi planetari. Poi daremo qualche esempio degli errori, voluti e non, dei restauratori nei secoli successivi. Infine toccheremo anche le alterazioni della superficie muraria su cui gli affreschi poggiano, ripristinando l’originario assetto della sopraelevazione ideata da fra' Giovanni degli Eremitani. Il tutto però per concludere che, nonostante i disastri della natura e dell’uomo, il pensiero di Pietro d’Abano si è in gran parte mantenuto o è comunque stato possibile ricostruirlo. Un impegno che, da decenni, mi occupa felicemente.

 

 

 

Belzoni_Veronese- sabato 14 marzo 2020 - ore 17,00 - Aula 1914, via Raggio di Sole 2

Giovanni Battista e Sarah Belzoni: avventura, amore, intrighi e scoperte agli albori dell’egittologia

Francesca Veronese

L'incontro è mirato ad approfondire la vicenda umana del gigante Belzoni, il padovano figlio del barbiere del Portello che divenne esploratore dell'Egitto senza averlo preordinato. Primo europeo a mettere piede in luoghi che oggi sono divenuti note mete turistiche, Belzoni riuscì a compiere le imprese impossibili che lo hanno reso famoso sottoponendosi a sforzi fisici enormi e a condizioni di vita veramente difficili. Al suo fianco ci fu sempre Sarah, discreta e misteriosa donna inglese che Belzoni sposò nel 1803. Sarah fu per Giovanni una vera 'consorte', pronta a condividere gioie e dolori nel nome dell'avventura. Ma fu anche una donna intraprendente, che non esitò a viaggiare da sola in mondi sconosciuti. E che decise di raccontare le sue considerazioni in un saggio, uscito a stampa nel 1820. Di tutto ciò e di molto altro si darà conto nel corso dell'incontro, a partire da lettere, documenti e testimonianze che restituiscono il lato umano degli straordinari protagonisti di queste vicende

 

 

 

Lenguazza_Dal_Piaz- sabato 21 marzo 2019 - ore 17:00 - Aula 1914, via Raggio di Sole 2

Polifonica Vitaliano Lenguazza e dintorni

Vittorio Dal Piaz

La “Polifonica Vitaliano Lenguazza” nasce a Padova nel 1959 nell’ambito universitario e termina le sue stagioni musicali il 7 febbraio 1969 con il concerto del Decennale al Teatro Verdi. Nel 1995, in occasione della posa di una targa-ricordo nel palazzo del Bo, riprende la sua attività che continua tuttora. Nata durante la Festa delle Matricole, si è esibita in eventi di carattere universitario, come l’apertura dell’anno accademico, inaugurazioni di strutture edilizie dell’Ateneo, visite di alte autorità dello Stato, quali Presidenti della Repubblica, Antonio Segni nel 1964, Giuseppe Saragat nel 1966 e Carlo Aurelio Ciampi e in numerosi concerti a teatro per beneficienza, ecc. Ha proposto in molte città e sedi universitarie, come Bologna, Ferrara, Trieste, Verona, Perugia, Pisa, Firenze, Torino, un repertorio musicale di carattere goliardico, opportunamente ‘arrangiato’. Alcuni testimoni e protagonisti ne tratteggeranno la storia.

 

 

 

benucci_donazione_de_mabilia- sabato 28 marzo 2019 - ore 17:00 - Aula 1914, via Raggio di Sole 2

La donazione "de Mabilia" nella cattedrale di Montepeloso

Franco Benucci

Roberto de Mabilia da Montepeloso (ora Irsina, MT, a pochi km dal confine pugliese), fu a Padova nei decenni centrali del XV secolo come prete (per il periodo più lungo e significativo rettore di San Daniele presso Prato della Valle) e notaio delegato dalla città all'assistenza, spirituale e insieme amministrativa, degli appestati. Nel corso del suo lungo soggiorno a Padova, si trovò ad avere la disponibilità e la custodia di un rilevante insieme di opere d'arte e arredi liturgici (sculture, pale d'altare, codici miniati, reliquiari, fonte battesimale, colonna cimiteriale ecc.), alcune delle quali recanti iscrizioni, che ­venuto meno lo scopo per cui erano state commissionate a vari artisti di fama ­destinò dopo il 1454 alla Cattedrale della sua città natale dando così luogo a quella che gli storici dell'arte definiscono la 'donazione de Mabilia' e avviando di fatto il secolare flusso di opere d'arte venete verso chiese, cattedrali e conventi apulo-lucani. Nonostante alcune dispersioni e perdite, tale insieme di opere d'arte, in gran parte incentrato sul culto della Vergine e della patrona sant'Eufemia, tuttora decora la città di Irsina accendendo da alcuni anni un vivace dibattito in ambito storico-artistico circa la paternità di alcune opere, soprattutto scultoree, per le quali si fanno i nomi di Andrea Mantegna, Nicolò Pizzolo, Bartolomeo Bellano, Pietro Lombardo, ecc. Dal 2013, constatata l'impasse a cui sono giunti gli storici dell'arte e riprendendo gli studi abbozzati da Paolo Sambin e proseguiti poi dal suo allievo Francesco Liguori, si è costituito presso il Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell'Antichità (DiSSGeA) dell'Università di Padova un gruppo di ricerca interdisciplinare che, in collaborazione anche con alcuni studiosi irsinesi membri del Centro Studi Robertus de Apulia, ha sviluppato finora una complessa ma promettente ricerca sul versante storico, documentario, iconografico ed epigrafico-linguistico, tesa a definire il duplice contesto, padovano e pugliese, in cui la 'donazione de Mabilia' si è costituita e poi concretizzata. In particolare negli anni scorsi la ricerca si è concentrata su due tra le più significative opere della 'donazione' ovvero il grande Crocefisso ligneo che domina ora l'altar maggiore della Conccattedrale irsinese e la statua lapidea di Sant'Eufemia che costituisce il fuoco artistico e devozionale del culto della patrona.

 

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Libreria Feltrinelli, via S. Francesco 7

mercoledì 23 gennaio h 18:00

presentazione del volume

PADOVA SOTTERRANEA

Comitato Mura, GSP-CAI, Chartesia

presenteranno il volume

il curatore Simone Piaser e alcuni degli autori

Padova Sotterranea


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clicca QUI per scaricare l'invito

 

clicca QUI per scaricare la copertina

 

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NON SOLO MURA


Conferenze e appuntamenti per i soci del Comitato Mura


il sabato pomeriggio, alle 17,00, all'Aula 1914, in via Raggio di Sole 2

 

ingresso in sala consentito fino a esaurimento dei posti disponibili

 


DICEMBRE 2018

Concluso il ciclo di conferenze Urbs Ipsa Moenia, chiudiamo un altro anno di lavoro intensissimo con un incontro rilassato, per SCAMBIARCI gli AUGURI, godendoci un nuovo filmato del nostro videomaker Antonio Bonadonna, dedicato questa volta alle chiese meno note di Padova.

Gli appuntamenti del sabato all'Aula 1914 riprenderanno poi a gennaio, con un programma ancora in fase di definizione, ma come sempre ricco di sorprese.

 


- sabato 15 dicembre 2018

"Le chiese di Padova entro le mura: breve rasegna di alcuni aspetti storico-culturali"

video documentario di Antonio Bonadonna, patrizia Dal Zotto e Maria Grazia Vanin

durata  62'

Padova conta oggi oltre 120 chiese cattoliche, alcune delle quali famose in tutto il mondo, come Sant’Antonio, la Cattedrale con l’annesso Battistero o Santa Giustina, altre meno note, anche ai padovani stessi, e sono proprio a queste ultime che si rivolge la nostra rassegna.Tra le loro mura si celano talora tesori storico-culturali di grande valore e bellezza, e le loro storie, spesso fra loro collegate, conducono alla scoperta di una Padova dimenticata..



Gli appuntamenti riprenderanno a gennaio 2019. Il calendario verrà comunicato quanto prima

 

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stemma_comune

 

Gira le Mura!  2019

Con il patrocinio del Comune di Padova

 

Giro completo, in 10 tappe, delle mura di Padova

rinascimentali e medievali


Ogni domenica
(salvo pausa estiva e di fine anno), dalle 9.30 alle 12.30


a ciclo continuo

da domenica 20 gennaio a domenica 14 luglio e

da domenica 8 settembre a domenica 15 dicembre 2019

 

volantino
Il giro delle mura in dieci tappe a ciclo continuo, che il Comitato Mura organizza ininterrottamente dal 2011, continua regolarmente anche nel 2019.

Nel corso dell'anno sono previsti QUATTRO giri completi. In questo modo chi non potesse partecipare alle dieci tappe di seguito potrà recuperare quelle eventualmente perdute in uno dei cicli successivi. Nel corso dell'anno è anche possibile seguire la stessa tappa più volte.

Le visite comprendono le passeggiate lungo le mura e l'ingresso agli ambienti interni di volta in volta visitabili (lavori o attività in corso possono impedire temporaneamente l'accesso a uno spazio, mentre nuovi restauri possono rendere agibili spazi che in precedenza non lo erano).

Le passeggiate si svolgono la domenica mattina con partenza alle ore 9.30 e conclusione alle 12.30 circa.
I luoghi di appuntamento sono indicati nel calendario qui sotto (scaricabile anche in pdf per il ciclo in corso o di prossimo inizio).

Ad ogni visita verranno distribuiti materiali illustrativi.

Si consigliano scarpe comode.

In caso di maltempo (forte pioggia o neve) la passeggiata non verrà effettuata e non verrà recuperata. Dato il carattere ciclico dell'iniziativa, le tappe perdute potranno essere recuperate dagli interessati nel giro successivo.

La partecipazione è gratuita, compresi i materiali a stampa, ed è riservata ai soci del Comitato Mura, ma sarà possibile iscriversi al momento, versando la quota annuale di 15,00 euro, che permetterà di partecipare gratuitamente alle altre attività dell'associazione, acquistarne le pubblicazioni a prezzo ridotto, etc (la quota copre l'anno solare: chi non avesse completato il ciclo di dieci tappe entro l'anno solare dovrà rinnovare l'iscrizione per l'anno succesivo per poter continuare il giro).

NON OCCORRE PRENOTAZIONE, è sufficiente presentarsi nel punto di ritrovo all'ora prefissata. Si raccomanda la puntualità.

 

Le mura di Padova in dieci tappe

 

CALENDARIO 2019


(SCARICALO QUI)

 

Mura rinascimentali (otto tappe)

 

Prima tappa

20 gennaio + 7 aprile + 16 giugno + 13 ottobre

Dal torrione Impossibile al baluardo San Prosdocimo

Ritrovo al parcheggio del centro Kofler, via Bronzetti angolo via Medici; la passeggiata termina alla breccia di via San Prosdocimo


Seconda tappa

27 gennaio + 14 aprile + 23 giugno + 20 ottobre

Da porta San Giovanni al torrione Ghirlanda

Ritrovo in piazzale San Giovanni, davanti alla porta, lato interno città; la passeggiata termina al torrione Ghirlanda


Terza tappa

3 febbraio + 21 aprile + 30 giugno + 27 ottobre

Dal torrione Alicorno al baluardo Santa Croce

Ritrovo in via San Pio X, al ponte pedonale di ferro; la passeggiata termina alla breccia di via d'Acquapendente


Quarta tappa

10 febbraio + 28 aprile + 7 luglio + 3 novembre

Dal torrione Santa Giustina al baluardo Cornaro

Ritrovo all'incrocio tra via Sanmicheli e via d'Acquapendente (ingresso del roseto comunale); la passeggiata termina in via Cornaro

NB: termine tappa ore 13.00


Quinta tappa

17 febbraio + 5 maggio + 14 luglio + 10 novembre

Il ponte delle gradelle di San Massimo e il Castelnuovo

Ritrovo in via Cornaro di fronte all'ex Macello; la passeggiata termina in Golena San Massimo


Sesta tappa

24 febbraio + 12 maggio + 8 settembre + 17 novembre

Dal torrione Venier al torrion Piccolo

Ritrovo davanti alla scuola "E. Luzzato Dina" in via Gradenigo; la passeggiata termina in largo Meneghetti, davanti al Liceo Selvatico (ex macello)


Settima tappa

3 marzo + 19 maggio + 15 settembre + 24 novembre

Dal torrione dell'Arena al torrione della Gatta

Ritrovo in piazzale Meneghetti, davanti al Liceo Selvatico (ex macello); la passeggiata termina al sacello memoriale, sotto la torre dell'acquedotto


Ottava tappa

10 marzo + 26 maggio + 22 settembre + 1 dicembre

Dal torrione della Gatta al torrione Impossibile

Ritrovo in piazza Mazzini, all'ingresso dei giardini della Rotonda; la passeggiata termina alla sede del Comitato Mura in via Raggio di Sole 2


Mura comunali (due tappe)


Nona tappa

17 marzo + 2 giugno + 29 settembre + 8 dicembre

Dal castello carrarese alla riviera dei Mugnai

Ritrovo in piazzetta Delia; la passeggiata termina in riviera dei Mugnai


Decima tappa

24 marzo + 9 giugno + 6 ottobre + 15 dicembre

Da porta Molino al castello

Ritrovo presso Porta Molino; la passeggiata termina al ponte dell'Osservatorio

 

(scarica qui il CALENDARIO COMPLETO 2019)

 

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clicca QUI per scaricare il volantino

 

Una camminata salutare e salutifera

intorno alle MURA COMUNALI di Padova

con la collaborazione del Comitato Mura

 

banner_Urbs_Ipsa_Moenia_2018

 

 

Urbs Ipsa Moenia 2018

conferenze sulle fortificazioni, 10° ciclo

Il castello, la caserma

la porta, il baluardo


dal 9 novembre al 7 dicembre 2018

il venerdì, alle ore 17,00


Sala Anziani, Palazzo Moroni, via Municipio 1

 

INGRESSO LIBERO

fino a esaurimento dei posti disponibili (99)


scarica il pieghevole con il PROGRAMMA

 

Se le quattro parole nel titolo dicono che l’attenzione del ciclo Urbs Ipsa Moenia, ormai alla sua decima edizione, è rivolta quest’anno a singoli casi specifici, assai diversi tra loro e accomunati semmai dall’appartenere, per differenti ragioni, all’attualità, le tre del sottotitolo riassumono la filosofia della nostra associazione.

Conoscenza, recupero e riuso sono fasi diverse del processo di “ritorno alla vita” di un edificio storico, ma non necessariamente distinte, in senso gerarchico o cronologico. Sfumano l’una nell’altra, sono necessarie l’una all’altra: senza un obiettivo di riuso, spesso non è possibile intraprendere una corretta campagna di ricerca, archeologica o d’archivio, perché non si possono reperire i fondi necessari; senza un’approfondita conoscenza del manufatto non si possono definire corrette modalità di recupero (restauro oppure conservazione, che sono cose notoriamente diverse; o magari un oculato dosaggio dei due); qualche forma di riuso può anche precedere il recupero e attuarsi mentre è in corso la ricerca (è il caso dei cantieri archeologici aperti, ma anche delle tante visite effettuate al castello carrarese negli anni scorsi, fra un cantiere e l’altro, che hanno permesso a migliaia di persone di vivere un’esperienza in futuro non ripetibile).

Obiettivo del ciclo è rendere esplicita questa dialettica fra esigenze della conoscenza, del recupero e del riuso, evitando di alimentare contrapposizioni di principio. Senza nascondere le possibili situazioni di conflitto che si possono verificare, ma evidenziando piuttosto come possano trasformarsi in opportunità, quando gli attori coinvolti siano all’altezza del compito.

Una scoperta importante sotto un pavimento o un intonaco può costringere a ripensare sia il progetto di restauro, mutandolo in operazione di conservazione, sia quello di riuso, rivoluzionandolo. Ma il “prodotto” finale potrà essere ancora più attraente, per la fruizione futura, di quanto inizialmente previsto. È il caso del castello.

Tener conto e valorizzare la presenza di tracce storiche rilevanti all’interno di aree pesantemente ma non ancora completamente devastate, come quella dell’Ospedale, che include il più grande bastione della città, un lungo tratto di mura e molto altro, potrebbe servire perfino a... curare meglio (mens sana in corpore sano si può invertire!).

Discorso analogo per le caserme, vasti spazi che non sono spazi vuoti, da riempire in modo indifferente, ma brani di storia della città, da ricucire, rispettando al contempo le esigenze della città moderna e le ragioni della città storica. Al di là dei pur necessari vincoli. Intelligenza, lungimiranza, cultura dovrebbero essere i veri vincoli.

 

Programma


venerdì 9 novembre

IL CASTELLO CARRARESE, studio e ricerca

Stefano Tuzzato
Lusso e funzionalità al castello carrarese. Qualche esempio dai dati archeologici

Zuleika Murat (Università di Padova, DBC)
La cappella del castello e la città

Valentina Baradel (Università di Padova, DBC)
Le decorazioni del castello, presupposti e obiettivi di una ricerca


venerdì 16 novembre

IL CASTELLO CARRARESE, recupero e riuso

Stefano Benvegnù (Comune di Padova) / Stefano Gris
Arte contemporanea nel castello: il progetto per l’ala sud

Edi Pezzetta (Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di VE e le province di BL, PD e TV)
Il problema della fruizione: quali interventi sulle ali est e nord?

Andrea Colasio (Comune di Padova, Assessore alla Cultura)
Il futuro del castello di Padova è iniziato

 

venerdì 23 novembre

LA PORTA MOLINO, LA CASERMA PIAVE

Adriano Verdi
Porta Molino: un caso di studio, un nodo da sciogliere

Gabriella Russo
Porta Molino: rilievo e analisi stratigrafica

Giovanna Valenzano (Università di Padova, prorettrice al patrimonio artistico, musei e biblioteche)
Il recupero della memoria urbana: dal convento di Sant’Agostino alla caserma Piave

 

venerdì 30 novembre

LE CASERME E LA CITTÀ: Il CASO PRANDINA

Angiolo Lenci

Il presidio della città: gli insediamenti militari dai Carraresi all’Unità

Vittorio Dal Piaz
Prandina: da monastero a caserma. Quale futuro?


venerdì 7 dicembre

IL BALUARDO CORNARO E LE MURA DELL’OSPEDALE

Andrea Ulandi / Vittorio Dal Piaz
Da opera militare a struttura per la sanità

Ugo Fadini
Le mura violate, il contesto negato. Qualche indicazione per salvare il salvabile

 

scarica il pieghevole con il PROGRAMMA

 

Il Comitato Mura partecipa quest'anno a tre diversi progetti fra quelli presentati al bando Città delle Idee lanciato dal Comune di Padova con l'obiettivo di sollecitare le associazioni a ideare progetti di rigenerazione culturale dei quartieri periferici.

Portello InScena è un programma di eventi teatrali, musicali, di danza e performance ideato da Carichi Sospesi, con la collaborazione di Associazione Progetto Portello, Amici della Musica, Comitato Mura, Associazione Prometeo Officina delle Arti e Liceo Artistico Pietro Selvatico, che per quasi un mese animerà via del Portello, con la porta, punto focale della via, come scena ideale, spingendosi ad abbracciare anche un tratto di via Belzoni, con il vicino oratorio della Beata Elena e la chiesa dell'Immacolata.

Tutti gli eventi sono a ingresso libero e gratuito.


scarica QUI il pieghevole col PROGRAMMA DETTAGLIATO


Clicca sull'immagine qui sotto per scaricare la locandina


venerdì 12 ottobre, ore 21:00 e ore 22:00

Le mura di sera con il Comitato Mura

 

visite gratuite SOLO su prenotazione

Il Comitato Mura partecipa all'iniziativa del Mattino di Padova offrendo viste gratuite a

Bastione Impossibile

Torrione Alicorno

Porta Ognissanti (Portello)

Castelnuovo (golena San Massimo)

PRENOTA subito sul sito del Mattino di Padova

ATTENZIONE: TUTTI i posti sono ESAURUTI


locandina

Ritorna, in occasione delle

Domeniche sostenibili

 

il Grande Gioco delle Mura


23 settembre 2018

PIAZZA DEI FRUTTI

dalle 10.00 alle 18.00

 

Grande Gioco delle Mura

Le Mura rinascimentali di Padova: costruzione di un grande plastico-puzzle delle Mura cinquecentesche di Padova (per ragazzi di 8-12 anni).
La via delle Mura di Padova:
rintracciarne il percorso, con le sue porte, torrioni e baluardi tutt’ora esistenti, attraverso la consultazione di mappe storiche e fotografie attuali.

Vuoi saperne di più? guarda QUI

A cura del Comitato Mura di Padova,
con la partecipazione di: Associazione Amissi del Piovego, Gruppo Giardino Storico dell’Università di Padova e altre Associazioni cittadine.

Per la partecipazione di famiglie o gruppi è preferibile prenotare al numero 348 3554776.


Domeniche sostenibili 23 settembre 2018

Settimana europea delle mobilità 16-22 settembre 2918

Scarica QUI il programma completo


logo

IT.A.CÀ

FESTIVAL DEL TURISMO RESPONSABILE


20 > 23 settembre 2018

NELL'AMBITO DELLA SETTIMANA EUROPEA DELLA

MOBILITÀ SOSTENIBILE 16-23 SETTEMBRE

 

Il Comitato Mura partecipa anche quest'anno alle giornate di IT.A.CÀ con visite guidate in collaborazione con gli Amissi del Piovego:

 

sabato 22 settembre

domenica 23 settembre

Tour fluviali e visite guidate, dai bastioni rinascimentali del Castelnuovo al borgo Portello

partenza dal porto fluviale del Portello e dalla Golena San Massimo

(NB: Il Comitato Mura precisa che contrariamente a quanto erroneamente riportato nel depliant, la golena San Massimo NON si chiama e non si è mai chiamata "San Prosdocimo")

 

Nel programma della manifestazione è anche inserita la tappa di domenica 23 settembre del Giro delle Mura

 

Scarica il pieghevole con il programa completo, gli orari e i luoghi di appuntamento

 


logo

CICAP FEST 2018

Il festival della scienza e della curiosità


14 - 15 - 16 settembre 2018


Nell'ambito del CICAP FEST 2018:

sabato 15 settembre

domenica 16 settembre

Ore 14:00 - golena San Massimo

due ore di visita guidata, nelle gallerie del Castelnuovo e poi lungo le mura a bordo di imbarcazioni storiche, con il Comitato Mura e gli Amissi del Piovego

(la visita è a pagamento)

 

Scarica il pieghevole con il programa completo, gli orari e le modalità di partecipazione

 


locandina

Passaggi Artistici 9


"INCLUSIONI"


22 - 29 settembre 2018

con Teatro Laterale e il Comitato Mura

 

Passaggi Artistici, la rassegna organizzata sotto l'egida dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Padova da Teatro Laterale e Comitato Mura, per la cura di Paolo Caporello, è da qualche anno l'unica manifestazione che abbracci le mura di padova nel loro insieme, come un grande unico monumento, che può essere non semplice scenario, ma tema di confronto per artisti e performer, secondo linee e tematiche ogni volta diverse.

L'edizione 2018, il cui tema è ”INCLUSIONI”, coinvolgerà e animerà le cinque porte delle mura cinquecentesche, Pontecorvo, Ognissanti, Santa Croce, Savonarola e San Giovanni, e il torrione Alicorno, che ospiteranno installazioni di artisti contemporanei, performance, concerti, spettacoli teatrali e altro ancora, in collaborazione con numerose altre associazioni.

Il Comitato Mura contribuirà guidando una biciclettata intorno alle mura la sera di venerdì 28 settembre, ma proponendo anche ogni giorno, nei diversi luoghi, prima o dopo le performance e gli spettacoli, un "Porta-chiavi di lettura, un mazzo di parole per aprire le mura": brevi interventi, seri ma non troppo, piccoli stimoli a guardare oltre, e dentro, a quei muri e ai cinque secoli della loro storia.

 

TUTTI GLI EVENTI SONO A INGRESSO GRATUITO


sabato 22 settembre, ore 21.00

Torrione Alicorno

EVENTO INAUGURALE

Presentazione in concerto

 

All'interno del programma il Comitato Mura propone:


sabato 22, ore 21.00

lunedì 24, ore 19.00

martedì 25, ore 19.00 e ore 21.00

mercoledì 26, ore 19.00

giovedì 27, ore 19.00

venerdì 28, ore 10.30 e ore 19.00

prima, dopo o durante performance e spettacoli

Porta-chiavi di lettura, un mazzo di parole per aprire le mura

una o due parole al giorno, a cura di Ugo Fadini

 

venerdì 28 settembre, ore 21.00

Porta Ognissanti al Portello

Pedalando intorno alle mura

biciclettata alla scoperta delle mura rinascimentali e delle installazioni


scarica qui il depliant con il programma completo

 

clicca sulla locandina qui sotto per scaricarla

 


Padova Urbs picta

 

25 luglio - 31 agosto 2018

 

Quasi scontato il tema dei Notturni d'Arte di quest'anno, legato alla candidatura di Padova al Patrimonio dell'Umanità UNESCO come città dell'affresco.

Propongono dunque un panorama della Padova trecntesca carrarese: tutti i luoghi che ospitano i cicli affrescati candidati, ma ampliando lo sguardo ai luoghi e alla cultura della città nel secolo del suo maggior fulgore, quando era uno dei centri della cultura artistica europea.

Con 11 km di sviluppo, venti bastioni e sei porte superstiti, le mura rinascimentali di Padova sono, per dimensioni, il più grande monumento della città. Con i resti delle mura comunali e carraresi, le porte e il castello, costituiscono un patrimonio di storia, cultura e arte di enorme valore. Eppure sono ancor oggi fra i monumenti più trascurati e meno noti agli stessi padovani.

Il Comitato Mura, che da più di quarant'anni si batte per la loro salvaguardia, ripara a questa mancanza di attenzione e conoscenza, fornendo in questo sito informazioni e documenti sulle strutture difensive della città succedutesi nel corso dei secoli.

Non conosci le mura di Padova?
Guarda le presentazioni

< Le mura rinascimentali

Le mura comunali>




La reggia ritrovata: il Castello Carrarese

e il carcere che lo nasconde(va)

visite guidate di un'ora e mezza con il Comitato Mura

!! Ultima data: 14 settembre !!

prenotazione obbligatoria>> QUI le informazioni



Jacopo Icimiero Jacopo I25 luglio 2018 - I 700 ANNI
DELLA SIGNORIA CARRARESE

Il 25 luglio 1318, giorno di san Giacomo, il Comune di Padova, lacerato dalle discordie ed esposto all'incombente minaccia scaligera, affidava le sue sorti a un personaggio autorevole, che con abilità aveva conquistato rispetto e fiducia dei concittadini delle opposte fazioni. Giacomo da Carrara "Il Grande", nominato capitano generale, diveniva di fatto il primo signore di Padova...



...

castello festival 2018


"LA REGGIA RITROVATA"

Il castello carrarese e il carcere che lo nasconde(va)

visite guidate a cura del Comitato Mura

in collaborazione con il FAI Delegazione di Padova

10, 18(annullata), 25 luglio

3, 6, 21, 27 agosto

5, 12, 14 settembre

ore 18:00

In occasione di Castello Festival 2018 (> vai alla pagina di padovacultura) il Comitato Mura di Padova e il FAI - Delegazione di Padova vi aspettano al Castello Carrarese per raccontarvene la storia e le molte storie e rivelarvene angoli nascosti e aspetti sconosciuti.

Un viaggio nel tempo, dentro al carcere che per due secoli ha nascosto, ma ha anche conservato "sotto pelle" vestigia importanti del trecentesco Castello carrarese. Che torna oggi alla luce in tutta la magnificenza delle sue sale affrescate e nella qualità delle soluzioni tecnologiche, all'avanguardia per l'epoca, che ne fanno, oltre, e più, che una fortezza, una autentica reggia signorile. Con l'aiuto dell'iconografia storica vi guideremo a riconoscere nelle celle e negli uffici del carcere le stanze affrescate per ospiti importanti e studioli, camerate per soldati e servitù, sale da ricevimento e magazzini... ma anche le celle d'isolamento in cui furono rinchiusi i patrioti del 1848 e i locali dove, fino a pochi decenni fa, i detenuti costruivano le biciclette Atala e il motorino Califfo...

Se non l'avete mai visto, se l'avete visitato in fretta, se volete essere aggiornati sulle ultime scoperte, che nessuno vi ha ancora raccontato, ecco l'occasione giusta!

Gli ultimi dieci anni di ricerche da parte delle Soprintendenze hanno confermato la straordinaria importanza di questa struttura, che troppi, anche fra persone di cultura, consideravano irrecuperabile, dunque da destinare a un qualsiasi uso, anche privato. A partire dalla scoperta,  nel 2007, degli affreschi della sala di Luigi il Grande d’Ungheria, le rivelazioni si sono succedute fino a riproporre il castello come una delle più ricche e sontuose residenze signorili di fine Trecento, in "competizione interna", per così dire, con la reggia che i Carraresi già possedevano al centro della città. Grazie ai molti altri frammenti di decorazioni a fresco ritrovati in un gran numero di ambienti, assieme alle tracce dei famosi camini cilindrici carraresi, ma anche di impianti igienici d’avanguardia per l’epoca.

Ricerche che il Comitato Mura ha seguito passo passo, per poterne divulgare con passione e competenza i risultati.

Un autentico tesoro di storia e cultura di cui la città sta riacquistando consapevolezza e il cui recupero, fra mille difficoltà, pare ormai avviato.


durata della visita 1h 30'

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA

telefono 340 688 4564, email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ingresso da piazza Castello


La visita è gratuita, ma è gradito un contributo libero

a sostegno delle associazioni

Si raccomanda l'uso di scarpe chiuse, meglio se con suola di gomma.

Si ricorda che la visita si svolge in edifici allo stato di cantiere, si raccomanda quindi di prestare attenzione nel corso degli spostamenti e di attenersi alle indicazioni delle guide




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Il Parco delle Mura e il Selvatico

Grandi occasioni per la città

 

lunedì 25 luglio, ore 20:45

Liceo Artistico P. Selvatico, Largo Meneghetti 1

 

Il Comitato Mura partecipa ad una serata di incontro e confronto con l'istituzione scolastica ed altre realtà culturali e ambientaliste per far conoscere problemi e opportunità connesse al recupero della storica sede scolastica e alla valorizzazione delle mura cinquecentesche

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Sacello della Rotonda

Inaugurazione dell'intervento di restauro


giovedì 28 giugno, ore 12:00

viale della Rotonda,angolo via Citolo da Perugia

con visita al termine della presentazione


Saranno presenti:

Andrea Colasio, Assessore alla Cultura

Rappresentante  della Regione del Veneto

Fabio Bordignon, Comitato Mura di Padova

Domenico Lo Bosco, Funzionario P.O. Edilizia Monumentale

Dario Vicentini, Funzionario Edilizia Monumentale


Aperture straordinarie

giovedì 28 giugno e sabato 30 giugno

dalle 17:00 alle 20:00

con videoproiezione a ciclo continuo sulla storia del bombardamento e della costruzione della struttura


Viene restituito alla città il sacello inserito alla base della torre-serbatoio dell'acquedotto, realizzata nel 1925
sul bastione della Gatta, in memoria delle vittime del bombardamento dell'11 novembre 1916, che cercarono
rifugio nella casematte delle mura cinquecentesche.
Un risultato perseguito dal Comitato Mura in quasi 10 anni di attività, dallo sgombero del locale, per anni adibito a magazzino,
passando per mostre, visite e aperture straordinarie negli anniversari del bombardamento, fino al restauro dei mesi scorsi, a cura del Comune di Padova e con il contributo della Regione Veneto, in occasione del Centenario della Grande Guerra.

Per approfondire la tragica vicenda di questo episodio bellico della Prima Guerra Mondiale a Padova visita la pagina dedicata

 


 

Il Comitato Mura all'edizione 2018 di Portello Segreto con visite guidate a porta Portello il 21 giugno e una navigazione sul Piovego l'8 luglio

 

CLICCA SULLE IMMAGINI PER VISITARE IL SITO E SCARICARE IL PROGRAMMA COMPLETO e DETTAGLIATO

 


 

Tra Bellini e Mantegna


venerdì 15 giugno 2018, ore 18

Musei Civici agli Eremitani -  sala del Romanino

Piazza Eremitani 8 - Padova


bellini mantegnaIl FAI Fondo Ambiente Italiano Delegazione di Padova, in collaborazione con Rotary Club Padova e Comitato Mura di Padova, grazie all'ospitalità dei Musei Civici di Padova, propone una conferenza di storia dell’arte e in particolare della pittura veneta tra ‘400 e ‘500, incentrata sul confronto fra due capolavori: la ‘Presentazione di Gesù al Tempio’ di Andrea Mantegna, custodita alla Gemäldegalerie di Berlino e risalente al 1453 circa, che per la prima volta dagli inizi degli anni ’60 esce dalla Germania, e la tavola con lo stesso soggetto realizzata intorno al 1470 da Giovanni Bellini, tra le più pregevoli opere della collezione del Museo ospitato al secondo piano di Palazzo Querini Stampalia, sede dell’omonima Fondazione.

Le due opere sono esposte per la prima volta fianco a fianco fino al 1 luglio 2018 nella mostra "Capolavori a confronto. Bellini / Mantegna", allestita nella sede della Fondazione Querini Stampalia, a Venezia.

Marigusta Lazzari, Direttore della Fondazione Querini Stampalia di Venezia, presentaerò l’istituzione e la sua attività; Davide Banzato, Direttore dei Musei Civici agli Eremitani illustrerà il rapporto tra Bellini e Mantegna e fra le loro opere, a seguire l’intervento di Giovanni Carlo Federico Villa, professore di Storia dell’Arte Moderna all’Università degli Studi di Bergamo, Direttore dei Musei Civici di Vicenza e  co-curatore della mostra, che riassumerà i risultati delle ricerche sulle due opere, grazie agli studi realizzati in collaborazione con Brigit Blass-Simmen e Neville Rowley, anch’essi curatori dell’esposizione. Il progetto è promosso dalla Fondazione Querini Stampalia e dalla Gemäldegalerie di Berlino con la collaborazione scientifica della National Gallery di Londra.

L’allestimento di questo ‘magico confronto’ è a cura dell’architetto Mario Botta; la realizzazione dell’allestimento e la progettazione degli apparati informativi è a cura di We Exhibit.


Programma

ore 18: Saluti

Mirella Cisotto - Capo Delegazione FAI di Padova

Giuseppe Ghirlanda - Presidente Commissione Cultura Rotary Club Padova

Maurizio Marzola - Presidente Associazione Comitato Mura Padova


ore 18.10: Presentazione della Fondazione Querini Stampalia di Venezia.  Marigusta Lazzari, Direttore della Fondazione

ore 18,30: Tra Bellini e Mantegna. Davide Banzato, Direttore dei Musei Civici agli Eremitani

ore 18.45: Conferenza del prof. Giovanni Carlo Federico Villa, curatore della mostra 'Capolavori a confronto BELLINI/MANTEGNA Presentazione di Gesù al Tempio' presso la Fondazione Querini Stampalia di Venezia.

ore 19.30: Interventi del pubblico

ore 20: Conclusione

 

Ulteriori informazioni sulla mostra sul sito della Fondazione Querini Stampalia

scarica la locandina cliccando sull'immagine qui sotto

bellini mantegna

 




Il Comitato Mura partecipa all'Urban Green Fest di domenica 10 giugno

per parlare del Parco delle Mura e delle Acque

per giocare coi più piccoli al Grande Gioco delle Mura

 

vai alla pagina di padovanet.it

scarica il programma in pdf

 

 

 

Un'ora (e mezza) di storia e storie

al Castello Carrarese

narrazioni a cura del Comitato Mura

castello carrarese


Domenica 10 giugno 2018


Il Comitato Mura di Padova e il FAI - Delegazione di Padova vi attendono ancora una volta al Castello Carrarese per raccontarvene la storia e rivelarvene angoli nascosti e aspetti sconosciuti
.

Se non l'avete mai visto, se l'avete visitato in fretta, se volete essere aggiornati sulle ultime scoperte, che nessuno vi ha ancora raccontato, ecco l'occasione giusta!

Era il marzo 2007, quando FAI e Comitato Mura hanno unito le loro forze per la prima apertura pubblica del castello, per le Giornate di Primavera FAI, cui molte altre ne sono seguite negli anni successivi.
Grazie alle due organizzazioni, e alla preziosa collaborazione del Nucleo Tutela Beni Culturali della Protezione Civile, sono ormai qualche migliaio i padovani, e non solo, che hanno potuto riscoprire un monumento dimenticato, dopo secoli di abbandono e di usi impropri, ultimo dei quali la trasformazione in carcere della parte più ampia, che lo aveva definitivamente cancellato dalla memoria civica.

In questi dieci anni sono proseguite le ricerche da parte delle Soprintendenze, che hanno confermato la straordinaria importanza di questa struttura, che troppi, anche fra persone di cultura, consideravano irrecuperabile, dunque da destinare a un qualsiasi uso, anche privato. A partire dalla scoperta, proprio nel 2007, degli affreschi della sala di Luigi il Grande d’Ungheria (per noi ancora e sempre “cella 77” del carcere, protagonista di quella prima visita, quando ancora nessuno sapeva che sotto l’intonnaco si nascondessero i più importanti affreschi del castello), le rivelazioni si sono succedute fino a riproporre il castello come una delle più ricche e sontuose residenze signorili di fine Trecento, in "competizione interna", vien da dire, con la reggia che i Carraresi già possedevano al centro della città. Grazie ai molti altri frammenti di decorazioni a fresco ritrovati in un gran numero di ambienti, assieme alle tracce dei famosi camini cilindrici carraresi, ma anche di impianti igienici d’avanguardia per l’epoca e un raffinato sistema di isolamento dei pavimenti per mantenerli asciutti e confortevoli.

Un autentico tesoro di storia e cultura di cui la città sta riacquistando sempre maggiore consapevolezza e il cui recupero, pur fra mille difficoltà, pare ormai avviato.

ATTENZIONE: In questa occasione, dopo la visita all'interno, grazie alla collaborazione degli Amissi del Piovego sarà possibile effetturare anche una breve escursione in barca intorno al castello, fino alla Torre del Soccorso e al ponte delle Torricelle (vedi sotto - per la navigazione è prevista un'offerta a parte).


Domenica 10 giugno 2018


durata minima della visita 90 minuti

visita a gruppi di 25 persone MASSIMO
(prescrizione inderogabile della Soprintendenza)

partenze ogni 30 minuti, all'ora e alla mezzora

dalle 9:30 alle 11:30 (partenza ultimo gruppo)

dalle 15:30 alle 18:00 (partenza ultimo gruppo)

Ingresso da piazza Castello (ex carcere)

 

MODALITÅ DI PARTECIPAZIONE

Non è possibile prenotare nei giorni precedenti

A partire dalle ore 9:15 del giorno di visita verranno formati i gruppi, di 25 persone ciascuno, mediante consegna di un tagliando con indicato l'orario assegnato, secondo l'ordine di presentazione al tavolo, senza eccezioni. L'assegnazione proseguirà fino alle ore 11:30 o fino a esaurimento dei posti disponibili negli undici gruppi previsti nell'arco della giornata (275 posti totali).
Qualora fossero ancora disponibili posti nei gruppi pomeridiani, l'assegnazione riprenderà alle ore 15:15, fino a totale esaurimento dei posti.

In considerazione della disponibilità di soli 275 ingressi nell'arco della giornata, si raccomanda di presentarsi per tempo.

Ci scusiamo fin d’ora con quanti dovessero rimanere esclusi. Un'ulteriorie giornata di apertura è prevista il 1 luglio.

è gradito un contributo libero (minimo consigliato 3 euro)

a sostegno delle associazioni organizzatrici

(durata minima della visita 90 minuti!)

si raccomanda l'uso di scarpe chiuse, meglio se con suola di gomma


e dopo aver visto il castello da dentro...

in barca con gli Amissi del Piovego, per vederlo da fuori!

Per chi lo vorrà, dopo la visita al castello, sarà possibile effettuare una breve

escursione su imbarcazioni da voga alla veneta

Non è prevista la prenotazione, gli Amissi saranno presenti all'uscita

per accompagnare gli interessati all'imbarco - sarà gradito un contributo

libero (minimo consigliato 5 euro) - durata della navigazione 20 minuti circa

 

 

 

 

 

Un'ora (e mezza) di storia e storie

al Castello Carrarese

narrazioni a cura del Comitato Mura

castello carrarese


Domenica 1 luglio 2018


Il Comitato Mura di Padova e il FAI - Delegazione di Padova vi attendono ancora una volta al Castello Carrarese per raccontarvene la storia e rivelarvene angoli nascosti e aspetti sconosciuti
.

Se non l'avete mai visto, se l'avete visitato in fretta, se volete essere aggiornati sulle ultime scoperte, che nessuno vi ha ancora raccontato, ecco l'occasione giusta!

Era il marzo 2007, quando FAI e Comitato Mura hanno unito le loro forze per la prima apertura pubblica del castello, per le Giornate di Primavera FAI, cui molte altre ne sono seguite negli anni successivi.
Grazie alle due organizzazioni, e alla preziosa collaborazione del Nucleo Tutela Beni Culturali della Protezione Civile, sono ormai qualche migliaio i padovani, e non solo, che hanno potuto riscoprire un monumento dimenticato, dopo secoli di abbandono e di usi impropri, ultimo dei quali la trasformazione in carcere della parte più ampia, che lo aveva definitivamente cancellato dalla memoria civica.

In questi dieci anni sono proseguite le ricerche da parte delle Soprintendenze, che hanno confermato la straordinaria importanza di questa struttura, che troppi, anche fra persone di cultura, consideravano irrecuperabile, dunque da destinare a un qualsiasi uso, anche privato. A partire dalla scoperta, proprio nel 2007, degli affreschi della sala di Luigi il Grande d’Ungheria (per noi ancora e sempre “cella 77” del carcere, protagonista di quella prima visita, quando ancora nessuno sapeva che sotto l’intonnaco si nascondessero i più importanti affreschi del castello), le rivelazioni si sono succedute fino a riproporre il castello come una delle più ricche e sontuose residenze signorili di fine Trecento, in "competizione interna", vien da dire, con la reggia che i Carraresi già possedevano al centro della città. Grazie ai molti altri frammenti di decorazioni a fresco ritrovati in un gran numero di ambienti, assieme alle tracce dei famosi camini cilindrici carraresi, ma anche di impianti igienici d’avanguardia per l’epoca e un raffinato sistema di isolamento dei pavimenti per mantenerli asciutti e confortevoli.

Un autentico tesoro di storia e cultura di cui la città sta riacquistando sempre maggiore consapevolezza e il cui recupero, pur fra mille difficoltà, pare ormai avviato.

ATTENZIONE: In questa occasione, dopo la visita all'interno, grazie alla collaborazione degli Amissi del Piovego sarà possibile effetturare anche una breve escursione in barca intorno al castello, fino alla Torre del Soccorso e al ponte delle Torricelle (vedi sotto - per la navigazione è prevista un'offerta a parte).


Domenica 1 luglio 2018


durata minima della visita 90 minuti

visita a gruppi di 25 persone MASSIMO
(prescrizione inderogabile della Soprintendenza)

partenze ogni 30 minuti, all'ora e alla mezzora

dalle 9:30 alle 11:30 (partenza ultimo gruppo)

dalle 15:30 alle 18:00 (partenza ultimo gruppo)

Ingresso da piazza Castello (ex carcere)

 

MODALITÅ DI PARTECIPAZIONE

Non è possibile prenotare nei giorni precedenti

A partire dalle ore 9:15 del giorno di visita verranno formati i gruppi, di 25 persone ciascuno, mediante consegna di un tagliando con indicato l'orario assegnato, secondo l'ordine di presentazione al tavolo, senza eccezioni. L'assegnazione proseguirà fino alle ore 11:30 o fino a esaurimento dei posti disponibili negli undici gruppi previsti nell'arco della giornata (275 posti totali).
Qualora fossero ancora disponibili posti nei gruppi pomeridiani, l'assegnazione riprenderà alle ore 15:15, fino a totale esaurimento dei posti.

In considerazione della disponibilità di soli 275 ingressi nell'arco della giornata, si raccomanda di presentarsi per tempo.

Ci scusiamo fin d’ora con quanti dovessero rimanere esclusi.

Durante i mesi di luglio e agosto saranno organizzate ulteriori visite su prenotazione durante la settimana (vedi programma dell'estate al castello).

è gradito un contributo libero (minimo consigliato 3 euro)

a sostegno delle associazioni organizzatrici

(durata minima della visita 90 minuti!)

si raccomanda l'uso di scarpe chiuse, meglio se con suola di gomma


e dopo aver visto il castello da dentro...

in barca con gli Amissi del Piovego, per vederlo da fuori!

Per chi lo vorrà, dopo la visita al castello, sarà possibile effettuare una breve

escursione su imbarcazioni da voga alla veneta

Non è prevista la prenotazione, gli Amissi saranno presenti all'uscita

per accompagnare gli interessati all'imbarco - sarà gradito un contributo

libero (minimo consigliato 5 euro) - durata della navigazione 20 minuti circa

 

 

 

 

 

Un'ora (e mezza) di storia e storie

al Castello Carrarese

narrazioni a cura del Comitato Mura

castello carrarese


Domenica 7 ottobre 2018


Il Comitato Mura di Padova e il FAI - Delegazione di Padova vi attendono ancora una volta al Castello Carrarese per raccontarvene la storia e rivelarvene angoli nascosti e aspetti sconosciuti
.

Se non l'avete mai visto, se l'avete visitato in fretta, se volete essere aggiornati sulle ultime scoperte, che nessuno vi ha ancora raccontato, ecco l'occasione giusta!

Era il marzo 2007, quando FAI e Comitato Mura hanno unito le loro forze per la prima apertura pubblica del castello, per le Giornate di Primavera FAI, cui molte altre ne sono seguite negli anni successivi.
Grazie alle due organizzazioni, e alla preziosa collaborazione del Nucleo Tutela Beni Culturali della Protezione Civile, sono ormai qualche migliaio i padovani, e non solo, che hanno potuto riscoprire un monumento dimenticato, dopo secoli di abbandono e di usi impropri, ultimo dei quali la trasformazione in carcere della parte più ampia, che lo aveva definitivamente cancellato dalla memoria civica.

In questi dieci anni sono proseguite le ricerche da parte delle Soprintendenze, che hanno confermato la straordinaria importanza di questa struttura, che troppi, anche fra persone di cultura, consideravano irrecuperabile, dunque da destinare a un qualsiasi uso, anche privato. A partire dalla scoperta, proprio nel 2007, degli affreschi della sala di Luigi il Grande d’Ungheria (per noi ancora e sempre “cella 77” del carcere, protagonista di quella prima visita, quando ancora nessuno sapeva che sotto l’intonnaco si nascondessero i più importanti affreschi del castello), le rivelazioni si sono succedute fino a riproporre il castello come una delle più ricche e sontuose residenze signorili di fine Trecento, in "competizione interna", vien da dire, con la reggia che i Carraresi già possedevano al centro della città. Grazie ai molti altri frammenti di decorazioni a fresco ritrovati in un gran numero di ambienti, assieme alle tracce dei famosi camini cilindrici carraresi, ma anche di impianti igienici d’avanguardia per l’epoca e un raffinato sistema di isolamento dei pavimenti per mantenerli asciutti e confortevoli.

Un autentico tesoro di storia e cultura di cui la città sta riacquistando sempre maggiore consapevolezza e il cui recupero, pur fra mille difficoltà, pare ormai avviato.

ATTENZIONE: In questa occasione, dopo la visita all'interno, grazie alla collaborazione degli Amissi del Piovego sarà possibile effetturare anche una breve escursione in barca intorno al castello, fino alla Torre del Soccorso e al ponte delle Torricelle (vedi sotto - per la navigazione è prevista un'offerta a parte).


Domenica 7 ottobre 2018


durata minima della visita 90 minuti

visita a gruppi di 25 persone MASSIMO
(prescrizione inderogabile della Soprintendenza)

partenze ogni 30 minuti, all'ora e alla mezzora

dalle 10:00 alle 12:00 (partenza ultimo gruppo)

dalle 14:00 alle 16:30 (partenza ultimo gruppo)

Ingresso da piazza Castello (ex carcere)

 

MODALITÅ DI PARTECIPAZIONE

Non è possibile prenotare nei giorni precedenti

A partire dalle ore 9:45 del giorno di visita verranno formati i gruppi, di 25 persone ciascuno, mediante consegna di un tagliando con indicato l'orario assegnato, secondo l'ordine di presentazione al tavolo, senza eccezioni. L'assegnazione proseguirà fino alle ore 11:30 o fino a esaurimento dei posti disponibili negli undici gruppi previsti nell'arco della giornata (275 posti totali).
Qualora fossero ancora disponibili posti nei gruppi pomeridiani, l'assegnazione riprenderà alle ore 13:45, fino a totale esaurimento dei posti.

In considerazione della disponibilità di soli 275 ingressi nell'arco della giornata, si raccomanda di presentarsi per tempo.

Ci scusiamo fin d’ora con quanti dovessero rimanere esclusi.

Durante i mesi di luglio e agosto saranno organizzate ulteriori visite su prenotazione durante la settimana (vedi programma dell'estate al castello).

è gradito un contributo libero (minimo consigliato 3 euro)

a sostegno delle associazioni organizzatrici

(durata minima della visita 90 minuti!)

si raccomanda l'uso di scarpe chiuse, meglio se con suola di gomma


e dopo aver visto il castello da dentro...

in barca con gli Amissi del Piovego, per vederlo da fuori!

Per chi lo vorrà, dopo la visita al castello, sarà possibile effettuare una breve

escursione su imbarcazioni da voga alla veneta

Non è prevista la prenotazione, gli Amissi saranno presenti all'uscita

per accompagnare gli interessati all'imbarco - sarà gradito un contributo

libero (minimo consigliato 5 euro) - durata della navigazione 20 minuti circa

 

 


Il Mattino 25 maggio 2018(25 maggio 2018) - Legambiente Padova, Amissi del Piovego, Gruppo Giardino Storico dell'Università di Padova, Gruppo Speleologico Padovano CAI, Club Alpino Italiano sez. di Padova e Università Popolare si uniscono a Comitato Mura e Italia Nostra nel pressante, ormai angosciato invito, rivolto a Regione Veneto, Comune di Padova, Azienda Ospedaliera, Università e Soprintendenza, perché riconsiderino decisioni prese con troppa fretta, contro ogni logica urbanistica, per la costruzione del nuovo edificio di Pediatria, un parallelepipedo fuori scala che rischia di soffocare sul nascere ogni speranza di recupero di un'area


2018-05-11_gazzettino_mura(13 maggio 2018) - Il Gazzettino ha dedicato venerdì scorso ben due pagine al Parco delle Mura e delle Acque, con una serie di articoli che riportano quanto esposto dall'assessore delegato, Andrea Micalizzi, e dall'architetto Domenico Lo Bosco del Settore edilizia pubblica e monumentale, oltre a una breve intervista al nostro segretario, Fabio Bordignon. Confermate le cifre a disposizione, i sei milioni del bando per le Periferie e i due della Fondazione Cassa di Risparmio, già reperiti dalla giunta Bitonci, più un altro milione abbondante, in gran parte proveniente dall'otto per mille dell'Irpef e in parte dal bilancio ordinario


progetto prefabbricato(5 maggio  2018) - Torniamo, dopo il comunicato del 20 aprile (leggilo qui), sul problema dei corpi aggiunti all'edificio dell'ex macello jappelliano che ospita il liceo Selvatico per pubblicare, con l'autorizzazione dell'Archivio Generale del Comune di Padova, alcune tavole del progetto, così come è stato a suo tempo approvato dalla Soprintendenza ai Monumenti in data 17 marzo 1967. Il suo aspetto corrisponde a quello della fotografia pubblicata sul Resto del Carlino, quindi ben diverso da quello che vediamo oggi.

Le ricerche presso l'Archivio Generale sono ancora




martedì 8 maggio 2018, ore 17, sede SAV, corso Garibaldi 41

PADOVA SOTTERRANEA, un progetto di ricerca, una realtà storica da conoscere

conferenza di Adriano Menin e Ugo Fadini

I due conferenzieri, Soci rispettivamente del Gruppo Speleologico Padovano-CAI e del Comitato Mura di Padova) illustreranno luoghi, inediti o dimenticati, presenti nel sottosuolo del centro storico di Padova legati all’archeologia, al complesso bastionato rinascimentale delle mura e ad altri luoghi ipogei. Grazie ad un progetto di ricerca congiunta, denominato appunto “Padova sotterranea”, il Comitato Mura e il Gruppo Speleologico Padovano hanno potuto esplorare luoghi sotterranei sconosciuti e rivedere altri luoghi dimenticati. Sarà una interessante riscoperta della storia nascosta della nostra città.

 

scarica qui il programma completo degli appuntamenti della Società Archeologica Veneta - onlus per aprile-maggio 2018

 

 

 

Un'ora (e mezza) di storia e storie

al Castello Carrarese

narrazioni a cura del Comitato Mura

castello carrarese


Domenica 6 maggio 2018


Il Comitato Mura di Padova e il FAI - Delegazione di Padova vi attendono ancora una volta al Castello Carrarese per raccontarvene la storia e rivelarvene angoli nascosti e aspetti sconosciuti
.

Se non l'avete mai visto, se l'avete visitato in fretta, se volete essere aggiornati sulle ultime scoperte, che nessuno vi ha ancora raccontato, ecco l'occasione giusta!

Era il marzo 2007, quando FAI e Comitato Mura hanno unito le loro forze per la prima apertura pubblica del castello, per le Giornate di Primavera FAI, cui molte altre ne sono seguite negli anni successivi.
Grazie alle due organizzazioni, e alla preziosa collaborazione del Nucleo Tutela Beni Culturali della Protezione Civile, sono ormai qualche migliaio i padovani, e non solo, che hanno potuto riscoprire un monumento dimenticato, dopo secoli di abbandono e di usi impropri, ultimo dei quali la trasformazione in carcere della parte più ampia, che lo aveva definitivamente cancellato dalla memoria civica.

In questi dieci anni sono proseguite le ricerche da parte delle Soprintendenze, che hanno confermato la straordinaria importanza di questa struttura, che troppi, anche fra persone di cultura, consideravano irrecuperabile, dunque da destinare a un qualsiasi uso, anche privato. A partire dalla scoperta, proprio nel 2007, degli affreschi della sala di Luigi il Grande d’Ungheria (per noi ancora e sempre “cella 77” del carcere, protagonista di quella prima visita, quando ancora nessuno sapeva che sotto l’intonnaco si nascondessero i più importanti affreschi del castello), le rivelazioni si sono succedute fino a riproporre il castello come una delle più ricche e sontuose residenze signorili di fine Trecento, in "competizione interna", vien da dire, con la reggia che i Carraresi già possedevano al centro della città. Grazie ai molti altri frammenti di decorazioni a fresco ritrovati in un gran numero di ambienti, assieme alle tracce dei famosi camini cilindrici carraresi, ma anche di impianti igienici d’avanguardia per l’epoca e un raffinato sistema di isolamento dei pavimenti per mantenerli asciutti e confortevoli.

Un autentico tesoro di storia e cultura di cui la città sta riacquistando sempre maggiore consapevolezza e il cui recupero, pur fra mille difficoltà, pare ormai avviato.

ATTENZIONE: In questa occasione, dopo la visita all'interno, grazie alla collaborazione degli Amissi del Piovego sarà possibile effetturare anche una breve escursione in barca intorno al castello, fino alla Torre del Soccorso e al ponte delle Torricelle (vedi sotto - per la navigazione è prevista un'offerta a parte).


Domenica 6 maggio 2018


durata minima della visita 90 minuti

visita a gruppi di 25 persone MASSIMO
(prescrizione inderogabile della Soprintendenza)

partenze ogni 30 minuti, all'ora e alla mezzora

dalle 10:00 alle 12:00 (partenza ultimo gruppo)

dalle 14:30 alle 17:00 (partenza ultimo gruppo)

Ingresso da piazza Castello (ex carcere)

 

MODALITÅ DI PARTECIPAZIONE

Non è possibile prenotare nei giorni precedenti

A partire dalle ore 9:45 del giorno di visita verranno formati i gruppi, di 25 persone ciascuno, mediante consegna di un tagliando con indicato l'orario assegnato, secondo l'ordine di presentazione al tavolo, senza eccezioni. L'assegnazione proseguirà fino alle ore 12:00 o fino a esaurimento dei posti disponibili negli undici gruppi previsti nell'arco della giornata (275 posti totali).
Qualora fossero ancora disponibili posti nei gruppi pomeridiani, l'assegnazione riprenderà alle ore 14:15, fino a totale esaurimento dei posti.

In considerazione della disponibilità di soli 275 ingressi nell'arco della giornata, si raccomanda di presentarsi per tempo.

Ci scusiamo fin d’ora con quanti dovessero rimanere esclusi. Un'ulteriorie giornata di apertura è prevista il 10 giugno.

è gradito un contributo libero (minimo consigliato 3 euro)

a sostegno delle associazioni organizzatrici

(durata minima della visita 90 minuti!)

si raccomanda l'uso di scarpe chiuse, meglio se con suola di gomma


e dopo aver visto il castello da dentro...

in barca con gli Amissi del Piovego, per vederlo da fuori!

Per chi lo vorrà, dopo la visita al castello, sarà possibile effettuare una breve

escursione su imbarcazioni da voga alla veneta

Non è prevista la prenotazione, gli Amissi saranno presenti all'uscita

per accompagnare gli interessati all'imbarco - sarà gradito un contributo

libero (minimo consigliato 5 euro) - durata della navigazione 20 minuti circa

 

 

Con 11 km di sviluppo, venti bastioni e sei porte superstiti, le mura rinascimentali di Padova sono, per dimensioni, il più grande monumento della città. Con i resti delle mura comunali e carraresi, le porte e il castello, costituiscono un patrimonio di storia, cultura e arte di enorme valore. Eppure sono ancor oggi fra i monumenti più trascurati e meno noti agli stessi padovani.

Il Comitato Mura, che da più di quarant'anni si batte per la loro salvaguardia, ripara a questa mancanza di attenzione e conoscenza, fornendo in questo sito informazioni e documenti sulle strutture difensive della città succedutesi nel corso dei secoli.

Non conosci le mura di Padova?
Guarda le presentazioni

< Le mura rinascimentali

Le mura comunali >


> vai al programma <


QUARTO APPUNTAMENTO

venerdì 30 novembre, ore 17,00, Sala Anziani, Palazzo Moroni

LE CASERME E LA CITTÀ: IL CASO PRANDINA

con Angiolo Lenci e Vittorio Dal Piaz


VIVAIO

da MAPP per il bando La città delle idee


18 - 28 novembre 2018

nelle strade, nelle case, nelle librerie,

nelle mura, nei luoghi della città

Intorno al Teatro delle Maddalene

spettacoli, letture,

performance, installazioni

ingresso gratuito

scarica il programma

info aggiornate sulla pagina facebook

prossimi appuntamenti

sabato 24 novembre, passeggiata nel quartiere

col Comitato Mura e molto altro!

altri appuntamenti il 25 - 27 e 28 novembre

scarica il programma

A ogni appuntamento: Porta-chiavi di lettura, a cura del Comitato Mura



macello Chevalier(20 aprile 2018) - Diciamolo subito, così evitiamo equivoci sulle nostre intenzioni: è giusto e sacrosanto che il Selvatico, liceo artistico erede della gloriosa scuola d’arte ominima, rimanga nella sua sede storica, l’ex macello jappelliano. Approfittando però dell’occasione per ripensarne e valorizzarne ulteriormente l’utilizzo.
Ripartendo da quella parola che sta nel titolo della scuola: “artistico”. Che evoca valori estetici...
Perché, se si ragionasse in termini di estetica, nessuno avrebbe dubbi su cosa bisognerebbe fare...

...

rendering su google(6 aprile 2018) - Ora che l'iter per l'avvio della realizzazione del nuovo ospedale a due poli sta per chiudersi felicemente, sentiamo il bisogno di ribadire la nostra contrarietà al progetto, già in itinere, per la realizzazione della nuova pediatria, che, nella forma e localizzazione scelta, va in direzione opposta rispetto agli stessi contenuti dell'accordo, che fa esplicito riferimento al Parco delle Mura.

Lo facciamo con la lettera aperta che leggete qui sotto, inviata

 

 

 

Un'ora (e mezza) di storia e storie

al Castello Carrarese

narrazioni a cura del Comitato Mura

castello carrarese


Domenica 8 aprile 2018


Il Comitato Mura di Padova e il FAI - Delegazione di Padova vi aspettano ancora una volta al Castello Carrarese per raccontarvene la storia e rivelarvene angoli nascosti e aspetti sconosciuti
.

Se non l'avete mai visto, se l'avete visitato in fretta, se volete essere aggiornati sulle ultime scoperte, che nessuno vi ha ancora raccontato, ecco l'occasione giusta!

Era il marzo 2007, quando FAI e Comitato Mura hanno unito le loro forze per la prima apertura pubblica del castello, per le Giornate di Primavera FAI, cui molte altre ne sono seguite negli anni successivi.
Grazie alle due organizzazioni, e alla preziosa collaborazione del Nucleo Tutela Beni Culturali della Protezione Civile, sono ormai qualche migliaio i padovani, e non solo, che hanno potuto riscoprire un monumento dimenticato, dopo secoli di abbandono e di usi impropri, ultimo dei quali la trasformazione in carcere della parte più ampia, che lo aveva definitivamente cancellato dalla memoria civica.

In questi dieci anni sono proseguite le ricerche da parte delle Soprintendenze, che hanno confermato la straordinaria importanza di questa struttura, che troppi, anche fra persone di cultura, consideravano irrecuperabile, dunque da destinare a un qualsiasi uso, anche privato. A partire dalla scoperta, proprio nel 2007, degli affreschi della sala di Luigi il Grande d’Ungheria (per noi ancora e sempre “cella 77” del carcere, protagonista di quella prima visita, quando ancora nessuno sapeva che sotto l’intonnaco si nascondessero i più importanti affreschi del castello), le rivelazioni si sono succedute fino a riproporre il castello come una delle più ricche e sontuose residenze signorili di fine Trecento, in "competizione interna", vien da dire, con la reggia che i Carraresi già possedevano al centro della città. Grazie ai molti altri frammenti di decorazioni a fresco ritrovati in un gran numero di ambienti, assieme alle tracce dei famosi camini cilindrici carraresi, ma anche di impianti igienici d’avanguardia per l’epoca e un raffinato sistema di isolamento dei pavimenti per mantenerli asciutti e confortevoli.

Un autentico tesoro di storia e cultura di cui la città sta riacquistando sempre maggiore consapevolezza e il cui recupero, pur fra mille difficoltà, pare ormai avviato.

ATTENZIONE: In questa occasione, dopo la visita all'interno, grazie alla collaborazione degli Amissi del Piovego sarà possibile effetturare anche una breve escursione in barca intorno al castello, fino alla Torre del Soccorso e al ponte delle Torricelle (vedi sotto - per la navigazione è prevista un'offerta a parte).


Domenica 8 aprile 2018


durata minima della visita 90 minuti

visita a gruppi di 25 persone MASSIMO
(prescrizione inderogabile della Soprintendenza)

partenze ogni 30 minuti, all'ora e alla mezzora

dalle 10:00 alle 12:00 (partenza ultimo gruppo)

dalle 14:30 alle 17:00 (partenza ultimo gruppo)

Ingresso da piazza Castello (ex carcere)


Non sono previste prenotazioni anticipate

Suddivisione in gruppi secondo l’ordine di presentazione all'ingresso, dalle h 9.45

Secondo disponibilità, sarà possibile scegliere l’orario per la visita

ATTENZIONE: l'orario di partenza dei gruppi È INDICATIVO, e potrà subire ritardi
In considerazione della disponibilità di soli 275 ingressi nell'arco della giornata,
si raccomanda di presentarsi per tempo

Ci scusiamo fin d’ora con quanti dovessero rimanere esclusi
Ulteriori visite sono previste la prossima primavera (prossima: 6 maggio)


è gradito un contributo libero (minimo consigliato 3 euro)

a sostegno delle associazioni organizzatrici

(durata minima della visita 90 minuti)

si raccomanda l'uso di scarpe chiuse, meglio se con suola di gomma


e dopo aver visto il castello da dentro...

in barca con gli Amissi del Piovego, per vederlo da fuori!

Per chi lo vorrà, dopo la visita al castello, sarà possibile effettuare una breve

escursione su imbarcazioni da voga alla veneta

Non è prevista la prenotazione, gli Amissi saranno presenti all'uscita

per accompagnare gli interessati all'imbarco - sarà gradito un contributo

libero (minimo consigliato 5 euro) - durata della navigazione 20 minuti circa

 

 

Archeologia Ambiente Didattica

 

PALAZZO DELLA RAGIONE 1218-2018

800 anni e non sentirli!


In occasione degli 800 anni del Palazzo della Ragione l’associazione ARC.A.DIA, con il patrocinio del Comune di Padova, la collaborazione delle botteghe del Salone e di alcune Associazioni della città, propone una serie di appuntament ricchi di cultura e di divertmento.


MARZO iniziative BUON COMPLEANNO PALAZZO!

- GIOVEDì 15 MARZO “SOTTOPADOVA”, visita agli scavi archeologici e incontro con Gruppo Speleologico Padovano CAI con illustrazione di Padova Sotterranea. Ore 17

- MARTEDì 20 MARZO, visita esterni del Palazzo, piazze e visita scavi con l’archeologo dr. Stefano Tuzzato: “Cronache da uno scavo urbano... curiosità sullo scavo del Palazzo della Ragione e altro ancora...”. Ore 17

- GIOVEDì 29 MARZO , visita agli scavi archeologici e passeggiata: l’edilizia civile a Padova tra il 1200 e 1300, Giovanni degli Eremitani e Leonardo Bocaleca, con COMITATO MURA. Ore 17

 

APRILE iniziative BUON COMPLEANNO PALAZZO!

- SABATO 7 APRILE Visita didattica animata con l’archeologa e un illustre padovano del 1300: il giudice GIOVANNI DA NONO ( Compagnia Teatrale Universitaria Beolco Ruzzante). Ore 16

- GIOVEDì 12 APRILE Visita agli scavi archeologici IN MUSICA con Ass. U-MUS Umanità in musica. Ore 17

- MARTEDì 17 APRILE, visita esterni del Palazzo, piazze e visita scavi con l’archeologo dr. Stefano Tuzzato: “Cronache da uno scavo urbano... curiosità sullo scavo del Palazzo della Ragione e altro ancora...”. Ore 17

 

MAGGIO iniziative BUON COMPLEANNO PALAZZO!

- SABATO 5 MAGGIO Visita didattica animata con l’archeologa e un illustre padovano del 1300: il giudice GIOVANNI DA NONO ( Compagnia Teatrale Universitaria Beolco Ruzzante). Ore 16

- SABATO 14 MAGGIO Visita agli scavi archeologici IN MUSICA con ass. U-MUS Umanità in musica. Ore 16

- GIOVEDì 17 MAGGIO visita agli scavi archeologici e passeggiata con visita alla chiesa di XIII sec. di santa Caterina, piccolo Pantheon dell’Università di Padova (via C. Battisti), con Ass. ENETIKE’. Ore 17

- MARTEDì 22 MAGGIO, Visita agli scavi del Palazzo e passeggiata: le mura comunali e la città d’acque, dalla porta di Santo Stefano a porta Molino... e oltre, lungo il Naviglio, con COMITATO MURA. Ore 17


Con la collaborazione delle botteghe del Salone, in date da comunicare nel corso dell’anno 2018, al termine della visita agli scavi archeologici, sarà possibile fare piccole degustazioni, assaggi di prodotti veneti, caffè o spritz ....

 

TUTTE LE ATTIVITA’ SONO SU PRENOTAZIONE

SCARICA QUI IL PROGRAMMA IN pdf

 

PER INFO E COSTI: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Archeologia Ambiente Didattica

 


NON SOLO MURA


Ciclo di conferenze e appuntamenti per i soci del Comitato Mura


il sabato pomeriggio, alle 17,00, all'Aula 1914, in via Raggio di Sole 2

ingresso in sala consentito fino a esaurimento dei posti disponibili

(NB: eventuali luoghi e orari diversi sono evidenziati sottolineati)

 


PROGRAMMA PRIMAVERA 2018

Riprende l'abituale ciclo di conferenze, incontri, presentazioni e visite guidate a tema libero. Il porgramma completo è in via di definizione,ma si parte intanto con due conferenze di grande interesse, cui ne seguiranno altre dopo Pasqua, per proseguire poi fino a maggio.

 

- sabato 17 marzo 2018 - ore 17,00 - Aula 1914

La "Veneta" nella prima guerra mondiale

Maurizio Marzola

La Soc. Veneta Per Imprese e Costruzioni Pubbliche, nata a Padova nel 1872, impegnata inizialmente in realizzazioni di ingegneria civile in Italia e all’estero, è nell’immaginario collettivo “La Veneta”, famosa società ferrotranviaria, che ha progettato, realizzato e gestito gran parte della rete ferroviaria del nord est e tratte importanti nel centro Italia.
Ha operato non senza difficoltà durante i due conflitti mondiali, svolgendo dopo il primo un ruolo di primo piano nel complesso riassetto della rete ferroviaria in Veneto e Friuli.
Vengono tratteggiati momenti significativi di questo periodo: dalla realizzazione delle linee di confine a quelle perse dopo Caporetto, dagli eventi sull’Altipiano di Asiago alle funicolari del Grappa e ai filocarri per Nove. Dalle trasformazioni degli scali ferroviari agli apprestamenti militari per l’artiglieria ferroviaria, dai bombardamenti dei lanifici Rossi alla nascita e morte della ferrovia più ardita d’Italia.


- sabato 24 marzo 2018 - ore 17,00 - Aula 1914

Padova 1938: Mussolini, gli architetti, le architetture

Vittorio Dal Piaz

Un anno fatidico per Padova, segnato dall’adunata dei 300.000 in Prato della Valle per la visita di Mussolini: si fa il punto sulle realizzazioni del regime, i Borghi rurali, le Case del fascio, i Gruppi rionali.
È anche l’anno della Mostra della Vittoria in Fiera, dell’attività di artisti e architetti, con protagonisti come Quirino De Giorgio, Gino Miozzo, Francesco Mansutti, Daniele Calabi e Giò Ponti.

Ma è anche l’anno delle leggi razziali.

La conferenza lo illustra con progetti e immagini dell’epoca.


- sabato 14 aprile 2018 - ore 17,00 - Aula 1914

L'orto agrario di Padova

Pier Giovanni Zanetti

Gli Orti Botanico e Agrario rappresentano due prestigiosi primati italiani ed europei dell’Università di Padova.
L’Orto Botanico, fondato nel 1545, è tuttora un importante centro di studi della flora.

L’Orto Agrario venne istituito poco più di due secoli più tardi, a supporto della neonata cattedra di agricoltura, il cui primo titolare fu Pietro Arduino.
Di questa istituzione oggi rimangono a ricordo poche tracce materiali, in particolare due lapidi conservate al Portello, ultima sua sede, dopo il forzato trasferimento da Santa Croce.


- sabato 21 aprile 2018 - ore 17,00 - Aula 1914

Viaggio a Malta, la più grande fortezza del Mediterraneo

Adriano Verdi

I Cavalieri Ospitalieri dell’Ordine di San Giovanni arrivano a Malta nel 1530, dopo la perdita di Rodi nel 1522. Fino al grande assedio turco del 1565 a Malta esistevano le Tre Città unite di Senglea, Cospicua e Vittoriosa, col forte Sant’Angelo sede dei Cavalieri, collocate su tre penisole vicine, fortificate singolarmente e unite da due ulteriori cinte concentriche. Dopo il 1565 i Cavalieri fondano la nuova città di Valletta nella più grande tra le penisole, fino ad allora difesa solo dal forte Sant’Elmo alla sua estremità. Il solo perimetro delle nuove fortificazioni di Valletta è di 4,6 km, con possenti baluardi verso terra. A partire dal 1635 si decide l’ampliamento di Valletta verso terra con la nuova cinta di Floriana, poi rinforzata con rivellini e opere esterne a partire dal 1670. Segue a fine secolo il forte Ricasoli a guardia del porto Grande. Ultime due opere, a difesa delle numerose insenature del sito, il forte Manoel nell’isola del Lazzaretto, nella prima metà del '700 e il forte Tigné a Sliema tra il 1793 e il 1795, per proteggere l’ingresso al porto di Marsamxett.

 

- sabato 28 aprile 2018 - ore 17,00 - Aula 1914

Blu paonazzo. Furti, amori e crimini sotto le cupole del Santo al tempo di Donatello a Padova

presentazione del libro di Giovanna Baldissin Molli

Franco Benucci dialoga con l'autrice

Donatello arrivò a Padova, da Firenze, alla fine del 1443, per eseguire una tomba nella basilica del Santo, destinata ad accogliere il corpo di Erasmo da Narni, capitano generale delle armate veneziane. Nella città, sottomessa a Venezia da meno di quarant’anni, lo scontento della nobiltà contro la Dominante serpeggiava e nella basilica, divenuta luogo di frequentazione abituale per lo scultore, un furto sacrilego scosse l’animo della comunità dei frati e dei padovani tutti. Chiacchiere e altri furti sacrileghi crearono un clima di sospetti e ricatti, che coinvolsero anche Donatello. Solo nel 1453 la contorta trama trovò soluzione, ma a pagare un prezzo pesante non furono solo i colpevoli...

> Leggi la recensione di PaginaTre


- sabato 5 maggio 2018 - ore 17,00 - Aula 1914

Il delta del Po e l'archeologia di Adria

documentario di Antonio Bonadonna e Maria Grazia Vanin

con la partecipazione di Giovanna Gambacurta

Lo straordinario paesaggio del Delta del Po non è sempre stato quello che conosciamo. Il documentario ne narra le origini e le profonde modificazioni che nel corso di secoli e millenni hanno variato ampiezza e forma del territorio. Cambiamenti cui hanno contribuito, per le loro esigenze pratiche ed economiche, le diverse comunità umane che si sono succedute nel controllo del Delta. I cui segni sono ora custoditi e documentati nel Museo archeologico nazionale di Adria, cui è dedicato ampio spazio, grazie alla collaborazione delle archeologhe Giovanna Gambacurta, Maria Cristina Vallicelli e Sandra Bedetti. Completano il quadro il Giardino Botanico litoraneo di Porto Caleri, il Museo regionale della Bonifica di Ca’ Vendramin e, a ricordare che nel Delta e del Delta ancor oggi si vive, la rigogliosa attività ittica consorziata, fonte di reddito importante per il territorio polesano.


- sabato 19 maggio 2018 - ore 17,00 - Aula 1914

Treviso urbs picta - Facciate affrescate della città dal XIII al XXI secolo: conoscenza e futuro di un bene comune

Le curatrici, Rossella Riscica e Chiara Voltarel, presentano il volume

(Fondazione Benetton Studi Ricerche / Antiga Edizioni 2017)

Esito conclusivo di un progetto di ricerca promosso nel 2011 dalla Fondazione Benetton, il volume documenta in modo accurato ed esaustivo un fenomeno che ha caratterizzato Treviso nel corso dei secoli, l'abitudine di affrescare le facciate degli edifici, che ne fatto una urbs picta per eccellenza. Il volume si apre con un saggio di Lionello Puppi, uno sguardo geograficamente e storicamente ampio sul tema, cui segue un contributo di Andrea Bellieni che delinea la relazione tra facciate affrescate ed evoluzione urbanistico-architettonica della città. Chiara Voltarel si sofferma su artisti, tipologie e tematiche delle decorazioni, Rossella Riscica  affronta le questioni del degrado e degli interventi di conservazione; Massimo Rossi compie un excursus sulle guide a stampa di Treviso, in relazione agli edifici dipinti. Prima della postfazione di Eugenio Manzato, alcune schede di approfondimento su temi storico-artistici e tecniche dei dipinti murali. Corredano i testi un ampio apparato fotografico, in gran parte inedito, e mappe tematiche di approfondimento, connesse a una banca dati, presto disponibile online.

> Maggiori informazioni sul sito della Fondazione Benetton


- sabato 26 maggio 2018 - ore 17,00 - Aula 1914

Gli aviatori che hanno bombardato Padova l'11 novembre 1916

Gian Umberto Caravello

Il bombardamento su Padova del 1916, che indignò l'opinione pubblica mondiale con il suo carico di vittime civili, a tal punto da provocare una lunga sospensione degli attacchi aerei, è tuttora vivo nella memoria collettiva della città.
Fu compiuto da idrovolanti Lohner dell'aviazione austro-ungarica, partiti dalla base di Pola. È giusto, a distanza di ormai oltre un secolo, ricordare anche gli "altri" protagonisti della tragedia, gli aviatori che pilotarono gli aerei in quella fatidica notte...


- sabato 9 giugno 2018 - ore 17,00 - Aula 1914

Come è nato il Parco Colli. E come rischia di morire

Gianni Sandon

Nel 1989 quello dei Colli Euganei è stato il primo parco regionale del Veneto (seguito purtroppo da soli altri 4). Legge istitutiva e successivo Piano Ambientale avevano rappresentato delle serie premesse per una esperienza ricca di positive ricadute. Occasione colta solo in parte. E le attuali prospettive non sembrano essere quelle di un recupero di efficienza e di credibilità, ma piuttosto quelle di un impoverimento e un restringimento delle finalità dell'Ente (che peraltro da quasi due anni è stato commissariato dalla Regione). E' questo il tema al centro della proposta di legge già da tempo presentata dalla Giunta regionale e che a breve dovrebbe essere posta in discussione. Un passo avanti per la salvaguardia di quest'area o un temibile salto indietro?


 

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8 febbraio 1944, il bombardamento aereo su Padova

e la strage nel rifugio "Raggio di Sole" al bastione Impossibile


volantino

Come ogni anno il Comitato Mura, "custode" del bastione Impossibile, commemora il bombardamento dell'8 febbraio 1944, durante il quale un ordigno cadde sulla galleria di accesso alle casematte del bastione, usate come rifugio antiaereo. Nell'esplosione persero la vita circa duecento persone.

La memoria di quel giorno si conserva ancora oggi nel foro della bomba nella volta della galleria e nelle tracce dell'utilizzazione degli ambienti sotterranei come rifugio, che sarà possibile visitare giovedì 8, sabato 10 e domenica 11 febbraio, dalle ore 10,00 alle ore 13,00.

All'interno della galleria usata in guerra come rifugio, una INSTALLAZIONE MULTIMEDIALE, tratta dal Museo Multimediale delle Mura e curata da Comitato Mura e Tam Teatromusica, farà rivivere ai visitatori quelle tragiche ore.

 

> Per SAPERNE DI PIÙ SUL BOMBARDAMENTO del 1944, clicca qui


Programma delle commemorazioni

scarica qui il volantino con il programma

 

- giovedì 8 febbraio 2018, ore 10,00 - 13,00 - bastione Impossibile, via Raggio di Sole 2

Visite alla galleria del torrione Impossibile con installazione multimediale

Ingresso libero, ogni mezzora - a cura del Comitato Mura e di Tam Teatromusica

 

- giovedì 8 febbraio 2018, ore 18,00 - Auditorium San Gaetano, via Altinate 71

"Storie della 'Italia'" - memoria in musica dalla Padova della guerra

con Ester Viviani (canto e voce recitante), Filippo Albertin (tastiere), Sergio Ferro (sax)
Paolo Giaretta (ricerche storiche

Lo spettacolo, tratto da una storia vera, racconta le vicende di una bambina di nome Italia che diventa donna affrontando con coraggio e ottimismo le difficoltà della vita.
Vive poi il dramma della guerra, in cui perde, nel bombardamento del rifugio "Raggio di Sole", la sorella ed una nipotina, fino al ritorno della pace e della vita democratica.

Ingresso libero, fino a esaurimento dei posti disponibili.


- sabato 10 febbraio 2018, ore 10,00 - 13,00 - bastione Impossibile, via Raggio di Sole 2

Visite alla galleria del torrione Impossibile con installazione multimediale

Ingresso libero, ogni mezzora - a cura del Comitato Mura e di Tam Teatromusica

 

- domenica 11 febbraio 2018, ore 10,30 - Chiesa della Natività della B.V. Maria

Santa Messa a suffragio delle vittime, animata dalla corale parrocchiale

A seguire (ore 11,30 circa) cerimonie di deposizione di fiori presso il cippo di via Bronzetti (a cura della Parrocchia della Natività) e presso l’altare interno all’area del torrione Impossibile in via Raggio di Sole 2 (a cura del Comitato Mura di Padova)

 

- domenica 11 febbraio 2018, ore 10,00 - 13,00 - bastione Impossibile, via Raggio di Sole 2

Visite alla galleria del torrione Impossibile con installazione multimediale

Ingresso libero, ogni mezzora - a cura del Comitato Mura e di Tam Teatromusica

 

> Per SAPERNE DI PIÙ SUL BOMBARDAMENTO del 1944, clicca qui

 

scarica qui il volantino con il programma



rendering su google(28 gennaio 2018) - Solo poche settimane fa avevamo plaudito, con ingenuo entusiasmo, alla scelta dell’ospedale “a due poli”, perché sembrava permettere e promettere una riduzione delle esigenze volumetriche in un’area delicata, il cui recupero appare, non solo a noi, come un’esigenza imprescindibile nel quadro di quel generale ridisegno della città che potrebbe e dovrebbe ruotare intorno al Parco delle Mura e delle Acque. Ci eravamo anche rallegrati degli espliciti, rassicuranti riferimenti al Parco contenuti nei documenti e nelle dichiarazioni pubbliche dei diversi attori coinvolti nella complicata trattativa.


Il Mattino 29 dicembre 2012 clip(30 gennaio 2018) - Qualche giorno fa è uscito per esteso su Ecopolis, organo di Legambiente, il comunicato di Italia Nostra, sezione di Padova, firmato da Renzo Fontana, a proposito del progetto per la nuova Pediatria, di cui il Mattino aveva pubblicato un breve riassunto il 29 dicembre 2017. Vi si ribadisce sostanzialmente quanto il Comitato Mura va ripetendo da mesi, pubblicamente e in una serie di incontri, ancora in corso, con tutti gli attori coinvolti nella vicenda.

Non siamo dunque i soli


Padova Sotterranea(26 gennaio 2018) - Negli ultimi mesi si è parlato spesso di mura, sulla stampa cittadina. Di recente Il Mattino di Padovaha dedicato due intere pagine, con dovizia di immagini suggestive, al Parco delle Mura e delle Acque, dal punto di vista speleologico e da quello fluviale, intervistando gli amici del Gruppo Speleologico Padovano CAI e gli Amissi del Piovego. Gli articoli, cui ne dovrebbero seguire presto altri, sono frutto anche del lavoro del Comitato Mura che, sotto l'egida di Provincia e Comune e con la collaborazione di altri enti e associazioni, ha promosso lo scorso 10 novembre 2017 una giornata di studio dedicata a


porta Codalunga, gli scavi di novembre/dicembre 2017(15 gennaio 2018) - Concentrati sulla vicenda della nuova pediatria, che molto ci preoccupa, abbiamo trascurato di riferire delle indagini archeologiche che il Comune, in accordo con la Soprintendenza (e su nostra sollecitazione), ha commissionato, nel contesto dei lavori avviati per realizzare le tre rotonde di viale Codalunga, per verificare se nel sottosuolo si conservassero ancora resti significativi della porta cinquecentesca, già ristrutturata nell’Ottocento e demolita nel 1925, e del relativo ponte

stemma_comune

 

Gira le Mura!

Con il patrocinio del Comune di Padova

 

Giro completo, in 10 tappe, delle mura di Padova

rinascimentali e medievali


Ogni domenica
(salvo pausa estiva e di fine anno), dalle 9,30 alle 12,30


a ciclo continuo

da domenica 21 gennaio a domenica 15 luglio e

da domenica 9 settembre a domenica 16 dicembre 2018


ATTENZIONE: dopo la pausa natalizia "Gira le Mura!" riprenderà domenica 20 gennaio 2019

 

volantino
Il giro delle mura in dieci tappe a ciclo continuo, che il Comitato Mura organizza ininterrottamente dal 2011, continua regolarmente anche nel 2018.

Nel corso dell'anno sono previsti QUATTRO giri completi. In questo modo chi non potesse partecipare alle dieci tappe di seguito potrà recuperare quelle eventualmente perdute in uno dei cicli successivi. Nel corso dell'anno è anche possibile seguire la stessa tappa più volte.

Le visite comprendono le passeggiate lungo le mura e l'ingresso agli ambienti interni di volta in volta visitabili (lavori o attività in corso possono impedire temporaneamente l'accesso a uno spazio, mentre nuovi restauri possono rendere agibili spazi che in precedenza non lo erano).

Le passeggiate si svolgono la domenica mattina con partenza alle ore 9,30 e conclusione alle 12,30 circa.
I luoghi di appuntamento sono indicati nel calendario qui sotto (scaricabile anche in pdf per il ciclo in corso o di prossimo inizio).

Ad ogni visita verranno distribuiti materiali illustrativi.

Si consigliano scarpe comode.

In caso di maltempo (forte pioggia o neve) la passeggiata non verrà effettuata e non verrà recuperata. Dato il carattere ciclico dell'iniziativa, le tappe perdute potranno essere recuperate dagli interessati nel giro successivo.

La partecipazione è gratuita, compresi i materiali a stampa, ed è riservata ai soci del Comitato Mura, ma sarà possibile iscriversi al momento, versando la quota annuale di 15,00 euro, che permetterà di partecipare gratuitamente alle altre attività dell'associazione, acquistarne le pubblicazioni a prezzo ridotto, etc (la quota copre l'anno solare: chi non avesse completato il ciclo di dieci tappe entro l'anno solare dovrà rinnovare l'iscrizione per l'anno succesivo per poter continuare il giro).

NON OCCORRE PRENOTAZIONE, è sufficiente presentarsi nel punto di ritrovo all'ora prefissata. Si raccomanda la puntualità.

 

Le mura di Padova in dieci tappe

 

CALENDARIO 2018


(SCARICALO QUI)

 

Mura rinascimentali (otto tappe)

 

Prima tappa

21 gennaio + 8 aprile + 17 giugno + 14 ottobre

Dal torrione Impossibile al baluardo San Prosdocimo

Ritrovo al parcheggio del centro Kofler, via Bronzetti angolo via Medici; la passeggiata termina alla breccia di via San Prosdocimo


Seconda tappa

28 gennaio + 15 aprile + 24 giugno + 21 ottobre

Da porta San Giovanni al torrione Ghirlanda

Ritrovo in piazzale San Giovanni; la passeggiata termina in via Pio X angolo via Marco Polo, presso il ponte pedonale di ferro


Terza tappa

4 febbraio + 22 aprile + 1 luglio + 28 ottobre

Dal torrione Alicorno al baluardo Santa Croce

Ritrovo in via San Pio X, al ponte pedonale di ferro; la passeggiata termina alla breccia di via d'Acquapendente


Quarta tappa

11 febbraio + 29 aprile + 8 luglio + 4 novembre

Dal torrione Santa Giustina al baluardo Cornaro

Ritrovo all'incrocio tra via Sanmicheli e via d'Acquapendente (ingresso del roseto comunale); la passeggiata termina in via Cornaro


Quinta tappa

18 febbraio + 6 maggio + 15 luglio + 11 novembre

Il ponte delle gradelle di San Massimo e il Castelnuovo

Ritrovo in via Cornaro di fronte all'ex Macello; la passeggiata termina in Golena San Massimo


Sesta tappa

25 febbraio + 13 maggio + 9 settembre + 18 novembre

Dal torrione Venier al torrion Piccolo

Ritrovo davanti alla scuola "E. Luzzato Dina" in via Gradenigo; la passeggiata termina all'ingresso dei giardini dell'Arena in via Porciglia


Settima tappa

4 marzo + 20 maggio + 16 settembre + 25 novembre

Dal torrione dell'Arena al torrione della Gatta

Ritrovo all'ingresso dei giardini dell'Arena in via Porciglia; la passeggiata termina ai Giardini alla Rotonda


Ottava tappa

11 marzo + 27 maggio + 23 settembre + 2 dicembre

Dal torrione della Gatta al torrione Impossibile

Ritrovo all'incrocio tra viale Codalunga e via Fra Paolo Sarpi, presso la colonna Massimiliana; la passeggiata termina alla sede del Comitato Mura in via Raggio di Sole 2


Mura comunali (due tappe)


Nona tappa

18 marzo + 3 giugno + 30 settembre + 9 dicembre

Dal castello carrarese alla riviera dei Mugnai

Ritrovo in piazzetta Delia; la passeggiata termina in riviera dei Mugnai


Decima tappa

25 marzo + 10 giugno + 7 ottobre + 16 dicembre

Da porta Molino al castello

Ritrovo presso Porta Molino; la passeggiata termina al ponte dell'Osservatorio

 

(scarica qui il CALENDARIO COMPLETO 2018)

 

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pianta proposta di progetto CM

(16 dicembre 2017) - Nuovo ospedale - La decisione di un unico Ospedale in due parti integrate: “polo cittadino”” e “polo dell’innovazione”, appare saggia e lungimirante. Questo è il giudizio esplicito del Comitato Mura che vede nel primo polo, attraverso la ristrutturazione e modernizzazione dell’attuale comparto di via Giustiniani, l’opportunità per riabilitare questa zona del centro di Padova e per accelerare la realizzazione di un tratto importante del Parco delle Mura e delle Acque, integrato con le funzionalità ospedaliere


IL PARCO DELLE MURA E DELLE ACQUE

NUOVA URBANISTICA E TURISMO SOSTENIBILI

PER PADOVA E IL SUO TERRITORIO

 

Giornata di studio e tavola rotonda

10 novembre 2017 - Palazzo Santo Stefano - piazza Antenore

Scarica il pieghevole con gli interventi previsti - Scarica la locandina dell'iniziativa

 

pieghevole_convegno_2017-11-10_fronte

 


07_2017-10-22_CONFRONTI_sez-A_20x4_t_copia(23 ottobre 2017) - Il programmato edificio a torre della nuova clinica pediatrica dovrebbe sorgere nella zona delle cliniche universitarie, all'interno e a ridosso della cintura rinascimentale della città. Un progetto per il momento appena abbozzato ma che prevede una torre di 8 piani ospedalieri (equivalenti a più di 10 piani di edilizia residenziale!) disposta a soli 17 metri dal baluardo Cornaro del Sanmicheli e a 25 dalla cortina muraria cinquecentesca. La nuova torre, disponendosi in posizione parallela alla cortina del fronte bastionato, determinerà una barriera con uno sviluppo di 72 metri,

 

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Mura di Padova:

da problema a risorsa


dal 9 novembre al 7 dicembre 2017

il giovedì, alle ore 17,00


Sala Anziani, Palazzo Moroni, via Municipio 1

 

INGRESSO LIBERO

fino a esaurimento dei posti disponibili (99)


scarica il pieghevole con il PROGRAMMA

 

L'eclettico programma della nona edizione di Urbs Ipsa Moenia, in apparenza privo di un tema unificante, riflette e ripropone la complessita' dell'approccio al problema della valorizzazione, al di la' del necessario e previsto restauro, di un monumento cosi' compresso e articolato.
Carico di valenze storiche, artistiche e paesaggistiche che ancora faticano a rivelarsi in tutta la loro potenzialita' di attrazione per un turismo di qualita', ma anche di occasione di ripensamento virtuoso dell'assetto urbanistico della citta'.
Alla precedente amministrazione va il merito di aver concretamente avviato, con convinzione, un vasto programma di recupero complessivo della cinta cinquecentesca, che la nuova conferma di voler proseguire. Nel metterlo in pratica, tuttavia, si sono in qualche modo sottovalutate la complessita' e l'organicita' dell'oggetto del recupero, ricorrendo a bandi di gara per singoli settori o manufatti, affidati di conseguenza a progettisti diversi, senza predisporre ne' un piano di intervento coerente ne', almeno, una serie di criteri e prescrizioni che essi debbano seguire. Con il rischio di un'accentuazione dell'effetto di discontinuita' che gia' caratterizza la cinta padovana: retaggio, in positivo, perche' ne costituisce un valore aggiunto, della complessa vicenda costruttiva; ma anche, in negativo, degli interventi otto-novecenteschi che quella continuita' hanno interrotto, rendendone poco leggibile il tracciato (apertura di brecce, demolizione di due porte, rimozione dei terrapieni, atterramento per realizzare viali di pubblico passeggio...).

Le mura di Padova, oltre a essere le piu' estese fra quelle coeve sopravvissute, presentano caratteristiche che le rendono uniche, nell'essere opera di emergenza e laboratorio di sperimentazione di soluzioni diverse, talvolta incerte e contraddittorie.Ogni elemento della cinta e' dunque un caso a se'. Ma e' al tempo stesso parte di un insieme organico: storicamente, come e' ovvio, ma pure nella prospettiva di unavalorizzazione e utilizzazione virtuosa per il futuro della citta', come spina dorsale di quel parco che intorno alla cinta dovrebbe nascere. Parco che potrebbe e dovrebbe funzionare da rigeneratore dello spazio urbano, innescando il recupero di aree degradate ma di alto valore storico e urbanistico, in primis le caserme. Ma anche da generatore di nuovi percorsi ciclopedonali sicuri per i residenti e di nuovi itinerari di visita alla citta' per i turisti. E infine, allargando la visuale, come collettore e distributore di percorsi cicloturistici e fluviali, da e verso l'ambito regionale...

Al centro, problemi complessi come la coesistenza delle muracon strutture accumulatesi nel tempo sopra, dentro, a ridosso di esse (case, scuole, l'ospedale...), il riuso degli ambienti interni e ipogei, nel rispetto di

caratteri e funzioni originari e di quelli aggiuntisi nel tempo in seguito a usi diversi quanto impropri (rifugi antiaerei, spazi teatrali). Valutando se non vada rispettata anche qualche specificita' frutto del caso, che cozza con l'intento di riportare tutto all'aspetto originario (l'affascinante carattere di grotte urbane degli ipogei del
torrione Pontecorvo).

Senza commettere l'errore, parlando di mura, di dimenticare che Padova, citta' che conserva un forte carattere medievale, sia pure compromesso da passati tentativi di ammodernamento forzato, conserva resti cospicui delle mura duecentesche e un grande castello, rivelatosi splendida reggia, che dei due sistemi difensivi si puo' considerare storicamente cerniera. Per una tale complessita' il Comitato Mura ha elaborato una serie di soluzioni, o proposte di soluzione, che, dopo anni di scarsa attenzione, stanno trovando

finalmente ascolto, da parte dei cittadini e della classe politica, senza distinzioni di colore.

Come e' giusto che sia per un complesso di strutture monumentali che costituiscono ancora, nonostante distruzioni e incuria, il piu' esteso patrimonio della citta'.

 

Programma


giovedì 9 novembre

Adriano Verdi
Le mura rinascimentali di Padova sono davvero "le più estese" rimaste al mondo? Confronto tra le cinte murarie "alla moderna" delle maggiori città fortificate europee

 

giovedì 16 novembre

Adriano Menin
Gli ambienti ipogei: il fascino dell'approccio speleologico

Andrea Ulandi
Terrapieni, fosse, strade di circonvallazione: cosa resta

 

giovedì 23 novembre

Ugo Fadini
Mura medievali: dopo la guida, continua la ricerca. Novità, modeste proposte e un esempio da non seguire...

Andrea Colasio
Al centro delle mura, il castello carrarese: prospettive immediate, scenari futuri

 

giovedì 30 novembre

Vittorio Spigai
Parco delle mura e delle acque: nodi da sciogliere, indicazioni, proposte

Adriano Verdi

Parco delle mura: una soluzione per la porta scomparsa, le mura nascoste e la piazza negata

 

giovedì 7 dicembre

Alessandra Ferrighi, Sergio Canazza, Cosimo Monteleone

Percorso multimediale delle Mura di Padova: valorizzazione di paesaggi e percorsi culturali in un'ottica creativa e innovativa

 

scarica il pieghevole con il PROGRAMMA

 

Saggia_mente



La Biblioteca Civica ripropone ‘Saggia_mente’, il format dedicato alla presentazione di libri di alta divulgazione e di prodotti della ricerca nel campo umanistico e in quello scientifico.
La rassegna intende sfatare l’inaccessibilità degli specialismi, per scoprire quanto l’oggetto della ricerca sia vicino alle emozioni, ai problemi, alle riflessioni dell’oggi.
Libri per sapere, libri per conoscere, libri vicini agli interessi, alle curiosità, alla voglia di conoscere di tanti ‘non addetti a i lavori’.

28 settembre 2017, ore 17:30

Musei Civici agli Eremitani, Sala del Romanino

 

guida mura medievali

Mura medievali di Padova

Guida alla scoperta delle difese comunali e carraresi

a cura di Ugo Fadini

Padova,  Comitato Mura di Padova - Vicenza, Edibus, 2017

Introduce

Vincenza Cinzia Donvito
Settore Cultura, Turismo, Musei e Biblioteche

Saluto

Andrea Colasio
Assessore alla Cultura, Comune di Padova

Intervengono

Davide Banzato
Capo Settore Cultura, Turismo, Musei e Biblioteche

guida mura medievaliBruno Bianchi
Fondazione Antonveneta

Adriano Verdi
Comitato Mura, Padova


Donato Gallo

Università degli Studi, Padova


Sarà presente Ugo Fadini
, curatore del volume


Una guida avvincente, di agevole lettura, che condurrà i lettori alla riscoperta del monumento meno visibile della città: le mura medievali, con le tre cerchie erette in successione tra la fine del XII secolo e il XIV. Le prime due, di epoca carrarese, sono quasi del tutto scomparse, mentre restano, sia pure incluse nell’edilizia privata, tratti della cerchia comunale, con le due bellissime porte Altinate e Molino ben visibili e altre da scoprire. La guida consente al visitatore curioso di riscoprire la città medievale, che raggiunse il maggiore prestigio e fulgore tra Due e Trecento. Fadini conduce il testo con uso rigoroso delle fonti storiche e propone ipotesi e ricostruzioni, laddove i dati superstiti non siano certi. Sono esaminati e proposti aspetti costruttivi, urbanistici, idraulici, leggendari connessi alla vita secolare delle mura medievali. Il volume è sostenuto da un ricchissimo apparato iconografico, complementare al testo. Le immagini sono tratte da documenti originali dei principali istituti di conservazione padovani e non solo. Spicca il fondo iconografico della Sezione Storica della Biblioteca Civica di Padova, vera casa della memoria cittadina.


Info
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
te. 049 8204811

 

 

 

 

Un'ora (e mezza) di storia e storie

al Castello Carrarese

narrazioni a cura del Comitato Mura

castello carrarese


Domenica 8 ottobre 2017


Il Comitato Mura di Padova e il FAI - Delegazione di Padova vi aspettano ancora una volta al Castello Carrarese per raccontarvene la storia e rivelarvene angoli nascosti e aspetti sconosciuti
.

Se non l'avete mai visto, se l'avete visitato in fretta, se volete essere aggiornati sulle ultime scoperte, che nessuno vi ha ancora raccontato, ecco l'occasione giusta!

Era il marzo 2007, quando FAI e Comitato Mura hanno unito le loro forze per la prima apertura pubblica del castello, per le Giornate di Primavera FAI, cui molte altre ne sono seguite negli anni successivi.
Grazie alle due organizzazioni, e alla preziosa collaborazione del Nucleo Tutela Beni Culturali della Protezione Civile, sono ormai qualche migliaio i padovani, e non solo, che hanno potuto riscoprire un monumento dimenticato, dopo secoli di abbandono e di usi impropri, ultimo dei quali la trasformazione in carcere della parte più ampia, che lo aveva definitivamente cancellato dalla memoria civica.

In questi dieci anni sono proseguite le ricerche da parte delle Soprintendenze, che hanno confermato la straordinaria importanza di questa struttura, che troppi, anche fra persone di cultura, consideravano irrecuperabile, dunque da destinare a un qualsiasi uso, anche privato. A partire dalla scoperta, proprio nel 2007, degli affreschi della sala di Luigi il Grande d’Ungheria (per noi ancora e sempre “cella 77” del carcere, protagonista di quella prima visita, quando ancora nessuno sapeva che sotto l’intonnaco si nascondessero i più importanti affreschi del castello), le rivelazioni si sono succedute fino a riproporre il castello come una delle più ricche e sontuose residenze signorili di fine Trecento, in "competizione interna", vien da dire, con la reggia che i Carraresi già possedevano al centro della città. Grazie ai molti altri frammenti di decorazioni a fresco ritrovati in un gran numero di ambienti, assieme alle tracce dei famosi camini cilindrici carraresi, ma anche di impianti igienici d’avanguardia per l’epoca e un raffinato sistema di isolamento dei pavimenti per mantenerli asciutti e confortevoli.

Un autentico tesoro di storia e cultura di cui la città sta riacquistando sempre maggiore consapevolezza e il cui recupero, pur fra mille difficoltà, pare ormai avviato.

 

Domenica 8 ottobre 2017

 

durata minima della visita 90 minuti

visita a gruppi di 25 persone MASSIMO
(prescrizione inderogabile della Soprintendenza)

partenze ogni 30 minuti, all'ora e alla mezzora

dalle 10:00 alle 12:00 (partenza ultimo gruppo)

dalle 14:30 alle 16:30 (partenza ultimo gruppo)

Ingresso da piazza Castello

 

Non sono previste prenotazioni anticipate

Suddivisione in gruppi secondo l’ordine di presentazione all'ingresso, dalle h 9.45
Secondo disponibilità, sarà possibile scegliere l’orario per la visita

ATTENZIONE: l'orario di partenza dei gruppi È INDICATIVO, e potrà subire ritardi

In considerazione della disponibilità di meno di 300 ingressi nell'arco della giornata,
si raccomanda di presentarsi per tempo

Ci scusiamo fin d’ora con quanti dovessero rimanere esclusi
Ulteriori visite sono previste la prossima primavera

 

è gradito un contributo libero (minimo consigliato 3 euro)

(durata minima della visita 90 minuti)

si raccomanda l'uso di scarpe chiuse, meglio se con suola di gomma


 

 


locandina

PASSAGGI ARTISTICI 8

 

Il contemporaneo nei luoghi storici:

le porte e i bastioni di Padova


"TRASFIGURAZIONI"


23 settembre - 1 ottobre 2016

Con Teatro Laterale e il Comitato Mura

L'edizione 2016 di Passaggi Artistici, organizzata da Teatro Laterale e Comitato Mura, per la cura di Paolo Caporello, coinvolge le porte Pontecorvo, Ognissanti, Santa Croce, Savonarola e San Giovanni e il torrione Alicorno, che ospiteranno installazioni di artisti contemporanei, performance, concerti, spettacoli teatrali e altro ancora, con la collaborazione con altre associazioni  e il supporto del Settore Coltura e Manifestazioni del Comune di padova. Nell'itinerario artistico sono per la prima volta inseriti anche due luoghi, l'oratorio dei Colombini e la Scoletta del Santo, che con le mura sembrano non avere rapporti, ma che un legame, sottile e invisibile, ce l'hanno. Come del resto l'intera città...

...

 

Blog e giornali online

 


 

TV

 

Servizio del TGR Veneto del 29 giugno 2017

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Servizio di Paolo Cagnan per Il Mattino di padova online, pubblicato il 3 agosto 2017

{youtube width="530" height="298"}wPc4u37_I9s{/youtube}


 


torrione Arena

(28 agosto 2017) - Negli scorsi mesi l’attività del Comitato Mura ha toccato livelli di impegno difficili da sostenere, per un’associazione come la nostra. Ne ha risentito la tempestività nell’informarvi su quanto si è mosso intorno alle mura. La fine della pausa estiva è l’occasione per ricapitolare alcune notizie, più o meno importanti, che non vi abbiamo ancora dato, prima che invecchino troppo...

Nuova Amministrazione e Parco delle Mura
L’obiettivo che da sempre ci siamo prefissi è quello di porre le mura, intese nel senso più ampio, ossia non “il muro”,


confronto_recupero_mura_e__prandina_t(26 agosto 2017) - Negli ultimi giorni è tornata al centro del dibattito cittadino la sorte della vasta superficie dell'ex caserma Prandina.

Per quell'area alcuni vedrebbero bene un parcheggio, altri un parco urbano, altri ancora ritengono che le due cose possano coesistere, visto l'ampio spazio.

Qualsiasi progetto si voglia sviluppare su quell'area deve però necessariamente cogliere l'occasione di integrarvi il recupero del tratto di mura cinquecentesche presente in zona.

 

 

 

Un'ora (e mezza) di storia e storie

al Castello Carrarese

narrazioni a cura del Comitato Mura

castello carrarese


 

Il Comitato Mura di Padova e il FAI - Delegazione di Padova vi aspettano ancora una volta domenica 10 settembre al Castello Carrarese per raccontarvene la storia e rivelarvene angoli nascosti e aspetti sconosciuti.

Se non l'avete mai visto, se l'avete visitato in fretta, se volete essere aggiornati sulle ultime scoperte, che nessuno vi ha ancora raccontato, ecco l'occasione giusta!

 

Era il marzo 2007, quando FAI e Comitato Mura hanno unito le loro forze per la prima apertura pubblica del castello, per le Giornate di Primavera FAI, cui molte altre ne sono seguite negli anni successivi. Grazie alle due organizzazioni, e alla preziosa collaborazione del Nucleo Tutela Beni Culturali della Protezione Civile, sono ormai qualche migliaio i padovani, e non solo, che hanno potuto riscoprire un monumento dimenticato, dopo secoli di abbandono e di usi impropri, ultimo dei quali la trasformazione in carcere della parte più ampia, che lo aveva definitivamente cancellato dalla memoria civica.

In questi dieci anni sono proseguite le ricerche da parte delle Soprintendenze, che hanno confermato la straordinaria importanza di questa struttura, che troppi, anche fra persone di cultura, consideravano irrecuperabile, dunque da destinare a un qualsiasi uso, anche privato. A partire dalla scoperta, proprio nel 2007, degli affreschi della sala di Luigi il Grande d’Ungheria (per noi ancora e sempre “cella 77” del carcere, protagonista di quella prima visita, quando ancora nessuno sapeva che sotto l’intonnaco si nascondessero i più importanti affreschi del castello), le rivelazioni si sono succedute fino a riproporre il castello come una delle più ricche e sontuose residenze signorili di fine Trecento, in "competizione interna", vien da dire, con la reggia che i Carraresi già possedevano al centro della città. Grazie ai molti altri frammenti di decorazioni a fresco ritrovati in un gran numero di ambienti, assieme alle tracce dei famosi camini cilindrici carraresi, ma anche di impianti igienici d’avanguardia per l’epoca e un raffinato sistema di isolamento dei pavimenti per mantenerli asciutti e confortevoli.

Un autentico tesoro di storia e cultura di cui la città sta riacquistando sempre maggiore consapevolezza e il cui recupero, pur fra mille difficoltà, pare ormai avviato.

 

Domenica 10 settembre 2017

 

durata della visita 90 minuti circa

visita a gruppi di 25 persone partenze ogni 30 minuti circa

a partire dalle ore 10:00 alle 12:00 e dalle 14:30 al tramonto

Accesso da piazza Castello

 

Non sono previste prenotazioni anticipate

Suddivisione in gruppi secondo l’ordine di presentazione all'ingresso, dalle h 9.45
Secondo disponibilità, sarà possibile scegliere l’orario per la visita

In considerazione della disponibilità di soli 250 ingressi nell'arco della giornata,
si raccomanda di presentarsi per tempo

Ci scusiamo fin d’ora con quanti dovessero rimanere esclusi
Ulteriori visite sono previste nei mesi successivi

 

è gradito un contributo libero (minimo consigliato di 3 euro)

(durata della visita 90 minuti circa)

si raccomanda l'uso di scarpe chiuse, meglio se con suola di gomma


 

 


Padova
attraverso i secoli

27 luglio - 31 agosto 2017

 

I Notturni di quest'anno non hanno un tema specifico, ne hanno molti... Propongono un viaggio nella storia di Padova, dall'epoca romana ai giorni nostri, attraverso il racconto di avvenimenti della vita di personaggi famosi, che hanno legato il loro nome e la loro fama a luoghi noti o ancora da scoprire, in città e provincia..


S. Maria del Giglio(11 luglio 2017) - Leggendo gli articoli sull'inclusione delle opere di difesa veneziane nel Patrimonio dell’Umanità, quello che balza all’occhio non è tanto l’assenza di Padova (ma anche di Treviso), quanto il fatto che nessuno dei giornalisti ne rilevi l’assenza. Che appare clamorosa, vista l’estensione della cinta (11 km, la più estesa  ancora esistente quasi per intero, fra quelle rinascmentali), ma più ancora la sua importanza nella storia delle fortificazioni in genere (prima grande città di pianura a essere fortificata dopo l’avvento dell’artiglieria) e nel contesto del rinnovamento


rotonde_codalunga(12 luglio 2017) - La nuova rotonda che si sta realizzando ai piedi del cavalcavia Borgomagno, oltre a risolvere, si spera, cruciali problemi di traffico, si inserisce con sufficiente coerenza nell’ottica del futuro Parco delle Mura, riprendendo di fatto la proposta correttiva da noi avanzata a suo tempo per restituire un po’ di “spazio vitale” al torrione della Gatta, bastione simbolo della cinta cinquecentesca, sorto sul teatro dell’episodio cruciale dell’assedio del 1509.

Se poi si provvederà ad abbassare, anche di poco, il livello del prato attorno al torrione,

Con 11 km di sviluppo, diciannove bastioni e sei porte superstiti, le mura rinascimentali di Padova sono, per dimensioni, il più grande monumento della città. Con i resti delle mura comunali e carraresi, le porte e il castello, costituiscono un patrimonio di storia, cultura e arte di enorme valore. Eppure sono ancor oggi fra i monumenti più trascurati e meno noti agli stessi padovani.

Il Comitato Mura, che da più di trent'anni si batte per la loro salvaguardia, ripara a questa mancanza di attenzione e conoscenza, fornendo in questo sito informazioni e documenti sulle strutture difensive della città succedutesi nel corso dei secoli.

Non conosci le mura di Padova?
Guarda le presentazioni

< Le mura rinascimentali

Le mura comunali >


guida mura medievali


giovedì 28 settembre 2017, h 17.30

Musei Civici Eremitani, Sala del Romanino

 

Presentazione del volume

MURA MEDIEVALI DI PADOVA
GUIDA ALLA SCOPERTA DELLE
DIFESE COMUNALI E CARRARESI

 

a cura di Ugo Fadini

Edibus / Comitato Mura


informazioni dettagliate


 

AL MMM... LE PIETRE SI ANIMANO, CONDOTTIERI E

ARCHITETTI RACCONTANO... E I LEONI PARLANO!

a porta Savonarola e

alla fortezza incompiuta del Castelnuovo (golena San Massimo)


ANCORA POCHI GIORNI, solo di sabato e domenica
fino all'1 ottobre

scarica il pieghevole | vai alla pagina dedicata >


"TRASFIGURAZIONI"

23 settembre - 1 ottobre 2017

Passaggi Artistici 8

Il contemporaneo nei luoghi storici

Mura, porte e bastioni di Padova


QUI informazioni dettagliate


Con 11 km di sviluppo, diciannove bastioni e sei porte superstiti, le mura rinascimentali di Padova sono, per dimensioni, il più grande monumento della città. Con i resti delle mura comunali e carraresi, le porte e il castello, costituiscono un patrimonio di storia, cultura e arte di enorme valore. Eppure sono ancor oggi fra i monumenti più trascurati e meno noti agli stessi padovani.

Il Comitato Mura, che da più di trent'anni si batte per la loro salvaguardia, ripara a questa mancanza di attenzione e conoscenza, fornendo in questo sito informazioni e documenti sulle strutture difensive della città succedutesi nel corso dei secoli.

Non conosci le mura di Padova?
Guarda le presentazioni

< Le mura rinascimentali

Le mura comunali >


guida mura medievali

è in libreria

MURA MEDIEVALI DI PADOVA

GUIDA ALLA SCOPERTA DELLE DIFESE

COMUNALI E CARRARESI

 

a cura di Ugo Fadini - Edibus / Comitato Mura

informazioni dettagliate


 

Non lo hai visto? Leggi QUI cosa ti sei perso!



ponte grade Porciglia(6 aprile / 3 luglio 2017) - Lo si sospettava, diciamo che ne eravamo certi, ma che il ponte sotto cui passava il canale Santa Sofia esistesse ancora, sotto largo Meneghetti, e in che condizioni fosse, andava verificato. Ne abbiamo avuto l’occasione lo scorso aprile, grazie alla disponibilità di AcegasApsAmga e del Settore Edilizia Pubblica del Comune di Padova, che ci hanno permesso di ispezionarlo per effettuarne il rilievo nell’ambito del “Progetto Padova Sotterranea”, ma anche in funzione dei ragionamenti che si stanno facendo, da parte del Settore e della progettista, l'architetto Patrizia Valle, intorno al restauro


ponte grade Porciglia(29 giugno 2017) - Non siamo finora intervenuti riguardo alla nuova Pediatria: non potevamo credere che davvero, mentre nei programmi di entrambi i candidati il Parco delle Mura era indicato fra i progetti qualificanti, si potesse concepire o accettare un progetto di impatto così violento.

Sia chiaro, della necessità di sostituire una struttura ormai inadeguata siamo consapevoli, e certo non è fra i compiti istituzionali dell’Azienda Ospedaliera preoccuparsi del volto e della storia della città. Ma che si potesse agire in così palese contrasto con ogni buon proposito di valorizzazione delle mura in quanto risorsa

 

 

 

Un'ora (e mezza) di storia e storie

al Castello Carrarese

narrazioni a cura del Comitato Mura

castello carrarese


Continuano le giornate di apertura straordinaria

 

Il Comitato Mura di Padova e il FAI - Delegazione di Padova vi aspettano ancora una volta domenica 2 luglio al Castello Carrarese per raccontarvene la storia e rivelarvene angoli nascosti e aspetti sconosciuti.

Se non l'avete mai visto, se l'avete visitato in fretta, se volete essere aggiornati sulle ultime scoperte, che nessuno vi ha ancora raccontato, ecco l'occasione giusta!

 

Era il marzo 2007, quando FAI e Comitato Mura hanno unito le loro forze per la prima apertura pubblica del castello, per le Giornate di Primavera FAI, cui molte altre ne sono seguite negli anni successivi. Grazie alle due organizzazioni, e alla preziosa collaborazione del Nucleo Tutela Beni Culturali della Protezione Civile, sono ormai qualche migliaio i padovani, e non solo, che hanno potuto riscoprire un monumento dimenticato, dopo secoli di abbandono e di usi impropri, ultimo dei quali la trasformazione in carcere della parte più ampia, che lo aveva definitivamente cancellato dalla memoria civica.

In questi dieci anni sono proseguite le ricerche da parte delle Soprintendenze, che hanno confermato la straordinaria importanza di questa struttura, che troppi, anche fra persone di cultura, consideravano irrecuperabile, dunque da destinare a un qualsiasi uso, anche privato. A partire dalla scoperta, proprio nel 2007, degli affreschi della sala di Luigi il Grande d’Ungheria (per noi ancora e sempre “cella 77” del carcere, protagonista di quella prima visita, quando ancora nessuno sapeva che sotto l’intonnaco si nascondessero i più importanti affreschi del castello), le rivelazioni si sono succedute fino a riproporre il castello come una delle più ricche e sontuose residenze signorili di fine Trecento, in "competizione interna", vien da dire, con la reggia che i Carraresi già possedevano al centro della città. Grazie ai molti altri frammenti di decorazioni a fresco ritrovati in un gran numero di ambienti, assieme alle tracce dei famosi camini cilindrici carraresi, ma anche di impianti igienici d’avanguardia per l’epoca e un raffinato sistema di isolamento dei pavimenti per mantenerli asciutti e confortevoli.

Un autentico tesoro di storia e cultura di cui la città sta riacquistando sempre maggiore consapevolezza e il cui recupero, pur fra mille difficoltà, pare ormai avviato.

 

Domenica 2 luglio 2017

 

durata della visita 90 minuti circa

partenza gruppi

mattino h 10.00 / 10.25 / 10.50

pomeriggio h 16.00 / 16.25 / 16.50 / 17.15 / 17.40 / 18.05 / 18.30

Accesso da piazza Castello

 

Non sono previste prenotazioni anticipate

Suddivisione in gruppi secondo l’ordine di presentazione all'ingresso, dalle h 9.45
Secondo disponibilità, sarà possibile scegliere l’orario per la visita

In considerazione della disponibilità di soli 250 ingressi nell'arco della giornata,
si raccomanda di presentarsi per tempo

Ci scusiamo fin d’ora con quanti dovessero rimanere esclusi
Ulteriori visite sono previste nei mesi successivi

 

è gradito un contributo libero (minimo consigliato di 3 euro)

(durata della visita 90 minuti circa)

si raccomanda l'uso di scarpe chiuse, meglio se con suola di gomma


 

 


castello estate 2017


"LA REGGIA RITROVATA"

Il castello carrarese e il carcere che lo nasconde

visite guidate a cura del Comitato Mura

in collaborazione con il FAI Delegazione di Padova

7, 14, 19, 23, 29 luglio e 1 agosto - ore 18:00

 

Anche in occasione di Castello Estete 2017 (> vai alla pagina di padovacultura) il Comitato Mura di Padova e il FAI - Delegazione di Padova vi aspettano al Castello Carrarese per raccontarvene la storia e rivelarvene angoli nascosti e aspetti sconosciuti.

Se non l'avete mai visto, se l'avete visitato in fretta, se volete essere aggiornati sulle ultime scoperte, che nessuno vi ha ancora raccontato, ecco l'occasione giusta!

Era il marzo 2007, quando FAI e Comitato Mura hanno unito le loro forze per la prima apertura pubblica del castello, per le Giornate di Primavera FAI, cui molte altre ne sono seguite negli anni successivi. Grazie alle due organizzazioni, e alla preziosa collaborazione del Nucleo Tutela Beni Culturali della Protezione Civile, sono ormai qualche migliaio i padovani, e non solo, che hanno potuto riscoprire un monumento dimenticato, dopo secoli di abbandono e di usi impropri, ultimo dei quali la trasformazione in carcere della parte più ampia, che lo aveva definitivamente cancellato dalla memoria civica.

In questi dieci anni sono proseguite le ricerche da parte delle Soprintendenze, che hanno confermato la straordinaria importanza di questa struttura, che troppi, anche fra persone di cultura, consideravano irrecuperabile, dunque da destinare a un qualsiasi uso, anche privato. A partire dalla scoperta, proprio nel 2007, degli affreschi della sala di Luigi il Grande d’Ungheria le rivelazioni si sono succedute fino a riproporre il castello come una delle più ricche e sontuose residenze signorili di fine Trecento, in "competizione interna", per così dire, con la reggia che i Carraresi già possedevano al centro della città. Grazie ai molti altri frammenti di decorazioni a fresco ritrovati in un gran numero di ambienti, assieme alle tracce dei famosi camini cilindrici carraresi, ma anche di impianti igienici d’avanguardia per l’epoca e un raffinato sistema di isolamento dei pavimenti per mantenerli asciutti e confortevoli.

Un autentico tesoro di storia e cultura di cui la città sta riacquistando consapevolezza e il cui recupero, fra mille difficoltà, pare ormai avviato.

 

durata della visita 1h 30' minuti circa

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA

telefono 340 688 4564, email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ingresso da piazza Castello

 

La visita è gratuita, ma è gradito un contributo libero

a sostegno delle due associazioni

Si raccomanda l'uso di scarpe chiuse, meglio se con suola di gomma.

Si ricorda che la visita si svolge in edifici allo stato di cantiere, si raccomanda quindi di prestare attenzione nel corso degli spostamenti e di attenersi alle indicazioni delle guide


 

 

 

Segnaliamo in questa pagina, senza pretese di completezza, eventi e altri appuntamenti in cui il Comitato Mura non è necessariamente coinvolto, ma organizzati e segnalati da associazioni, enti o persone con cui abbiamo rapporti consolidati di collaborazione, oppure legati ai temi di cui ci occupiamo.

IMPORTANTE! -
per ulteriori informazioni sugli appuntamenti segnalati in questa pagina, vi preghiamo di rivolgervi direttamente agli organizzatori, seguendo i link "contatti" che rimandano ai loro siti web.

Cliccando sulle immagini potete scaricare pieghevoli e locandine

 



 

CLICCA SULLE IMMAGINI PER VISITARE IL SITO E SCARICARE IL PROGRAMMA

 

Con 11 km di sviluppo, diciannove bastioni e sei porte superstiti, le mura rinascimentali di Padova sono, per dimensioni, il più grande monumento della città. Con i resti delle mura comunali e carraresi, le porte e il castello, costituiscono un patrimonio di storia, cultura e arte di enorme valore. Eppure sono ancor oggi fra i monumenti più trascurati e meno noti agli stessi padovani.

Il Comitato Mura, che da più di trent'anni si batte per la loro salvaguardia, ripara a questa mancanza di attenzione e conoscenza, fornendo in questo sito informazioni e documenti sulle strutture difensive della città succedutesi nel corso dei secoli.

Non conosci le mura di Padova?
Guarda le presentazioni

< Le mura rinascimentali

Le mura comunali >



 

 

Un'ora (e mezza) di storia e storie

al Castello Carrarese

domenica 2 luglio 2017

QUI orari e altre informazioni


 

È RITORNATO RINNOVATO e AMPLIATO IL

a

 

nuova stazione dedicata alla fortezza incompiuta del Castelnuovo


tutti i sabati e le domeniche
di giugno, luglio, settembre (chiuso in agosto)

scarica il pieghevole | vai alla pagina dedicata >



Ritorna il MMM, rinnovato e ampliato, con la 'stazione' di porta Savonarola e quella completamente nuova del Castelnuovo, che vi farà scoprire la fortezza incompiuta

 

dal 17 giugno al 1 ottobre 2017

 

a porta Savonarola

(via Raggio di Sole, angolo via Milano)

porta_Savonarola


al Castelnuovo

golena San Massimo

(via San Massimo 137)

il Castelnuovo


aperto il sabato e la domenica

ore 10:00 - 12:30 e 15:30 - 18:30

ingresso gratuito

info: 340 6884564, gruppi e scuole 049 654669

 

scarica il pieghevole illustrato

con orari giorni di apertura, indirizzi e altre informazioni pratiche

 

Com'è fatto

 

MMM al Castelnuovo


MMM a porta Savonarola MMM a porta Savonarola


MMM al Castelnuovo


MMM al Castelnuovo


MMM a porta Savonarola


MMM al Castelnuovo


MMM al Castelnuovo

UN MUSEO DIVERSO

Un museo diverso da ogni altro, non convenzionale, scientificamente accurato ma divertente e coinvolgente, un'avventura nella storia, per ora limitata a due stazioni sperimentali di un percorso che, quando sarà esteso all’intera cerchia, che permette di “scoprire” le mura di Padova, in modo autonomo, ripercorrendone non solo la storia di struttura militare rinascimentale, nata in un momento cruciale per il futuro della città e della Serenissima, ma anche nella loro vita successiva, intrecciata a quella della città, fra sfregi da parte di occupanti più o meno bene intenzionati, atti di illuminata generosità come l’istituzione delle scuole all’aperto, tragedie come quelle dei bombardamenti nelle due guerre mondiali (narrati nella stazione del bastione Impossibile allestita nel 2016), e poi trascuratezza, riusi poco compatibili e rispettosi e infine la riscoperta di questi ultimi anni.

 

'STAZIONE' DEL CASTELNUOVO

Quella dedicata alla fortezza incompiuta del Castelnuovo, allestita quest’anno per la prima volta, è la più complessa delle “stazioni” che andranno a formare, nelle intenzioni del Comitato Mura e dei partner che hanno collaborato alla realizzazione del progetto MMM, una corona di installazioni spettacolari e di supporti alla visita della cinta muraria rinascimentale più estesa d’Europa.

LA NARRAZIONE - Nucleo centrale e punto di partenza della visita, la narrazione in multiproiezione all’interno della casematte ipogee del torrione Buovo, realizzata da Tam Teatromusica, che ha dato forma spettacolare ai testi e alle immagini scritti e scelti dal Comitato Mura. In una ventina di minuti vi si narrano, per bocca dei protagonisti, dal capitano generale Bartolomeo d’Alviano agli architetti Sebastiano Mariani e Michele Sanmicheli, al governatore generale Guidobaldo d’Urbino, le vicende costruttive, ma anche politiche, che hanno visto protagonista la fortezza mai completata e oggi invisibile, nonostante sia sotto gli occhi di tutti, perché si tratta del fronte orientale delle mura di Padova, con i tre bastioni Buovo, Castelnuovo e Venier. Permettendo, grazie anche a raffinate ricostruzioni in 3D, di conoscerla, per poterla poi ri-conoscere dal vivo nella successiva visita autoguidata.
A narrare gli ultimi tre secoli di storia, fino ai nostri giorni, si avvicendano il provveditore Jacopo Nani, un rappresentante del governo provvisorio giacobino, l’ispettore sanitario Alessandro Randi e un anonimo padovano di oggi, ma anche il leone marciano del torrione Venier, che si anima per l’occasione per narrare la sua singolare vicenda “personale”.
Tutto avviene sulle pareti nude della grande casamatta, senza schermi o altri diaframmi, direttamente su pietre e mattoni. Sono le pietre ad animarsi, a parlare, per poi tornare silenziose nel momento in cui il museo, a fine racconto, scomparirà, senza quasi lasciare traccia, per permettere un dialogo diretto e più intimo col visitatore.

LA VISITA - La visita prosegue poi in autonomia scaricando e utilizzando un’app per smartphone funzionante solo sul posto, realizzata dalla startup Eggon, sulla quale il visitatore, seguendo gli itinerari proposti, riceverà di volta in volta dal capitano generale Bartolomeo d’Alviano tutte le informazioni utili per capire cosa stia vedendo nei diversi punti d’osservazione, disseminati lungo i percorsi. Che sono tre: il primo, il più complesso, percorre i due piani superiori del torrione Buovo, spingendosi poi al ponte delle Gradelle di San Massimo, e prevede un’ulteriore, spettacolare installazione video creata da Supernoia all’interno di una casamatta e, nella sala didattica, un tempo serbatoio dell’acqua del macello comunale, tre postazioni video più convenzionali in cui sono narrate in modo più puntuale e rigoroso le vicende costruttive delle mura di Padova, della fortezza del Castelnuovo e l’evoluzione dell’idrografia dentro e intorno a Padova nel corso dei secoli. Sono esposti anche i lavori degli studenti del Liceo Artistico A. Modigliani, partner fondamentale del progetto, fra cui i bozzetti per il manifesto.
Il secondo percorso si svolge nella golena San Massimo e conduce fino alle porte dimenticate della rocca mai completata, mentre l’ultimo, facoltativo e soggetto alla disponibilità dei vogatori dell’associazione Amissi del Piovego, prevede una circumnavigazione dell’intera fortezza sul canale Piovego.


'STAZIONE' DI PORTA SAVONAROLA

A porta Savonarola, 'stazione' già proposta nella prima fase di sperimentazione del MMM nel settembre 2016, la narrazione son et lumière che si svolge al suo interno illustra, per bocca del provveditore e futuro doge Andrea Gritti, le vicende belliche che hanno portato all’assedio di Padova del 1509 e alla successiva costruzione delle nuove mura, con le conseguenze distruttive che l’operazione ha comportato per Padova. Per spiegare poi, in questo contesto, il significato della porta, simbolo esplicito di rinascita della città (non a caso simboleggiata da una fenice), promossa dal doge stesso. E quindi vero manifesto della sua politica di riconciliazione. Nel racconto intervengono fra gli altri Bartolomeo d’Alviano e Giovanni Maria Falconetto, l’architetto veronese amico di Alvise Cornaro, autore per lui della famosa Loggia e forse anche dell’Odèo, che molto ricorda l’interno della porta, da lui progettata con intenti civili più che militari.

LA VISITA - A fine racconto, per chi vorrà saperne di più, anche qui uno strumento multimediale, in questo caso un sito web costruito come un’app, permetterà di scoprire i dettagli costruttivi e decorativi dell’interno e delle due facciate della porta.

 

Scarica l'app gratuita MMM Padova, per iOS e Android

 

L’accoglienza e la gestione generale del Museo sono affidate agli studenti del Liceo Artistico A. Modigliani, che già dallo scorso anno partecipano al progetto. Quest’anno a loro si devono il disegno del manifesto, dei braccialetti/biglietto e di altri piccoli gadget, materiali oppure virtuali messi a disposizione di visitatori.

L’ingresso è gratuito, ma sarà molto gradita un’offerta, che dia una misura concreta e tangibile dell’apprezzamento per un lavoro impegnativo, costato migliaia di ore di impegno appassionato.
I proventi andranno a esclusivo beneficio degli studenti del Liceo Modigliani, per finanziare loro ulteriori progetti e iniziative.

Il progetto è stato reso possibile dal sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo nell’ambito del bando Culturalmente 2016 e beneficia del patrocinio del Comune di Padova e della partnership del Settore Cultura, Turismo, Musei e Biblioteche del Comune di Padova.

 

ALTRI MATERIALI SCARICABILI


manifesto

il poster, ideato da una studentessa del Liceo Artistico A. Modigliani

 

comunicato stampa 8 giugno 2017

schede

Le mura e i luoghi del MMM - i partner - il ruolo del Liceo Artistico A. Modigliani

 

colophon - chi lo ha costruito

tutti i partecipanti alla seconda fase del progetto

 

Museo Multimediale delle Mura

fascicolo di 20 pagine pubblicato per l'edizione 2016, che illustra ragioni, obiettivi e metodologie del progetto

PER SAPERE COS'È, COM'È FATTO, COSA POTRÀ DIVENTARE E...

... PERCHÉ LO DEVI ASSOLUTAMENTE VEDERE!

 

VAI ALL'ARCHIVIO DEL MMM

troverai altre informazioni, immagini e video

 

 

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Il Comitato Mura partecipa alla prima edizione padovana del Festival, che nella città in cui è nato, Bologna, è arrivato alla nona edizione.

Quattro gli eventi inclusi nel programma organizzati dalla nostra associazione: oltre alla tappa domenicale del giro delle mura, due Itinerari in barca in collaborazione con gli Amissi del Piovego giovedì 1 e venerdì 2 e un inedito Itinerario in bicicletta sabato 3


scarica qui il programma completo


vai al sito web del Festival

vai alla pagina facebook della manifestazione

 

 

 

Un'ora (e mezza) di storia e storie

al Castello Carrarese

narrazioni a cura del Comitato Mura

castello carrarese


Continuano le giornate di apertura straordinaria

 

Il Comitato Mura di Padova e il FAI - Delegazione di Padova vi aspettano ancora una volta domenica 4 giugno al Castello Carrarese per raccontarvene la storia e rivelarvene angoli nascosti e aspetti sconosciuti.

Se non l'avete mai visto, se l'avete visitato in fretta, se volete essere aggiornati sulle ultime scoperte, che nessuno vi ha ancora raccontato, ecco l'occasione giusta!

 

Era il marzo 2007, quando FAI e Comitato Mura hanno unito le loro forze per la prima apertura pubblica del castello, per le Giornate di Primavera FAI, cui molte altre ne sono seguite negli anni successivi. Grazie alle due organizzazioni, e alla preziosa collaborazione del Nucleo Tutela Beni Culturali della Protezione Civile, sono ormai qualche migliaio i padovani, e non solo, che hanno potuto riscoprire un monumento dimenticato, dopo secoli di abbandono e di usi impropri, ultimo dei quali la trasformazione in carcere della parte più ampia, che lo aveva definitivamente cancellato dalla memoria civica.

In questi dieci anni sono proseguite le ricerche da parte delle Soprintendenze, che hanno confermato la straordinaria importanza di questa struttura, che troppi, anche fra persone di cultura, consideravano irrecuperabile, dunque da destinare a un qualsiasi uso, anche privato. A partire dalla scoperta, proprio nel 2007, degli affreschi della sala di Luigi il Grande d’Ungheria (per noi ancora e sempre “cella 77” del carcere, protagonista di quella prima visita, quando ancora nessuno sapeva che sotto l’intonnaco si nascondessero i più importanti affreschi del castello), le rivelazioni si sono succedute fino a riproporre il castello come una delle più ricche e sontuose residenze signorili di fine Trecento, in "competizione interna", vien da dire, con la reggia che i Carraresi già possedevano al centro della città. Grazie ai molti altri frammenti di decorazioni a fresco ritrovati in un gran numero di ambienti, assieme alle tracce dei famosi camini cilindrici carraresi, ma anche di impianti igienici d’avanguardia per l’epoca e un raffinato sistema di isolamento dei pavimenti per mantenerli asciutti e confortevoli.

Un autentico tesoro di storia e cultura di cui la città sta riacquistando sempre maggiore consapevolezza e il cui recupero, pur fra mille difficoltà, pare ormai avviato.

 

Domenica 4 giugno 2017

 

durata della visita 90 minuti circa

partenza gruppi

mattino h 10.00 / 10.25 / 10.50 / 11.15 / 11.40 / 12.05

pomeriggio h 14.25 / 14.50 / 15.15 / 15.40 / 16.05 / 16.30 / 16.55

Accesso da piazza Castello

 

Non sono previste prenotazioni anticipate

Suddivisione in gruppi secondo l’ordine di presentazione all'ingresso, dalle h 9.45
Secondo disponibilità, sarà possibile scegliere l’orario per la visita

In considerazione della disponibilità di soli 325 ingressi nell'arco della giornata,
si raccomanda di presentarsi per tempo

Ci scusiamo fin d’ora con quanti dovessero rimanere esclusi
Ulteriori visite sono previste nei mesi successivi

 

è gradito un contributo libero (minimo consigliato di 3 euro)

(durata della visita 90 minuti circa)

si raccomanda l'uso di scarpe chiuse, meglio se con suola di gomma



NOVITÀ 2017

 

Grazie alla collaborazione degli Amissi del Piovego,

al termine della visita all'interno del Castello, per chi lo desidererà,

sarà possibile effettuare una breve navigazione

su imbarcazioni da voga alla veneta lungo i canali che circondano la struttura

Non occorre prenotazione

è gradito un contributo libero (minimo consigliato 5 euro)

(durata della navigazione 20 minuti circa)


 

 


2017-04-23_cortina_alberi_piantati_est_t

(3 maggio 2017) -  Il fatto che l'attuale area ospedaliera si sia sviluppata all'interno, sopra e all'esterno di un lungo tratto del sistema bastionato cinquecentesco è cosa nota.

Una delle parti più significative, nella zona ad est di via Giustiniani, è un lunghissimo tratto di cortina muraria (circa 150 metri), completamente integro, che va poi ad unirsi al grande baluardo Cornaro (oggi oppresso dalla presenza delle cliniche neurologiche).

Con 11 km di sviluppo, diciannove bastioni e sei porte superstiti, le mura rinascimentali di Padova sono, per dimensioni, il più grande monumento della città. Con i resti delle mura comunali e carraresi, le porte e il castello, costituiscono un patrimonio di storia, cultura e arte di enorme valore. Eppure sono ancor oggi fra i monumenti più trascurati e meno noti agli stessi padovani.

Il Comitato Mura, che da più di trent'anni si batte per la loro salvaguardia, ripara a questa mancanza di attenzione e conoscenza, fornendo in questo sito informazioni e documenti sulle strutture difensive della città succedutesi nel corso dei secoli.

Non conosci le mura di Padova?
Guarda le presentazioni

< Le mura rinascimentali

Le mura comunali >


 

 

Un'ora (e mezza) di storia e storie

al Castello Carrarese

prossima apertura straordinaria

domenica 4 giugno 2017

QUI orari e altre informazioni


 

 

 

Un'ora (e mezza) di storia e storie

al Castello Carrarese

narrazioni a cura del Comitato Mura

castello carrarese


Dopo il successo delle giornate di apertura del 2016, Il Comitato Mura di Padova e il FAI - Delegazione di Padova vi aspettano ancora una volta domenica 7 maggio al Castello Carrarese per raccontarvene la storia e rivelarvene aspetti nascosti e angoli sconosciuti.

Se non l'avete mai visto, se l'avete visitato in fretta, se volete essere aggiornati sulle ultime scoperte, che nessuno vi ha ancora raccontato, ecco l'occasione giusta!

 

Era il marzo 2007, quando FAI e Comitato Mura hanno unito le loro forze per la prima apertura pubblica del castello, per le Giornate di Primavera FAI, cui molte altre ne sono seguite negli anni successivi. Grazie alle due organizzazioni, e alla preziosa collaborazione del Nucleo Tutela Beni Culturali della Protezione Civile, sono ormai qualche migliaio i padovani, e non solo, che hanno potuto riscoprire un monumento dimenticato, dopo secoli di abbandono e di usi impropri, ultimo dei quali la trasformazione in carcere della parte più ampia, che lo aveva definitivamente cancellato dalla memoria civica.

In questi dieci anni sono proseguite le ricerche da parte delle Soprintendenze, che hanno confermato la straordinaria importanza di questa struttura, che troppi, anche fra persone di cultura, consideravano irrecuperabile, dunque da destinare a un qualsiasi uso, anche privato. A partire dalla scoperta, proprio nel 2007, degli affreschi della sala di Luigi il Grande d’Ungheria (per noi ancora e sempre “cella 77” del carcere, protagonista di quella prima visita, quando ancora nessuno sapeva che sotto l’intonnaco si nascondessero i più importanti affreschi del castello), le rivelazioni si sono succedute fino a riproporre il castello come una delle più ricche e sontuose residenze signorili di fine Trecento, in "competizione interna", vien da dire, con la reggia che i Carraresi già possedevano al centro della città. Grazie ai molti altri frammenti di decorazioni a fresco ritrovati in un gran numero di ambienti, assieme alle tracce dei famosi camini cilindrici carraresi, ma anche di impianti igienici d’avanguardia per l’epoca e un raffinato sistema di isolamento dei pavimenti per mantenerli asciutti e confortevoli.

Un autentico tesoro di storia e cultura di cui la città sta riacquistando sempre maggiore consapevolezza e il cui recupero, pur fra mille difficoltà, pare ormai avviato.

 

Domenica 7 maggio

 

durata della visita 90 minuti circa

partenza gruppi

mattino h 10.00 / 10.25 / 10.50 / 11.15 / 11.40 / 12.05

pomeriggio h 14.25 / 14.50 / 15.15 / 15.40 / 16,05 / 16,30 / 16,55

Accesso da piazza Castello

 

Non sono previste prenotazioni anticipate

Suddivisione in gruppi secondo l’ordine di presentazione all'ingresso, dalle h 9.45
Secondo disponibilità, sarà possibile scegliere l’orario per la visita

In considerazione della disponibilità di soli 325 ingressi,
si raccomanda di presentarsi per tempo

Ci scusiamo fin d’ora con quanti dovessero rimanere esclusi
Ulteriori visite saranno previste nei mesi successivi

 

è gradito un contributo libero minimo consigliato di  3 euro

(durata della visita 90 minuti circa)

si raccomanda l'uso di scarpe chiuse, meglio se con suola di gomma

 

 

NOVITÀ 2017

 

Grazie alla collaborazione con gli Amissi del Piovego,

al termine della visita all'interno del Castello, per chi lo desidererà,

sarà possibile effettuare una breve navigazione

su imbarcazioni da voga alla veneta lungo i canali che circondano la struttura

 

Non occorre prenotazione

è gradito un contributo libero minimo consigliato di 5 euro

(durata della navigazione 20 minuti circa)


 

 


casamatta

(26 aprile 2017) - Le “scoperte” più emozionanti sono quelle che si fanno per caso. Capita per esempio di andare a vedere una (bella) mostra dedicata ai manoscritti miniati della Biblioteca Universitaria (Scuola di San Rocco, fino al 7 maggio), aprirne il catalogo, molto ricco e incredibilmente economico (10,00 euro) e trovarci documenti e immagini inedite che riguardano le mura...

Nel raccontare le vicende della biblioteca del convento degli Eremitani, Lavinia Prosdocimi, che ha curato la mostra con Federica Toniolo, Nicoletta Giovè Marchioli e Pietro Gnan, cita documenti seicenteschi in cui viene indicata, come riferimento topografico, una casa matta


2017-4-13_cornice_porta_tt(18 aprile 2017) - La recente pulizia dalla vegetazione infestante dei tratti di mura cinquecentesche ad est e ovest di porta Ognissanti al Portello, funzionale al rilievo e alla progettazione dell'intervento di restauro affidatto all'architetto Patrizia Valle, ha prodotto una nuova "scoperta" dopo quella relativa al complesso mai terminato del Castelnuovo, nei pressi del torrione Venier, segnalata qualche settimana fa.

Individuato per primo dall'ass. Progetto Portello che con il Comitato Mura collabora da molti anni per il recupero di porta Ognissanti, è emerso, subito ad est dell'ingresso monumentale, un lungo blocco di pietra d'Istria appoggiato sulla sommità della cortina muraria,


angolo cortina

(31 marzo 2017) - Ripetiamo spesso che lo studio delle mura di Padova è ben lungi dall’essere concluso e che i restauri devono innanzitutto servire a conoscerle meglio, a comprenderne il funzionamento, a chiarirne le fasi costruttive.

La pulizia del tratto di cortina fra porta Ognissanti e torrione Venier, necessaria per realizzare il rilievo del paramento murario che sarà oggetto del primo intervento di restauro, affidato all’architetto Patrizia Valle, ha riportato alla luce l'angolo di una rientranza che le mura compivano a pochi metri dal torrione: la predisposizione


NON SOLO MURA


Ciclo continuo di conferenze e appuntamenti per i soci del Comitato Mura


il sabato pomeriggio, alle 17,00, all'Aula 1914, in via Raggio di Sole 2

ingresso in sala consentito fino a esaurimento dei posti disponibili

(NB: eventuali luoghi e orari diversi sono evidenziati sottolineati)


PROGRAMMA PRIMAVERA 2017

Dopo la serie invernale, gli incontri di Non solo mura proseguono in primavera con la presentazione della guida all'archeologia industriale di Lino Scalco, di due documentari di Antonio Bonadonna e una conferenza di Vittorio Dal Piaz sulla genesi e la successiva storia della Biblioteca universitaria. Il programma proseguirà dopo Pasqua con alcune visite guidate.

 

- sabato 18 marzo 2017 - ore 17,00 - Aula 1914

Guida al patrimonio archeologico-industriale nel padovano

l'autore Lino Scalco presenta il volume

Il volume cataloga l’intero patrimonio archeologico-industriale della città di Padova e della sua Provincia.

La prima parte è un saggio di studio: Il territorio padovano tra storia economica e archeologia industriale (1842-1977).
La seconda parte è una guida vera e propria agli Itinerari nel patrimonio archeologico-industriale nel padovano, divisi in quindici tipologie produttive, due zone industriali e un complesso agro-industriale, attraversando i 105 comuni padovani.
La terza parte conclude con alcune considerazioni su cosa fare del patrimonio industriale dopo la cessazione delle attività.


- sabato 25 marzo 2017 - ore 17,00 - Aula 1914

La battaglia di Agnadello, 14 maggio 1509

Conoscere i Colli Euganei

Due documentari di Antonio Bonadonna

Il primo è un breve filmato che ricostruisce gli antefatti e le fasi della famosa battaglia, utilizzando materiale iconografico storico e il plastico realizzato da Elisabetta Molin e Angiolo Lenci per la mostra sulle mura del 2014.
Il secondo è un viaggio approfondito nella geologia, nell'archeologia, nella fauna e nella flora, in una parola nel paesaggio, fisico e culturale, di un'area preziosa e unica, protetta dal primo Parco istituito dalla Regione Veneto, ma costantemente sotto la minaccia di interessi più o meno limpidi.


- sabato 1 aprile 2017 - ore 17,00 - Aula 1914

La Biblioteca universitaria: un centenario già passato...

Vittorio Dal Piaz

La Biblioteca universitaria di Padova ha una storia illustre, infatti è stata istituita in favore dell’Ateneo dalla Repubblica veneta nel 1631, con il primato di essere la prima struttura in Italia ad uso esclusivo di professori e studenti. La sede prescelta della Libraria dello Studio, inizialmente prevista a S. Croce e poi nel complesso abbandonato dai Gesuiti a Pontecorvo, sarà la Sala dei Giganti che la ospiterà fino al 1912, anno del suo trasferimento nella sede attuale di via san Biagio, progettata dall’ing. Giordano Tomasatti e realizzata coi fondi del Consorzio edilizio universitario.



 

Per aggiornamenti e informazioni dell'ultima ora consultate la nostra pagina facebook


cassonetti a porta Molino(8 marzo 2017) - Proprio mentre, quasi ogni giorno, si parla della necessità di rendere la città più attraente per il turista e più vivibile per il residente, anche valorizzando le mura, quasi ogni giorno si compiono piccoli passi... indietro.

È il caso dei cassonetti inopinatamente spostati pochi giorni fa davanti a porta Molino, la più imponente delle porte medievali di Padova, ingresso monumentale al centro storico, che ci piace considerare fra i più belli del paese.

Proprio un bel progresso!


pannello(28 febbraio 2017) - Forse qualcuno dei nostri soci più attenti li avrà già notati, se gli è capitato di passare per l'area ospedaliera nelle ultime settimane. Sei pannelli, di color marrone, con il marchietto del Comitato Mura, accanto a quelli dell'Azienda ospedaliera, che ha promosso l'iniziativa, dell'Università e de Lo Squero, l'altra associazione che ha partecipato all'iniziativa. Si tratta del primo esito concreto del progetto Mens Sana in Corpore Sano, dopo le passeggiate che si sono svolte ripetutamente a partire dall'autunno 2015 (e che riprenderanno a primavera).

I pannelli segnalano e illustrano

 

Segnaliamo in questa pagina, senza pretese di completezza, eventi e altri appuntamenti in cui il Comitato Mura non è necessariamente coinvolto, ma organizzati e segnalati da associazioni, enti o persone con cui abbiamo rapporti consolidati di collaborazione, oppure legati ai temi di cui ci occupiamo.

IMPORTANTE! -
per ulteriori informazioni sugli appuntamenti segnalati in questa pagina, vi preghiamo di rivolgervi direttamente agli organizzatori, seguendo i link "contatti" che rimandano ai loro siti web.

Cliccando sulle immagini potete scaricare pieghevoli e locandine

 


- fino a maggio 2017 -

Comune di Padova, Settore Cultura, Turismo, Musei e Biblioteche

 

Weekend al Museo

 

Nell'ambito del ricco programma dedicato alle famiglie, il Comitato Mura organizza

i tre eventi ospitati al Museo del Risorgimento e dell'Età Contemporanea

- 21 gennaio - 11 febbraio - 12 marzo -

Per maggiori informazioni
Scarica il programma completo

 


 

ITALIA NOSTRA - sezione di Padova


Architettura a Padova nel Medioevo

Sala Nassiriya, sotto la Torre dell'Orologio, piazza Capitaniato 50


sabato 18 marzo 2017, ore 16.00

L'architettura a Padova nei secoli XI-XII, Alexandra Chavarria

 

sabato 8 aprile 2017, ore 16.00

Il Palazzo della Ragione: l'architettura, Adriano Verdi

 

sabato 20 maggio 2017, ore 16.00

La basilica del Santo, Giancarlo Vivianetti


scarica il programma completo


leone_marciano_savonarola_estratto_da_illustrazione_italiana_1930-8-24_t(2 febbraio 2017) - Simbolo della Serenissima ed emblema onnipresente in tutti i territori soggetti al dominio veneziano, il leone di San Marco era presente anche su tutte le porte e su molti bastioni delle mura cinquecentesche di Padova. Queste effigi marciane resistettero fino all'arrivo delle truppe napoleoniche nella primavera del 1797 [1] quando furono vittime di una vera e propria leontoclastia venendo sistematicamente demolite dalle loro sedi per rendere evidente a tutti la fine della Repubblica Veneta[2]
Scalpellati o divelti, molti furono poi sostituiti da copie tra la fine dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento

mattino(25 gennaio 2017) - Come annunciato dai giornali, e come da noi auspicato, è in corso l'abbattimento delle strutture ormai abbandonate del bocciodromo e del Green Tennis di via Bronzetti, nei pressi di porta Savonarola. E come avrà constatato chi ha avuto occasione di passare di là, sono letteralmente riapparse le mura, prima seminascoste, per un lungo tratto.

Certo, può far sorridere il titolo del Mattino. Bastasse così poco, il Parco delle Mura e delle Acque lo avremmo in pochi mesi... E invece è proprio così: è un passo importante nella giusta direzione. La realizzazione del Parco non è solo questione di restauro delle mura,

IL PARCO DELLE MURA E DELLE ACQUE, UNA RISORSA PER LO SVILUPPO DELLA CITTÀ

 


Negli ultimi anni si è consolidata l’idea del PARCO DELLE MURA E DELLE ACQUE, con sempre maggiore consapevolezza e partecipazione tra i cittadini, i quotidiani locali, gli amministratori e le associazioni.
Dall’acquisizione nel 2015, da parte del Comune, del piano-guida redatto dal Comitato Mura,


cannoniera_mancante(23 gennaio 2017) - Anche un semplice lavoro di pulitura, a volte, può portare a “scoperte” importanti. 
Domenica durante la tappa del giro delle mura, che il Comitato Mura conduce ogni domenica, toccava al tratto fra porta San Giovanni e il torrione Ghirlanda. Arrivati in riva al fossato lungo via Cernaia, a sud del baluardo San Giovanni, una piacevole sorpresa: la cannoniera che mancava all’appello, quella che proteggeva la faccia sud-occidentale del bastione, che avevamo cercato invano all’epoca della compilazione della guida alle “Mura di Padova” era là, davanti a noi.


NON SOLO MURA


Ciclo continuo di conferenze e appuntamenti per i soci del Comitato Mura


il sabato pomeriggio, alle 17,00, all'Aula 1914, in via Raggio di Sole 2

ingresso in sala consentito fino a esaurimento dei posti disponibili

(NB: eventuali luoghi e orari diversi sono evidenziati sottolineati)


PROGRAMMA INVERNO 2017

Gli incontri di Non solo mura riprendono sabato 14 gennaio con un doppio appuntamento: visita guidata alla mostra di Domenico Cerato la mattina, in collaborazione coi Musei Civici, e una autentica, appassionante detective story fra arte e storia il pomeriggio, fra Patrizi veneziani, pittori famosi e accademici senza scrupoli... Il tutto raccolto anche in un libro.

L'accoppiata si ripeterà in febbraio con la visita alla mostra di Pietro Chevalier ai Musei Civici e la presentazione di una tesi di laurea multimediale che ricostruisce la storia del Castelnuovo (con la complicità del Comitato Mura...)

In mezzo, la presentazione dell'attesa monografia sulla drogheria Dal Zio e l'edificio che la ospita e un aspetto poco noto della storia delle mura, quella della produzione del salnitro per gli esplosivi.

A seguire, ancora architettura del Novecento con il lavoro di Giò Ponti al Bò e al Liviano, un'avventura speleologica e umana di qualche anno fa con gli amici del GSP-CAI, per chiudere con i portici di Padova come non li avete mai visti.

 

- sabato 14 gennaio 2017 - DOPPIO APPUNTAMENTO

 

ore 10,00 - Palazzo Zuckermann

"Domenico Cerato. Architettura a Padova nel secolo dei Lumi"

visita alla mostra con i curatori Vincenza Cinzia Donvito e Stefano Zaggia

in collaborazione con i Musei Civici

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA - disponibilità di posti limitata - ingresso gratuito
(contattare la segreteria per email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o chiamando i numeri 3476145908 o 3286942689)

L’opera di Domenico Cerato, architetto vicentino attivo soprattutto a Padova, ha segnato in modo decisivo l’aspetto della nostra città. A lui si devono  i progetti delle principali opere architettoniche del Settecento, come la sistemazione della Specola Astronomica, la realizzazione del Prato della Valle e dell’Ospedale Giustinianeo. In mostra  disegni originali, alcuni inediti, che illustrano la sua attività di progettista e studioso di architettura. Acquerelli, incisioni e dipinti contemporanei mostrano il volto della città, ridisegnato dagli interventi di Cerato con particolare attenzione al Prato della Valle.


ore 17,00 - Aula 1914

"Tiziano e Tintoretto. I ritratti di un misterioso personaggio"

Mariano Sartor

Mariano Sartor non è un "addetto ai lavori". Nella vita ha fatto tutt'altro, ma ama l'arte e anni fa al mercatino di Piazzola sul Brenta gli è capitato di comprare un piccolo dipinto su tavola, un ritratto, col nome del personaggio scritto sotto. L'iniziale curiosità di saperne qualcosa di più ha dato avvio a un'avventura intellettuale appassionante, che, per una dozzina d'anni, lo ha condotto per archivi e musei di mezza Europa. Permettendogli infine, non solo di conoscere a fondo il personaggio ritratto e la sua illustre famiglia, ma anche di dare un contributo rilevante di conoscenza al mondo dell'arte, rivelando chi fosse il patrizio veneto senza nome ritratto in due noti dipinti di Tiziano e Tintoretto, convincendo i direttori dei musei che li ospitano a correggere le informazioni in catalogo. E, forse, anche di individuare l'autore della tavoletta, che ha poi donato al Museo di Bassano. Per vedersi infine scippare la ricerca da qualcuno di cui si era fidato...




- sabato 21 gennaio 2017 - ore 17,00 - Aula 1914

L’antica drogheria “Ai do caini”, presentazione del volume

Emma Dal Zio e Andrea Ulandi

L'immagine della drogheria Dal Zio "Ai do caini", ai piedi del palazzo del Consiglio, accanto al volto della Corda, è familiare ai padovani quasi quanto il Salone, la basilica del Santo, la cappella di Giotto. Non sembri un'esagerazione, si tratta di un "monumento", nel senso più esteso e autentico del termine, un negozio antico ma ancora vivo e prezioso, che i padovani conoscono e frequentano perché insostituibile, perché ci si trova ancora l'introvabile, grazie anche alla sensibilità dei gestori attuali, che ne rispettano la tradizione. Finalmente un libro ne racconta le vicende, dal punto di vista della storia commerciale e familiare, ma anche nel contesto urbano nel quale si inserisce, quello delle piazze che da sempre caratterizza Padova.

 

- sabato 28 gennaio 2017 - ore 17,00 - Aula 1914

Il tezzone del salnitro a Padova

Andrea Ulandi

Per la produzione del salnitro, principale ingrediente della polvere da sparo, Venezia istituì in terraferma dei particolari impianti di produzione, in regime di monopolio, denominati "Tezzoni". La gestione era affidata al "salnitraro" che provvedeva alla raffinazione e raccolta del salnitro, la cui attività era disciplinata e protetta da norme particolari. Il più grande impianto della Repubblica Veneta era a Padova, nel quartiere della Cittadella nei pressi della Saracinesca, dentro le mura.



 

- sabato 4 febbraio 2017 - DOPPIO APPUNTAMENTO


ore 10,00 - Musei Civici agli Eremitani

"Pietro Chevalier. Vedute di Padova e del Veneto nell’Ottocento"

visita alla mostra con i curatori Vincenzia Cinzia Donvito e Elisabetta Gastaldi

in collaborazione con i Musei Civici

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA - disponibilità di posti limitata - ingresso ridotto
(contattare la segreteria per email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o chiamando i numeri 3476145908 o 3286942689)

Pietro Chevalier, disegnatore, incisore e scrittore, nacque a Corfù da padre di origine francese. Si formò a Venezia con il Selva, lavorò a Trieste, ma soprattutto a Padova, dove morì nel 1864. Le civiche collezioni conservano un ricco fondo di disegni e di stampe dell'artista, di straordinario valore storico e documentario. Il nucleo fondamentale è costituito da vedute di Padova, di Venezia e di altre città del Nord Italia. Questi fogli non solo testimoniano gli aspetti architettonici dei luoghi, ma sono anche vivaci espressioni della vita dell'Ottocento.

ore 17,00 - Aula 1914

Ricostruire la fortezza: il Castelnuovo di Padova

Michelangelo Mezzocolli illustra la sua tesi di laurea multimediale

La "fortezza mancata" rilevata con le più aggiornate tecniche di fotorilievo e "ricostruita" in 3D come avrebbe potuto essere se fosse stato completato il progetto di Bartolomeo d'Alviano, oppure come sarebbe diventata secondo il presunto progetto di Michele Sanmicheli, e infine come è diventata nella realtà, attraverso successivi adattamenti, per giungere fino a noi nella forma che conosciamo. Un modo innovativo per rappresentare e raccontare l'architettura storica, un lavoro che  abbiamo seguito da vicino nella sua evoluzione, mettendo a disposizione dell'autore materiali e informazioni e che ha già trovato uno spazio nel Museo Multimediale delle Mura sperimentato a settembre.



- sabato 11 febbraio 2017 - ore 17,00 - Aula 1914

Giò Ponti al Liviano e al Bo

Vittorio Dal Piaz

L’attività padovana dell’architetto milanese illustrata attraverso la documentazione grafica e fotografica dell’Archivio Consorzi dell’Università di Padova, riguardante i tre incarichi che gli sono stati affidati durante il rettorato di Carlo Anti (1932-1943): la progettazione del complesso del Liviano, l’arredamento degli interni del Bo e l’affresco della Scala del Sapere.



- sabato 18 febbraio 2017 - ore 17,00 - Aula 1914

Sagada e le sue grotte: racconto di una spedizione antesignana

Adriano Menin

Nel dicembre-gennaio del 1985 si realizzò la prima spedizione speleologica italiana nelle Filippine e nel sud-est asiatico denominata Sagada '85. Ne facevano parte speleologi da ogni parte del Veneto (ma non solo) e fu concepita, organizzativamente, da Padova, traendo ispirazione dai racconti di due viaggiatori padovani, una coppia di speleologi avventurosi. Aveva come meta un villaggio sperduto, ma ricco di vita, di folklore, di natura e umanità. Che era la principale comunità di una popolazione ancestrale, fiera e nobile: Sagada, appunto, capitale degli Igorots, noti e temuti "cacciatori di teste" fino alla metà del secolo scorso. Ma era anche il sito di un paradiso geologico e speleologico per le sue immense grotte scavate nelle rocce carsiche dalla furia delle acque monsoniche, quanto di meglio potevano sperare di trovare degli speleologi. Un paradiso aperto, dolce ed accogliente, a dispetto della fama dei suoi abitanti, che ci ricevettero a braccia aperte con la più grande semplicità e generosità. Questo racconto, completo ed unico, fatto a distanza di trent'anni, è il nostro piccolo tributo alla grandezza di quella popolazione e di quella famiglia (la f. Reyes) che ci tenne per due mesi come se fossimo i loro figli.


- sabato 25 febbraio 2017 - ore 17,00 - Aula 1914

I portici di Padova. Una realtà misconosciuta nonostante sia unica al mondo

Fabrizio Bonomo

I portici di Padova sono una realtà molto simile alle mura di Padova, se non più miscisconosciuta, perchè nessuno sa quanti siano, nè se ne conosce l’origine, nè tanto meno esistono certezze se agli inizi siano stati regolati, contrariamente a quanto avviene per la maggior parte delle altre città porticate, innanzitutto Bologna.
Questo vuoto di conoscenze apre la strada a ipotesi spesso fantasiose e in genere palesemente false, a partire dalle dimensioni, tanto che su tutte le guide su Padova, specie negli ultimi 15 anni, compare un dato completamente falso, e lo stesso vale per le origini; allo stesso tempo sono quasi del tutto sconosciute le peculiarità da primato, perchè i portici sono un grande contenitore che ha incredibilmente conservato nel tempo un patrimonio di arte, storia e cultura.


- sabato 4 marzo 2017 - ore 17,00 - Aula 1914

Le certose di Padova - presentazione del volume

Franco Benucci, Franco de Checchi

Il volume, curato da Franco Benucci, con saggi dello stesso, di Paola Luchesa e di Franco de Checchi, ha vinto il "Premio Gaetano Cognolato per la storia del Padovano" (Premi Brunacci Monselice 2016).
Ricostruisce su base documentaria storia, vita, architettura e opere d'arte delle varie fasi e luoghi della presenza certosina a Padova, dalla certosa "vecchia", già monastero benedettino femminile di San Bernardo a Codalunga, demolita nel 1510 con il "guasto" seguito all'assedio del 1509, a quella "nuova", tuttora esistente presso Vigordarzere. La cui vicenda costruttiva inizia nel 1524, coinvolge architetti di nome come Andrea Moroni e Andrea da Valle e prosegue per un secolo, senza arrivare mai a una conclusione. Soppressa nel 1769, passò in proprietà di varie famiglie nobili che ne fecero via via opificio, villa padronale e azienda agricola, fino alla decadenza, innescata dalle conseguenze dei due conflitti mondiali.

 

Il calendario dei successivi appuntamenti verrà comunicato a fine febbraio

 

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baluardo_san_prosdocimo_vista_aerea_t(28 dicembre 2016) - Ci risiamo. Un qualsiasi spazio libero, un prato a ridosso delle mura, è per definizione "abbandonato". Anzi, "allo stato selvaggio". Poco importa che in realtà venga regolarmente sfalciato. Meno ancora interessa che sia parte integrante delle mura.

Come la fossa all'esterno del baluardo Cornaro, anche il prato interno al San Prosdocimo, per essere salvato dal degrado, "deve" diventare un parcheggio, "a furor di popolo"! (Il Mattino del 27 dicembre).

Con tutto il rispetto e la comprensione per i problemi


giardino_alicorno(10 dicembre 2016) - In attesa di decisioni circa la possibilità di riaprire l'ingresso alle casematte del torrione dell'Arena, che costituirebbe un grosso risultato, arrivano due piccole, belle notizie, di buon auspicio per il futuro delle mura. Cui aggiungiamo una nostra proposta.

Riapre il Giardino Alicorno

Chiuso finalmente anche l'ultimo cantiere che interessava l'area del torrione Alicorno,


IMG_1450_t(9 dicembre 2016) - Qualche settimana fa sono stati i Trevigiani ad essere ospiti del nostro ciclo di incontri Urbs Ipsa Moenia, mentre mercoledì 7 dicembre, siamo stati noi, assieme ai rappresentanti del Gruppo Speleologico Padovano CAI​, ad andare nel capoluogo della Marca, ospiti dell'associazione Treviso Sotterranea, per una giornata di scambio e confronto sulle fortificazioni delle due città, realizzate dalla Serenissima nella prima metà

Con 11 km di sviluppo, diciannove bastioni e sei porte superstiti, le mura rinascimentali di Padova sono, per dimensioni, il più grande monumento della città. Con i resti delle mura comunali e carraresi, le porte e il castello, costituiscono un patrimonio di storia, cultura e arte di enorme valore. Eppure sono ancor oggi fra i monumenti più trascurati e meno noti agli stessi padovani.

Il Comitato Mura da quasi quarant'anni le studia e ne promuove la conoscenza e la salvaguardia. Questo sito ne documenta l'attività e fornisce informazioni e documenti sulle strutture difensive della città succedutesi nel corso dei secoli.

Non conosci le mura di Padova?
Guarda le presentazioni

< Le mura rinascimentali

Le mura comunali >


NON SOLO MURA

conferenze all'aula 1914


sabato 1 aprile 2017
, ore 17,00

La Biblioteca universitaria:

un centenario gia passato...

a cura di Vittorio Dal Piaz

vai alla pagina di Non solo mura



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NON SOLO MURA


Ciclo continuo di conferenze e appuntamenti per i soci del Comitato Mura


il sabato pomeriggio, alle 17,00, all'Aula 1914, in via Raggio di Sole 2

ingresso in sala consentito fino a esaurimento dei posti disponibili

(NB: eventuali luoghi e orari diversi sono evidenziati in rosso e sottolineati)


PROGRAMMA DICEMBRE 2016

Arriva l'inverno e riprendono gli appuntamenti di Non solo mura.

In attesa di definire il programma di gennaio e febbraio 2017, due appuntamenti per chiudere insieme l'attività di un 2016 molto impegnativo per il Comitato Mura. E rimarcare che non di sole mura si occupa la nostra associazione...

In apertura, la presentazione della guida alla chiesa di Santa Croce, curata dalla nostra Patrizia Dal Zotto, e a seguire una conferenza di Enrico Pietrogrande, profondo conoscitore e divulgatore dell'opera dell'architetto Quirino De Giorgio.

Fra i temi dei primi appuntamenti del 2017, i portici di Padova, la singolare vicenda dell'identificazione di Nicolò Zen in due ritratti di Tiziano e Tintoretto, gli edifici del salnitro sulle mura, le mostre dedicate a Domenico Cerato e a Pietro Chevalier, la drogheria Dal Zio, Le certose di Padova, una spedizione speleologica in Sudamerica, una tesi multimediale sul Castelnuovo di Padova e... molto altro!

 


- sabato 10 dicembre 2016

"La chiesa parrocchiale di Santa Croce in Padova"

Patrizia Dal Zotto, autrice del volume

La chiesa di Santa Croce consacrata nel 1749 a conclusione dell’attuale Corso Vittorio Emanuele II, costituisce un raro esempio di architettura religiosa rococò a Padova, ma le sue origini sono precedenti di alcuni secoli e determinarono lo sviluppo dell’omonimo borgo. L’autrice presenta il secondo volume della collana I luoghi dell’arte e della fede, curata dal Museo Diocesano di Padova, dedicato a questa splendida chiesa e a due preziosi monumenti ad essa legati: l'Oratorio del Redentore e la Madonna della Salute.


- sabato 17 dicembre 2016

Quirino De Giorgio, settant'anni di architettura. Selezione delle opere

Enrico Pietrogrande

Le opere di De Giorgio sono per gran parte ancora esistenti, talvolta in condizione di rovina, spesso felicemente utilizzate. Tutte rendono conto di una ricchezza nella concezione d'impianto e nello studio del dettaglio che non può essere colta dai disegni di progetto, relativamente sommari. Accade per questo protagonista dell’architettura italiana l’opposto di quanto spesso avviene oggi: è troppo impegnato nei cantieri delle sue numerose fabbriche per dedicarsi ad elaborate rappresentazioni grafiche.


Gli appuntamenti riprenderanno sabato 14 gennaio. Il calendario verrà comunicato quanto prima

 

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2016-11-26_pulizia_Portello_prima-dopo_t(26 novembre 2016) - Eseguita nella mattinata di sabato 26 novembre da un gruppo di membri delle associazioni Comitato Mura di Padova e Progetto Portello, in accordo con il Settore Edilizia Pubblica, una pulizia degli spazi laterali di Porta Ognissanti al Portello.

Durante le operazioni sono stati raccolti rifiuti di vario genere (carta, sacchetti di plastica, bottiglie infrante, ecc., ecc.) e un’ingente quantità di foglie e polvere accumulatesi nel tempo.


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(20 novembre 2016) - Recentemente la stampa locale ha segnalato lo stato di degrado dell’ex bocciofila e degli ex campi sportivi del Green Club lungo via Bronzetti e in questi giorni sono comparsi due striscioni (uno sulla recinzione esterna e uno sopra la cortina muraria a lato di porta Savonarola) che chiedono il ripristino di quelle attività.

Il degrado in cui versano le strutture è innegabile, ma il ragionamento sul futuro di quelle aree va fatto tenendo conto di cosa esse siano storicamente, del loro contesto e delle potenzialità di trasformazione.

 

stemma_comune

Giro completo, in 10 tappe, delle mura di Padova

rinascimentali e medievali

Con il patrocinio del Comune di Padova



Ogni domenica
(salvo pausa estiva e di fine anno), dalle 9,30 alle 12,30


PRIMA TAPPA del 2017:  domenica 15 gennaio

volantino
Il giro delle mura in dieci tappe a ciclo continuo, che il Comitato Mura organizza dal 2011, continua regolarmente anche nel 2017.

Nel corso dell'anno sono previsti QUATTRO giri completi. In questo modo chi non potesse partecipare alle dieci tappe di seguito potrà recuperare quelle eventualmente perdute in uno dei cicli successivi. Nel corso dell'anno è anche possibile seguire la stessa tappa più volte.

Le visite comprendono le passeggiate lungo le mura e l'ingresso agli ambienti interni di volta in volta visitabili (lavori o attività in corso possono impedire temporaneamente l'accesso a uno spazio, mentre nuovi restauri possono rendere agibili spazi che in precedenza non lo erano).

Le passeggiate si svolgono la domenica mattina con partenza alle ore 9,30 e conclusione alle 12,30 circa.
I luoghi di appuntamento sono indicati nel calendario qui sotto (scaricabile anche in pdf per il ciclo in corso o di prossimo inizio).

Ad ogni visita verranno distribuiti materiali illustrativi.

Si consigliano scarpe comode.

In caso di maltempo (forte pioggia o neve) la passeggiata non verrà effettuata e non verrà recuperata. Dato il carattere ciclico dell'iniziativa, le tappe perdute potranno essere recuperate dagli interessati nel giro successivo.

La partecipazione è gratuita, compresi i materiali a stampa, ed è riservata ai soci del Comitato Mura, ma sarà possibile iscriversi al momento, versando la quota annuale di 15,00 euro, che permetterà di partecipare gratuitamente alle altre attività dell'associzione, acquistarne le pubblicazioni a prezzo ridotto, etc (la quota copre l'anno solare: chi non avesse completato il ciclo di dieci tappe entro l'anno solare dovrà rinnovare l'iscrizione per l'anno succesivo per poter continuare il giro).

NON OCCORRE PRENOTAZIONE, è sufficiente presentarsi nel punto di ritrovo all'ora prefissata. Si raccomanda la puntualità.

 

Le mura di Padova in dieci tappe

 

CALENDARIO 2017


(scarica qui il calendario del giro in corso)

 

Mura rinascimentali (otto tappe)

 

Prima tappa

15 gennaio + 26 marzo + 11 giugno + 15 ottobre

Dal torrione Impossibile al baluardo San Prosdocimo

Ritrovo al parcheggio del centro Kofler, via Bronzetti angolo via Medici; la passeggiata termina alla breccia di via San Prosdocimo


Seconda tappa

22 gennaio + 2 aprile + 18 giugno + 22 ottobre

Da porta San Giovanni al torrione Ghirlanda

Ritrovo in piazzale San Giovanni; la passeggiata termina in via Pio X angolo via Marco Polo, presso il ponte pedonale di ferro


Terza tappa

29 gennaio + 9 aprile + 25 giugno + 29 ottobre

Dal torrione Alicorno al baluardo Santa Croce

Ritrovo in via San Pio X, al ponte pedonale di ferro; la passeggiata termina alla breccia di via d'Acquapendente


Quarta tappa

5 febbraio + 23 aprile + 2 luglio + 5 novembre

Dal torrione Santa Giustina al baluardo Cornaro

Ritrovo all'incrocio tra via Sanmicheli e via d'Acquapendente (ingresso del roseto comunale); la passeggiata termina in via Cornaro


Quinta tappa

12 febbraio + 30 aprile + 9 luglio + 12 novembre

Il ponte delle gradelle di San Massimo e il Castelnuovo

Ritrovo in via Cornaro di fronte all'ex Macello; la passeggiata termina in Golena San Massimo


Sesta tappa

19 febbraio + 7 maggio + 10 settembre + 19 novembre

Dal torrione Venier al torrion Piccolo

Ritrovo davanti alla scuola "E. Luzzato Dina" in via Gradenigo; la passeggiata termina all'ingresso dei giardini dell'Arena in via Porciglia


Settima tappa

26 febbraio + 14 maggio + 17 settembre + 26 novembre

Dal torrione dell'Arena al torrione della Gatta

Ritrovo all'ingresso dei giardini dell'Arena in via Porciglia; la passeggiata termina ai Giardini alla Rotonda


Ottava tappa

5 marzo + 21 maggio + 24 settembre + 3 dicembre

Dal baluardo Moro I al torrione Impossibile

Ritrovo all'incrocio tra viale Codalunga e via Fra Paolo Sarpi, presso la colonna Massimiliana;la passeggiata termina alla sede del Comitato Mura in via Raggio di Sole 2


Mura comunali (due tappe)


Nona tappa

12 marzo + 28 maggio + 1 ottobre + 10 dicembre

Dal castello carrarese alla riviera dei Mugnai

Ritrovo in piazzetta Delia; la passeggiata termina in riviera dei Mugnai


Decima tappa

19 marzo + 4 giugno + 8 ottobre + 17 dicembre

Da porta Molino al castello

Ritrovo presso Porta Molino; la passeggiata termina al ponte dell'Osservatorio

 

(scarica qui il calendario del giro in corso)

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(17 novembre 2016) - Ieri mattina, come avevamo annunciato qualche giorno fa, il Settore Edilizia pubblica del Comune ha effettuato nei giardini pubblici dell’Arena un primo scavo, con assistenza archeologica, per individuare l’imbocco della galleria di accesso alla grande casamatta del torrione dell’Arena.

È un piccolo grande risultato che si deve anche al lavoro e alla tenacia del Comitato Mura e del Gruppo Speleologico Padovano CAI, che da anni collaborano nel progetto Padova Sotterranea


rilievo torrione dell'Arena

(11 novembre 2016) - Per amor di verità, chiariamo ai cittadini che le gallerie del torrione dell’Arena, contrariamente a quanto afferma Elio Franzin (Gazzettino del 10 novembre), non sono mai state usate come rifugio antiaereo. E che il foro nello spessore del bastione, nascosto dal manufatto in calcestruzzo addossato al torrione, non è stato praticato per permettere al manovratore di una sirena d’allarme di rifugiarsi nel ”camerone” del bastione (Gazzettino del 26 ottobre,


(9 novembre 2016) - Come avevamo preannunciato in agosto, il leone del baluardo Santa Croce è tornato al suo posto. L'inaugurazione del restauro è avvenuta due giorni fa, alla presenza del sindaco Massimo Bitonci e dell'assessore all'Edilizia Pubblica Paolo Botton. Presenti anche consiglieri e soci del Comitato Mura, che per la salvaguardia di quanto restava della scultura si è prodigato, e del Gruppo Speleologico Padovano CAI, che ha effettuato il rilievo della nicchia,

 

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11 novembre 1916 - 11 novembre 2016

CENTENARIO del BOMBARDAMENTO

del BASTIONE della GATTA


Per l'occasione, nei giorni 11, 12 e 13 saranno aperti al pubblico:

il sacello-memoriale, via Citolo da Perugia, sotto la torre-serbatoio
la Casa del Mutilato, Piazza Mazzini 40

in entrambe le sedi videoproiezioni storiche a ciclo continuo

 


Il sacello

L'apertura del sacello votivo per il Centenario del bombardamento, eccezionalmente prolungata per tre giorni, precede l'avvio dei lavori di restauro di questo importante monumento, troppo a lungo dimenticato, che si svolgeranno nella prima metà del 2017. Pur se in ritardo sull'importante anniversario, con l'intervento di recupero arriva ad un primo e concreto risultato il percorso avviato quasi nove anni fa, era il 2008, dal Comitato Mura di Padova che, sempre in collaborazione con le amministrazioni succedutesi nel tempo, ha prima fatto sgombrare il magazzino che occupava lo spazio del sacello e ha quindi iniziato un progetto di "riemersione" della memoria e un'azione di valorizzazione culturale dello spazio tramite regolari aperture, pubblicazioni e mostre, semmpre accompagnate da un continuo lavoro di ricerca per il recupero dei frammenti di questa, che, seppur tragica, è una delle tante storie dentro la storia delle mura di Padova.

Un legame intenso unisce Padova con gli avvenimenti della Grande Guerra. La nostra città fu infatti "capitale al fronte" dopo i fatti di Caporetto; qui, in zona Santa Croce, e poi ad Abano ebbe sede il Comando Supremo delle Forze Armate e infine a Villa Giusti alla Mandria fu firmato l'armistizio che chiuse il terribile conflitto.
Per Padova in quel periodo non ci fu solo l'onore di illustri ospiti militari, ma anche un concreto prezzo civile da pagare. Se qui la linea del fronte non arrivò mai, arrestandosi gli austriaci sulla linea del Piave, a Padova giunse una nuova e terribile, per allora, tecnica di attacco: il bombardamento aereo. Incursioni dal cielo certamente assai limitate, se paragonate a quelle del secondo conflitto mondiale, ma assolutamente terrorizzanti proprio perché inedite e in grado di portare, per la prima volta, la guerra lontano dalla prima linea, coinvolgendo anche i luoghi quotidiani della vita civile.
Durante la prima guerra mondiale Padova subì diciannove bombardamenti che, seppur con ridotte capacità distruttive in senso militare, furono di notevole impatto sulla popolazione. Furono colpiti, in vari momenti: il duomo, via Savonarola, la chiesa dei Carmini, il teatro Verdi, i palazzi comunali. In totale oltre duecento edifici colpiti, ma il più grave esito di questi raid aerei fu sicuramente la strage dell'11 novembre 1916 al bastione della Gatta.
Numerosi sotterranei delle mura cinquecentesche, infatti, sembrarono allora (e anche, purtroppo, durante la Seconda Guerra Mondiale) un luogo di sicuro rifugio contro gli ordigni provenienti dal cielo.

L'incursione iniziò verso le 19,30 e fu breve in senso strettamente bellico, con 12 ordigni sganciati, ma pesantissima negli effetti. L'allarme giunse solo quindici o venti minuti prima e molti abitanti della zona di piazza Mazzini accorsero al "rifugio". Una bomba, forse diretta alla vicina ferrovia, centrò l'ingresso delle casematte del torrione. Per tragica fatalità i padovani che qui erano accorsi si erano stipati proprio in quel punto perché la parte più interna della struttura era allagata a causa di piogge recenti. Si contarono novantatre vittima, alcune delle quali colpite dalle schegge e molte, sospinte dallo spostamento d'aria, annegate all'interno del bastione. Come spesso accade in questi tragici episodi, perirono intere famiglie dai nonni fino ai nipoti, con il 40% delle vittime sotto i sedici anni.
In un'epoca in cui gli attacchi aerei erano molto discussi e per alcuni addirittura illegittimi, proprio per il rischio a cui sottoponevano i civili, questa strage destò una grande impressione ed ebbe una risonanza internazionale al punto che la città di Padova non subì ulteriori incursioni aeree per oltre un anno.

Le esigenze della città moderna portarono a costruire in quel luogo, pochi anni dopo, nel 1925, uno dei primi serbatoi dell'acquedotto creando, sulla sommità del bastione e sul vicino tratto di mura, un giardino pubblico (oggi noto soprattutto per il cinema estivo qui ospitato). Una costruzione a cui fu dato l'aspetto di una torre cilindrica, ma che alla base nasconde una cappella votiva circolare. Un luogo della memoria in seguito dimenticato e ancora ignoto alla gran parte della cittadinanza.

 

Orari di apertura

SACELLO MEMORIALE, via Citolo da Perugia, alla base della torre-serbatoio dell'acquedotto

Venerdì 11 novembre, dalle 10,00 alle 12,30 - Alle 10,30 Santa Messa a cura della Parrocchia di S. Maria del Carmine

Sabato 12 novembre, dalle 10,00 alle 12,30 e dalle 15,00 alle 17,00

Domenica 13 novembre, dalle 10,00 alle 12,30

All’ interno videoproiezione sulla storia del bombardamento e sulla costruzione della struttura e inoltre, apertura straordinaria al pubblico della

CASA DEL MUTILATO, Piazza Mazzini 40
in collaborazione con l’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra

Venerdì 11 novembre, dalle 10,00 alle 12,30

Sabato 12 novembre, dalle 10,00 alle 12,30

Domenica 13 novembre, dalle 10,00 alle 12,30

All'interno videoproiezione sulla storia dell’edificio


> vai alla pagina dedicata al torrione della Gatta o di Codalunga

 

Il servizio del TG Padova di Telenuovo in occasione del centenario del bombardamento

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Il servizio del TG di TV7 sulla commemorazione della strage e sull'apertura della cappella (2011)

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Un altro servizio, del TGPadova di Telenuovo sull'apertura del sacello e sulla richiesta di un intervento di restauro (2014)

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2016-11-03_mattino_degrado_ex_madonna_di_lourdes_alicorno_t(4 novembre 2016) - La notizia di questi giorni (vedere estratti dai quotidiani locali in basso) sul degrado e l'utilizzo come rifugio per sbandati dei locali della ex scuola Madonna di Lourdes ci offre l'occasione per ritornare a parlare della porzione più meridionale delle mura rinascimentali che ha il suo fulcro nel torrione Alicorno a nord del quale si trovano gli edifici in questione.

 

Questa è la pagina archivio dell'edizione 2016. Per gli ultimi aggiornamenti...


VAI ALLA PAGINA DELL'EDIZIONE 2017

 

 

Nel settembre 2016 il Comitato Mura ha promosso e diretto la sperimentazione di un museo non invasivo, spettacolare e coinvolgente, di cui sono state allestite per due settimane due "stazioni" all'interno di due ambienti molto diversi della imponente cinta muraria padovana, porta Savonarola e il bastione Impossibile.

La formula ha riscosso un buon successo di pubblico (1400 visitatori) e unanimi consensi, cosa che ci fa sperare che il progetto non si chiuda con la fase sperimentale, ma possa diventare una struttura permanente, e possa essere estesa, con ulteriori stazioni, ogni volta diverse per carattere e contenuti, all'intera cinta di undici chilometri, per costituire un ulteriore fattore di attrazione verso il "più grande" monumento della città.

La sperimentazione è stata resa possibile dal sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo nell'ambito del bando Culturalmente 2015 e ha coinvolto un eterogeneo gruppo di partner, formato da Tam Teatromusica, che ha progettato le presentazioni multimediali sulla base dei testi e dell'iconografia scritti e selezionati dal Comitato Mura, dal Liceo Artistico A. Modigliani, tre classi del quale hanno partecipato alla fase di elaborazione del progetto, dal CIRGEO dell'Università di Padova, che ha rilevato con il laserscanner i due manufatti realizzandone i modelli tridimensionali, da Rosin 355, giovane startup informatica che ha realizzato l'app MMM Padova, da Italia Nostra e dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, cui si è aggiunto in corso d'opera il Settore Edilizia Pubblica.

Qui di seguito i link a tutte le pagine in cui si parla del MMM e a tutti i materiali scaricabili.

 

 

 

!!! FLASH NEWS !!! >> DICEMBRE 2016 >> Il progetto MMM proseguirà nel 2017!

Il progetto Museo Multimediale delle Mura - Fase 2, proposto dal Comitato Mura, ha vinto il bando Culturalmente 2016 della Fondazione Cassa di Risparmio di padova e Rovigo, per proseguire nel 2017 il lavoro felicemente iniziato quest'anno. L'obiettivo non è solo quello di ampliare l'offerta, realizzando una nuova "stazione" del Museo, e di meglio definirne gli aspetti multimediali e interattivi, ma soprattutto quello di dargli una struttura stabile: di mantenerlo aperto per un periodo prolungato, creando le condizioni perché possa diventare davvero patrimonio della città. Di nuovo con l'indispensabile collaborazione di Tam Teatromusica e degli studenti del Liceo Artistico A. Modigliani.



MATERIALI

Museo Multimediale delle Mura, fascicolo/catalogo illustrato, pdf
tutto sul MMM: com'è nato, chi lo ha progettato, i possibili sviluppi futuri

Comunicato stampa 02 (12 settembre 2016) pdf
il Museo Multimediale delle Mura

Comunicato stampa 01 (29 agosto 2016) pdf
l'app MMM Padova per smartphone iOS e Android

Manifesto

 

PAGINE DEDICATE

Museo Multimediale delle Mura, un primo bilancio - (5 ottobre 2016)
con foto e servizio filmato

Inaugurato il Museo Multimediale delle Mura - (21 settembre 2016)
con foto e servizio filmato

Museo Multimediale delle Mura e App Padova - presentazione - (12 settembre 2016)
con comunicati stampa

I laboratori presso il Liceo Artistico A. Modigliani
con filmato

 

 

Segnaliamo in questa pagina, senza pretese di completezza, eventi e altri appuntamenti in cui il Comitato Mura non è necessariamente coinvolto, ma organizzati e segnalati da associazioni, enti o persone con cui abbiamo rapporti consolidati di collaborazione, oppure legati ai temi di cui ci occupiamo.

IMPORTANTE! -
per ulteriori informazioni sugli appuntamenti segnalati in questa pagina, vi preghiamo di rivolgervi direttamente agli organizzatori, seguendo i link "contatti" che rimandano ai loro siti web.

Cliccando sulle immagini potete scaricare pieghevoli e locandine

 


 

- 28 ottobre 2016 / 26 febbraio 2017 -

Comune di Padova, Assessorato alla Cultura, Settore Cultura, Turismo, Musei e Biblioteche


PIETRO CHEVALIER

Vedute di Padova e del Veneto nell'Ottocento

vai alla pagina di padovacultura


DOMENICO CERATO

Architettura a Padova nel Secolo dei Lumi

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- fino a maggio 2017 -

Comune di Padova, Settore Cultura, Turismo, Musei e Biblioteche

 

Weekend al Museo

 

Nell'ambito del ricco programma dedicato alle famiglie, il Comitato Mura organizza

i tre eventi ospitati al Museo del Risorgimento e dell'Età Contemporanea

- 21 gennaio - 11 febbraio - 12 marzo -

Per maggiori informazioni
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Con 11 km di sviluppo, diciannove bastioni e sei porte superstiti, le mura rinascimentali di Padova sono, per dimensioni, il più grande monumento della città. Con i resti delle mura comunali e carraresi, le porte e il castello, costituiscono un patrimonio di storia, cultura e arte di enorme valore. Eppure sono ancor oggi fra i monumenti più trascurati e meno noti agli stessi padovani.

Il Comitato Mura, che da più di trent'anni si batte per la loro salvaguardia, ripara a questa mancanza di attenzione e conoscenza, fornendo in questo sito informazioni e documenti sulle strutture difensive della città succedutesi nel corso dei secoli.

Non conosci le mura di Padova?
Guarda le presentazioni

< Le mura rinascimentali

Le mura comunali >


 

venerdì 2 dicembre 2016, ore 17,00

Palazzo Moroni (Municipio), Sala degli Anziani
primo appuntamento del ciclo

Il caso di Padova

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Mura rinascimentali:

oltre il restauro

Gestione, manutenzione, rivalutazione


dal 4 novembre al 2 dicembre 2016

il venerdì, alle ore 17,00


Sala Anziani, Palazzo Moroni, via Municipio 1

 

INGRESSO LIBERO

fino a esaurimento dei posti disponibili (99)

Le norme di sicurezza vietano di far entrare un maggior numero di spettatori

Ci scusiamo con gli eventuali esclusi confidando nella loro comprensione


scarica il pieghevole con il programma completo

 

Nella scelta del tema per l’ottavo ciclo di Urbs Ipsa Moenia abbiamo voluto cogliere l’occasione offerta dalla dichiarata volontà dell’Amministrazione comunale di provvedere a un restauro complessivo delle mura e del conseguente prossimo avvio dei progetti, per i quali sono già stati assegnati gli incarichi a cinque diversi raggruppamenti di professionisti.
L’attenzione è rivolta però non tanto alle problematiche del restauro in sé, quanto a quel che viene dopo, come conseguenza diretta delle metodologie adottate, che, a seconda dell’attenzione ai fattori di degrado, alle tecniche e ai materiali, possono avere effetti più o meno duraturi e comportare problemi di manutenzione, con riflessi sulla possibilità e le modalità di organizzazione di utilizzi e valorizzazioni che siano compatibili col monumento.
Ascolteremo quindi alcune qualificate testimonianze da altre città fortificate della medesima epoca che attraverso l’esperienza del restauro e/o della valorizzazione sono già passate o lo stanno facendo ora.

Si inizia da Ferrara, che per prima, insieme a Lucca, ha avuto modo di provvedere al restauro della sua cinta bastionata lunga 9,8 chilometri (in origine 13) con cospicui finanziamenti, ma che fin dagli anni ’80 ha avuto l’accortezza di integrare il recupero del recinto fortificato col sistema dei musei della città e con quello dei grandi parchi urbani. Tuttavia gli oneri della manutenzione sono risultati nel tempo molto gravosi.

A Bergamo tra gli anni ’70 e ’80 del Novecento le imponenti mura venete sono state recuperate dall’incuria, ma prevalentemente attraverso l’opera di volontari. Grande risonanza ha avuto l’abbraccio delle mura del 3 luglio scorso con oltre 11.000 partecipanti.

Anche la città stellata di Palmanova, dopo il ritiro dei militari, sta tentando di valorizzare le sue tre cerchie difensive puntando sull’attrazione turistica. Ma deve fronteggiare grossi problemi per il controllo della vegetazione e le conseguenti necessità di consolidamento.

Treviso, cinta da mura in contemporanea con Padova, punta sulla loro conoscenza per stimolare i restauri e promuovere il turismo, organizzando per 500 giorni una lunga sequenza di eventi, convegni, incontri e mostre in collaborazione con associazioni, scuole e fondazioni.

Il complesso sistema difensivo di Verona, risalente a tre diverse epoche, presenta enormi problemi di conservazione, dovuti soprattutto al mancato interesse per una sua corretta gestione da parte del Demanio dello Stato a cui appartiene, puntualmente denunciato dalle associazioni ambientaliste che si prodigano per un suo recupero complessivo.

Il Forte Marghera, facente parte del Campo Trincerato di Mestre, è rimasto per lungo tempo luogo inaccessibile.
Ora, per merito delle associazioni di cittadini e del Comune di Venezia, è stato restituito alla città.

L’ultimo incontro è dedicato a Padova, alla luce delle esperienze illustrate nelle precedenti giornate e sulla scia della nostra proposta, sperimentata a settembre, di un Museo Multimediale delle Mura, che privilegi la leggibilità degli ambienti senza rinunciare a raccontarli. Proponendo temi e suggerimenti per una futura gestione del Parco delle Mura e delle Acque nei suoi molteplici aspetti di rivalutazione, di manutenzione, di risorsa culturale e di offerta turistica. Al dibattito conclusivo saranno invitati Amministratori e tecnici del Comune di Padova e i progettisti recentemente incaricati del restauro.

 

Programma


Venerdì 4 novembre [coordina Adriano Verdi]

Matteo Cavatton
Apertura

Natascia Frasson
La manutenzione delle Mura di Ferrara a 20 anni dal restauro generale: modello organizzativo, limiti e opportunità di valorizzazione, ricerca di fonti di finanziamento

Claudio Bignozzi
La manutenzione delle Mura di Ferrara a 20 anni dal restauro generale: la manutenzione del paramento murario e dei percorsi ciclopedonali nel rispetto del “Manuale del Restauro” e monitoraggio/progetti per le Mura Sud

Franco Meani, Paolo Moschini
Le mura di Bergamo: proposte per farle rivivere

 

venerdì 18 novembre [coordina Maurizio Marzola]

Alessandra Quendolo, Nicola Badan
I sistemi fortificati: “cura” e valorizzazione

Luciano Franchin
Eventi e celebrazioni per i 500 anni delle mura di Treviso: la rinascita culturale di un monumento

Simone Piaser
Recupero e valorizzazione dei sotterranei delle mura di Treviso

 

venerdì 25 novembre [coordina Adriano Verdi]

Albino Perolo
Le mura di Verona: sette secoli di storia

Chiara Martinelli
Le mura di Verona: ventidue anni di lavoro

Mauro Scroccaro
Processi di valorizzazione dei sistemi fortificati per un corretto recupero funzionale e gestionale. Il caso di Forte Marghera tra i forti della Piazza di difesa marittima di Venezia

Pietrangelo Pettenò
Recupero e valorizzazione delle architetture militari. Marco Polo System: un percorso dall’esperienza locale alla cooperazione internazionale

 

venerdì 2 dicembre [coordina Maurizio Marzola]

Gianpaolo Barbariol
Gestione sostenibile e cura del verde del sistema fortificato padovano: esperienze e prospettive per una gestione integrata

Vittorio Spigai
Padova, quadrante nord-est: per un percorso sopra le mura

Edi Pezzetta
Dopo il restauro, prima del restauro

Ugo Fadini
Mura che parlano, mura che emozionano. Una strategia innovativa per raccontarle: il Museo Multimediale delle Mura di Padova

Matteo Cavatton
Conclusioni


locandina

(13 ottobre 2016) - Si è tenuto al Flormart1 della Fiera di Padova (21 settembre 2016) il Seminario-Tavola rotonda "Verso una strategia green per l'area vasta padovana", organizzato dal Master IUAV “BEAM - Processi Costruttivi Sostenibili, dall‘INU Veneto e dal Comitato Mura di Padova.

Il successivo 23 settembre, gli esiti del seminario sono stati presentati


parco mura

(11 dicembre 2016) - Sembrerà strano che un’associazione cittadina, che si occupa del sistema fortificato patavino, si interessi ad una realtà ben diversa sita nel territorio padovano, ma i legami culturali ed i vincoli fisici che intercorrono tra Padova e i "Monti" sono antichi e potenti. Il nesso storico è a tutti noto, mentre quello attuale è più da riscoprire, sia da parte dei cittadini che vivono all’interno delle mura che da quelli che ne vivono il territorio esterno.


area ospedaliera mura

(12 ottobre 2016) - Lo abbiamo letto sui giornali e lo abbiamo sentito dalla viva voce del sindaco Massimo Bitonci: quando l’ospedale lascerà via Giustiniani, parte dell’area sarà destinata al Parco delle Mura. Non era scontato. È vero che il recupero del tratto di mura che la percorre, con il baluardo Cornaro, è parte integrante del Piano, da noi elaborato e fatto proprio dall’Amministrazione. Ma mai fino ad ora era stato detto così esplicitamente che le mura saranno al centro del riordino di questo importante segmento del tessuto urbano. Che di certo attira appetiti di tipo diverso.
Grazie dunque al Sindaco,


Virgilio Barison

(9 ottobre 2016) - Il 2 ottobre, in contemporanea con la chiusura del Museo Multimediale delle Mura, si è conclusa anche Rivelazioni, la rassegna di “arte contemporanea applicata alle mura”, se ci si passa l'esperessione, settima edizione di Passaggi Artistici, curata da Teatro Laterale con la collaborazione del Comitato Mura.

La coincidenza è stata del tutto... intenzionale! Le due manifestazioni erano state infatti progettate fin dall’inizio per passarsi il testimone l’una con l’altra,

 

 

 

Un'ora (e mezza) di storia e storie

al Castello Carrarese

narrazioni a cura del Comitato Mura

castello carrarese


Dopo il successo della giornata di apertura di settembre, Il Comitato Mura di Padova e il FAI - Delegazione di Padova vi aspettano ancora una volta domenica 23 ottobre al Castello Carrarese per raccontarvene la storia e rivelarvene aspetti nascosti e angoli sconosciuti.

Se non l'avete mai visto, se l'avete visitato in fretta, se volete essere aggiornati sulle ultime scoperte, che nessuno vi ha ancora raccontato, ecco l'occasione giusta!

Era il marzo 2007, quando FAI e Comitato Mura hanno unito le loro forze per la prima apertura pubblica del castello, per le Giornate di Primavera FAI, cui molte altre ne sono seguite negli anni successivi. Grazie alle due organizzazioni, e alla preziosa collaborazione del Nucleo Tutela Beni Culturali della Protezione Civile, sono ormai qualche migliaio i padovani, e non solo, che hanno potuto riscoprire un monumento dimenticato, dopo secoli di abbandono e di usi impropri, ultimo dei quali la trasformazione in carcere della parte più ampia, che lo aveva definitivamente cancellato dalla memoria civica.

In questi dieci anni sono proseguite le ricerche da parte delle Soprintendenze, che hanno confermato la straordinaria importanza di questa struttura, che troppi, anche fra persone di cultura, consideravano irrecuperabile, dunque da destinare a un qualsiasi uso, anche privato. A partire dalla scoperta, proprio nel 2007, degli affreschi della sala di Luigi il Grande d’Ungheria (per noi ancora e sempre “cella 77” del carcere, protagonista di quella prima visita, quando ancora nessuno sapeva che sotto l’intonnaco si nascondessero i più importanti affreschi del castello), le rivelazioni si sono succedute fino a riproporre il castello come una delle più ricche e sontuose residenze signorili di fine Trecento, in "competizione interna", vien da dire, con la reggia che i Carraresi già possedevano al centro della città. Grazie ai molti altri frammenti di decorazioni a fresco ritrovati in un gran numero di ambienti, assieme alle tracce dei famosi camini cilindrici carraresi, ma anche di impianti igienici d’avanguardia per l’epoca e un raffinato sistema di isolamento dei pavimenti per mantenerli asciutti e confortevoli.

Un autentico tesoro di storia e cultura di cui la città sta riacquistando sempre maggiore consapevolezza e il cui recupero, pur fra mille difficoltà, pare ormai avviato.


Domenica 23 ottobre

 

durata della visita 90 minuti circa

partenza gruppi

mattino h 10.00 / 10.25 / 10.50 / 11.15 / 11.40 / 12.05

pomeriggio h 14.25 / 14.50 / 15.15 / 15.40

(in caso di buona visibilità 16.05)

Accesso da piazza Castello

 

Non sono previste prenotazioni anticipate

Suddivisione in gruppi secondo l’ordine di presentazione all'ingresso, dalle h 9.45
Secondo disponibilità, sarà possibile scegliere l’orario per la visita

In considerazione della disponibilità di soli 250/275 ingressi,
si raccomanda di presentarsi per tempo

Ci scusiamo fin d’ora con quanti dovessero rimanere esclusi
Ulteriori visite sono previste in primavera

 

è gradito un contributo volontario libero di almeno 3 euro

si raccomanda l'uso di scarpe chiuse, meglio se con suola di gomma


scarica il volantino

 

 

 

Con 11 km di sviluppo, diciannove bastioni e sei porte superstiti, le mura rinascimentali di Padova sono, per dimensioni, il più grande monumento della città. Con i resti delle mura comunali e carraresi, le porte e il castello, costituiscono un patrimonio di storia, cultura e arte di enorme valore. Eppure sono ancor oggi fra i monumenti più trascurati e meno noti agli stessi padovani.

Il Comitato Mura, che da più di trent'anni si batte per la loro salvaguardia, ripara a questa mancanza di attenzione e conoscenza, fornendo in questo sito informazioni e documenti sulle strutture difensive della città succedutesi nel corso dei secoli.

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< Le mura rinascimentali

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domenica 9 ottobre

 

Mens Sana in Corpore Sano

un itinerario fra storia e salute

nell'area ospedaliera di Padova

b

maggiori informazioni QUI

scarica la locandina

 


 

e domenica 23 ottobre

appuntamento al Castello Carrarese


Con 11 km di sviluppo, diciannove bastioni e sei porte superstiti, le mura rinascimentali di Padova sono, per dimensioni, il più grande monumento della città. Con i resti delle mura comunali e carraresi, le porte e il castello, costituiscono un patrimonio di storia, cultura e arte di enorme valore. Eppure sono ancor oggi fra i monumenti più trascurati e meno noti agli stessi padovani.

Il Comitato Mura, che da più di trent'anni si batte per la loro salvaguardia, ripara a questa mancanza di attenzione e conoscenza, fornendo in questo sito informazioni e documenti sulle strutture difensive della città succedutesi nel corso dei secoli.

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Le mura comunali >



È IN LIBRERIA


la nuova monografia

curata da Patrizia Dal Zotto

per il Comitato Mura

scarica la presentazione

 

più informazioni >

URBS IPSA MOENIA

ultima conferenza 27 novembre

Il “Parco delle mura e delle acque”,
intorno all’Alicorno esiste già?

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ogni venerdì dal 16/10 al 27/11

leggi il programma /  scaricalo in pdf


 

(clicca sull'immagine per scaricare la locandina)

 

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Mens Sana in Corpore Sano

 

Un itinerario fra storia e salute nell'area ospedaliera di Padova


Un progetto di valorizzazione

 

 

Domenica 9 ottobre 2016, alle ore 15,00


appuntamento: chiostro dell'Ospedale Giustinianeo

 

La decisione, presa a fine anni Cinquanta del Novecento, di edificare le nuove strutture ospedaliere accanto allo storico ospedale giustinianeo, anziché all’esterno della città, come il Piano Regolatore Generale prevedeva, ha modificato radicalmente l'assetto e l’aspetto di una vasta area a cavallo delle mura veneziane: cancellando corsi d’acqua e giardini, mutilando irreparabilmente il parco Treves di Giuseppe Jappelli e rendendo in buona parte invisibili le mura stesse.

Nonostante l’”invasione”, tracce più o meno evidenti e significative del precedente assetto sono ancora individuabili e possono costituire gli elementi di un parco culturale che potrebbe felicemente convivere con l’attività di cura e al contempo contribuire a conservare una memoria storica che potrebbe essere più ampiamente recuperata in futuro (le mura e il canale in primo luogo), ove si concretizzasse il proposito di realizzare un nuovo ospedale in area periferica.

La passeggiata che l’Azienda Ospedaliera, con l'ULSS 16 e con la collaborazione delle associazioni Comitato Mura di Padova e Lo Squero e il patrocinio del Comune di Padova, torna a proporre per la terza volta ai padovani domenica 9 ottobre 2016, che si ripete ormai per la terza volta, è un primo gesto concreto, che prelude alla realizzazione di un percorso guidato, che, mediante segnaletica in loco e semplici supporti informatici per smartphone e tablet, offra a chi, per necessità di cura o professionali, si trovi a percorrere l’area ospedaliera, di scoprire qualcosa del suo passato. Nella convinzione che la curiosità intellettuale possa contribuire al benessere
della mente e del corpo.

 

Visita guidata gratuita

Non si effettuano prenotazioni, i gruppi verranno formati in base all'ordine di arrivo dei visitatori

Ci scusiamo fin d'ora con chi non potesse pertecipare nel caso fosse raggiunto il numero massimo di partecipanti

Dato il carattere straordinario della manifestazione e la sua gratuità, confidiamo nella comprensione e nello spirito di collaborazione del pubblico


Il percorso comprende:

 

- l'ospedale Giustinianeo (solo esterno)

- il ponte dell'Ospitale

- la ghiacciaia nella ex proprietà Morosini

- il baluardo Cornaro, compreso l'ingresso alla galleria e alla piazza bassa orientale

- le mura veneziane lungo il monoblocco, fino alle cliniche universitarie

- il giardino Treves


(21 settembre 2016) - Finalmente il Museo Multimediale delle Mura è una realtà. Una realtà per ora effimera, perché resterà aperto solo per pochi giorni (ma più del previsto, fino al 2 ottobre), ma comunque concreta e offerta al giudizio di chi potrà decidere se sia giusto che abbia avere un futuro: l’Amministrazione comunale, naturalmente, ma prima ancora i visitatori, padovani e non, che avranno modo di vederlo.


(5 ottobre 2016) - La breve, ma intensa esperienza del Museo Multimediale delle Mura di Padova, prefigurazione e sperimentazione pratica di una possibile struttura permanente, che il Comitato Mura ha voluto proporre alla città, si è conclusa felicemente domenica 2 ottobre.

 

I numeri parlano di oltre 1.400 visitatori nelle due settimane di apertura, fra i quali anche un certo numero di turisti non padovani e persino stranieri, attratti dalla novità di un museo fatto solo di luci, voci e immagini e dall’imprevista scoperta che Padova... è cinta da mura! Numerose le scuole

 

 

Un'ora (e mezza) di storia e storie

al Castello Carrarese

narrazioni a cura del Comitato Mura

castello carrarese


Il Comitato Mura di Padova e il FAI - Delegazione di Padova vi aspettano domenica 25 settembre al Castello Carrarese per raccontarvene la storia e rivelarvene aspetti nascosti e angoli sconosciuti.

Se non l'avete mai visto, se l'avete visitato in fretta, se volete essere aggiornati sulle ultime scoperte, che nessuno vi ha ancora raccontato, ecco l'occasione giusta!

Era il marzo 2007, quando FAI e Comitato Mura hanno unito le loro forze per la prima apertura pubblica del castello, per le Giornate di Primavera FAI, cui molte altre ne sono seguite negli anni successivi. Grazie alle due organizzazioni, e alla preziosa collaborazione del Nucleo Tutela Beni Culturali della Protezione Civile, sono ormai qualche migliaio i padovani, e non solo, che hanno potuto riscoprire un monumento dimenticato, dopo secoli di abbandono e di usi impropri, ultimo dei quali la trasformazione in carcere della parte più ampia, che lo aveva definitivamente cancellato dalla memoria civica.

In questi dieci anni sono proseguite le ricerche da parte delle Soprintendenze, che hanno confermato la straordinaria importanza di questa struttura, che troppi, anche fra persone di cultura, consideravano irrecuperabile, dunque da destinare a un qualsiasi uso, anche privato. A partire dalla scoperta, proprio nel 2007, degli affreschi della sala di Luigi il Grande d’Ungheria (per noi ancora e sempre “cella 77” del carcere, protagonista di quella prima visita, quando ancora nessuno sapeva che sotto l’intonnaco si nascondessero i più importanti affreschi del castello), le rivelazioni si sono succedute fino a riproporre il castello come una delle più ricche e sontuose residenze signorili di fine Trecento, in "competizione interna", vien da dire, con la reggia che i Carraresi già possedevano al centro della città. Grazie ai molti altri frammenti di decorazioni a fresco ritrovati in un gran numero di ambienti, assieme alle tracce dei famosi camini cilindrici carraresi, ma anche di impianti igienici d’avanguardia per l’epoca e un raffinato sistema di isolamento dei pavimenti per mantenerli asciutti e confortevoli.

Un autentico tesoro di storia e cultura di cui la città sta riacquistando sempre maggiore consapevolezza e il cui recupero, pur fra mille difficoltà, pare ormai avviato.


Domenica 25 settembre

 

partenze ogni 25 minuti

durata della visita 90 minuti circa

dalle 10.00 alle 12.05 (partenza ultimo gruppo)

dalle 14.25 alle 16.40 (partenza ultimo gruppo)

Accesso da piazza Castello

Ingresso gratuito

 

 

 

Con 11 km di sviluppo, diciannove bastioni e sei porte superstiti, le mura rinascimentali di Padova sono, per dimensioni, il più grande monumento della città. Con i resti delle mura comunali e carraresi, le porte e il castello, costituiscono un patrimonio di storia, cultura e arte di enorme valore. Eppure sono ancor oggi fra i monumenti più trascurati e meno noti agli stessi padovani.

Il Comitato Mura, che da più di trent'anni si batte per la loro salvaguardia, ripara a questa mancanza di attenzione e conoscenza, fornendo in questo sito informazioni e documenti sulle strutture difensive della città succedutesi nel corso dei secoli.

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Una proposta del Comitato Mura per la città

clicca sulla figura per scaricare il volantino

in collaborazione con

Assessorato alla Cultura, Tam Teatromusica, Università di Padova CirGEO,

Liceo Artistico A. Modigliani, Rosin355, Italia Nostra C.R. del Veneto


Con 11 km di sviluppo, diciannove bastioni e sei porte superstiti, le mura rinascimentali di Padova sono, per dimensioni, il più grande monumento della città. Con i resti delle mura comunali e carraresi, le porte e il castello, costituiscono un patrimonio di storia, cultura e arte di enorme valore. Eppure sono ancor oggi fra i monumenti più trascurati e meno noti agli stessi padovani.

Il Comitato Mura, che da più di trent'anni si batte per la loro salvaguardia, ripara a questa mancanza di attenzione e conoscenza, fornendo in questo sito informazioni e documenti sulle strutture difensive della città succedutesi nel corso dei secoli.

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prorogata fino al 2 ottobre l'apertura del



VIENI A VEDERLO!

ULTIMI giorni!

PORTA SAVONAROLA e

BASTIONE IMPOSSIBILE


fino al 2 ottobre


ingresso libero - tutti i giorni

Orari e contatti

presentazione info materiali app

notizie e FOTO

progetto realizzato in collaborazione con

Assessorato alla Cultura, Tam Teatromusica, Università di Padova CIRGEO,

Liceo Artistico A. Modigliani, Rosin355, Italia Nostra Sezione di Padova




"RIVELAZIONI"

24 settembre - 2 ottobre 2016

Passaggi Artistici 7

Il contemporaneo nei luoghi storici. le porte


giovedì 29 settembre

ore 20,30 partenza da porta Portello

Rivelazioni: Camminando per le

mura e le porte cinquecentesche


solo 29 e 30 settembre

a porta Savonarola

una installazione

degli studenti del Liceo Modigliani

in alternanza

con il Museo Multimediale delle Mura


QUI informazioni dettagliate


Con 11 km di sviluppo, diciannove bastioni e sei porte superstiti, le mura rinascimentali di Padova sono, per dimensioni, il più grande monumento della città. Con i resti delle mura comunali e carraresi, le porte e il castello, costituiscono un patrimonio di storia, cultura e arte di enorme valore. Eppure sono ancor oggi fra i monumenti più trascurati e meno noti agli stessi padovani.

Il Comitato Mura, che da più di trent'anni si batte per la loro salvaguardia, ripara a questa mancanza di attenzione e conoscenza, fornendo in questo sito informazioni e documenti sulle strutture difensive della città succedutesi nel corso dei secoli.

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Un'ora (e mezza) di storia e storie

al Castello Carrarese

apertura straordinaria

domenica 23 ottobre, dalle ore 10.00

QUI orari e altre informazioni


ATTENZIONE: apertura prorogata fino al 2 ottobre 2016

 

scarica il manifesto

scarica il volantino


ATTENZIONE: apertura prorogata fino al 2 ottobre 2016!

 

Il Museo Multimediale delle Mura rimarrà aperto una settimana in più

Tutti i giorni, sempre con orario 10-00/12.30 e 15.30/18.30

La "stazione" di porta Savonarola rimarrà però "spenta" il 29 e il 30 settembre, per ospitare Armi e bagagli, l'intallazione realizzata dagli studenti del Liceo Artistico A. Modigliani. Una prova della duttilità di un museo "leggero", che non impedisce usi diversi degli ambienti.

 

LEGGI IL COMUNICATO STAMPA DI PRESENTAZIONE DEL MUSEO

 

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smartphone l'app

MMM Padova

le mura in breve

la mappa interattiva

per scoprire dove sono porte e bastioni

 

per iPhone e Android

per saperne di più sull'app,

leggi il comunicato

comunicato app MMM Padova

 

 


(16 agosto 2016) - Un trafiletto sul Mattino di sabato 14 agosto conferma che finalmente il leone marciano, o, più esattamente, i sui resti smembrati, torneranno presto al loro posto sulla faccia meridionale del baluardo Santa Croce.
Non siamo soliti attribuirci particolari meriti, se non quello di promuovere con costanza lo studio, la conservazione, e la valorizzazione, in senso prima di tutto culturale, delle mura di Padova nel loro insieme. Ma un’eccezione crediamo di potercela concedere, per una volta: è stato il Comitato Mura

 

 

Charlot_Soldato_Shoulder_Arms_23_agosto interno_cappella_2014_t

 

Centenario della strage al torrione della Gatta


Proiezione del film
Charlot Soldato
di Charlie Chaplin
con musiche eseguite dal vivo da
Alberto Polese, Paolo Valentini e Flavio Costa

Prima del film
illustrazione per immagini dei bombardamenti
a Padova durante la Grande Guerra e della
costruzione della torre-serbatoio di Codalunga

Dopo il film
visita alla cappella all'interno della torre-serbatoio

Presentazione del libro
"La Grande Guerra. Storia di nessuno"
Edizioni Beccogiallo

 

23 agosto 2016, ore 21,30
Giardini della Rotonda, Piazza Mazzini

 

Una serata pensata come un primo evento per ricordare il Centenario del bombardamento che l'11 novembre 1916, nel corso della Prima Guerra Mondiale, colpì il torrione della Gatta, causando 93 vittime. Qui la pagina di approfondimento per conoscere la vicenda.

Un appuntamento che nasce in collaborazione fra Comitato Mura di Padova e CUC-Cinemauno, all'interno della tradizionale rassegna CinemaUno Estate, che anima i giardini della Rotonda (scarica qui il programma completo).


Biglietti: intero 6 euro, soci CUC euro 5 euro, ridotto studenti e over 65 4 euro
Scaricando qui e presentando alla cassa il coupon AcegasApsAmga per il mini ciclo "Acqua Storia e Memoria" ingresso a 3 euro


Scheda del film

Titolo italiano: Charlot Soldato - Titolo originale: Shoulder Arms
Regia: Charlie Chaplin. Attori: Charlie Chaplin, Albert Austin, Henry Bergman, John Rand, Edna Purviance, Loyal Underwood, Tom Wilson, Park Jones, W.G. Wagner, J.T. Powell, Syd Chaplin.
Anno: 1918 - Durata: 44 minuti

Charlot al fronte di battaglia, noto tra commilitoni e superiori per la sua goffaggine, si trasforma da maldestro soldato in coraggioso eroe che tutto solo riesce a catturare il Kaiser. Ma è solo un sogno e la recluta si risveglia nella branda circondato dalla squallida realtà quotidiana del fronte.
Nonostante la dimensione onirica, è proprio il crudo realismo della pellicola l'elemento più forte dell'opera. Dietro alle gag è la dura realtà della retroguardia che fa da sfondo, con le trincee allagate, la solitudine, l'inutile attesa della posta, l'assurda disciplina, la fame.
La denuncia di Chaplin è molto chiara: tra l'evidente ironia delle scene la vita militare è contraddistinta da solitudine e sacrificio, costringendo i soldati a sopravvivere in uno stato di alienazione. Solo il sogno gli permette di vivere. Charlot ha una sua vita, un suo ruolo, solo quando sogna.


Da Donatello a Tintoretto

Storia, arte e scienza nella Padova del Rinascimento

 

Prendendo spunto dalle mostre attualmente in corso, i Notturni sono dedicati quest'anno a un periodo storico al centro del quale la guerra, l'assedio e la costruzione delle nuove mura provocarono un traumatico sconvolgimento urbanistico, ma innescarono poi un rinnovamento edilizio, oltre che civile, che cambiò per sempre volto alla città.

 

Segnaliamo in questa pagina, senza pretese di completezza, eventi e altri appuntamenti in cui il Comitato Mura non è coinvolto, ma organizzati e segnalati da associazioni e persone con cui abbiamo rapporti consolidati di collaborazione.

IMPORTANTE! -
per ulteriori informazioni sugli appuntamenti segnalati in questa pagina, vi preghiamo di rivolgervi direttamente agli organizzatori, seguendo i link "contatti" che rimandano ai loro siti web.

Cliccando sulle immagini potete scaricare pieghevoli e locandine

 


 

- 3 maggio - 28 ottobre 2016 - Fantalica Associazione Culturale

PORTELLO SEGRETO

vai al sito della manifestazione

(Il Comitato Mura partecipa agli eventi del 15 maggio, 23 giugno e 25 settembre)

 

 



- 22 aprile - 10 luglio 2016 - Comitato Regionale Veneto Centenario Grande Guerra

Stabilimento Pedrocchi, Piano Nobile

VITA A PADOVA DURANTE LA GRANDE GUERRA

> vai alla presentazione della mostra

> vai al programma di incontri legati alla mostra

 

 


 

 

 

Segnaliamo in questa pagina, senza pretese di completezza, eventi e altri appuntamenti in cui il Comitato Mura non è necessariamente coinvolto, ma organizzati e segnalati da associazioni e persone con cui abbiamo rapporti consolidati di collaborazione.

IMPORTANTE! -
per ulteriori informazioni sugli appuntamenti segnalati in questa pagina, vi preghiamo di rivolgervi direttamente agli organizzatori, seguendo i link "contatti" che rimandano ai loro siti web.

Cliccando sulle immagini potete scaricare pieghevoli e locandine

 


 

- 3 maggio - 28 ottobre 2016 - Fantalica Associazione Culturale

PORTELLO SEGRETO

vai al sito della manifestazione

(Il Comitato Mura partecipa agli eventi del 15 maggio, 23 giugno e 25 settembre)

 

 



- 1/2 ottobre 2016 - Gruppo Speleologico Padovano CAI

Sede CAI Padova, via Gradenigo 10

GIORNATA NAZIONALE DELLA SPELEOLOGIA

mostra fotografica, filmati, esposizione attrezzature e plastici

ingresso libero

> vai al sito del GSP-CAI


 

 


 

 


castello carrarese


Il Comitato Mura di Padova e il FAI - Delegazione di Padova festeggiano a loro modo dieci anni spesi a far conoscere e contribuire alla salvaguardia del Castello Carrarese. Lo fanno a loro modo: raccontando ancora una volta il castello a chi lo vorrà conoscere o rivedere, con la passione e la competenza che sono parte del loro DNA.

Era il marzo 2007, quando FAI e Comitato Mura hanno unito le loro forze per la prima apertura pubblica del castello, per le Giornate di Primavera FAI, cui molte altre ne sono seguite negli anni successivi. Grazie alle due organizzazioni, e alla preziosa collaborazione del Nucleo Tutela Beni Culturali della Protezione Civile, sono ormai qualche migliaio i padovani, e non solo, che hanno potuto riscoprire un monumento dimenticato, dopo secoli di abbandono e di usi impropri, ultimo dei quali la trasformazione in carcere della parte più ampia, che lo aveva definitivamente cancellato dalla memoria civica.

In questi dieci anni sono proseguite le ricerche da parte delle Soprintendenze, che hanno confermato la straordinaria importanza di questa struttura, che troppi, anche fra persone di cultura, consideravano irrecuperabile, dunque da destinare a un qualsiasi uso, anche privato. A partire dalla scoperta, proprio nel 2007, degli affreschi della sala di Luigi il Grande d’Ungheria (per noi ancora e sempre “cella 77” del carcere, protagonista di quella prima visita, quando ancora nessuno sapeva che sotto l’intonnaco si nascondessero i più importanti affreschi del castello), le rivelazioni si sono succedute fino a riproporre il castello come una delle più ricche e sontuose residenze signorili di fine Trecento, in "competizione interna", vien da dire, con la reggia che i Carraresi già possedevano al centro della città. Grazie ai molti altri frammenti di decorazioni a fresco ritrovati in un gran numero di ambienti, assieme alle tracce dei famosi camini cilindrici carraresi, ma anche di impianti igienici d’avanguardia per l’epoca e un raffinato sistema di isolamento dei pavimenti per mantenerli asciutti e confortevoli.

Un autentico tesoro di storia e cultura di cui la città sta riacquistando sempre maggiore consapevolezza e il cui recupero, pur fra mille difficoltà, pare ormai avviato.

 

appuntamento


Domenica 3 luglio, dalle 17,00 alle 19,30 (ultimo ingresso)

Accesso da piazza Castello

Ingresso gratuito

 

 


Il canale Alicorno

( 5 giugno 2016) - L’ultima versione del Piano Particolareggiato dell’area ex Foro Boario, come si sa, non prevede più lo stombinamento del canale Alicorno. Le ragioni che hanno indotto l’Amministrazione ad accantonare “per il momento” questo rilevante aspetto del piano, sono state illustrate dall’assessore Paolo Botton, di recente anche in un intervento a una conferenza del direttore del Consorzio di Bonifica Bacchiglione, ingegner Francesco Veronese.
Noi del Comitato Mura rimaniamo convinti, e lo abbiamo ricordato anche in quell’occasione, che si tratti invece di un aspetto cruciale dell’intero intervento, se esso non vuole limitarsi


Il Gazzettino 11 maggio 2016

(12 maggio 2016) - Le dichiarazioni dell’Assessore Botton, riportate dal Gazzettino di oggi, ci fanno particolarmente piacere, e per questo le segnaliamo volentieri a chi ci segue e ha a cuore il futuro delle mura di Padova.
Non tanto perché riassumono e ribadiscono ancora una volta le iniziative di ampio respiro che, come è noto, l’amministrazione ha preso e intende prendere nel prossimo futuro per la salvaguardia e la valorizzazione delle mura, la più recente delle quali riguarda l’illuminazione, che anche noi avevamo indicato fra le priorità nel Piano per il Parco delle Mura.
Ma piuttosto perché, prendendo spunto

 

Delta Tour - Navigazione turistica


venerdì 20 maggio 2016 - ore 15.00



Dal Castelnuovo al Castelvecchio:

la via d'acqua dei castelli di Padova


con la "Padovanella" Delta Tour e la guida del Comitato Mura

 

imbarco in golena San Massimo, arrivo in riviera Tiso da Camposampiero

durata approssimativa 2 ore

costo per persona 10,00 euro

 

prenotazione obbligatoria

per informazioni e prenotazioni:

Delta Tour: tel 049 8700232, email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

(clicca sull'immagine per scaricare la locandina)

 

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Mens Sana in Corpore Sano

 

Un itinerario fra storia e salute nell'area ospedaliera di Padova


Un progetto di valorizzazione

 

 

Domenica 15 maggio 2016, alle ore 15,00


appuntamento all'ingresso del Giardino Treves, via Bartolomeo d'Alviano

 

La decisione, presa a fine anni Cinquanta del Novecento, di edificare le nuove strutture ospedaliere accanto allo storico ospedale giustinianeo, anziché all’esterno della città, come il Piano Regolatore Generale prevedeva, ha modificato radicalmente l'assetto e l’aspetto di una vasta area a cavallo delle mura veneziane: cancellando corsi d’acqua e giardini, mutilando irreparabilmente il parco Treves di Giuseppe Jappelli e rendendo in buona parte invisibili le mura stesse.

Nonostante l’”invasione”, tracce più o meno evidenti e significative del precedente assetto sono ancora individuabili e possono costituire gli elementi di un parco culturale che potrebbe felicemente convivere con l’attività di cura e al contempo contribuire a conservare una memoria storica che potrebbe essere più ampiamente recuperata in futuro (le mura e il canale in primo luogo), ove si concretizzasse il proposito di realizzare un nuovo ospedale in area periferica.

La passeggiata che l’Azienda Ospedaliera, con l'ULSS 16, lo I.O.V. e con la collaborazione delle associazioni Comitato Mura di Padova e Lo Squero e il Gruppo Giardino Storico dell'Università, torna a proporre ai padovani domenica 15 maggio, dopo il successo del primo esperimento del 18 ottobre 2015, e che si ripeterà periodicamente, è un primo gesto concreto, che prelude alla realizzazione di un percorso guidato, che, mediante segnaletica in loco e semplici supporti informatici per smartphone e tablet, offra a chi, per necessità di cura o professionali, si trovi a percorrere l’area ospedaliera, di scoprire qualcosa del suo passato. Nella convinzione che la curiosità intellettuale possa contribuire al benessere
della mente e del corpo.

 

Visita guidata gratuita, a gruppi

Non si effettuano prenotazioni, i gruppi verranno formati in base all'ordine di arrivo dei visitatori

Ci scusiamo fin d'ora con chi non potesse pertecipare nel caso fosse raggiunto il numero massimo di partecipanti

Dato il carattere straordinarioi della manifestazione e la sua gratuità, confidiamo nella comprensione e nello spirito di collaborazione del pubblico


Il percorso comprende:

 

- ill giardino Treves

- le mura veneziane lungo il monoblocco, fino alle cliniche universitarie

- la ghiacciaia nella ex proprietà Morosini

- il ponte dell'Ospitale

- l'ospedale Giustinianeo (solo esterno)

- il baluardo Cornaro, compreso l'ingresso alla galleria e alla piazza bassa orientale

- il parco dell'ospedale Busonera (IOV)


NON SOLO MURA


Ciclo continuo di conferenze e appuntamenti a tema libero per i soci del Comitato Mura


il sabato pomeriggio, alle 17,00, all'Aula 1914, in via Raggio di Sole 2

ingresso in sala consentito fino a esaurimento dei posti disponibili

(NB: eventuali luoghi e orari diversi sono evidenziati in rosso e sottolineati)


PROGRAMMA PRIMAVERA 2016

Concluso il ciclo invernale, gli appuntamenti di Non solo mura proseguono anche in primavera. Con la bella stagione, alle conferenze all'Aula 1914 si affiancheranno alcune visite guidate.

In apertura la presentazione di un libro di Federico Moro che ipotizza progetti più ampi di quanto si sia pensato fino a ora per la dinastia carrarese, cui seguirà la prima di una serie di visite guidate a angoli poco noti della nostra città, anche se a volte facilmente accessibili, come nel caso del giardino di palazzo Romiati. Dopo una pausa di due settimane si riprenderà il 7 maggio con la proiezione di un nuovo documentario di Antonio Bonadonna, dedicato ai Colli Euganei.

Il successivi appuntamenti sono in corso di definizione e verranno comunicati in seguito.

 


- sabato 9 aprile 2016

L'autore presenta: "Il sogno dei carraresi. Padova capitale (1350-1406)", Helvetia Editrice 2015

Federico Moro

Dal retro di copertina del volume: "Titolo a effetto? Oppure una nuova lettura, finalmente attenta alla dimensione geopolitica di fatti e personaggi che, con troppa facilità, sono stati relegati alla dimensione locale? Un saggio che riesamina le figure di Francesco il Vecchio e Francesco il Novello da Carrara, la loro visione, l'avventura di un'intera città alla luce di una chiave interpretativa inedita..." continua a leggere >


- sabato 16 aprile 2016 - via del Santo 51, ore 10,00 (solo SU PRENOTAZIONE, telefondando o inviando un sms al Segretario (347 614 5908) o inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Visita al Giardino Romiati di Giuseppe Jappelli

Piccolo ma perfetto giardino romantico ottocentesco, progettato da Giuseppe Jappelli, si apre inaspettato tra via del Santo e l'ex Ospedale quattrocentesco di San Francesco (oggi Museo di Storia della Medicina). Al suo interno una torre cilindrica (sulla quale saliremo) offre un punto di vista panoramico privilegiato nel cuore del centro storico. Vai alla pagina ufficiale del giardino Romiati

- sabato 7 maggio 2016

proiezione del documentario

"Conoscere i Colli Euganei", di Antonio Bonadonna

Per maggiori informazioni leggi il retro di copertina


- sabato 21 maggio 2016

Ing. Francesco Veronese, Direttore del Consorzio di Bonifica Bacchiglione

Il nodo idraulico di Padova: fiumi e canali

Il Direttore del Consorzio ricostruisce il complesso e problematico funzionamento della rete idraulica di Padova e illustra un'interessante proposta di salvaguardia dalle frequenti piene, che prevede il ripristino delle fosse delle mura come bacini di laminazione delle acque in eccesso, con positivi riflessi anche sul recupero monumentale della cinta rinascimentale.

 

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area

(8 marzo 2016) - Un episodio minore, che riguarda un intervento certamente utile alla città, ma che, nella scelta della sua localizzazione, va in direzione opposta al progetto di valorizzazione delle mura in fase di avviamento, rivelando, oltre alla perdurante mancanza di comunicazione fra i diversi settori della macchina amministrativa, anche un ritardo nel prendere coscienza di cosa voglia dire salvaguardare e valorizzare “le mura”. Mura fra virgolette, perché purtroppo fatica a farsi strada la consapevolezza che “le mura” non sono quel lungo recinto di pietre e mattoni che circonda per undici chilometri la città. Sono anche canali e fossati (spesso coperti) che le accompagnano, sono anche le fosse


torre colombaia

(26 marzo 2016) - In un commento dell'8 marzo, riportato con molto ritardo da Gazzettino e Mattino, sollevavamo qualche ragionevole dubbio circa l'opportunità di collocare una torre colombaia a ridosso delle mura, vicino a porta Savonarola. La torre è stata nel frattempo installata. Grazie però alla disponibilità all'ascolto da parte del Settore Edilizia Pubblica, è stata collocata un po' più distante dalle mura di quanto previsto dal progetto, la recinzione è meno estesa e priva di siepe e in definitiva l'impatto visivo risulta alquanto mitigato rispetto alle previsioni iniziali.

 

Segnaliamo in questa pagina, senza pretese di completezza, eventi e altri appuntamenti in cui il Comitato Mura non è coinvolto, ma organizzati e segnalati da associazioni e persone con cui abbiamo rapporti consolidati di collaborazione.

IMPORTANTE! -
per ulteriori informazioni sugli appuntamenti segnalati in questa pagina, vi preghiamo di rivolgervi direttamente agli organizzatori, seguendo i link "contatti" che rimandano ai loro siti web.

Cliccando sulle immagini potete scaricare pieghevoli e locandine

 


 

- 3 maggio - 28 ottobre 2016 - Fantalica Associazione Culturale

PORTELLO SEGRETO

vai al sito della manifestazione

(Il Comitato Mura partecipa agli eventi del 15 maggio, 23 giugno e 25 settembre)

 

 



- 22 aprile - 10 luglio 2016 - Comitato Regionale Veneto Centenario Grande Guerra

Stabilimento Pedrocchi, Piano Nobile

VITA A PADOVA DURANTE LA GRANDE GUERRA

> vai alla presentazione della mostra

> vai al programma di incontri legati alla mostra

 

 


 

- da febbraio a giugno 2016 - Comune di padova, Assessorato alla Cultura, Settore Cultura, Turismo, Musei e Biblioteche

(Il Comitato Mura partecipa ai Weekend al Museo con due iniziative in programma a maggio) > scarica il programma

Weekend al Museo

 


 

 

 

Ricordo di Francesco Piva

Francesco PivaLa notte di sabato 6 febbraio è mancato serenamente Francesco Piva, per molti anni Segretario generale della Clac, la Comunità per le Libere Attività Culturali, che opera da molti anni nell’area dell’ex Macello di via Alvise Cornaro a Padova, dove il Comitato Mura di Padova ha avuto in concessione la sua prima sede, il locale posto sul Ponte delle Gradelle, e ha collaborato a numerose iniziative.

Il giorno del funerale Vittorio Dal Piaz, socio fondatore del Comitato Mura, lo ha ricordato così:


Porta Molino oggi

(aggiornato il 26 marzo 2016)

(18 febbraio 2016) - Lo zelo, che sia quello di un romantico cultore ottocentesco di patrie glorie o quello di un intellettuale contemporaneo, per quanto generoso e sincero nelle intenzioni, gioca brutti scherzi.

A Carlo Leoni, quello di non essersi limitato a raccogliere e mescolare fatti storici e tradizioni popolari, ma, in mancanza, di esserseli inventati di sana pianta, per trarne le decine di iscrizioni, talvolta icastiche, più spesso magniloquenti, di cui tappezzò la città, a eterna memoria (peraltro, onore al merito, a sue proprie spese).


gatta_t(7 marzo 2016) - La Gatta del torrione di Codalunga (detto appunto "della Gatta"), monumento simbolo che ricorda la difesa di Padova durante l'assedio del 1509, ha rischiato di scomparire per uno scherzo goliardico.
Il rinvenimento del articolo che pubblichiamo qui sotto (dal Gazzettino del 10 febbraio 1951, ritrovato grazie allo spoglio certosino dei quotidiani fatto dal socio Fabio Fusar) permette di conoscere una vicenda singolare di cui si era persa la memoria: il tentato furto della statua della gatta di Codalunga.

8 febbraio 1944, la strage nel rifugio "Impossibile"


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Come ogni anno il Comitato Mura, "custode" del bastione Impossibile, commemora il bombardamento dell'8 febbraio 1944, durante il quale un ordigno cadde sulla galleria di accesso alle casematte del bastione, usate come rifugio antiaereo. Nell'esplosione persero la vita duecento persone.
La memoria di quel giorno si conserva ancora oggi nel foro della bomba nella volta della galleria e nelle tracce dell'utilizzazione degli ambienti sotterranei come rifigio, che sarà possibile visitare domenica 7 e lunedì 8 febbraio.

 

> Per saperne di più sul bombardamento


Programma delle commemorazioni


- sabato 6  febbraio 2016, ore 17,00 - Aula 1914, via Raggio di Sole

"Voci spezzate" - memorie in musica dalla Padova della guerra

di e con Filippo Albertin (tastiere) e Ester Viviani (canto e voce recitante)
Una narrazione in forma musicale per ricordare gli eventi che hanno segnato la storia di Padova nel secondo dopoguerra, nel mezzo di una guerra civile che ha diviso e continuato a dividere i fratelli di una sola patria. Un percorso di suoni e canzoni, storie e atmosfere, per tramandare memorie ed emozioni


- domenica 7 febbraio 2016, ore 10,00 - chiesa della Natività, via Bronzetti

Santa Messa a suffragio delle vittime, animata dalla corale parrocchiale

A seguire (ore 11,00 circa) cerimonia di deposizione dei fiori presso il cippo di via Bronzetti (a cura della Parrocchia della Natività) e presso l’altare interno all’area del torrione Impossibile in via Raggio di Sole 2 (a cura del Comitato Mura di Padova)


- domenica 7 febbraio 2016, dalle 10,00 alle 12,00 - bastione Impossibile, via Raggio di Sole 2

Visite guidate alla galleria del torrione Impossibile (ex rifugio Raggio di Sole) e all’allestimento didattico presso l’aula 1914 (a cura del Comitato Mura di Padova)

Partenza ogni mezz'ora


- lunedì 8 febbraio 2016, dalle 10,00 alle 12,00 - bastione Impossibile, via Raggio di Sole 2

Visite guidate alla galleria del torrione Impossibile (ex rifugio Raggio di Sole) e all’allestimento didattico presso l’aula 1914 (a cura del Comitato Mura di Padova)

Partenza ogni mezz'ora

 


Il Mattino 18 gennaio 2016

(24 gennaio 2016) - Torna puntualmente sulla stampa locale (Il Mattino del 18 gennaio), assieme alla segnalazione dell'oggettiva carenza di posti auto per le necessità dell'ospedale, la proposta, da parte di una sigla sindacale, di realizzare un parcheggio nell'area attorno al baluardo Cornaro: definita, del tutto arbitrariamente, "abbandonata". Quell'area è invece parte integrante delle mura. Lo avevamo spiegato in dettaglio nello scorso aprile in un comunicato sottoscritto da tredici associazioni culturali.


(17 gennaio 2016) - Si sono da poco conclusi i lavori di restauro all’esterno del baluardo Santa Croce. Un intervento sulla metà orientale della struttura che si presenta all’esterno completamente restaurata, ma senza eccessive ricostruzioni, e con le cannoniere orientali (verso gli impianti sportivi del CUS) riaperte come in origine.

L’intervento dimostra con evidenza il valore paesaggistico che il sistema bastionato può assumere nel migliorare l’immagine della città, trasformando quello che oggi è spesso vissuto come uno “sfondo” sporco e degradato in un monumento da ammirare,


Il Matino 30 dicembre 2015

(6 gennaio 2016) - Lo scorso 30 dicembre un allarmato lettore segnalava al Mattino di Padova la scoperta che al piano superiore di porta Santa Croce è presente una cabina elettrica. Non sapeva, né lo sapeva la giornalista, che fra i mille usi cui sono state destinate le mura, dopo che nel 1882 il Comune di Padova le aveva acquistate dal demanio proprio per adibirle a usi "di pubblica utilità",

 

La Grande Guerra


PADOVA DA CAPITALE AL FRONTE A CITTÀ DELLA PACE


 

13 novembre 2015 - 31 gennaio 2016

Stabilimento Pedrocchi, Piano Nobile

LA GUERRA TRA SATIRA, PUBBLICITA’ E COMUNICAZIONE

(vai alla pagina di presentazione della mostra)

 

ATTENZIONE! Per i soci del Comitato Mura

sabato 16 gennaio, ore 10,30

visita guidata alla mostra con Irene Salce

biglietto unico ridotto 2,50 euro

posti limitati, SOLO su prenotazione, contattando il segretario del

Comitato Mura (tel. 347 614 5908, email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

 

 

Il Comitato Mura partecipa alle iniziative promosse dall'Amministrazione comunale di Padova per ricordare la Prima Guerra Mondiale e che si svolgeranno nel corso dei cinque anni del centenario, dal 2014 al 2018.

Per informazioni dettagliate sulle altre  iniziative in programma e un'ampia documentazione storica su luoghi, protagonisti e avvenimenti della Grande Guerra vi rimandiamo alle pagine del sito

La Grande Guerra

Con 11 km di sviluppo, diciannove bastioni e sei porte superstiti, le mura rinascimentali di Padova sono, per dimensioni, il più grande monumento della città. Con i resti delle mura comunali e carraresi, le porte e il castello, costituiscono un patrimonio di storia, cultura e arte di enorme valore. Eppure sono ancor oggi fra i monumenti più trascurati e meno noti agli stessi padovani.

Il Comitato Mura da quasi quarant'anni le studia e ne promuove la conoscenza e la salvaguardia. Questo sito ne documenta l'attività e fornisce informazioni e documenti sulle strutture difensive della città succedutesi nel corso dei secoli.

Non conosci le mura di Padova?
Guarda le presentazioni

< Le mura rinascimentali

Le mura comunali >



dal 23 gennaio 2016  -  il sabato alle 17,00

NON SOLO MURA

conferenze all'aula 1914

leggi il programma fino al 19 marzo

Aula 1914


NON SOLO MURA


Ciclo continuo di conferenze a tema libero per i soci del Comitato Mura


il sabato pomeriggio, alle 17,00, all'Aula 1914, in via Raggio di Sole 2

ingresso in sala consentito fino a esaurimento dei posti disponibili


PROGRAMMA INVERNO 2016

Il ciclo invernale di conferenze all'Aula 1914 riprende con una digressione balcanica sul tema della Grande Guerra, nella conferenza di Camilla Peruch, dedicata alla figura "ritrovata" di un soldato magiaro. Il tema della guerra viene poi ripreso nel reading musicale di Filippo Albertin e Ester Viviani e in una conferenza sulla guerra di mine di Vittorio Dal Piaz.
In alternanza, si parlerà di vicende architettoniche e urbanistiche di Padova, dall'Ospedale di San Francesco appena recuperato (Andrea Ulandi), al quasi scomparso Naviglio interno (Giancarlo Vivianetti), al contributo di un architetto moderno come Giò Ponti (Silvia Cattiodoro).
In chiusura ci riavvicineremo ai nostri temi più abituali, ma dal punto di vista dell'immagine. Renzo Fontana illustrerà l'iconografia della guerra con la Lega di Cambrai, mentre Franco Benucci ci rivelerà qualcosa di imprevisto sul grande telero, esposto anche nella mostra "Padova è le se mura", che raffigurerebbe l'Imperatore Massimiliano nell'atto di togliere l'assedio a Padova...
Una novità di questo ciclo è il tentativo di limitare le sovrapposizioni fra le nostre conferenze e quelle che Italia Nostra organizza, sempre il sabato, alla Galleria Cavour. Per questo abbiamo inserito nel calendario quella di Adriano Verdi sulla pavimentazione della zona pedonale centrale di Padova, da lui realizzata con Adriano Cornoldi negli anni Ottanta, con l'intento di conservare la memoria della città antica. Un tema che ci sta molto a cuore...

 


- sabato 23 gennaio 2016

Piave-Bacska andata e ritorno 100 anni dopo, sulle orme di un soldato magiaro

Camilla Peruch

Il racconto di una ricerca condotta su alcune fotografie appartenute ad un soldato ungherese durante la Grande Guerra e ritrovate lungo il fronte del Piave alla fine del conflitto. La volontà di ricostruire l’identità del soldato, di cui era noto solo il nome autografato su alcuni libri, ha portato ad un viaggio nella Bacska meridionale, territorio incluso nell’ex Impero Austro-Ungarico…



- sabato 30 gennaio 2016

Il recupero dell'ex Ospedale di S. Francesco Grande a Padova per il nuovo Museo di Storia della Medicina

Andrea Ulandi

Informazioni di prima mano sui lavori di restauro del complesso dell'Ospedale Quattrocentesco e sulle ricerche che li hanno preceduti, sul campo e in archivio, cui Andrea Ulandi ha attivamente partecipato.



- sabato 6 febbraio 2016

(nell'ambito delle iniziative per il 72° anniversario del bombardamento dell'8 febbraio 1944 al bastione Impossibile)

"Voci spezzate" - memorie in musica dalla Padova della guerra

di e con Filippo Albertin (tastiere) e Ester Viviani (canto e voce recitante)

Una narrazione in forma musicale per ricordare gli eventi che hanno segnato la storia di Padova nel secondo dopoguerra, nel mezzo di una guerra civile che ha diviso e continuato a dividere i fratelli di una sola patria. Un percorso di suoni e canzoni, storie e atmosfere, per tramandare memorie ed emozioni.



- sabato 13 febbraio 2016

Il Naviglio "cardo" di Padova

Giancarlo Vivianetti

L'interramento del Naviglio, portato a termine alla fine degli anni CInquanta in nome del progresso, ha inferto a Padova la ferita forse più dolorosa fra le tante che una visione distorta dei concetti di ammodernamento e risanamento le ha provocato, cancellandone definitivamente il carattere di città d'acque. Il racconto della morte di un canale che di Padova era l'anima.



sabato 20 febbraio 2016

Guerra di mine. Mura e montagne che crollano

Vittorio Dal Piaz

Nata per conquistare castelli e fortificazioni assediate, tornerà ad avere ampio utilizzo nella prima Guerra mondiale, in particolare sul fronte dolomitico, sia da parte dell’esercito italiano che da quello austriaco. Con un accenno a quelle più famose, Col di Lana, Sief, Pasubio, Monte Cimone, verranno trattate in particolare quelle relative al Lagazuoi e al Castelletto della Tofana di Rozes, le due cime nei pressi di Passo Falzarego nell’Ampezzano.



- sabato 27 febbraio 2016

Il Rinascimento nel Moderno - Giò Ponti

Silvia Cattiodoro

I lavori realizzati a Padova dall'architetto milanese, padre del design, riflettono esattamente la sua convinzione che essere architetto significava molto più che costruire semplicemente edifici. Come i suoi maestri del Rinascimento, Gio Ponti afferma con la sua opera che all'espressione, alla cifra di ogni architetto contribuiscono le arti e la filosofia, perchè "un architetto è qualificato per fare molte cose: dipingere, modellare, sceneggiare per il teatro ed il cinema, disegnare oggetti e produzioni: non esistono diversioni, tutto ciò che un uomo fa è sempre sullo stesso piano, nella sua continuità espressiva".



- sabato 5 marzo 2016

Iconografia della guerra con la Lega di Cambrai

Renzo Fontana

La guerra di Venezia contro la Lega di Cambrai, che ha visto nella battaglia di Agnadello e nell'assedio di Padova i suoi momenti cruciali ha segnato la cultura del tempo ed è stata accompagnata, nelle sue diverse fasi, da una intensa attività celebrativa e propagandistica, che si è concretizzata in una notevole produzione artistica.



- sabato 12 marzo 2016 - Galleria Cavour, ore 17,30

La pavimentazione della zona pedonale dal Canton del Gallo a via Santa Lucia

Adriano Verdi

La decisione presa nel 1983 di creare un'isola pedonale nel centro di Padova ha cambiato, per una volta in meglio, il volto della città. Anche grazie agli architetti Verdi e Cornoldi, i quali hanno colto l'occasione per "far rivivere" la storia della città attraverso il tracciato delle sue antiche strade, sfruttato come guida per il disegno della nuova pavimentazione.

Scarica il volume "Soluzioni di arredo Urbano a Padova" in pdf (8.1MB)


- sabato 19 marzo 2016

“Maximigliano ignominiosamente in fuga? Proprio lei, tutta d'un tòco...”. Indagini su una presunta rappresentazione dell'assedio di Padova del 1509

Franco Benucci

Colpo di scena! Il grande telero, attribuito a Francesco Apollodoro e intitolato per tradizione "L'imperatore Massimiliano abbandona l'assedio di Padova" ed esposto come tale, pur con qualche dubbio, anche nella recente mostra "Padova è le sue mura", racconta tutta un'altra storia...

 

Vai al programma da aprile a giugno 2016

 

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Il balkuardo Santa Croce restaurato

(10 dicembre 2015) - Sono state rimosse in questi giorni le impalcature che hanno nascosto alla vista per qualche mese la porzione orientale del baluardo Santa Croce. Si sono infatti conclusi i lavori di restauro del paramento esterno, che seguono a distanza di oltre una ventina d'anni quelli sulla metà occidentale.

Mentre proseguono i lavori all'interno del bastione, si possono fare le prime sommarie considerazioni sulla qualità del risultato.

 

stemma_comune

Giro completo, in 10 tappe, delle mura di Padova

rinascimentali e medievali

Con il patrocinio del Comune di Padova



Ogni domenica
(salvo pausa estiva e di fine anno), dalle 9,30 alle 12,30

volantino
Il giro delle mura in dieci tappe a ciclo continuo, che il Comitato Mura organizza con regolarità dal 2011, continua regolarmente nel 2016.

Nel corso dell'anno sono previsti QUATTRO giri completi. In questo modo chi non potesse seguire le dieci tappe di seguito potrà recuperare quelle eventualmente perdute in uno dei cicli successivi. Nel corso dell'anno è anche possibile seguire la stessa tappa più volte.

Le visite comprendono le passeggiate lungo le mura e l'ingresso agli ambienti interni di volta in volta visitabili (lavori o attività in corso possono impedire temporaneamente l'accesso a uno spazio, mentre nuovi restauri possono rendere agibili spazi in precedenza non accessibili).

Le passeggiate si svolgono la domenica mattina con partenza alle ore 9,30 e conclusione alle 12,30 circa.
I luoghi di appuntamento sono indicati nel calendario qui sotto (scaricabile anche in pdf per il ciclo in corso o di prossimo inizio).

Ad ogni visita verranno distribuiti materiali illustrativi.

Si consigliano scarpe comode.

In caso di  forte maltempo (pioggia insistente o neve) la passeggiata non verrà effettuata e non verrà recuperata. Dato il carattere ciclico dell'iniziativa, le tappe perdute potranno essere recuperate dagli interessati nel giro successivo.


La partecipazione è gratuita, compresi i materiali a stampa, ed è riservata ai soci del Comitato Mura, ma sarà possibile iscriversi al momento, versando la quota annuale di 15,00 euro, che permetterà di partecipare gratuitamente alle altre attività dell'associzione, acquistarne le pubblicazioni, etc (la quota copre l'anno solare. NB: chi non avesse completato il ciclo di dieci tappe entro l'anno solare dovrà rinnovare l'iscrizione per l'anno succesivo per poter continuare il giro).

NON OCCORRE PRENOTAZIONE, è sufficiente presentarsi nel punto di ritrovo all'ora prefissata. Si raccomanda la puntualità.
Non vi è alcun obbligo di seguire le dieci tappe in successione ed è possibile seguire la stessa tappa più volte.

 

Le mura di Padova in dieci tappe

 

CALENDARIO 2016

 

(NB: il quarto giro del 2016 si concluderà l'11 dicembre. Il primo giro del 2017 inizierà il 15 gennaio. Vai al CALENDARIO 2017)


(scarica qui il calendario del giro in corso)

 

Mura rinascimentali (otto tappe)

 

Prima tappa

10 gennaio + 20 marzo + 5 giugno + 9 ottobre

Dal torrione Impossibile al baluardo San Prosdocimo

Ritrovo al parcheggio del centro Kofler, via Bronzetti angolo via Medici; la passeggiata termina alla breccia di via San Prosdocimo


Seconda tappa

17 gennaio + 3 aprile + 12 giugno + 16 ottobre

Da porta San Giovanni al torrione Ghirlanda

Ritrovo in piazzale San Giovanni; la passeggiata termina in via Pio X angolo via Marco Polo, presso il ponte pedonale di ferro


Terza tappa

24 gennaio + 10 aprile + 19 giugno + 23 ottobre

Dal torrione Alicorno al baluardo Santa Croce

Ritrovo all'ingresso del giardino Alicorno, in piazzale S. Croce; la passeggiata termina alla breccia di via d'Acquapendente


Quarta tappa

31 gennaio + 17 aprile + 26 giugno + 30 ottobre

Dal torrione Santa Giustina al baluardo Cornaro

Ritrovo all'incrocio tra via Sanmicheli e via d'Acquapendente (ingresso del roseto comunale); la passeggiata termina in via Cornaro


Quinta tappa

7 febbraio + 24 aprile + 3 luglio + 6 novembre

Il ponte delle gradelle di San Massimo e il Castelnuovo

Ritrovo in via Cornaro di fronte all'ex Macello; la passeggiata termina in Golena San Massimo


Sesta tappa

14 febbraio + 1 maggio + 10 luglio + 13 novembre

Dal torrione Venier al torrion Piccolo

Ritrovo davanti alla scuola "E. Luzzato Dina" in via Gradenigo; la passeggiata termina all'ingresso dei giardini dell'Arena in via Porciglia


Settima tappa

21 febbraio + 8 maggio + 11 settembre + 20 novembre

Dal torrione dell'Arena al torrione della Gatta

Ritrovo all'ingresso dei giardini dell'Arena in via Porciglia; la passeggiata termina ai Giardini alla Rotonda


Ottava tappa

28 febbraio + 15 maggio + 18 settembre + 27 novembre

Dal baluardo Moro I al torrione Impossibile

Ritrovo all'incrocio tra viale Codalunga e via Fra Paolo Sarpi, presso la colonna Massimiliana;la passeggiata termina alla sede del Comitato Mura in via Raggio di Sole 2


Mura comunali (due tappe)


Nona tappa

6 marzo + 22 maggio + 25 settembre + 4 dicembre

Dal castello carrarese alla riviera dei Mugnai

Ritrovo in piazzetta Delia; la passeggiata termina in riviera dei Mugnai


Decima tappa

13 marzo + 29 maggio + 2 ottobre + 11 dicembre

Da porta Molino al castello

Ritrovo presso Porta Molino; la passeggiata termina al ponte dell'Osservatorio

 

(scarica qui il calendario del giro in corso)

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Il Mattino 2 dicembre 2015

(4 dicembre 2015) - Segnaliamo con piacere quanto riportato dalla stampa a proposito del reperimento dei primi fondi destinati al restauro delle mura e all'inizio del lungo cammino verso la realizzazione del Parco delle mura. La notizia era stata anticipata dall'assessore all'edilizia pubblica Paolo Botton nel suo intervento alla conferenza di chiusura del ciclo Urbs Ipsa Moenia "Intorno al torrione Alicorno", nella quale il prof. Vittorio Spigai dell'Università IUAV di Venezia, collaboratore del Comitato Mura, ha esemplificato i risultati che si potrebbero ottenere con una serie di interventi non particolarmente onerosi in quella particolare area,

Con 11 km di sviluppo, diciannove bastioni e sei porte superstiti, le mura rinascimentali di Padova sono, per dimensioni, il più grande monumento della città. Con i resti delle mura comunali e carraresi, le porte e il castello, costituiscono un patrimonio di storia, cultura e arte di enorme valore. Eppure sono ancor oggi fra i monumenti più trascurati e meno noti agli stessi padovani.

Il Comitato Mura, che da più di trent'anni si batte per la loro salvaguardia, ripara a questa mancanza di attenzione e conoscenza, fornendo in questo sito informazioni e documenti sulle strutture difensive della città succedutesi nel corso dei secoli.

Non conosci le mura di Padova?
Guarda le presentazioni

< Le mura rinascimentali

Le mura comunali >



È IN LIBRERIA

la nuova monografia

del Comitato Mura

più informazioni >

 

sabato 5 dicembre 2015, h. 17

Aula 1914, via Raggio di Sole 2

La curatrice Patrizia Dal Zotto

presenta il volume

ai soci del Comitato Mura

 

A NATALE

regalate i nostri libri!



Il Mattino 6 gennaio 2015

NON SOLO MURA


Ciclo continuo di conferenze a tema libero per i soci del Comitato Mura


il sabato pomeriggio, alle 17,00, all'Aula 1914, in via Raggio di Sole 2

ingresso in sala consentito fino a esaurimento dei posti disponibili


PROGRAMMA INVERNO 2015-2016


Chiuso il ciclo autunnale di Urbs Ipsa Moenia, riprendono le conferenze
Non solo mura, che estendono la visuale oltre le mura, all'interno della città e talvolta all'esterno. Alvo il primo appuntamento, una seconda presentazione della monografia sul torrione Alicorno, condotta questa volta dalla curatrice Patrizia Dal Zotto, che ne racconterà genesi, intenzioni e contenuti. I due successivi
incontri di dicembre sono dedicati a due monumenti già proposti in passato, il primo, l'Orto botanico, per ripercorrerne la vicenda storica fino al recente, riuscito ampliamento, il secondo, la scomparsa basilica di Sant'Agostino, per aggiungere a quanto già si conosceva qualche nuovo tassello emerso da studi recenti.

Il programma dei successivi appuntamenti è in corso di definizione


5 dicembre 2015

Il torrione Alicorno, caposaldo meridionale delle mura di Padova

Patrizia Dal Zotto, curatrice del volume

> vai alla descrizione del volume


12 dicembre 2015

Sant'Agostino, la basilica perduta. memorie e frammenti per una ricostruzione virtuale

Ugo Fadini


19 dicembre 2015

Dalla nascita dell'Orto botanico al progetto vincitore del concorso internazionale

Vittorio Dal Piaz


Il programma degli appuntamenti di gennaio-marzo 2016 è in corso di definizione


scarica qui il programma (in preparazione)

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Il Mattino 28 ottobre 2015

(23 novembre 2015) - Quello delle tre rotonde che dovrebbero velocizzare il traffico lungo viale Codalunga, di cui si è parlato sui giornali qualche settimana fa, può essere, a prima vista, percepito come un semplice intervento di viabilità, ma può avere invece importanti ricadute sul recupero delle mura rinascimentali.

Qualsiasi progetto si voglia sviluppare su quell’area, infatti, dovrebbe cogliere l’occasione per integrarvi alcune scelte tese anche al recupero del tratto di mura dal torrione della Gatta fino alla posizione in cui era collocata porta Codalunga, attraverso interventi immediati o che predispongano le condizioni per azioni future.


Porta Ognissanti inedita
Ultimi ritocchi all'Alicorno
Un camino a porta Santa Croce?

(3 novembre 2015) - Tre piccole ma importanti novità in pochi giorni per chi ha a cuore le mura. Cominciamo dall'ultima, arrivata oggi a sorpresa.

La vera sorpresa è stata in realtà vedere il Piovego quasi in secca, operazione messa in atto per permettere agli Amissi il recupero di un'imbarcazione.
Ma chi è passato oggi davanti a porta Ognissanti ha goduto del piacere inaspettato di veder affiorare dal fango (assieme a decine di biciclette...) l'intero basamento dell'edificio, con quella cornice bugnata sotto alle volute sottostanti i dadi che supportano le colonne, che sicuramente pochi


locandina

(28 ottobre 2015) - Non era che un esperimento, quello di considerare l'area degli ospedali come una sorta di parco storico-archeologico. L'iniziativa dell'Azienda Ospedaliera, cui hanno validamente contribuito il Comitato Mura, Lo Squero e il Gruppo Giardino Storico, ha invece avuto un successo superiore a ogni previsione.

Quasi centocinquanta persone hanno affollato domenica 18 ottobre il giardino Treves, riaperto per l'occasione, da cui partiva un viaggio alla scoperta di tesori nascosti e sconosciuti:

Il Gazzettino 20 ottobre 2015

(28 ottobre 2015) - Buone notizie per le mura: l'Amministrazione conferma il suo impegno diretto per il restauro e la valorizzazione delle mura di Padova, col sostegno della Fondazione Cariparo, mentre per il castello dovrebbero arrivare fondi ministeriali. Ma anche molti dei progetti inseriti nel piano triennale ci riguardano da vicino, come quelli per le due porte comunali, Molino e Altinate e quello per la torre civiva.

Ma anche progetti che riguardano apparentemente solo la viabilità toccano le mura, come quello per le rotonde di viale Codalunga: quella centrale cade proprio nel punto dove sorgeva la cinquecentesca porta Codalunga, demolita definitivamente nel 1925, dopo essere stata ristrutturata a metà Ottocento. Potrà essere l'occasione per "riportarla alla luce",


99° Anniversario della strage dell'11 novembre 1916 al bastione della Gatta


Le mura di Padova sono "il più grande" monumento della città ed hanno contenuto lo sviluppo urbano fino alla prima metà del Novecento, ma in molte occasioni le mura (e ciò che vi è stato costruito sopra) sono anche un "contenitore" di storie che vale la pena di continuare a raccontare nonostante il passare degli anni (o forse proprio perchè queste storie non vadano perdute).

Per questo da alcuni anni il Comitato Mura è impegnato nel ricordo della strage del 11 novembre 1916 causata da uno dei primi bombardamenti aerei e che vide rifugiarsi molti padovani nelle casematte del bastione della gatta. Allo stesso tempo l'obbiettivo è anche far riscoprire ai Padovani la cappella realizzata alla base del primo serbatoio-torre dell'acquedotto cittadino nel 1925, a ricordo delle 93 vittime civili di quella tragedia.

Per conoscere meglio questo tragico evento della storia padovana vai a questa pagina.

Come già lo scorso anno, oltre alla cappella, mercoledì 11 sarà possibile visitare anche un altro edificio  poco noto al pubblico, eretto nel medesimo periodo e legato alla Grande Guerra, la Casa del Mutilato di Piazza Mazzini. L'apertura è resa possibile dalla disponibilità della sezione padovana dell'A.N.M.I.G (Associazione Nazionale Invalidi e Mutilati di Guerra).

In entrambi i luoghi saranno presenti videoproiezioni a ciclo continuo sulla storia del bombardamento e degli edifici realizzati.

 

Apertura al pubblico della cappella in memoria dei caduti

Domenica 8 novembre 2015 - Dalle 10,00 alle 13,00

Mercoledì 11 novembre 2015 - Dalle 10,00 alle 12,00

Ingresso all'angolo tra viale della Rotonda e via Citolo da Perugia

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Apertura la pubblico della Casa del Mutilato

Mercoledì 11 novembre 2015 - Dalle 10,00 alle 11,00

Ingresso da Piazza Mazzini 40

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Associazione Culturale Palinsesti

con

Italia Nostra sezione di Padova

Comitato Mura di Padova

 


domenica 8 novembre 2015


gita di studio al Borgo di

 

Venzone (UD)


La visita avrà come tema la storia del borgo medioevale ma anche i restauri, le ricostruzioni e le anastilosi eseguite dopo il terremoto del 1976. Saranno meta: le mura cittadine, l'antico borgo, il Duomo di S. Andrea Apostolo e il  Museo del Terremoto.

Con la guida di archeologi e restauratori


Trattandosi di una visita di una giornata, per lascaire a ciascuno la massima libertà, sono previste le seguenti combinazioni a scelta:

Guida + ingressi (solo visita) - € 15,00

Guida + ingressi + pranzo (viaggio con mezzi propri) - € 35,00

Guida + ingressi + viaggio in pullmino (pranzo escluso) - € 50,00

Guida + ingressi + pranzo + viaggio in pullmino - €70,00


Per chi viaggerà con il pulmino la partenza è prevista alle ore 8.00 dal Prato della Valle (davanti all'ex Foro Boario). Rientro ore 20.00.

Per chi viaggerà con mezzi propri l'appuntamento è davanti al Palazzo comunale di Venzone alle ore 10.30, termine della visita ore 17.45.


In ogni caso è necessario prenotarsi entro il 21 ottobre

I soci del Comitato Mura possono farlo:

- inviando una Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., (specificando la combinazione prescelta)

- telefonando al 340 688 4564.

 

menù del pranzo:


Carpaccio di maiale con pomodorini ciliegia Formaggio salato con patate lesse

Gnocchi di zucca con ricotta affumicata

Tortelli integrali con formadi frant e polenta

Filetto di maiale steccato al rosmarino in salsa di sligowiz con purè di patate

Crostata di zucca

Compresi bevande e caffè



 


In concomitanza con la mostra Luoghi e spazi della salute,

ospitata al MUSME, Museo di Storia della Medicina, dal 6 al 21 febbraio 2016

 

ATTENZIONE, la passeggiata è stata ANNULLATA

 

(clicca sull'immagine per scaricare la locandina)

 

ATTENZIONE, la passeggiata è stata ANNULLATA


verrà riproposta in primavera


La decisione, presa a fine anni Cinquanta del Novecento, di edificare le nuove strutture ospedaliere accanto allo storico ospedale giustinianeo, anziché all’esterno della città, come il Piano Regolatore Generale prevedeva, ha modificato radicalmente l'assetto e l’aspetto di una vasta area a cavallo delle mura veneziane: cancellando corsi d’acqua e giardini, mutilando irreparabilmente il parco Treves di Giuseppe Jappelli e rendendo in buona parte invisibili le mura stesse.

Nonostante l’”invasione”, tracce più o meno evidenti e significative del precedente assetto sono ancora individuabili e possono costituire gli elementi di un parco culturale che potrebbe felicemente convivere con l’attività di cura e al contempo contribuire a conservare una memoria storica che potrebbe essere più ampiamente recuperata in futuro (le mura e il canale in primo luogo), ove si concretizzasse il proposito di realizzare un nuovo ospedale in area periferica.

La passeggiata che l’Azienda Ospedaliera, con l'ULSS 16, lo I.O.V. e il MUSME e con la collaborazione delle associazioni Comitato Mura di Padova e Lo Squero, torna a proporre ai padovani domenica 7 febbraio, dopo il successo del primo esperimento del 18 ottobre 2015, e che si ripeterà periodicamente, è un primo gesto concreto, che prelude alla realizzazione di un percorso guidato, che, mediante segnaletica in loco e semplici supporti informatici per smartphone e tablet, offra a chi, per necessità di cura o professionali, si trovi a percorrere l’area ospedaliera, di scoprire qualcosa del suo passato. Nella convinzione che la curiosità intellettuale possa contribuire al benessere
della mente e del corpo.


Domenica 7 febbraio, alle ore 9,30 - ATTENZIONE, la passeggiata è stata ANNULLATA

appuntamento al MUSME, Museo di Storia della Medicina, via San Francesco 94

 

Visita guidata gratuita, per massimo due gruppi di 25 persone l'uno

Non occorre prenotazione, i gruppi verranno formati in base all'ordine di arrivo dei visitatori

Ci scusiamo fin d'ora con chi non ptesse pertecipare nel caso fosse raggiunto il numero massimo di partecipanti


Il percorso comprende:

- una illustrazione del giardino Treves (non sarà possibile visitarlo in questa occasione)

- le mura veneziane lungo il monoblocco, fino alle cliniche universitarie

- il baluardo Cornaro, compreso l'ingresso alla galleria e alla piazza bassa orientale

- la ghiacciaia nella ex proprietà Morosini

- il ponte dell'Ospitale

- l'ospedale Giustinianeo (solo esterno)


(clicca sull'immagine per scaricare la locandina)


La decisione, presa a fine anni Cinquanta del Novecento, di edificare le nuove strutture ospedaliere accanto allo storico ospedale giustinianeo, anziché all’esterno della città, come il Piano Regolatore Generale prevedeva, ha modificato radicalmente l'assetto e l’aspetto di una vasta area a cavallo delle mura veneziane: cancellando corsi d’acqua e giardini, mutilando irreparabilmente il parco Treves di Giuseppe Jappelli e rendendo in buona parte invisibili le mura stesse.

Nonostante l’”invasione”, tracce più o meno evidenti e significative del precedente assetto sono ancora individuabili e possono costituire gli elementi di un parco culturale che potrebbe felicemente convivere con l’attività di cura e al contempo contribuire a conservare una memoria storica che potrebbe essere più ampiamente recuperata in futuro (le mura e il canale in primo luogo), ove si concretizzasse il proposito di realizzare un nuovo ospedale in area periferica.

La passeggiata che l’Azienda Ospedaliera, con la collaborazione delle associazioni Comitato Mura di Padova e Lo Squero e il Gruppo Giardino Storico dell'Università di Padova, propone ai padovani domenica 18 ottobre è un primo gesto concreto, che prelude alla realizzazione di un percorso guidato, che, mediante segnaletica in loco e semplici supporti informatici per smartphone e tablet, offra a chi, per necessità di cura o professionali, si trovi a percorrere l’area ospedaliera, di scoprire qualcosa del suo passato. Nella convinzione che la curiosità intellettuale possa contribuire al benessere
della mente e del corpo.


Domenica 18 ottobre 2015, dalle ore 14,30

appuntamento al Giardino Treves, ingresso da via Bartolomeo d'Alviano

 

Visite guidate gratuite, a gruppi di 25 persone. Non occorre prenotazione.

I gruppi verranno formati in base all'ordine di arrivo dei visitatori

Contiamo sulla comprensione dei visitatori se si dovessero verificare lunghi tempi di attesa.


Il percorso comprende:

- il giardino Treves, compreso l'ingresso alla ghiacciaia

- le mura veneziane lungo il monoblocco, fino alle cliniche universitarie

- il baluardo Cornaro, compreso l'ingresso alla galleria e alla piazza bassa orientale

- la ghiacciaia nella ex proprietà Morosini

- il ponte dell'Ospitale

- l'ospedale Giustinianeo (solo esterno)


Il basamento della recinzione

(9 ottobre 2015) - In via Paolo Sarpi, a lato del baluardo Moro I, intorno a un terreno di proprietà privata tenuto fino a oggi a prato aperto, è improvvisamente comparsa una recinzione, costituita, al momento, da una rete su stanti metallici, retti da un basamento in calcestruzzo surdimensionato rispetto alla “rete di lamiera artistica zincata” citata nella SCIA. La tempestiva segnalazione del Comitato Mura ha indotto gli uffici competenti a verificare la conformità dei lavori, rispetto a eventuali prescrizioni e vincoli gravanti sull’area.

Ma non è la regolarità o meno dell’opera il punto su cui richiamare l’attenzione di cittadini e amministratori.

logo assessorato logo Comitato Mura


Urbs Ipsa Moenia 2015

conferenze sulle fortificazioni

 

16 ottobre / 27 novembre 2015

 

Intorno al torrione
Alicorno

 

Ricerche proposte divagazioni
una monografia sul bastione

e un omaggio a
Bartolomeo d’Alviano
nel Cinquecentenario
della morte

 

Sala Anziani, Palazzo Moroni, via Municipio 1

il venerdì alle ore 17,30

 

INGRESSO LIBERO fino a esaurimento dei posti disponibili

Le norme di sicurezza vietano di far entrare un maggior numero di spettatori

Ci scusiamo con gli eventuali esclusi confidando nella loro comprensione


scarica il pieghevole con il programma completo

(presentazioni specifiche potranno essere aggiunte qui sotto nel calendario qualche giorno prima di ogni conferenza)

 

L’occasione e il tema per il settimo ciclo Urbs Ipsa Moenia sono offerti dalla presentazione della monografia dedicata dal Comitato Mura a “Il torrione Alicorno, caposaldo meridionale delle mura di Padova”, nella quale vengono presentate le indagini archeologiche preliminari, i progetti e gli esiti dei restauri seguiti al crollo del 2009, corredati da una raccolta di studi sulla complessa vicenda edilizia del bastione e sul contesto, storico e ambientale, nel quale esso è inserito.

Le conferenze del ciclo sviluppano e approfondiscono alcuni dei molti temi che nel volume sono solo sfiorati, o esplorati soltanto in riferimento allo specifico del torrione Alicorno, ampliando la visuale a ulteriori ambiti e territori. Senza rinunciare a uno sguardo sul passato recente e sul presente, per chiudere con un ragionamento sul 
futuro dell’area, settore qualificante di un “Parco delle mura e delle acque”, per il quale il Comitato Mura ha già formulato concrete proposte, contenute in un Piano, fatto proprio dall’Amministrazione comunale.

La rassegna si apre con un omaggio a Bartolomeo d’Alviano, capitano generale dell’esercito veneziano e artefice primo delle mura di Padova, del quale ricorre in ottobre il cinquecentenario della morte e al quale il torrione Alicorno è dedicato.

 

Programma


- venerdì 16 ottobre

Angiolo Lenci

1455-1515: Bartolomeo d’Alviano fra battaglia “murale” e campale. Strategia e tattica di un uomo d'arme

(scarica la presentazione della conferenza)

copertina libro
- venerdì 23
ottobre

Stefano Zaggia - Università di Padova, DICEA

Renzo Fontana - Italia Nostra, Sezione di Padova

presentano il volume:

”Il torrione Alicorno 
caposaldo meridionale delle mura di Padova”

curato da Patrizia Dal Zotto per il Comitato Mura

(scarica la presentazione)

> Vai alla pagina dedicata al volume


- venerdì 30
ottobre

Michelangelo Munarini - Ispettore onorario, Soprintendenza Archeologia del Veneto

L’area di Santa Croce prima del sistema bastionato veneziano, fra indagine archeologica e ricerca storica

(scarica la presentazione della conferenza)


- venerdì 6 novembre

Adriano Verdi

Macchine idrauliche e controllo delle vie d’acqua, da Francesco di Giorgio al caso di Padova

(scarica la presentazione della conferenza)


- venerdì 13
novembre

Franco Benucci

Dal “fossatum” di S. Giustina al canale Alicorno: origini, avventurosa vita e virtuale scomparsa di una via d’acqua

(scarica la presentazione della conferenza)


- venerdì 20
novembre

Alberto Susa

Oltre le mura. L’area industriale fra Santa Croce e Bassanello fra Otto e Novecento

(scarica la presentazione della conferenza)

 

- venerdì 27 novembre

Vittorio Spigai

Giardini dell’Alicorno, parco Margherita Hack, Tronco Maestro: il “Parco delle mura e delle acque”, intorno all’Alicorno esiste già?

(scarica la presentazione della conferenza)

 

scarica il pieghevole con il programma completo

 

Nel corso del ciclo si svolgeranno alcune visite guidate, per le quali saranno richieste l’associazione al Comitato Mura e una piccola quota di partecipazione. 

Il relativo calendario verrà comunicato successivamente.


locandina

"CONNESSIONI"

Il contemporaneo nei luoghi storici:

le porte e i bastioni di Padova

2 - 11 ottobre 2015

Con Paolo Caporello e il Comitato Mura

“Connessioni“ è il titolo scelto per questa sesta edizione di “Passaggi artistici “, manifestazione che intende mettere in relazione il ricco patrimonio monumentale e storico di una città d’arte quale è Padova, con le forme espressive del linguaggio artistico contemporaneo.


locandina

PASSAGGI ARTISTICI 7

 

Il contemporaneo nei luoghi storici:

le porte e i bastioni di Padova


"RIVELAZIONI"


24 settembre - 2 ottobre 2016

Con Teatro Laterale e il Comitato Mura

L'edizione 2016 di Passaggi Artistici, organizzata da Teatro Laterale e Comitato Mura, per la cura di Paolo Caporello, coinvolge le cinque porte della cinta veneziana, che ospiteranno installazioni di artisti contemporanei che ruotano intorno all'idea della rivelazione.


(7 settembre 2015) - Ci fa enorme piacere che il nuovo assessore ai Lavori Pubblici Paolo Botton abbia avuto l’idea di lanciare una pubblica sottoscrizione per finanziare il restauro e il riposizionamento dei resti del leone di San Marco del baluardo Santa Croce, che dal giorno del  ritrovamento, avvenuto ormai venticinque anni fa, giacciono, più o meno abbandonati, all’interno del bastione.

L’idea di ricollocare il leone al suo posto, in occasione dei parziali restauri in corso al baluardo, è partita dal Comitato Mura, che fra l’altro, con l’abituale, cruciale aiuto del Gruppo Speleologico Padovano CAI,


area ospedaliera mura(31 luglio 2015) - Alla fine hanno vinto il buon senso e le ragioni della valorizzazione delle mura. E anche la disponibilità della maggioranza dei cittadini a cambiare le proprie abitudini quando ne vale la pena e, è giusto riconoscerlo, quella dell'Amministrazione ad ascoltare ed eventualmente cambiare idea.

Le transenne che offendevano la facciata di porta Ognissanti al Portello sono state rimosse e resa definitiva l'interruzione del traffico veicolare fra via Loredan e via Gradenigo.
Non possiamo che rallegrarcene, rimandandovi per ulteriori commenti a quanto riportato nell'articolo del Mattino di Padova,


(31 luglio 2015) - Questa notizia avremmo dovuto darvela da tempo, perlomeno a quanti di voi non l’hanno letta sui giornali. Perché è una notizia importante, per le mura innanzitutto, ma anche per il Comitato Mura.

L’Amministrazione comunale ha dunque fatto proprio il Piano per il Parco delle Mura che la nostra associazione aveva predisposto l’estate scorsa e presentato in autunno, ottenendo un convinto apprezzamento. Che ora è stato suggellato ufficialmente con l’”acquisto” del Piano, come riporta Il Mattino. In realtà, anche se la cifra può apparire consistente, si tratta di un rimborso spese per un lavoro di livello professionale,


Luoghi e memorie nella Padova della Grande Guerra

Tornano come ogni estate i Notturni d'Arte, dedicati quest'anno al ricordo della Grande Guerra. Un'occasione per ricordare, ma anche per visitare luoghi solitamente non aperti al pubblico. Un programma ricco e interessante, da seguire per intero.

Come sempre, anche il Comitato Mura dà il suo contributo guidando quest'anno due serate, legate alla prima Guerra mondiale, ma


(24 luglio 2015) - Mentre si fanno piani, seri e lungimiranti, per il recupero e la valorizzazione delle mura, continua in sordina la loro quotidiana, silenziosa distruzione…
No, non parliamo di demolizioni di parti di mura visibili (ci mancherebbe anche quello!), no, parliamo di smantellamenti  minimi, apparentemente insignificanti, di parti di mura oggi invisibili perché nascoste sotto il livello del suolo e in qualche caso obiettivamente ben difficili da recuperare alla vista, anche con tutte le buone intenzioni. Ma proprio per questo,


(15 luglio 2015) - Non si tratta ancora dei grandi lavori di restauro e valorizzazione delle mura che la nuova Amministrazione ha promesso di intraprendere, già a partire dal prossimo anno, ma proseguono nel frattempo i restauri in corso o programmati da tempo. Mentre si avvia a conclusione il lungo processo di sistemazione di porta Ognissanti, è partito in parallelo quello che riguarda il baluardo Santa Croce, mentre entro l’anno si dovrebbe intervenire sul torrione della Gatta per la sistemazione del sacello dedicato ai caduti nel bombardamento del 1916 e del muro di contenimento dei giardini.
Nei giorni scorsi abbiamo avuto l’opportunità di visitare entrambi in cantieri


youtube

«A Wall Play»

Alla scoperta delle mura di Padova attraverso il teatro

(10 luglio 2015) - Il 28 giugno si è conclusa l'avventura di A Wall Play, un singolare viaggio nelle mura di Padova che per otto giorni si è dipanato attraverso spettacoli teatrali, performance site specific, laboratori, visite guidate, che hanno animato il torrione Alicorno, il bastione Impossibile, il baluardo Moro II, il torrione Pontecorvo. Un progetto sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo attraverso il bando CulturalMente 2014.

Bel successo di pubblico,

 

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La mostra organizzata dalla Lega Navale prevede una sezione dedicata alle mura nella quale il Comitato Mura espone una selezione di pannelli tratti dalle sue storiche mostre fra cui "Le mura di Padova. Rilevamento fotografico" del 1985 e "Le mura ritrovate" del 1987, oltre ad un filmato sui ponti di Padova. Un'occasione per rivedere le mura com'erano una trentina di anni fa e conforntarle con la situazione attuale.

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locandina

«A Wall Play»

Alla scoperta delle mura di Padova attraverso il teatro

21/28 giugno 2015

Pronto come sempre a collaborare con gruppi di teatro contemporaneo per trovare nuove vie per far conoscere e rendere vive le mura di Padova, il Comitato Mura, dopo Film Sound 2015, è coinvolto in un altro dei progetti vincitori del bando Culturalmente 2014, promosso dalla Fondazione Cariparo e stavolta con un ruolo più rilevante.


Alicorno_porzione_visibile_t(9 giugno 2015) - Per il secondo anno consecutivo la Protezione Civile di Padova ha dedicato una parte della propria manovra annuale, svoltasi sabato 6 giugno, alle mura di Padova, rinnovando la collaborazione con il Comitato Mura di Padova e il Gruppo Speleologico Padovano CAI, con il sostengo degli assessorati all'Edilizia Pubblica e alla Sicurezza-Protezione Civile.

Se l'anno scorso la sinergia tra questi gruppi aveva prodotto la "ricomparsa" del torrione Ghirlanda, quasi completamente avvolto dalla vegetazione, quest'anno gli obbiettivi sono stati addirittura due.

A ricomparire questa volta è stato il torrione Alicorno, il più grande tra i bastioni di forma circolare della cinta cinquecentesca con una storia complessa

catasto 1832
(26 maggio 2015)
- A seguito delle notizie apparse nei giorni scorsi sulla stampa locale riguardo alla ipotesi si realizzare un parcheggio alla ex caserma Prandina, il Comitato Mura ha ritenuto utile ritornare sull'argomento per ricordare la proposta fatta a suo tempo di riportare la strada di circonvallazione interna (via Orsini) sul suo tracciato originale, allontanandola dalle mura.

Il futuro della Prandina: un’occasione anche per le mura

La disponibilità del Demanio alla concessione (e in seguito, forse, alla cessione definitiva) dell’ex caserma Prandina al Comune, apre importanti scenari di trasformazione per quel settore della città. Qualsiasi progetto si voglia sviluppare su quell’area deve necessariamente cogliere l’occasione


(19 maggio 2015) - Domenica 17 maggio in piazza delle Erbe, per il raduno provinciale delle associazioni scoutistiche, il Comitato Mura ha ideato e organizzato il Grande Gioco delle Mura. Lupetti e coccinelle, giovanissimi scout di età intorno ai dieci anni, divisi in gruppi di trenta, hanno costruito per tre volte un grande plastico delle mura di Padova realizzato in materiale "povero", semplice cartone ondulato, ma realistico e completo di tutte le sette porte e i diciannove bastioni.

 

Sotto l'occhio vigile ed esigente del capitano generale dell'esercito veneziano Bartolomeo d'Alviano e del suo fido architetto Sebastiano da Lugano, i giovani scout hanno trasportato per mezzo di "carriole umane" i cinquantadue pezzi che costituivano


locandinaNell'ambito di Filmsound 2015 Immagini in ascolto, un festival di cinema e musica organizzato da L’Atalante Cinema in collaborazione con un folto gruppo di associazioni e il sostegno della Fondazione Cariparo attraverso il bando Culturalmente 2014, il Comitato Mura guiderà una delle Visioni itineranti, passeggiate alla scoperta della storia di Padova, in particolare dei luoghi in cui si svolge la rassegna.
Alle 11 di domenica 24 maggio, è prevista infatti una visione itinerante dedicata alle mura di Padova, da porta Santa Croce al torrione di Santa Giustina, con partenza da Porta Santa Croce, alle ore 11:00.
La passeggiata è aperta a un massimo di 20 persone, con prenotazione obbligatoria al 347 1397937.

Il Mattino 6 gennaio 2015

(14 maggio 2015) - La proposta che l’assessore Stefano Grigoletto ha lanciato per risolvere il problema parcheggi per l’ospedale (Il Gazzettino del 10 maggio) ha il pregio di affrontare il problema a livello urbanistico, inserendo la possibile soluzione di uno specifico problema, come la disponibilità di posti auto, in un contesto più ampio, che prende in considerazione le possibili ricadute della localizzazione prescelta, positive o meno che siano.

Dal nostro punto di vista si tratta di una soluzione in cui, se ben gestita, potrebbero prevalere i pregi rispetto ai difetti.


pianta del gioco

Nell’ambito dell’Evento CdA Interassociativo delle associazioni scout del padovano (AGESCI, ASSISCOUT, AVSC, CNGEI E FSE), il Comitato Mura ha organizzato per domenica 17 maggio un grande gioco cui parteciperanno lupetti e coccinelle, cioè bambini  intorno ai dieci anni di età.
Ai quali sarà affidato un compito molto impegnativo: costruire le mura di Padova!

logoIn piazza delle Erbe, nei pressi della fontana, la mattina fra le 10 e le 12,30, con la guida del capitano generale della Serenissima Bartolomeo d’Alviano, che nella realtà storica diede inizio alla costruzione delle nuove mura nel 1513, i piccoli scout dovranno disporre


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4 giugno - 24 settembre - ore 17:30 Conferenze in occasione della mostra (QUI info e calendario)

11 giugno - 3 settembre - ore 16:00 Un caffè al Museo (QUI info e calendario)

Si è aperta il  23 maggio 2015, nelle sale del Piano Nobile dello Stabilimento Pedrocchi contigue a quelle del Museo del Risorgimento e dell’Età Contemporanea, e rimarrà aperta fino al 4 ottobre la mostra L’arte ferita. Salvaguardia, danni e restituzioni nel periodo della Grande Guerra. L’esposizione è organizzata dal Comune di Padova, Assessorato Cultura Turismo Musei e Biblioteche, Musei Civici e dall’Università degli Studi di Padova, Comitato d’Ateneo per il Centenario della Grande Guerra


Sala di Luigi il GrandeIN PRIMO PIANO >> (30 aprile 2015) - Alla fine ha vinto Manchester e il quartier generale del telescopio SKA non sarà ospitato nel castello carrarese.

La delusione del mondo scientifico è comprensibile e anche quella di chi vedeva nell’operazione possibili ricadute economiche. Ma per il futuro del castello in quanto grande patrimonio pubblico da restituire alla città, è una buona notizia.

Per ora solo buona e non “ottima”, perché il futuro del castello è ancora molto incerto, perché


Il Mattino 25 aprile 2015(25 aprile 2015) - Sembra scongiurato il pericolo che la fossa del baluardo Cornaro venga sacrificata per ricavarne un parcheggio. La contrarietà delle associazioni culturali cittadine, espressa nel comunicato di quattro giorni fa, ha avuto evidentemente il suo effetto e sembra sia stata trovata una soluzione più ragionevole.
Speriamo che la notizia trovi ulteriore conferma nei fatti, ma intanto la registriamo con soddisfazione.

Leggi il comunicato
del 21 aprile, sottoscritto
da tredici associazioni culturali cittadine


Il Mattino 15 aprile 2015

La fossa delle mura non può diventare un parcheggio

(Comunicato 21 aprile 2015) - La planimetria del progetto di parcheggio presentato al Comune dal direttore generale dell’Azienda Ospedaliera, Claudio Dario, e pubblicata dal Mattino di mercoledì 15 aprile, spiega perfettamente in cosa consisterebbe la presunta “valorizzazione” delle mura attraverso la creazione di un parcheggio nell’“area abbandonata” attorno al baluardo Cornaro. Altro che “una fascia” di terreno “accanto” la baluardo: l’intera fossa verrebbe cementificata e riempita di macchine (è ovviamente impensabile che venga lasciata a prato, in due giorni di pioggia diverrebbe impraticabile).

Ribadiamo con forza che quella NON È un’area “abbandonata”, quella è la “fossa”, parte integrante delle mura: anzi, si tratta dell’unico tratto di fossa conservato a Padova. Eliminato quello, sarebbe persa ogni possibilità di “vedere” le mura per quello che sono: un sistema complesso di opere, di cui il muro è solo un elemento.
Ferrara e Lucca sono ottimi esempi per capire.
Cementificare la fossa equivale in tutto e per tutto a demolire un tratto di mura.
Non sarebbe davvero un buon inizio per il tanto atteso, e ripetutamente promesso, “Parco delle Mura e delle Acque”, che dovrebbe far recuperare a Padova identità e valore estetico, storico, urbanistico, culturale, turistico.

Il problema dei parcheggi per l’ospedale è oggettivo e sarebbe sciocco negarlo. Ma va risolto tenendo conto anche delle esigenze più generali di una città, che non è e non deve essere solo una aggregazione di dormitori e pubblici servizi, ma un luogo dove una comunità di uomini e donne possa curare il proprio corpo, ma anche la mente, per la quale nessuna medicina può sostituire cultura e bellezza.
La nostra opposizione al progetto è netta.


Comitato Mura di Padova
FAI – Delegazione di Padova
Italia Nostra – Sezione di Padova
Legambiente Padova
Gruppo Giardino Storico dell’Università di Padova
Ass. Progetto Portello
Ass. Lo Squero
CLAC - Comunità per le Libere Attività Culturali
Ass. Free Software Users Group
Società Archeologica Veneta onlus
Gruppo Speleologico Padovano CAI
Università Popolare di Padova
Ass. Arc.A.Dia


Leggi sullo stesso argomento: (26 marzo 2015) - Un parcheggio contro il Parco delle Mura e delle Acque

 



Un estratto del comunicato è stato pubblicato dal Mattino di Padova il 21 aprile 2015


Sempre il Mattino di Padova, il 25 aprile riporta la notizia che l'idea di trasformare la fossa in parcheggio è stata accantonata

Il 1 maggio il Mattino ha infine publicato il testo integrale del comunicato, con tutte le firme delle associazioni, nella rubrica delle lettere

Con 11 km di sviluppo, diciannove bastioni e sei porte superstiti, le mura rinascimentali di Padova sono, per dimensioni, il più grande monumento della città. Con i resti delle mura comunali e carraresi, le porte e il castello, costituiscono un patrimonio di storia, cultura e arte di enorme valore. Eppure sono ancor oggi fra i monumenti più trascurati e meno noti agli stessi padovani.

Il Comitato Mura, che da più di trent'anni si batte per la loro salvaguardia, ripara a questa mancanza di attenzione e conoscenza, fornendo in questo sito informazioni e documenti sulle strutture difensive della città succedutesi nel corso dei secoli.

Non conosci le mura di Padova?
Guarda le presentazioni

< Le mura rinascimentali

Le mura comunali >


8 maggio - 19 giugno 2015 -  Urbs Ipsa Moenia

scarica il pieghevole oppure leggi il programma e la presentazione online

ultima conferenza 19 giugno: SCARICA la presentazione
Mura comunali e carraresi di Padova: aggiornamenti, segnalazioni, proposte



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Con 11 km di sviluppo, diciannove bastioni e sei porte superstiti, le mura rinascimentali di Padova sono, per dimensioni, il più grande monumento della città. Con i resti delle mura comunali e carraresi, le porte e il castello, costituiscono un patrimonio di storia, cultura e arte di enorme valore. Eppure sono ancor oggi fra i monumenti più trascurati e meno noti agli stessi padovani.

Il Comitato Mura, che da più di trent'anni si batte per la loro salvaguardia, ripara a questa mancanza di attenzione e conoscenza, fornendo in questo sito informazioni e documenti sulle strutture difensive della città succedutesi nel corso dei secoli.

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Bartolomeo d'Alviano

 

BARTOLOMEO D'ALVIANO

† 7 ottobre 1515


"...il quale, ammalato a Ghedi, in bresciano, minore di sessanta anni, passò ne' primi dí di ottobre, con grandissimo dispiacere de' viniziani, all'altra vita; ma con molto maggiore dispiacere de' suoi soldati, che, non si potendo saziare della memoria sua, tennono il corpo suo venticinque dí nello esercito, conducendolo, quando si camminava, con grandissima pompa. E volendo condurlo a Vinegia...

leggi tutto... >>

Nella pagina tutti i ritratti noti del condottiero, un lamento per la sua morte e link utili per approfondire



È IN LIBRERIA


la nuova monografia

curata da Patrizia Dal Zotto

per il Comitato Mura

scarica la presentazione

 

più informazioni >

URBS IPSA MOENIA

ultima conferenza 27 novembre

Il “Parco delle mura e delle acque”,
intorno all’Alicorno esiste già?

scarica la presentazione

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ogni venerdì dal 16/10 al 27/11

leggi il programma /  scaricalo in pdf


Con 11 km di sviluppo, diciannove bastioni e sei porte superstiti, le mura rinascimentali di Padova sono, per dimensioni, il più grande monumento della città. Con i resti delle mura comunali e carraresi, le porte e il castello, costituiscono un patrimonio di storia, cultura e arte di enorme valore. Eppure sono ancor oggi fra i monumenti più trascurati e meno noti agli stessi padovani.

Il Comitato Mura, che da più di trent'anni si batte per la loro salvaguardia, ripara a questa mancanza di attenzione e conoscenza, fornendo in questo sito informazioni e documenti sulle strutture difensive della città succedutesi nel corso dei secoli.

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8 maggio - 19 giugno 2015 -  Urbs Ipsa Moenia

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Mura comunali e carraresi di Padova: aggiornamenti, segnalazioni, proposte



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Urbs Ipsa Moenia 2015

conferenze sulle fortificazioni

 

 

 

Castelli e mura

 

Il castello di Padova e le difese del territorio nel Medioevo

Nuovi dati archeologici - Restauri a confronto

Un autore per gli affreschi del Castello Carrarese

 

dall'8 maggio al 19 giugno 2015, il venerdì, alle ore 17,30

Sala Anziani, Palazzo Moroni, via Municipio 1

 

INGRESSO LIBERO

fino a esaurimento dei posti disponibili

Le norme di sicurezza vietano di far entrare un maggior numero di spettatori

Ci scusiamo con gli eventuali esclusi confidando nella loro comprensione


scarica il pieghevole con il programma completo

(presentazioni specifiche verranno aggiunte qui sotto nel calendario qualche giorno prima di ogni conferenza)


Il ciclo Urbs Ipsa Moenia torna a occuparsi delle difese medievali di Padova e del suo territorio.

Come sempre, l’obiettivo è puntato sulle acquisizioni più recenti, dal punto di vista della conoscenza come da quello della fruizione, che sottintende conservazione e restauro.

Riportare l’attenzione sulle difese che hanno preceduto la rivoluzione architettonica, urbanistica e territoriale prodotta dalla cinta bastionata cinquecentesca serve a ricordare che la città di Padova, come accade per ogni città storica, si presenta come un palinsesto in cui edifici pubblici, privati, di culto e strutture difensive si sono avvicendati in un continuum di sovrapposizioni, che vanno ritrovate, studiate e salvaguardate. Senza privilegiare un’epoca rispetto a un’altra.

Lo stesso vale per il territorio, le cui vicende non sono meno complesse, come gli studi in corso da alcuni anni continuano a confermare, individuando e ricostruendo una complessa rete di castelli e fortificazioni lungo le diverse e sempre mutevoli linee di confine.

Punto di partenza d’obbligo il castello di Padova, dove le novità si susseguono, anche “a riflettori spenti”. La pulitura dall’intonaco della parete che affaccia a sud sulla corte maggiore ne ha rivelato l’aspetto originario, mentre i sondaggi archeologici, nella corte e intorno a essa, hanno gettato importanti squarci di luce sulle strutture che hanno preceduto il castello carrarese. Nel frattempo se ne studia la decorazione affrescata, e se ne cominciano a individuare autori e significati.

Riguardo al territorio, se da un lato si ricostruisce per via archeologica una complessa rete di rocche e castelli distribuiti sui Colli Euganei, di cui poco rimane visibile, con l’importante eccezione di San Martino della Vaneza e di Valbona, le città minori, Cittadella, Este, Montagnana, recuperano e valorizzano le proprie mura.

In chiusura, uno sguardo sulle mura medievali di Padova, il cui studio può ancora riservare sorprese.

Le conferenze saranno accompagnate da visite guidate nei luoghi di cui si parlerà, per permettere una “verifica sul campo” di quanto illustrato.

 

In collaborazione col progetto europeo MEMOLA (MEditerranean MOntaneous LAndscapes)

 

Programma


- venerdì 8 maggio

Stefano Tuzzato
Castello di Padova 2011-2014: quattro anni di indagini archeologiche, quattro anni di scoperte

Edi Pezzetta
Interventi strutturali nella prospettiva del riuso del Castello di Padova

(scarica qui la presentazione della conferenza)


- venerdì 15 maggio

Adelmo Lazzari, Serena Franceschi
Restauri “d’epoca” e restauro contemporaneo: i casi di S. Martino della Vaneza e di Valbona

(scarica qui la presentazione della conferenza)


- venerdì 22 maggio

Francesca d'Arcais
La reggia ritrovata. Decorazioni parietali del Castello carrarese: un “nuovo” pittore alla corte di Francesco il Vecchio

(scarica qui la presentazione della conferenza)


- venerdì 29 maggio

Patrizia Valle
Progetto Cittadella 1994/2013. 
Restauro e ri-Animazione delle mura

(scarica qui la presentazione della conferenza)


- venerdì 5 giugno

Francesco Tognana
“Pietre vive” dei Colli Euganei: castelli e strutture fortificate tra X e XIV secolo

(scarica qui la presentazione della conferenza)


- venerdì 19 giugno

Ugo Fadini e Adriano Verdi
Mura comunali e carraresi di Padova: aggiornamenti, segnalazioni, proposte

(scarica qui la presentazione della conferenza)

 

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Nel corso del ciclo si svolgeranno alcune visite guidate, per le quali saranno richieste l’associazione al Comitato Mura e una piccola quota di partecipazione. 

Il relativo calendario verrà comunicato successivamente.


castello(15 aprile 2015) - Il destino del castello di Padova verrà dunque deciso fra poco più di due settimane, dall’assemblea degli undici paesi dei cinque continenti che partecipano al progetto del radiotelescopio SKA, che sceglierà la sede del quartier generale del progetto fra l’osservatorio di Jodrell Bank, vicino a Manchester, e quello di Padova, che ha la sua sede storica nel castello carrarese.
Sono fuori discussione l’importanza del progetto e il conseguente enorme prestigio che ospitarne la sede porterebbe alla nostra città. Così come logica e legittima è la richiesta da parte dell’Osservatorio di Padova di poter disporre di una ulteriore, (molto) consistente porzione


scavi Arena(10 aprile 2015) - Passando accanto ai giardini dell’Arena, magari osservando i resti dell’anfiteatro romano, di cui si sta completando la pulitura, l‘occhio intercetta inevitabilmente quei teloni che coprono gli scavi archeologici compiuti, ormai un paio d’anni fa, con l’obiettivo di accertarne l’effettiva ampiezza, ma anche di ritrovare qualche traccia del palazzo Scrovegni che sui resti dell’arena era sorto nel medioevo. Erano emersi dati molto interessanti, che avevano chiarito molti dubbi (la nostra arena era effettivamente ampia quanto quella di Verona) e, come sempre accade, ne avevano suscitati di nuovi. Fra i nodi da sciogliere, la funzione di una grande vasca rotonda, ben conservata, con i suoi gradini di accesso, e le varie fasi del palazzo, passato attraverso varie proprietà diverse, ognuna delle quali aveva lasciato la sua impronta, infine demolito nell’Ottocento dai Gradenigo, ultimi proprietari, e sostituito da una più modesta abitazione, poi


L'area attorno al torrione Alicorno

(2 aprile 2015) - La scuola materna Madonna di Lourdes sarà presto sostituita dalla nuova, intitolata a Luigi Gui e appena inaugurata in via Buzzaccarini. Si libereranno così gli edifici attualmente occupati dalla scuola, che sorge lungo le mura a nord del torrione Alicorno. Prima che ne venga frettolosamente decisa una qualsiasi nuova destinazione, è il caso di segnalare la rilevanza cruciale del contesto in cui è inserita.

Ma, prima ancora, va chiarita una questione di metodo.

Il nascente “Parco delle mura e delle acque” richiederà tempi lunghi e non potrà che essere realizzato per fasi. Giusto quindi definire un ordine di priorità per gli interventi, come l’Amministrazione ha già fatto, indicando al primo posto il segmento Arena-Golena S. Massimo. Sarebbe però un grave errore procedere senza aver prima predisposto un progetto quadro,


Il mattino

(26 marzo 2015) - La nuova amministrazione comunale ha messo fin dal primo giorno la valorizzazione del sistema delle mura e delle acque al centro della sua politica per la città, come risorsa per i cittadini e, in prospettiva non lontana, come fonte di ricchezza, attraverso l’incremento di flusso turistico che esse possono produrre.
Non abbiamo perciò dubbi sulla risposta che verrà data alla proposta avanzata dalla UIL e avallata dalla direzione generale dell’Azienda ospedaliera (vedi Il Mattino di oggi), di creare un parcheggio da 300 (trecento!) auto nella fossa accanto al baluardo Cornaro. Non potrà che essere negativa:


Come ormai avviene da molti anni il Comitato Mura, in collaborazione con il Comune di Padova e la Parrocchia della Natività della B. V. Maria, ricorda il pesante bombardamento che colpì Padova la notte tra il 7 e l'8 febbraio 1944. Il bombardamento colpì in particolare la casamatte sotterranea del torrione Impossibile (allora nota come Rifugio Raggio di Sole) provocando circa 200 vittime.

 

Per approfondire il racconto del bombardamento dell'8 febbraio 1944 visita la pagina specifica, cliccando qui.

 

Le celebrazioni di quest'anno, oltre al doveroso momento di raccoglimento per ricordare i caduti e la visita al torrione-rifugio, prevedono l'inaugirazione di una piccola mostra permamente sui bombardamenti a Padova e su questa strage in particolare, a cura del Comitato Mura di Padova, e inoltre la proiezione di video documentari a tema.

 

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Clicca qui o sull'immagine per scaricare il volantino

 

8 FEBBRAIO 1944 - 2015

IL BOMBARDAMENTO AEREO SU PADOVA


71° ANNIVERSARIO

PROGRAMMA

DOMENICA 8 FEBBRAIO 2015

 

Ore 10,00: S. Messa a suffragio delle vittime presso la Chiesa della Nattività. Al termine, cerimonia di deposizione dei fiori presso il cippo di via P. Bronzetti.

A cura della Parrocchia della Natività della B. V. Maria

 

Dalle 10,30 alle 12,30: visite ai sotterranei del torrione Impossibile (ex rifugio antiaereo Raggio di Sole) con la presentazione dell'allestimento didattico presso l'Aula 1914 (ingresso da via Raggio di Sole 2)

Ore 11,30: cerimonia di deposizione dei fiori presso l'altare interno al giardino di via Raggio di Sole 2.

A cura del Comitato Mura di Padova

 

Ore 16,30: proiezione dei documentari "La seconda Guerra Mondiale - Sotto le bombe" e "8 febbraio 1944 - La strage del torrione Impossibile" con video-testimonianze di superstiti del bombardamento. Presso l'Aula 1914 in via Raggio di Sole 2.

Al termine (17,45 circa): visita alla galleria del torrione Impossibile (ex rifugio antiaereo Raggio di Sole).

A cura del Comitato Mura di Padova

 

Ingresso libero

La cittadinanza è inviata a partecipare.

 

 

 

 


NON SOLO MURA


Ciclo continuo di conferenze per i soci del Comitato Mura


il sabato pomeriggio, alle 17,30, all'Aula 1914, in via Raggio di Sole 2

ingresso in sala consentito fino a esaurimento dei posti disponibili


PROGRAMMA FEBBRAIO-MARZO 2015


Il programma di
Non solo mura prosegue allontanandosi dalle mura di qualche migliaio di chilometri per portarci sulle vette dell'Himalaya per poi tornare in città fra medioevo e epoca romana, riallontanarsene per poporre problemi urbanistici e architettonici che qualcosa in comune con le vicende padovane possono avere, e concludersi planando sull'epoca della loro costruzione per occuparsi infine di chi sulle mura operava.


7 febbraio 2015
L'EVEREST TRA SOGNO, AVVENTURA E SCIENZA
Milva Boselli e Gianumberto Caravello


14 febbraio 2015
L’ARCHITETTURA DELLA CAPPELLA DEGLI SCROVEGNI
Adriano Verdi


21 febbraio 2015
PONTE PONTECORVO E I PONTI ROMANI DI PADOVA
Daniela De Zuccato


28 febbraio 2015
LA NUOVA SEDE DI CA’ FOSCARI A VENEZIA (1995-2015) - AREA DELL’EX OSPEDALE DI LE CORBUSIER
Vittorio Spigai

Il progetto di Le Corbusier del 1964-65, l’ultimo del maestro, segnava Venezia inserendo un enorme oggetto-monumento all’arrivo dal ponte lagunare. Linguaggio e materiali nuovi e autonomi, veniva demolito il grande Macello ottocentesco, la trama delle calli e campielli preesistenti e il tessuto minore contiguo. Il progetto di Ca’ Foscari, che - con lavori iniziati nel 1995 - si sta realizzando sulla stessa area, procede per gradi. Recuperando il Macello, adattando le parti nuove all’impianto morfologico preesistente, reintegrando l’architettura minore preservata. Struttura d’impianto, linguaggio e materiali si misurano col sito e la venezianità. A distanza di trent’anni, due ideologie a confronto per la porta alla città antica.


7 marzo 2015
CORTE LANDO-CORRER: DALLA FILANTROPIA AL RESTAURO
Vittorio Dal Piaz


14 marzo 2015
“SECURITAS” E ORDINE PUBBLICO  A PADOVA TRA ‘500 E ‘900: DAI BOMBARDIERI VENETI AI VIGILI URBANI
Angiolo Lenci

”… sono le muraglie, i baluardi, le fosse e i terrapieni come un corpo senz’anima che non ha vita che lo regga, e sostente. Et però quali l’anima al corpo, tale è il Capitano alla fortezza, e sono i soldati in essa non altrimenti,c he gli spiriti vitali al corpo…” (G. Busca, Architettura militare …) .I problemi della difesa di una città includono non solo la costruzione delle mura ma, soprattutto, la necessità di un valido presidio. Inoltre, l’ordine interno costituisce un altro inscindibile elemento per la salvaguardia dell’apparato di sicurezza. Padova, nel corso dei secoli che vanno dalla dominazione veneziana all’Unità d’Italia e, praticamente, fino ai giorni nostri, ha attraversato periodi in cui l’ ordine pubblico, in momenti ordinari o drammatici, è stato garantito da vari organismi cittadini e statali che si sono alternati o evoluti nel tempo. Alcune di queste istituzioni hanno avuto una continuità fino ai nostri giorni, altre sono scomparse e possono essere rintracciate solo attraverso una ricerca storica.


scarica qui il programma

Per aggiornamenti e informazioni dell'ultima ora consultate la nostra pagina facebook


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Il Comitato Mura, in collaborazione con il Comune di Padova e la Parrocchia della Navità della B.V. Maria, promuove commemorazioni del bombardamento dell'8 febbraio 1944 che colpì vari luoghi della città tra cui il rifugio Raggio di Sole ricavato nelle casematte sotterranee del torrione Impossibile. Il bombardamento causò circa 200 vittime.

A questo link il programma delle iniziative previste per l'8 febbraio 2015.

Qui sotto un breve racconto della strage dell'8 febbraio 1944.

Il Mattino 6 gennaio 2015

(Comunicato 8 gennaio 2015) - Accogliamo con soddisfazione gli impegni che l’Amministrazione Comunale di Padova ha illustrato alla stampa, in diversi articoli pubblicati il 6 gennaio, relativamente al restauro e alla valorizzazione del sistema bastionato di Padova.

Dai testi pubblicati ci pare sia stato colto il punto centrale del Progetto Unitario del Parco delle Mura che abbiamo presentato all’Amministrazione nello scorso settembre e rinnovato con altre recenti proposte attuative: le mura devono essere considerate come un sistema unitario e non come un insieme di episodi da trattare separatamente. La mole dei lavori deve necessariamente


(18 dicembre 2014) - Nei giorni scorsi abbiamo avuto il piacere di vedere attribuiti due importanti riconoscimenti a persone che in tempi e modi diversi hanno fatto parte della storia del Comitato Mura.

Lunedì 15, al Teatro Argentina di Roma, Michele Sambin e il Tam Teatromusica hanno ricevuto il Premio Speciale Ubu 2014, il più prestigioso riconoscimento nell'ambito del teatro di ricerca italiano. Tam Teatromusica, una delle presenze storiche sulla scena, nella fattispecie anche musicale, padovana e nazionale, è stato premiato "per l'attività di ricerca fra esperienze di interazione sociale e


(3 dicembre 2014) - Nella seduta del Consiglio Comunale di lunedì 1 dicembre 2014 si è discusso di due argomenti che riguardano da vicino le mura.

Per il primo, il nuovo assetto di via Portello, con l’area pedonale antistante la porta e il problema del traffico, su cui la posizione del Comitato Mura è nota, non è ancora chiaro quel che l’Amministrazione deciderà. Dopo la decisione di adottare il doppio senso di circolazione su via Ognissanti sembrerebbe ormai esclusa la necessità di riaprire il traffico davanti alla porta, da via Gradenigo a via Loredan, ma ancora non si parla di eliminare le barriere che sfregiano la facciata interna della porta, appena recuperata nella sua originaria imponenza, e che sarebbe dovuta essere il punto focale del riassetto dell’area

 

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Giro completo, a tappe, delle mura di Padova

rinascimentali e medievali

Con il patrocinio del Comune di Padova



Ogni domenica
(salvo pausa estiva e di fine anno), dalle 9,30 alle 12,30


Attenzione: il calendario 2016 è in via di definizione. Prima tappa domenica 10 gennaio 2016

volantino
Il giro delle mura in dieci tappe a ciclo continuo, che il Comitato Mura organizza ormai con regolarità da fine 2011 continua anche nel 2015.

Nel corso dell'anno sono previsti almeno tre giri completi. In questo modo chi non potesse seguire le dieci tappe di seguito potrà recuperare quelle eventualmente perdute in uno dei cicli successivi.

Le visite comprendono le passeggiate lungo le mura e l'ingresso agli ambienti interni di volta in volta visitabili (lavori o attività in corso possono impedire temporaneamente l'accesso a uno spazio, mentre nuovi restauri possono rendere agibili spazi in precedenza non accessibili).

Le passeggiate si svolgono la domenica mattina con partenza alle ore 9,30 e conclusione alle 12,30 circa.
I luoghi di appuntamento sono indicati qui sotto nel calendario qui sotto (scaricabile anche in pdf).

Durante le visite verranno distribuiti materiali illustrativi.

Si consigliano scarpe comode.
In caso di  forte maltempo (pioggia insistente o neve) la passeggiata non verrà effettuata e non verrà recuperata
. Dato il carattere ciclico dell'iniziativa, le tappe perdute potranno essere recuperate dagli interessati nel giro successivo.


La partecipazione è gratuita, compresi i materiali a stampa, ed è riservata ai soci del Comitato Mura, ma sarà possibile iscriversi al momento, versando la quota annuale di 15,00 euro, che permetterà di partecipare gratuitamente alle altre attività dell'associzione, acquistarne le pubblicazioni, etc (la quota copre l'anno solare. NB: chi non avesse completato il ciclo di dieci tappe entro l'anno solare dovrà rinnovare l'iscrizione per l'anno succesivo per poter continuare il giro

NON OCCORRE PRENOTAZIONE, è sufficiente presentarsi nel punto di ritrovo all'ora prefissata.
Non vi è alcun obbligo di seguire le dieci tappe in successione ed è possibile seguire la stessa tappa più volte.

 

Le mura di Padova in dieci tappe

scarica qui il calendario del giro in corso (giugno-ottobre)

 

Mura rinascimentali (otto tappe)


Prima tappa

7 dicembre 2014 + 22 marzo + 7 giugno  + 11 ottobre 2015

Dal torrione Impossibile al baluardo San Prosdocimo

Ritrovo di fronte al centro Kofler in via P. Bronzetti; la passeggiata termina alla breccia di via San Prosdocimo


Seconda tappa

14 dicembre 2014 + 29 marzo + 14 giugno + 18 ottobre 2015

Da porta San Giovanni al torrione  Ghirlanda

Ritrovo in piazzale San Giovanni; la passeggiata termina in via Pio X angolo via Marco Polo, presso il ponte pedonale di ferro


Terza tappa

25 gennaio + 12 aprile + 21 giugno + 25 ottobre 2015

Dal torrione Alicorno al baluardo Santa Croce

Ritrovo all'ingresso del giardino Alicorno, in piazzale S. Croce; la passeggiata termina alla breccia di via d'Acquapendente


Quarta tappa

1 febbraio + 19 aprile + 28 giugno + 1 novembre 2015

Dal torrione Santa Giustina al baluardo Cornaro

Ritrovo all'incrocio tra via Sanmicheli e via d'Acquapendente (ingresso del roseto comunale); la passeggiata termina in via Cornaro


Quinta tappa

8 febbraio + 26 aprile + 5 luglio + 8 novembre 2015

Il ponte delle gradelle di San Massimo e il Castelnuovo

Ritrovo in via Cornaro di fronte all'ex Macello; la passeggiata termina in Golena San Massimo


Sesta tappa

15 febbraio + 3 maggio + 12 luglio + 15 novembre 2015

Dal torrione Venier al torrion Piccolo

Ritrovo davanti alla scuola "E. Luzzato Dina" in via Gradenigo; la passeggiata termina all'ingresso dei giardini dell'Arena in via Porciglia


Settima tappa

22 febbraio + 10 maggio + 13 settembre + 22 novembre 2015

Dal torrione dell'Arena al torrione della Gatta

Ritrovo all'ingresso dei giardini dell'Arena in via Porciglia; la passeggiata termina ai Giardini alla Rotonda


Ottava tappa

1 marzo + 17 maggio + 20 settembre + 29 novembre 2015

Dal baluardo Moro I al torrione Impossibile

Ritrovo all'incrocio tra viale Codalunga e via Fra Paolo Sarpi, presso la colonna Massimiliana;la passeggiata termina alla sede del Comitato Mura in via Raggio di Sole 2


Mura comunali (due tappe)


Nona tappa

8 marzo + 24 maggio + 27 settembre + 6 dicembre 2015

Dal castello carrarese alla riviera dei Mugnai

Ritrovo in piazzetta Delia; la passeggiata termina in riviera dei Mugnai


Decima tappa

15 marzo + 31 maggio + 4 ottobre + 13 dicembre 2015

Da porta Molino al castello

Ritrovo presso Porta Molino; la passeggiata termina al ponte dell'Osservatorio

 

(scarica qui il calendario del giro in corso (giugno-ottobre)

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NON SOLO MURA


Ciclo continuo di conferenze per i soci del Comitato Mura


il sabato pomeriggio, alle 17,30, all'Aula 1914, in via Raggio di Sole 2

ingresso in sala consentito fino ad esaurimento dei posti disponibili


Chiusa l'iniziativa maggiore,
Urbs Ipsa Moenia / I "guasti" delle mura, il Comitato Mura riapre lo spazio Non solo mura, dedicato a una scelta di temi più ampia e multiforme, anche se mura e difese sono spesso presenti, magari solo in filigrana.
ATTENZIONE: dopo questa prima serie che si chiuderà il 31 gennaio 2015, un nuovo ciclo inizierà il 7 febbraio: vai alla pagina.


PROGRAMMA DICEMBRE 2014 - GENNAIO 2015

Il nuovo ciclo si apre con la celebrazione di tre centenari: la "capitozzatura" delle torre del Bo e la inaugurazione dell'aula del ricreatorio "Raggio si Sole", in cui si tengono le conferenze, avvenute antrambe nel 1914, e la consacrazione della "Chiesetta dei Ferri", l'oratorio di S. Michele Arcangelo alla Guizza, avvenuta duecento anni prima.

6 dicembre 2014
LA TORRE DEL BO, CENT’ANNI DALLA “CAPITOZZATURA” DEL 1914
Vittorio Dal Piaz

L'antica torre dei Papafava, il cui palazzo è nel frattempo scomparso, inglobato nel cinquecentesco palazzo del Bo, si elevava fino al 1914 all'incirca quanto quella degli Anziani, ma, giudicata pericolante, fu decapitata. Più tardi corse addirittura il pericolo di essere  abbattuta e sostituita da una nuova. A ricordarne le vicende Vittorio Dal Piaz, che al palazzo del Bo ha passato molti anni di attività istituzionale e che degli edifici universitari è uno dei più profondi conoscitori.

13 dicembre 2014 - ATTENZIONE! Questa conferenza si terrà nella sala riunioni dell'edificio dei Servizi Scolastici (primo piano). sempre in via Raggio di Sole 2
LA CHIESETTA DEI FERRI, TERZO CENTENARIO DELL’ORATORIO
Patrizia Dal Zotto

L'oratorio di S. Michele Arcangelo, variamente noto come "Chiesetta dei Ferri", o "Madonna dei Ferri", dove i Ferri sono i conti proprietari di una villa ad Albignasego, fu costruito appunto come oratorio della villa, ma nel corso dei secoli è anche servito da parrocchiale, in attesa della costruzione della nuova chiesa della Madonna Annunziata. Restaurato di recente, in occasione del Tricentenario Patrizia  Dal Zotto ne ha curato la nuova guida, appena uscita.

20 dicembre 2014
“RAGGI DI SOLE” SULLE MURA DI PADOVA, PRIMO CENTENARIO DELLA COSTRUZIONE DEL PADIGLIONE ELIOTERAPICO AL TORRIONE IMPOSSIBILE
Andrea Ulandi

Il ricreatorio Raggio di Sole fu il primo dei tre istituiti ai primi del Novecento e la doppia aula, chiusa al piano terra e aperta al piano superiore, a livello degli spalti delle mura, è la più bella e moderna fra le numerose realizzate nella prima fase, prima cioè della costruzione delle tre scuole, sempre con aule all'aperto. Alle scuole il Comitato Mura ha dedicato lo scorso anno una monografia, alla cui stesura Andrea Ulandi ha partecipato.

10 gennaio 2015
FANFARA E REQUIEM PER UNA FORTEZZA MANCATA
Videoproiezione della “narrazione itinerante, quasi uno spettacolo, alla scoperta del Castelnuovo, la fortezza mai completata” svoltasi il 15 settembre 2013 nelle casematte del torrione Buovo
Ideata e scritta da Ugo Fadini. Messa in scena da Comitato Mura, Tam Teatromusica, Oikos Laboratorio e Civica Orchestra di fiati di Padova. Filmata da Antonio Bonadonna

La ripresa in gennaio si apre con la riproposizione, in filmato, di un evento molto speciale, al quale pochi hanno potuto assistere a suo tempo. Cominciava come una normale visita guidata, per trasformarsi poi quasi in uno spettacolo, con voci suoni e immagini, per narrare le vicende della fortezza mancata, il Castelnuovo, con le parole di un narratore, ma soprattutto con quelle dei protagonisti della vicenda, da Bartolomeo d'Alviano a Michele Sanmicheli, lette da attori. È un'occasione per recuperare un'iniziativa nella quale il Comitato Mura ha fortemente creduto, come esempio di un approccio diverso, scientificamente corretto, ma coinvolgente e meno "serioso", al racconto delle mura.

Qui potete vedere il "trailer" della visita-spettacolo

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17 gennaio 2015
PADOVA FRA LE CARTE: FONTI PER LA STORIA DELL’IMMAGINE URBANA NELLA BIBLIOTECA CIVICA DI PADOVA
Vincenza Cinzia Donvito

La Biblioteca Civica di Padova non è "solo" un luogo dove si conservano libri. Vi si conservano le memorie storiche della città, sotto forma di documenti, mappe, illustrazioni. Vincenza Cinzia Donvito, ormai nota a tutti voi perché co-curatrice , per conto del Settore Musei e Biblioteche, della mostra "Padova è le sue mura", ci racconterà come e grazie a chi la biblioteca si sia formata, come sia articolata e perché sia tuttora una delle fonti principali per la conoscenza della nostra città, grazie ai diversi fondi che la costituiscono, a partire da quel Repertorio Iconografico Padovano, in sigla RIP, dal quale provenivano, fra l'altro, gran parte delle carte esposte alla mostra.

24 gennaio 2015
GRANDE GUERRA. BRITANNICI SULL’ALTOPIANO DEI SETTE COMUNI
Andrea Vollman

Nel 1918, il Principe di Galles soggiorna a Villa Godi di Lugo di Vicenza e dal campo di Villaverla si alza in volo su un Bristol Fighter pilotato dall'asso canadese George Barker. Nello stesso anno il Maggiore Gregory, della R.A.F. precipita in circostanze misteriose a Gazzo Padovano e viene sepolto nel cimitero Maggiore di Padova. L'amico e poeta premio Nobel G.B.Yeats gli dedica una poesia. Storie minime s'intrecciano con nomi famosi. I Tommies (così erano detti i fanti dell' Esercito Britannico) si battono come leoni sull'Altopiano di Asiago e sul Piave in aiuto agli alleati italiani dopo Caporetto. Frammenti di vita quotidiana intrecciati a momenti epici.
Il titolo della conferenza è quello del libro che Andrea Vollman e Francesco Brazzale hanno dedicato al ruolo dei militari britannici nel primo conflitto mondiale.
Vollman parlerà anche di un altro suo libro, scritto assieme a Marco Crestani, che ha come protagoniste due giovani donne inglesi accomunate, in circostanze diverse, da un legame fatale con l'Italia, nella Prima Guerra Mondiale. Freya Stark e Vera Brittain raggiunsero, da un'esperienza di sofferenza, tra Caporetto e Altopiano di Asiago, la consapevolezza di sé, tracciando un confine tra una vita "subita" e la volontà di essere artefici del proprio esistere. In quanto donne, lottarono contro pregiudizi profondamente radicati, dimostrando con il loro straordinario temperamento, l'autentica forza de "L'altra metà del cielo".


31 gennaio 2015
SANT’ANTONIO E L’ACQUA, e un po' anche le mura, UN CONNUBIO INSCINDIBILE
Franco Benucci

Inventario e discussione dei numerosi e multiformi rapporti, veri e presunti, esistenziali e mitologici, biografici e devozionali, intercorrenti tra sant'Antonio e l'acqua, dolce e salata, allo stato liquido, solido o gasato, proveniente da sopra, da sotto e da in fianco, con qualche accenno alle mura e alla Cameracensis coniuratio a noi cara...


scarica qui il programma dicembre 2014 - gennaio 2015


VAI AL PROGRAMMA 7 febbraio - 14 marzo 2015

 

Per aggiornamenti e informazioni dell'ultima ora consultate la nostra pagina facebook

 

Guarda il servizio del Tg di TV7 >>>

cappella_gatta_tPer la gran parte dei Padovani la prima guerra mondiale è un fatto lontanissimo, ormai materia solo per gli appassionati di storia, da ritrovare in qualche libro, spesso polveroso, e in qualche film o documentario osservato distrattamente.

Invece un legame intenso unisce Padova con gli avvenimenti della Grande Guerra. La nostra città fu infatti "capitale al fronte" dopo i fatti di Caporetto; qui, in zona Santa Croce, e poi nella vicina Abano ebbe sede il Comando Supremo delle Forze Armate e infine a Villa Giusti alla Mandria fu firmato l'armistizio che chiuse il terribile conflitto.

Per Padova in quel periodo non ci fu però solo l'onore di illustri ospiti militari, ma anche un concreto prezzo civile da pagare. Se qui la linea del fronte non arrivò mai, arrestando gli austriaci sulla linea del Piave, a Padova giunse una nuova e terribile, per allora, tecnica di attacco: il bombardamento aereo.  Incursioni dal cielo certamente assai limitate se paragonate a quelle del secondo conflitto mondiale, ma assolutamente terrorizzanti proprio perché inedite e in grado di portare, per la prima volta, la guerra lontano dalla "prima linea" coinvolgendo anche i luoghi quotidiani della vita civile.

Durante la prima guerra mondiale Padova subì diciannove bombardamenti che, pur con ridotte capacità distruttive in senso militare, furono di notevole impatto sulla popolazione civile. Furono colpiti in vari momenti: il duomo, via Savonarola, la chiesa dei Carmini, il teatro Verdi, i palazzi comunali. In totale oltre duecento edifici colpiti, ma il più grave esito di questi raid aerei fu sicuramente la strage del 11 novembre 1916 presso il bastione della Gatta.

Numerosi sotterranei delle mura cinquecentesche, infatti, sembrarono allora (e anche, purtroppo, durante la seconda guerra mondiale) un luogo di sicuro rifugio contro gli ordigni provenienti dal cielo. L'incursione iniziò verso le 19,30 e fu breve in senso strettamente bellico, con 12 ordigni sganciati, ma pesantissima negli effetti. L'allarme giunse solo 15-20 minuti prima e molti abitanti delle zone attorno a piazza Mazzini accorsero al "rifugio". Una bomba, forse diretta alla vicina ferrovia, centrò l'ingresso delle casematte del bastione. Per tragica fatalità i padovani che qui accorsero si erano stipati proprio in quel punto perché la parte più interna del bastione era allagata a causa di piogge recenti. Si contarono novantatre vittime, alcune colpite dalle schegge e molte, sospinte dallo spostamento d'aria, annegate all'interno del bastione. Come spesso accade in questi tragici episodi perirono intere famiglie dai nonni fino ai nipoti, con il 30% delle vittime sotto i sedici anni.

In un' epoca in cui gli attacchi aerei erano molto discussi e per alcuni addirittura illegittimi proprio per il rischio a cui sottoponevano i civili, questa strage destò una grande impressione ed ebbe una risonanza internazionale al punto che la città di Padova non subì ulteriori incursioni per quasi un anno.

Le esigenze della città moderna portarono a costruire in quel luogo, pochi anni dopo, nel 1925, uno dei primi serbatoi dell'acquedotto creando, sulla sommità del bastione e sul vicino tratto di mura, un giardino pubblico (oggi noto, soprattutto, per il cinema estivo qui ospitato). Una costruzione a cui fu dato l'aspetto di una torre cilindrica, ma che alla base nasconde una cappella votiva circolare. Un luogo della memoria in seguito dimenticato e oggi ignoto alla gran parte della cittadinanza.

 

Testo a cura di Fabio Bordignon

 

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Il servizio del TG di TV7 sulla commemorazione della strage e sull'apertura della cappella (2011)

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Un altro servizio, del TGPadova di Telenuovo sull'apertura del luogo e sulla richiesta di un intervento di restauro (2014)

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area ospedaliera mura

(Comunicato 25 ottobre 2014) - Ma vi siete mai chiesti, in questi giorni in cui si dibatte in toni accesi se l’ultima area proposta per il nuovo ospedale si presti o meno per una struttura così importante, cosa potrebbe diventare, invece, l’area che si libererebbe?

Nessuno ne parla, col rischio che, se non si trovassero aree alternative davvero praticabili, si finisca per ricostruirlo lì dov’è, l’ospedale, magari ancora più invadente. Proprio nel momento in cui alle mura veneziane e a quanto le accompagna si sta finalmente guardando con l’attenzione che meritano, “scoprendole” infine come un patrimonio importante, dal punto di vista storico, culturale, turistico, ambientale, in definitiva una risorsa


Il Gazzettino 9 ottobre 2014

(12 ottobre 2014) - Le ultime settimane hanno registrato un susseguirsi di notizie, prese di posizione, commenti, sulla stampa e sul web, che hanno riguardato temi urbanistici cruciali per il futuro della città, ma anche, e strettamente, per quello delle mura cinquecentesche. Ci riferiamo al dibattito sul futuro ospedale, e a quello, più sommesso, sul destino delle caserme, in fase di dismissione e di passaggio in proprietà al Comune. E ancora, alla vexata quaestio della riapertura al traffico di attraversamento in via Portello.
Negli ultimi giorni poi l’assessore all’edilizia Fabrizio Boron ha ribadito con forza l’intenzione dell’Amministrazione di occuparsi fattivamente delle mura. Lo ha fatto dimostrando un grande interesse per il Piano per il Parco delle Mura, che il Comitato Mura gli ha presentato

logo assessorato logo Comitato Mura


Urbs Ipsa Moenia 2014

conferenze sulle fortificazioni

 

 

 

I "guasti" delle mura

 

La spianata di Padova dall’assedio del 1509

alla saturazione novecentesca.

Distruzione, ricostruzione, futura risorsa per la città

 

dal 15 ottobre al 26 novembre, tutti i mercoledì, alle ore 17,30

in Sala Anziani, Palazzo Moroni, via Municipio 1

 

INGRESSO LIBERO

fino a esaurimento dei 100 posti disponibili

Le norme di sicurezza vietano di far entrare un maggior numero di spettatori

Ci scusiamo con gli eventuali esclusi confidando nella loro comprensione


(scarica il pieghevole con il programma completo )

 

Il nuovo ciclo di Urbs Ipsa Moenia, alla sua quinta edizione, prende spunto dalla mostra, appena conclusa, dedicata al Cinquecentenario delle mura rinascimentali di Padova, per approfondirne un tema centrale, quello che maggiore curiosità ha sollevato nei visitatori: il “guasto”, la vasta fascia di sicurezza attorno alle mura, realizzata abbattendo tutti gli edifici esistenti, gli alberi e ogni altra emergenza che potesse proteggere o nascondere il nemico. E completata da una meno conosciuta ma ugualmente importante, e impattante, fascia di rispetto interna alla cinta, necessaria per realizzarvi le strade militari di collegamento lungo la cortina.

Nella prima parte del ciclo si illustreranno le ragioni e le modalità dell’operazione, mettendo in luce il ruolo cruciale e le particolarità del caso di Padova nel contesto della evoluzione dei sistemi di difesa nel periodo di transizione che ha coinciso con la guerra della lega di Cambrai contro Venezia, a partire dall’assedio del 1509. E se ne mettono in risalto alcune rilevanti conseguenze sul patrimonio edilizio e artistico, ma anche sul contesto urbanistico della città.

Nella parte finale si affrontano le modalità che hanno portato, nel corso degli ultimi due secoli, alla saturazione delle aree del “guasto”, sia esterne che interne alla cinta muraria, con esiti non sempre felici e in molti casi rimasti tuttora irrisolti. Offrendo, paradossalmente, interessanti opportunità per un ripensamento del loro uso che possa contribuire a rivitalizzare una città in affanno. Su quelle aree si cercherà di proporre qualche utile indicazione. Sempre tenendo al centro della visuale le mura, che del recupero di quelle aree potranno e dovranno essere il fulcro.

 

PROGRAMMA


- mercoledì 15 ottobre

Elisabetta Molteni
Il guasto, radicale misura per la difesa delle città rinascimentali. Il caso di Padova nel contesto italiano del Cinquecento.
Leggi il saggio di Elisabetta Molteni Le cinte urbane. Innovazioni tecniche per un tema antico


- mercoledì 22 ottobre

Ugo Fadini
“3000 case, 7 hospitali, 3 conventi, 6 monasterij et lazaretto”: le distruzioni per il guasto.


- mercoledì 29 ottobre

Claudio Grandis
I Lazzaretti di Padova. Dall’ospedale di S. Lazzaro e dal monastero di S. Maria di Fistomba al complesso di Brentelle di Sopra, demolito nel XIX secolo.


- mercoledì 5 novembre

Franco Benucci
Le Certose di Padova. Dal monastero di S. Bernardo fuori porta Codalunga all’ameno romitaggio di Vigodarzere progettato da Andrea Moroni e Andrea da Valle.


- mercoledì 12 novembre

Pier Giovanni Zanetti
Le variazioni idrografiche prodotte dalla costruzione del fronte bastionato. Presente e futuro della rete fluviale padovana.
Con un intervento dell’ing. Marco Dorigo, Dirigente Unità di Progetto Genio Civile di Padova


- mercoledì 19 novembre

Vittorio Dal Piaz
L’uso pubblico e privato delle aree adiacenti alle mura: i macelli, le attrezzature scolastiche, sportive e sanitarie, le residenze, le caserme.
Con un intervento del Gen. Enrico Pino


- mercoledì 26 novembre

Vittorio Spigai
Quel che resta del guasto, fra degrado e possibilità di trasformazione. Un’opportunità per la città di domani.

 

Nel corso del ciclo si svolgeranno alcune visite guidate, per le quali saranno richieste l’associazione al Comitato Mura e una piccola quota di partecipazione. 
Il relativo calendario verrà comunicato successivamente.

Appuntamento il 27 ottobre per la ormai tradizionale festa organizzata dall'associazione Progetto Portello nel nuovo spazio pedonale della via. Un'occasione per fare festa insieme, ma anche per discutere della nuova sistemazione di via Portello, quasi completata, e della imminente riapertura, in contrasto col porgetto, del passaggio veicolare davanti alla porta Ognissanti, caldeggiato da alcuni e osteggiato da altri (fra cui il Comitato Mura). Ricordando che almeno un risultato sicuramente positivo è stato comunque ottenuto, ovvero la rimessa in luce di oltre quaranta centimetri di facciata della porta, prima sepolti sotto la pavimentazione, con un risultato scenografico che ne nobilita l'aspetto, ridandole slancio ed eleganza. Risultato che le transenne appena disposte per delimitare la corsia di socorrimento rischia di annullare.

Durante la mattinata, visite guidate con il Comitato Mura.

 

Cliccare sulla figura per scaricare il programma


 


Si è chiusa il 20 luglio la mostra dedicata ai cinquecento anni delle mura di Padova dal Settore Musei e Biblioteche del Comune e dal Comitato Mura di Padova. Oltre dodicimila le persone che l'hanno visitata, in linea con l'affluenza registrata quattro anni fa per la mostra dedicata alla Padova carrarese, che aveva goduto di ben altra esposizione mediatica, come sezione della grande  mostra su Guariento.
"Padova è le sue mura" ne era in certo modo il seguito: parlava delle mura, ma parlava della città e di come quelle mura l'abbiano cambiata rispetto alla Padova carrarese e abbiano mutato il corso della sua storia.


Notturni d'Acqua 2014

mattino

 

Come ogni estate la compagnia di navigazione Delta Tour ripropone  i suoi Notturni d'acqua, escursioni serali con la Padovanella, la peota veneziana, lungo il Tronco Maestro del Bacchiglione, il Naviglio interno e il Piovego, alla scoperta della Padova rInascimentale e di quella carrarese e delle sue mura, in collaborazione con varie associazioni.

Il Comitato Mura cura in particolare il percorso carrarese che parte dal Bassanello e ha come meta il castello e il Naviglio interno per il tratto lungo Riviera Tiso da Camposampiero.

Per tutte le date e le modalità di prenotazione vi rimandiamo al volantino scaricabile in pdf.

Informazioni e prenotazioni: Deltatour 0498700232 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 


confronto_recupero_mura_e__prandina_t(17 luglio 2014) - Da più parti, nell'ultimo periodo, giungono inviti al recupero delle vaste superfici della caserma Prandina.

Alcuni vedrebbero bene un parcheggio, altri un parco urbano, altri ancora ritengono che le due cose possano coesistere, visto l'ampio spazio.

La nostra associazione vuole invece portare all'attenzione un aspetto di quell'area finora del tutto assente nel dibattito pubblico. Via Orsini, che costituisce il confine occidentale della caserma, corre a ridosso del lato interno delle mura cinquecentesche per circa 400 metri. Tale posizione è frutto della rimozione dell'ampia fascia di terrapieno che si trovava all'interno della cortina muraria. Qualunque progetto riguardante l'area dovrebbe comprendere lo spostamento della via nella sua collocazione originale (la via di circonvallazione interna alle mura) che ancora esiste e costituisce il viale interno dell'ex area militare.


(16 luglio 2014) - Ai primi di luglio Ecopolis, la newsletter online di Legambiente, ha riportato, compendiate in un unico testo con un titolo che è più un augurio che la forografia di una realtà, le operazioni condotte quasi in contemporanea a fine giugno da Protezione Civile, Gruppo Speleologico Padovano CAI e Comitato Mura, in accordo con Assessorato e Settore Verde Pubblico e Settore Edilizia Pubblica, al torrione Ghirlanda e da Amissi del Piovego, studenti dell'AIESEC, con la presenza dell'Assessore all'Edilizia Pubblica Fabrizio Boron, al torrione dell'Arena.


Comunicato
(4 luglio 2014) - A lavori quasi conclusi, la sistemazione di via Portello è al centro di un dibattito che vede fra loro divisi, con toni anche troppo accesi, sia i residenti che i commercianti della via.
Come Comitato Mura, senza voler interferire nel dibattito in corso, che riguarda principalmente la viabilità e la richiesta di adeguate aree di parcheggio, vogliamo ribadire che quel che ci aveva fatto apprezzare il progetto


Padova e il suo territorio 170

(16 agosto 2014) - Dopo aver dedicato metà del numero di giugno (169) alle mura e alla mostra che le ha celebrate, "Padova e il suo territorio" ospita ancora tre articoli sul tema nel fascicolo di agosto (n. 170), che alle mura dedica anche la copertina e un editoriale di Giorgio Ronconi, in cui si affronta il tema del loro problematico ruolo nella città contemporanea. Come i precedenti, anche i tre brevi saggi elaborano, ampliandoli, temi e spunti offerti da oggetti esposti in mostra,


Padova e il suo territorio 169

(1 luglio 2014) - Chi si interessa alla storia, al presente e al futuro delle mura, chi ha visitato la mostra, chi sta per visitarla, non perda il numero 169 (giugno 2014) di "Padova e il suo territorio", in uscita in questi giorni. Ospita infatti cinque articoli che ampliano e approfondiscono temi e aspetti proposti dalla mostra "Padova è le sue mura", integrando i saggi del catalogo (peccato solo che l'accento sulla "e" sia scomparso dal titolo in fase di stampa...).


Corriere del Veneto

(30 giugno 2014 - aggiornato al 17 luglio) - Sabato scorso il Gazzettino ha pubblicato parte della lettera aperta inviata dal Comitato Mura ai candidati sindaci nel giorno delle elezioni. La lettera era in realtà un documento programmatico, lungo e articolato, di cui il giornale ha pubblicato solo l'introduzione, ma è comunque un fatto positivo che la cittadinanza cominci a essere informata dell'iniziativa.


(26 giugno 2014) - Registriamo con piacere la notizia, riportata dai giornali di ieri, dell'abbattimento dei resti fatiscenti di un immobile addossato all'interno delle mura in via Palestro, dietro le case di via Orsini (qualcuno lo ricorderà, c'era un fioraio). Un tratto di mura ritorna così visibile. Anche questa piccola operazione, che il Comitato Mura da tempo sollecitava, va a inserirsi fra le numerose in corso in questi ultimi mesi,


(21 giugno 2014) - Chi percorrerà via Goito nei prossimi giorni noterà probabilmente che qualcosa è cambiato. È improvvisamente apparso un bastione delle mura veneziane!
Stiamo ovviamente scherzando, il torrione Ghirlanda è sempre stato lì, quasi a metà strada fra il ponte della Sacra Famiglia e la passerella pedonale che collega via Marco Polo con Piazza Napoli. Solo che era quasi completamente coperto da vegetazione spontanea e dai rami ricadenti dei ginepri

(10 luglio 2014) - Come era previsto, e come era logico aspettarsi (vedi l'articolo del 14 giugno e le note precedenti a cui esso rimanda), tutti gli imputati nel processo per il crollo del bastione Alicorno del 2009 sono stati assolti per non aver commesso il fatto. Non ritorniamo sull'argomento, se non per ricordare che nel frattempo il torrione è stato restaurato, la parte crollata è stata ricostruita ammorsandola ai contrafforti interni e rendendo l'intera struttura solidale, a prezzo dell'obliterazione di alcune strutture venute alla luce nel corso delle indagini archeologiche propedeutiche al restauro, alcune delle quali,
LETTERA APERTA AL FUTURO SINDACO

- 8 giugno 2014 (scaricala in pdf)


La mostra in corso ai Musei Civici, frutto dell’inedita collaborazione fra un’associazione di volontariato culturale come il Comitato Mura e un’istituzione pubblica come il Settore Musei e Biblioteche del Comune, ha chiarito in modo inequivocabile, rendendo esplicito il concetto fin dal titolo “Padova è le sue mura”, come le mura non siano un mero relitto del passato o al più un monumento secondario fra i tanti, ancora scarsamente valorizzati, della città. Al contrario, esse testimoniano un momento storico in cui a Padova si sono giocati i destini d’Europa e, al tempo stesso, la loro costruzione ha determinato il futuro assetto della città, fissandone la forma urbis: ancor oggi perfettamente riconoscibile guardando una planimetria o una ripresa dal satellite.
Eppure quelle mura, nonostante i lavori di restauro

 

 

Scarica la locandina


Scarica il programma e le note di sala

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Il Mattino 6 marzo 2014

(Comunicato 30 maggio 2014) - In una lettera del presidente degli Amissi del Piovego Maurizio Ulliana, pubblicata dal Mattino di Padova lo scorso 25 maggio, si torna a indicare il Comitato Mura come coautore della denuncia a carico di Elio Franzin, per le accuse dalle quali è stato recentemente assolto.
Desideriamo precisare che l'associazione Comitato Mura di Padova non ha sporto alcuna denuncia, né contro Franzin in quell'occasione, né contro lo stesso Ulliana, il procedimento a carico del quale è ancora in corso. Non è nello stile dell'associazione, come non lo sono l'insulto e la delegittimazione sistematica, di cui essa è invece spesso vittima, come anche in questo caso.


(26 maggio 2014) - Martedì 27 maggio, presso la sala convegni della Fondazione Cariparo, un gruppo di architetti, storici e responsabili della salvaguardia dei beni culturali parteciparanno a una tavola rotonda promossa dal Comitato Mura di Padova, significativamente intitolata Un futuro per le mura. (cliccare qui per il programma dettagliato)

Padova è le sue mura, la mostra che, celebrando il 500° delle mura veneziane di Padova, le ha riportate prepotentemente all'attenzione di cittadini, studiosi e amministratori, è anche l'occasione giusta per confrontare esperienze di restauro, salvaguardia e valorizzazione, da cui trarre indicazioni


Torna la festa organizzata dall'associazione Progetto Portello, che quest'anno sarà un'occasione per valutare, non più sulla carta, ma dal vivo, i lavori, ancora in corso, ma già in stato avanzato, di sistemazione della via Portello, che, al di là di ogni altra considerazione, fanno recuperare alla porta la sua piena monumentalità, dal lato della via, ridonandole 40 centimetri di facciata, prima nascosti sotto il livello del suolo.

Visite guidate con il Comitato Mura il sabato pomeriggio.

 

Cliccare sulla figura per scaricare il programma

 

 

 

 

martedì 27 maggio ore 17,00

sala convegni della Fondazione CaRiPaRo, Palazzo del Monte di Pietà, piazza Duomo 15

 

Un futuro per le mura

Tavola rotonda

con la partecipazione di

Dott. Marina Bastianello
vice presidente della Fondazione CaRiPaRo e presidente ARCI Padova

Arch. Fabio Fiocco
Settore Edilizia Pubblica del Comune di Padova

Dott. Roberta Martinelli
storica dell’arte, membro del CISCU di Lucca, direttrice dei Musei delle Residenze Napoleoniche dell’Elba

Arch. Michele Pastore
presidente dell’associazione Ferrariae Decus

Arch. Alessandra Quendolo
docente di restauro, presidente della Sezione FVG dell’Istituto Italiano dei Castelli

Arch. Ugo Soragni
Direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici del Veneto

Arch. Vittorio Spigai
già docente di progettazione architettonica all’IUAV

Arch. Umberto Zandigiacomi
già presidente della sezione di Treviso di Italia Nostra

Modera l'incontro l'Arch. Adriano Verdi, Presidente del Comitato Mura di Padova

 

Padova è le sue mura, la mostra che, celebrando il 500° delle mura veneziane di Padova, le ha riportate prepotentemente all'attenzione di cittadini, studiosi e amministratori, è anche l'occasione giusta per confrontare esperienze di restauro, salvaguardia e valorizzazione, da cui trarre indicazioni utili a chi per le mura di Padova dovrà costruire un futuro possibile, nel quale la salvaguardia abbia il primo posto, ma venga coniugata a un corretto riutilizzo, che sia compatibile e non snaturi il loro essere strutture di difesa, ma ne permetta il reinserimento nel tessuto e nel vissuto della città.

Come la mostra testimonia, le mura costituiscono un esteso e articolato organismo, che nel caso di Padova ha in parte perduto la sua continuità, fatto che ne impedisce la piena comprensione. Quella continuità occorre in qualche modo ricostituire, anche se in modo virtuale, senza interventi ricostruttivi, nelle forme e con i mezzi che architetti e tecnici sapranno indicare. Ma essa deve poi concretizzarsi e confermarsi attraverso progetti di riuso che di questa continuità e organicità tengano conto, esplicitandola e valorizzandola.

 

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prossimo incontro:

3 giugno ore 17, sala del Romanino

presentazione del volume

“Luigi da Porto. Lettere storiche 1509-1513” di Cecil H. Clough
a cura di Giovanni Pellizzari, pubblicato da Angelo Colla editore

 

scarica il programma completo degli eventi collaterali alla mostra

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intestazione

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Le mura dei bambini - Le mura delle famiglie


L'associazione ARC.A.DIA in occasione della Mostra "PADOVA E' LE SUE MURA" realizzata dal Comitato Mura di Padova e dal Settore Musei e Biblioteche del Comune di Padova, sotto l'egida del settore Attività Culturali,  propone una serie di attività didattiche per bambini e famiglie connesse alla Mostra.

Quando: Dalle ore 16.30 alle 18.30

Dove: il luogo di appuntamento varia a seconda dell'attività

Quanto: € 6.00 laboratorio in città esterno al Museo (presso mura, porte,...) a bambino (laboratori dai 6 anni); € 5 bambino e € 2 (adulto genitore/ accompagnatore) in Museo (esclusi costi ingresso Museo: € 1 per bambini ,  € 6 adulti).

Come: info e prenotazione obbligatoria

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

https://www.2343ec78a04c6ea9d80806345d31fd78-gdprlock/AssociazioneArcadia

3336799660; 3334294597


tutte le domeniche, alle ore 16,30

 

11 maggio 2014, ore 16,30 - bastione Impossibile, via Raggio di Sole 2

IL BASTIONE CHE NON C'È

SVOLGIMENTO: attraverso il racconto di un immaginario cittadino vissuto durante i bombardamenti, i bambini scopriranno gli usi “antichi” e “moderni” delle mura e le visiteranno come dei veri esploratori


18 maggio 2014, ore 16,30 - aula didattica ai Musei Civici Eremitani

I FILI DELLA CITTÀ

SVOLGIMENTO: dopo una breve visita alla mostra, si ricostruirà l’evoluzione della cinta muraria con la realizzazione di un “plastico” con l’uso di fili colorati riferibili alle diverse epoche


25 maggio 2014, ore 16,30 - Riviera Paleocapa, all'altezza dell'ex casello daziario

RICOSTRUIAMO PORTA SARACINESCA

SVOLGIMENTO: con l’uso di materiali “alternativi”, i partecipanti potranno far rivivere per un giorno l’antica Porta Saracinesca, ora non più esistente

 

1 giugno 2014, ore 16,30 - aula didattica ai Musei Civici Eremitani

I FILI DELLA CITTÀ

SVOLGIMENTO: dopo una breve visita alla mostra, si ricostruirà l'evoluzione della cinta muraria con la realizzazione di un "plastico" con l'uso di fili colorati riferibili alle diverse epoche

 

8 giugno 2014, ore 16,30 - bastione Impossibile, via Raggio di Sole 2 o bastione Pontecorvo, via Sanmicheli

IL BASTIONE CHE NON C'È

SVOLGIMENTO: attraverso il racconto di un immaginario cittadino vissuto durante i bombardamenti, i bambini scopriranno gli usi “antichi” e “moderni” delle mura e le visiteranno come dei veri esploratori

 

15 giugno 2014, ore 16,30 - aula didattica ai Musei Civici Eremitani

LA BATTAGLIA NAVALE

SVOLGIMENTO: dopo una breve visita alla mostra, ogni bambino sarà invitato a disegnare la sua porta ideale. Si procederà poi ad una ricostruzione dei percorsi delle mura attraverso un gioco strutturato come una battaglia navale


22 giugno 2014, ore 16,30 - Riviera Paleocapa, all'altezza dell'ex casello daziario

RICOSTRUIAMO PORTA SARACINESCA

SVOLGIMENTO: con l’uso di materiali “alternativi”, i partecipanti potranno far rivivere per un giorno l’antica Porta Saracinesca, ora non più esistente

 

29 giugno 2014, ore 16,30 - bastione Impossibile, via Raggio di Sole 2

IL BASTIONE CHE NON C'È

SVOLGIMENTO: attraverso il racconto di un immaginario cittadino vissuto durante i bombardamenti, i bambini scopriranno gli usi "antichi" e "moderni" delle mura e le visiteranno come dei veri esploratori

 

6 luglio 2014, ore 16,30 - porta Savonarola

LA GEOMETRIA DELLE MURA

SVOLGIMENTO: i bambini saranno invitati a scoprire le forme architettoniche, i materiali e le caratteristiche della porta, analizzandolo in prima persona con metro, torcia e lente di ingrandimento


13 luglio 2014, ore 16,30 - aula didattica ai Musei Civici Eremitani

I FILI DELLA CITTÀ

SVOLGIMENTO: dopo una breve visita alla mostra, si ricostruirà l'evoluzione della cinta muraria con la realizzazione di un "plastico" con l'uso di fili colorati riferibili alle diverse epoche

 

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Guarda il servizio sulla mostra andato in onda nel TGR Veneto di sabato 29 marzo


In occasione della 22esima edizione delle Giornate FAI di Primavera prosegue lo stretto rapporto di collaborazione tra il FAI (Delegazione di Padova), il Comitato Mura di Padova e il Quartiere 4 Sud-Est.
In particolare la collaborazione del Comitato Mura riguarderà l'appuntamento intitolato "I bastioni e le trasformazioni del Ventennio". Il percorso prevede la visita all' ex Gruppo Rionale Fascista Bonservizi (oggi sede CUS) di via G. Bruno 27, opera dell' arch. Quirino De Giorgio (visite condotte dagli Apprendisti Ciceroni dei Licei Tito Livio e Selvatico). L'itinerario prevede poi la visita al contiguo tratto di mura cinquecentesche comprendente Porta Santa Croce, il baluardo Santa Croce (interno ed esterno), il torrione di Santa Giustina. Le visite negli spazi delle mura saranno a cura del Comitato Mura con distribuzione di schede illustrative.

 

Partenza percorso: sede CUS, via Giordano Bruno 27


Orari:
Sabato 22 marzo: dalle 10,30 alle 12,30 ingresso riservato ai soci FAI e ai soci CM (venire muniti di tessera 2014).
Dalle 12,30 alle 17,30 per tutti (ultima partenza dei gruppi alle 17,00 con prenotazioni in loco fino alle 16,30).
Domenica 23 marzo: dalle ore 10,30 alle ore 17,30 per tutti (ultima partenza alle 17,00 con prenotazioni in loco fino alle 16,30).

 

Inoltre sabato 22, ore 11,00 presso la sede CUS di via Giordano Bruno 27 si terrà la conferenza illustrativa sul tema "Quartiere 4 Padova, il valore storico di ciò che ci circonda" dedicata al tratto di mura cinquecentesche da Santa Croce a Santa Giustina e l'ex Gruppo Rionale Fascisita Bonservizi (oggi CUS).

 

Durante le Giornate FAI di Primavera saranno visitabili anche altri luoghi in città e provincia, tra cui si segnalano: i chiostri di clausura del Monastero di Santa Giustina (ingresso da via G. Ferrari 2°) e il complesso dell'ex jutificio Camerini a Piazzola sul Brenta.
Per info su orari, modalità di visita e altri luoghi aperti in Provincia di Padova consultare il sito www.giornatefai.it

 

 

 

Padova è le sue mura


Cinquecento anni di storia 1513 - 2013

 

Musei Civici agli Eremitani, 28 marzo - 20 luglio 2014

orario 9 -19, chiuso i lunedì non festivi (altre info sul sito dei Musei Civici)

(leggi i messaggi degli sponsor)


Urbs ipsa moenia sunt
, le mura sono la città, spiega Isidoro di Siviglia, distinguendo il significato di urbs, la città edificata, da quello di civitas, la comunità dei cittadini.

Facendo un po’ irrispettosamente il verso a quell’autorevole statement, il titolo di questa mostra gioca sul sovvertimento di senso che un piccolo accento può generare in una frase, esprimendo così due diversi punti di vista, che ci appassionano in egual modo e ci hanno guidati nell’immaginare la mostra. L’immagine di una città “con” le sue mura, ma anche le mura come emblema e immagine della città, contenitore e limite, ma anche interfaccia, non troppo amichevole, col resto del mondo.

Volendo spingere il gioco ancora un po’ oltre, potremmo aggiungere che il leggero senso di instabilità che il titolo comunica simboleggia in qualche modo la precarietà dello stato (e dello status) delle mura rinascimentali di Padova, ancora alla ricerca di un consolidamento fisico, reso arduo dal loro stato di conservazione e dalle inusuali dimensioni (11 km), ma anche di un nuovo ruolo, nel cuore e nella consapevolezza dei cittadini prima ancora che nella loro vita quotidiana, che ne giustifichi e ne renda possibile la salvaguardia.

Uno stato di incertezza “geneticamente” connaturato ad esse fin dalla nascita, dovuta in fondo a un accidente della storia, a una battaglia, a una sconfitta.

La mostra ne ripercorre l’intricata vicenda storica, spiegandone la genesi e narrandone lo sviluppo nel complesso rapporto con la città e con i suoi abitanti, attraverso gli occhi di chi, nell’arco della loro storia, le ha viste e raffigurate. Fino ai nostri giorni.

Augurandoci che possano ancora rappresentare, se pure non più contenere, la città intera, urbs e civitas.

(I curatori
)

 

Comunicato stampa

Padova riporta al centro di una doverosa attenzione il tema della sua storica cinta muraria – per secoli fortemente identificativa della città - con un’avvincente mostra che, dal 28 marzo al 20 luglio 2014 presso i Musei Civici agli Eremitani, celebra i 500 anni della loro costruzione.

Il 1513 può infatti considerarsi l’anno d’inizio dell’edificazione delle nuove mura di Padova – successive a quelle Carraresi - sotto la guida di Bartolomeo d’Alviano. La città aveva da poco sostenuto con successo l’ultimo degli assedi conseguenti alla sconfitta di Agnadello (1509) contro le forze della Lega di Cambrai.
In quell’occasione le mura carraresi erano state riadattate alla meglio grazie al coraggio e all’ingegno di molti, ma con la conclusione del conflitto sul campo si erano create le condizioni per dare forma definitiva, in muratura, alle difese apprestate in forma provvisoria, con opere in terrapieno, nel corso dei quattro anni di guerra.

Molto di quanto s’iniziò a realizzare in quell’anno è giunto fino a noi, integrato dalle aggiunte e modifiche apportate nei quattro decenni successivi.
L’esposizione, promossa dal Comune di Padova - Assessorato alla Cultura Settore Musei e Biblioteche e dal Comitato Mura di Padova, con il contributo di Fondazione Cariparo, il sostegno di RWS Srl e Carraro Spa e la collaborazione di La Fabbrica di Gulliver, e
curata da Vincenza Cinzia Donvito e Ugo Fadini con la direzione di Davide Banzato, mira a ricostruire mezzo millennio di storia delle mura cittadine attraverso reperti archeologici, manufatti, armi e strumenti bellici, disegni, incisioni, preziosi volumi e dipinti antichi, nonché ricostruzioni appositamente realizzate (fotopiani, modellini, video, ecc.).
Scopo della esposizione è mostrare e celebrare le mura, ma soprattutto riportarle al centro del dibattito culturale sul futuro della città: non più soltanto come problema urbanistico, ma come nodo identitario e risorsa per la città.

Guarda il servizio del TGR Veneto



VAI ALLA GALLERIA FOTOGRAFICA


Non è ancora certo che già in epoca romana Padova avesse una cinta muraria, come i ritrovamenti lungo l’insula fluviale formata da Tronco maestro e Naviglio interno fanno ritenere; in ogni caso essa sarebbe coincisa in parte con la prima cinta comunale duecentesca, a testimonianza di una continuità nell’insediamento e nello sviluppo del centro urbano fin dall’antichità. La stessa forma urbis a triangolo irregolare della città moderna si spiega del resto tenendo presenti gli assi viari antichi,  rimasti in gran parte costantemente attivi, in particolare la via Annia che entrava in città a sud e ne usciva a est.  Per questo  la mostra dà conto anche delle origini antiche del sito con una serie di rinvenimenti – alcuni inediti - effettuati in epoche diverse lungo il percorso delle mura.

Ma ad accogliere i visitatori sono gli antefatti della costruzione cinquecentesca: uno dei pochi leoni di San Marco sopravvissuti alla furia iconoclasta dei giacobini, mai esposto prima d’ora, un plastico con un migliaio di soldatini a rievocare la battaglia di Agnadello e un altro a ricordare l’assedio di Padova e poi le armi usate in quell’occasione dai veneziani e dai loro nemici.

Allo scoppio della guerra con la Lega di Cambrai, Padova era ancora la grande città tardo-medievale orgogliosamente circondata dalle tre cinte di muraglie vecchie, comunali e carraresi, che la disegnano e la rappresentano; mura inadeguate a difenderla nel caso di attacco condotto con l’artiglieria, come segnalato in ripetute ispezioni  dai provveditori della Serenissima e capi militari. L’emergenza dell’assedio costringe dunque a manometterle per adattarle per quanto possibile alle nuove esigenze belliche ma è solo con la cessazione delle ostilità con la Francia e con il ritorno dalla prigionia di Bartolomeo d’Alviano,  nominato capitano generale, che si può avviare una sistemazione definitiva. Il disegno generale è suo: cortine, porte, fosse, controscarpe, strada coperta di circonvallazione e - fondamentale - il "guasto", la spianata di un miglio intorno alla città, creata per isolarla e renderla inavvicinabile dal nemico.
Grazie anche ai prestiti dell’Archivio di Stato di Padova e dell’Archivio Comunale, oltre alle opere conservate presso i Musei Civici agli Eremitani e la Biblioteca Civica,  antiche piante, rilievi, modelli, illustrazioni, medaglie, sigilli ed elementi lapidei - come un cippo esposto per la prima volta, che segnava il termine del guasto - testimoniano e narrano le trasformazioni avviate da allora, con i dodici torrioni e sette baluardi complessivi, le porte d’accesso, i progetti per una fortezza mai realizzata, i protagonisti, gli artisti chiamati a raffigurarle.

Le mura veneziane, che presto sostituiranno quelle medievali anche nell’iconografia di San Daniele che regge in mano il modello della città, costituiscono il monumento che più di ogni altro simboleggia e “descrive” Padova. Un monumento che include veri gioielli architettonici, come le due porte del Falconetto, e strutture militari imponenti, che, per la varietà delle soluzioni adottate nel corso del lungo tempo a seguito dell’evolvere delle tecniche di difesa dal fuoco delle artiglierie  (torrioni circolari a uno o due piani, baluardi poligonali di forma e dimensioni ogni volta diverse, ecc.), offrono un’opportunità unica per poter seguire lo sviluppo dell’architettura militare in un unico luogo.  Senza contare la complessa relazione del sistema bastionato con le acque, intese a un tempo come ulteriore fattore di difesa, integrato, e via maestra di comunicazione e vita.

La mostra infine documenta, con foto d’epoca a confronto con lo stato attuale, anche le vicende più recenti, le trasformazioni e gli usi ai quali sono state destinate nel corso del tempo le mura (scuole all’aperto, macello pubblico, viali di passeggio, edilizia economica) e uno spazio è riservato alle scoperte e ai restauri più recenti.

Una particolare attenzione è riservata all’illustrazione di quanto delle mura non si vede perché sepolto, casematte e gallerie: utili elementi di conoscenza ma anche interessanti e affascinanti rinvenimenti, come la scoperta di spazi ipogei inesplorati che saranno mostrati al pubblico grazie a filmati realizzati dal Gruppo Speleologico Padovano CAI, che ha condotto esplorazioni nell’ambito del progetto Padova Sotterranea, in collaborazione con il Comitato Mura e il Settore Edilizia Pubblica del Comune.

A fare da controcanto al racconto puntuale della storia delle mura, infine, un percorso fotografico parallelo ideato da Paolo Coltro: un “commento” personale e originale che suggerisce inedite emozioni.

La mostra sarà accompagnata da una serie di iniziative collaterali: conferenze di approfondimento, visite alla mostra e alle mura a piedi, in bicicletta, in Segway e in barca, una rassegna cinematografica sulla guerra nel Rinascimento, spettacoli e attività didattiche.
Scarica il programma completo delle attività collaterali.

Scarica questa presentazione in pdf


Il catalogo della mostra è edito da Biblos


Info
Musei Civici agli Eremitani

28 marzo - 20 luglio 2014, orario 9 -19, chiuso i lunedì non festivi

vai al sito dei Musei Civici

 

Clicca per scaricare la locandina

 

 

Incontri di approfondimento

con i curatori della mostra e gli autori dei saggi del catalogo

(catalogo edito da Biblos)

 

il martedì dalle ore 17 alle 19, presso

la sala convegni della Fondazione CaRiPaRo, Palazzo del Monte di Pietà, piazza Duomo 15
nei giorni 15 aprile, 20 e 27 maggio 2014

la sala del Romanino dei Musei Civici agli Eremitani
nei giorni 22 e 29 aprile, 6 e 13 maggio e 3 giugno 2014

 

Programma

15 aprile ore 17, sala convegni della Fondazione CaRiPaRo

Vincenza Cinzia Donvito e Ugo Fadini, curatori della mostra e del catalogo
Immagini, carte e pietre raccontano le mura

22 aprile ore 17, sala del Romanino dei Musei Civici agli Eremitani

Francesca Veronese, I limiti della città antica, tra cippi di confine e tracce di possibili mura
Adriano Verdi, Edilizia privata padovana tra Quattro e Cinquecento

29 aprile ore 17, sala del Romanino
dei Musei Civici agli Eremitani

Angiolo Lenci, Padova in guerra, le fortificazioni come antemurale di Venezia
Ugo Fadini, La nuova forma della città

6 maggio ore 17, sala del Romanino
dei Musei Civici agli Eremitani

Franco Benucci, La costruzione delle porte
Andrea Ulandi, Le principali fasi costruttive e il completamento delle opere della difesa

13 maggio ore 17, sala del Romanino
dei Musei Civici agli Eremitani

Vincenza Cinzia Donvito, La rappresentazione della città
Vittorio Dal Piaz, Le alterazioni del fronte bastionato

20 maggio ore 17, sala convegni della Fondazione CaRiPaRo

Claudio Grandis, La difesa delle acque
Fabio Bordignon, Dentro le mura, tra scoperta e riuso

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27 maggio ore 17, sala convegni della Fondazione CaRiPaRo

Tavola rotonda: Un futuro per le mura

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3 giugno ore 17, sala del Romanino

presentazione del volume

“Luigi da Porto. Lettere storiche 1509-1513” di Cecil H. Clough
a cura di Giovanni Pellizzari, Angelo Colla editore

Luigi da Porto, nato nel 1485 in una nobile potente famiglia vicentina, venne educato alle lettere e alle armi fin dall'infanzia. Strinse una forte amicizia con Pietro Bembo. Il 10 dicicembre 1508, Francia, Impero e Papato strinsero alleanza contro lo strapotere di Venezia in Italia, nota a tutti come "Lega di Cambrai". Della guerra che per alcuni anni investì il Veneto e i dintorni, Da Porto fu testimone attento, curioso, prima di esserne personalmente partecipe. Fu testimone diretto dell'assedio di Padova e degli assalti al bastione della gatta. Proprio nel 1509 iniziò la stesura di quelle Lettere storiche, in cui vengono narrati momenti della guerra.
Il Da Porto è celebre anche per esser stato il primo estensore della novella di Romeo e Giulietta poi ripresa e universalmente diffusa da Shakespeare.

Interverranno:

Gino Belloni
già docente di Letteratura Italiana alla Facoltà di Lettere dell’Università di Venezia, dove prima aveva insegnato Filologia Italiana. È membro del Comitato scientifico della Commissione per la pubblicazione delle fonti della storia di Venezia; condirettore della rivista «Studi Petrarcheschi» n.s.; membro del Consiglio direttivo dell’Ente Nazionale Francesco Petrarca e direttore, per il medesimo Ente, della collana «Censimento dei codici petrarcheschi»; fa parte della direzione del «Comitato di Studi Vincenzo Borghini».

Giovanni Pellizzari
nato a Vicenza nel 1941 ed ivi residente, dottore di ricerca in Filologia romanza con Gianfranco Folena, Accademico Olimpico, paleografo, archivista presso l’Archivio di Stato di Venezia e già docente di italianistica all’Università di Udine, autore di una cinquantina di pubblicazioni fra memorie accademiche, saggi, articoli e libri di storia letteraria e delle idee tra Quattrocento e Seicento. Sua l’edizione critica del De avarizia di Poggio Bracciolini. Collaboratore della rivista “Studi Veneziani” della Fondazione Giorgio Cini.

 

scarica il programma completo degli eventi collaterali alla mostra

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Visite guidate

alla mostra e alle mura di Padova

 

 

Visite guidate alla mostra

- Il sabato alle ore 17.30 e la domenica alle 10.30 facendone richiesta alla biglietteria dei Musei Civici. Costo 6,00 euro a persona, oltre al biglietto d’ingresso.

- In altri giorni della settimana, con orario da concordare, su prenotazione, per gruppi fino a 20 persone, al costo di 80,00 euro per gruppo.
Info e prenotazioni: ImmaginArte, tel. 0498719255, email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.



Passeggiate alla scoperta delle mura

- La domenica, a partire dall'11 maggio, giro completo delle mura rinascimentali e medievali in dieci puntate, con partenza alle ore 9.30. Non occorre prenotazione.
Per informazioni e calendario delle tappe vai alla pagina dedicata.

- Su richiesta, visite per gruppi organizzati anche in giorni diversi, su itinerario e con durata da concordare, anche in combinazione con la visita alla mostra.
Info e prenotazioni: ImmaginArte, tel. 0498719255, email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.



Mostra + navigazione lungo le mura

- Visita guidata alla mostra e a seguire imbarco alle Porte Contarine sulla "Padovanella" e
navigazione sul Piovego lungo le mura fino al Castelnuovo e ritorno. Durata complessiva tre ore. Per gruppi di almeno venti persone al costo di 20 euro a persona. In collaborazione con Delta Tour S.r.l., con guida di un esperto del Comitato Mura.

- Su richiesta, e sempre per gruppi di venti persone, è possibile effettuare il giro anche in giorni e orari diversi da quelli indicati.
Info e prenotazioni: Delta Tour, tel. 0498700232, email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.



Giro delle mura in bicicletta

- Giro completo del fronte bastionato (11 km), con brevi soste nei punti più significativi e visita (in parte a piedi) ad almeno tre spazi interni normalmente non accessibili, che potranno variare a seconda della praticabilità, scelti fra: golena San Massimo con galleria del soccorso del Castelnuovo, baluardo Santa Croce, torrione Alicorno, porta San Giovanni, porta Savonarola, galleria del torrione Impossibile. Partenza dai Musei Civici di piazza Eremitani, durata standard 3 ore circa (durata effettiva secondo richiesta), solo su prenotazione, di norma la domenica pomeriggio dalle ore 15.30 (giugno-luglio 16,30) o in giorno e orario diverso per gruppi organizzati, su richiesta. Massimo 20 persone, costo 4,00 euro a persona.
Info e prenotazioni: ImmaginArte, tel. 0498719255, email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.



Giro delle mura col "Segway"

- Life Tree Mobility S.r.l. organizza con la collaborazione del Comitato Mura una originale visita “dinamica” su veicolo elettrico a due ruote della durata di due o tre ore, comprendente, oltre alla guida, una breve formazione all'uso e alla conduzione, l'accompagnatore, una audioguida con auricolari e il casco protettivo.
Info e prenotazioni: tel. 3357635683, email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.



Navigazione da Padova a Creola

- 25 aprile - 25 maggio - 22 giugno - Gita di un giorno intero, con partenza dall'imbarco di porta Portello, guida a cura dell'Associazione Culturale Alicorno. Visita alla chiesetta di S. Maria del Carmine con la sepoltura di Benedetto Crivelli, capitano di ventura morto nel 1516, pranzo in agriturismo, ritorno in pullman. Numero minimo di 35 partecipanti.
Info e prenotazioni:
tel. 3464282774, email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


 

scarica il programma completo degli eventi collaterali alla mostra

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film, spettacoli, concerti, eventi

legati alla mostra e alle mura di Padova

 


Invasioni digitali

Padova Terme Euganee Convention Bureau

- mercoledì 30 aprile - Invasioni digitali Musei Civici agli Eremitani

Sulla scia di analoghe iniziative nazionali e internazionali "Padova Terme Euganee Convention Bureau" organizza a Padova per il 30 aprile tra le ore 16 e 30 e le 19 una “invasione digitale” dei Musei Civici agli Eremitani e della mostra sulle mura. Si tratta di fotografare liberamente con apparecchi digitali ambienti e opere d'arte che usualmente non sono accessibili o nei quali vige il divieto di fotografare le opere esposte. L'evento viene successivamente “raccontato” con lo scambio delle foto tramite i social network.

Per la partecipazione è necessaria la prenotazione su http://www.blogdipadova.it/invasioni-digitali-ai-musei- civici-di-padova/




La guerra rinascimentale nel cinema

Cinema Lux, via Cavallotti 9, in collaborazione col circolo The Last Tycoon


Cinque film ambientati nel Cinquecento, nel momento in cui le armi da fuoco stanno soppiantando le armi bianche nella guerra, in Europa come in Oriente.
Si va da un film di cappa e spada con sottesa propaganda di regime (
Condottieri), con un Giovanni dalle Bande Nere presentato come eroe dell'unificazione italiana, al capolavoro di Ermanno Olmi. Giovanni de Medici ritorna nel dolente capolavoro di Ermanno Olmi Il mestiere delle armi, mentre intrighi e lotte fratricide alla corte estense sono il tema di E ridendo l'uccise.
In mezzo, i due classici di Akira Kurosawa che, pur ambientati in Giappone, propongono situazioni del tutto analoghe a quelle che caratterizzarono la guerra e le lotte di potere in Europa e in Italia negli stessi anni.


- mercoledì 30 aprile, ore 18.00

Condottieri, di Luis Trenker, Italia 1937
trama e interpreti

- mercoledì 7 maggio, ore 18.00

Kaghemusha, di Akira Kurosawa, Giappone 1980
trama e interpreti

- mercoledì 21 maggio, ore 18,00

Ran, di Akira Kurosawa, Giappone 1985
trama e interpreti

- mercoledì 4 giugno, ore 18.00

Il mestiere delle armi, di Ermanno Olmi, Italia 2001
trama e interpreti

- mercoledì 11 giugno, ore 18.00

E ridendo l'uccise, di Florestano Vancini, Italia 2005
trama e interpreti


Ingresso 2 euro
Info: The Last Tycoon, tel. 049751894, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


 

Battaglie d'Arme e d'Amore

Torrione Alicorno, ingresso piazzale Santa Croce / via Cavallotti

Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio "B. Marcello" di Venezia

- venerdì 20 giugno, ore 21.00 - Concerto di musiche rinascimentali

direzione musicale Cristina Miatello e Francesco Erle

"Battaglie" e musiche cortesi di Adriano Banchieri, Bartolomeo Tromboncino, Cipriano De Rore, Jacob Arcadelt, Andrea e Giovanni Gabrieli e altri

In intermezzo
Dimostrazioni di Scherma Antica

> vai qui per scaricare locandina, programma e note di sala

Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


 

Aperitivo e cena a tema

piazzetta antistante Porta Liviana, a cura dell'Associazione Pontecorvo Viva

- sabato 21 giugno - Serata "Liviana"
con aperitivo, cena con ricette rinascimentali e proiezioni sulla storia delle fortificazioni (a cura del Comitato Mura)

Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


 

Pittura e fotografia

in giro per le mura e a porta Savonarola, in collaborazione con Artemisia e XeArte

- domenica 22 giugno - ex tempore di pittura e fotografia
gli artisti si cimenteranno con gli ambienti interni e gli spazi esterni delle mura e delle porte. Seguiranno a porta Savonarola l'allestimento della mostra e la premiazione delle oper migliori.

a porta Savonarola

- 24 giugno / 12 luglio - Mostra dei lavori prodotti
tutti i giorni tranne il lunedì, ore 16.00 - 19.00

Per la durata della mostra, proiezione di presentazioni e filmati sulla storia, le caratteristiche e i restauri delle porte cinquecentesche, a cusa del Comitato Mura.

Info: Associazione Artemisia, tel. 3470781081 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Info: Associazione XeArte. tel. 049661989, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


 

Mura sullo schermo... sulle mura

ai Giardini della Rotonda, torrione della Gatta, piazza Mazzini, in collaborazione con CUC Cinemauno Estate 2014

- lunedì 23 giugno, ore 21.30 - triplo programma:

Il delitto delle mura - un corto di Vincenzo Agosto ambientato nelle e intorno alle mura di Padova

backstage del film

Il monumento invisibile - documentario prodotto dal Comitato Mura di Padova

Ingresso libero
Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


 

 

Voci, suoni e luci dalle mura

Al torrione Buovo, in collaborazione con Tam teatromusica, Oikos laboratorio e la Civica Orchestra di fiati

- ANNULLATO - Fanfara e Requiem per una fortezza mancata

narrazione itinerante, quasi uno spettacolo, alla scoperta del Castelnuovo, la fortezza mai completata
per guida, narratore, due attori e ensemble di fiati

Info: email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

SPETTACOLO ANNULLATO


 

Per acque da Padova a Creola

navigazione da Padova a Creola, a cura dell'Associazione Culturale Alicorno

- 25 aprile - 25 maggio - 22 giugno - Dal Portello al sepolcro di Benedetto Crivelli

Gita di un giorno intero, con partenza dall'imbarco di porta Portello, guida a cura dell'Associazione Culturale Alicorno. Visita alla chiesetta di S. Maria del Carmine a Creola, con la sepoltura di Benedetto Crivelli, capitano di ventura morto nel 1516, pranzo in agriturismo, ritorno in pullman. Numero minimo di 35 partecipanti.
Info e prenotazioni:
tel. 3464282774, email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


 

scarica il programma completo degli eventi collaterali alla mostra

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Visite alle mura di Padova

con il Comitato Mura

 

 


Passeggiate alla scoperta delle mura

- La domenica, alle 9,30, a partire da 28 settembre, giro completo delle mura rinascimentali e medievali in dieci tappe. Non occorre prenotazione.
Per informazioni e calendario delle tappe vai alla pagina dedicata.

- Su richiesta, visite per gruppi organizzati anche in giorni diversi, su itinerario e con durata da concordare, anche in combinazione con la visita alla mostra.

Info e prenotazioni: Comitato Mura, tel. 3476145908 o 3406884564, email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


 

Giro delle mura con il "Segway"

- Life Tree Mobility S.r.l. organizza con la collaborazione del Comitato Mura una originale visita “dinamica” a un tratto di mura sull'originale e innovativo veicolo elettrico a due ruote, sicuro e facilissimo da guidare

Percorso e durata della visita da concordare

Il costo a persona è di 29,00 euro per mezz'ora di visita, 50,00 euro per un'ora, 70,00 euro per due ore e comprende, oltre al noleggio del veicolo, una breve formazione all'uso e alla conduzione, l'accompagnatore, una audioguida con auricolari e il casco protettivo

Info e prenotazioni: Comitato Mura, tel. 3476145908 o 3406884564, email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.



Giro delle mura in bicicletta

- Giro completo del fronte bastionato (11 km), con brevi soste nei punti più significativi e visita (in parte a piedi) ad almeno tre spazi interni normalmente non accessibili, che potranno variare a seconda della praticabilità, scelti fra: golena San Massimo con galleria del soccorso del Castelnuovo, baluardo Santa Croce, torrione Alicorno, porta San Giovanni, porta Savonarola, galleria del torrione Impossibile.

Durata approssimativa 3 ore.Per gruppi di massimo 20 persone.

Giorno, orario, punto di partenza e costi da concordare.

Info e prenotazioni: Comitato Mura, tel. 3476145908 o 3406884564, email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


 

Navigazione lungo le mura

- Navigazione lungo i canali di Padova alla scoperta delle mura cinquecentesche e di quelle medievali sulla "Padovanella", in collaborazione con Delta Tour srl, con un esperto del Comitato Mura.
Due itinerari a scelta:

- dal Bassanello, lungo il Tronco comune del Bacchiglione e il Naviglio interno, entrando in città dal ponte dei Cavai, costeggiando le mura cinquecentesche dal torrione Alicorno fino alla Saracinesca, per incontrare la torre trecentesca del soccorso e il Castello carrarese, e proseguire fino al ponte delle Torricelle. Durata circa 2 ore

- dalle Porte Contarine, lungo il Tronco Maestro fino a ponte Molino per incontrare le mura comunali e poi sul Piovego, costeggiando le mura rinascimentali, passando per il Portello, fino alla golena San Massimo per visitare la galleria del soccorso del Castelnuovo. Durata circa 2 ore

 

- Su richiesta, e sempre per gruppi di venti persone, è possibile effettuare il giro anche in giorni e orari diversi da quelli indicati nel volantino, scaricabile seguendo questo link.

Info e prenotazioni: Delta Tour, tel. 0498700232, email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


 

 

 

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delitto_delle_mura_locandina_ridottaSiete tutti invitati alla proiezione del film "Il delitto delle mura"!
Ve ne avevamo dato qualche anticipazione mentre veniva girato.
Non è uno scherzo o un gioco di parole, si tratta di un film vero, ovviamente un "giallo", un "corto" di circa 30 minuti.
Prodotto dalla casa di produzione padovana Pregiat Photo Video Produzioni di Antonio Attisani per la regia di Vincenzo Agosto.
Il film è stato realizzato grazie ad una campagna di crowdfunding che ha permesso di ottenere i fondi e coprire buona parte del progetto.
Il Comitato Mura di Padova ha fornito la consulenza storica, la propria sede per alcune riprese e un pò di appoggio logistico per le location nei luoghi delle mura.


Nuovo ciclo di appuntamenti con le conferenze "Non solo mura" del sabato pomeriggio presso l'aula 1914.

Attenzione: l'orario degli incontri di tutto il prossimo ciclo è cambiato: ore 17,00 (non più 16,30)

 

sabato 15 febbraio, ore 17,00 - aula 1914, via Raggio di Sole 2

La Società Veneta Ferrovie

videopresentazione a cura di Maurizio Marzola

L'Impresa padovana di Costruzioni Pubbliche, fondata da Vincenzo Stefano Breda, divenne in breve tempo la più grande società italiana di costruzione e gestione di linee ferroviarie in concessione. Un escursus dalle origini fino ad oggi attraverso più di un secolo di storia del nostro paese tra politica ferroviaria del tempo, grande imprenditoria e personaggi di spicco locali e nazionali.

Un racconto che attraversa due guerre mondiali, una profonda trasformazione in campo tecnologico, un nuovo assetto societario, i commissariamenti e la fine di un fenomeno imprenditoriale senza eguali.

 

sabato 22 febbraio, ore 17,00 - aula 1914, via Raggio di Sole 2

Il sale in viaggio, da Venezia al Cadore

videopresentazione a cura di Massimo Della Giustina e Irene Spada

Il sale, vero e proprio "oro bianco" dell'età medievale e moderna, fu di importanza capitale nell'economia europea e nella vita quotidiana delle popolazioni. Fondamentale per la storia del sale del Cadore è la battaglia di Rusecco (1508) considerata uno dei fatti prodromici alle vicende della Lega di Cambrai. Fu proprio questo avvenimento e il presunto tradimento dei Cadorini a cambiare l'approvvigionamento del territorio obbligando la zona a rifornirsi esclusivamente presso i magazzini della Serenissima. Nacquero così due tappe intermedie nella tratta Venezia-Cadore: Portobuffolè e Serravalle. Un racconto che non parla solo dei magazzini del sale, ma anche del mondo legato a questo commercio, costellato di dispensieri, conduttori, burchieri e contrabbandieri...

- In occasione della presentazione sarà possibile acquistare il relativo volume a 15 euro (prezzo per i soci) -

 

sabato 1 marzo, ore 17,00 - aula 1914, via Raggio di Sole 2

Le pietre che parlano. Epigrafia medievale a Padova.

videopresentazione a cura di Franco Benucci

Da sempre, muri, colonne e monumenti delle città sono stati utilizzati per raccontare, attraverso le iscrizioni, le vicende dei vari edifici, di chi li abitò, dei fatti accaduti al loro interno e nei pressi, di chi vi ha operato o vi è sepolto, in definitiva la storia delle città stesse . Questi documenti epigrafici sono divenuti, oggi, difficilmente comprensibili per la consunzione delle pietre, ma anche per la minor dimestichezza con il latino, con il dato araldico e le frequenti abbreviazioni utilizzate. L'intervento ci condurrà attraverso l'epigrafia medievale padovana dall'VIII al XV secolo, mostrando i casi di maggior rilievo. La catalogazione è parte del progetto Corpus dell'Epigrafia Medievale di Padova, in corso di svolgimento a cura di un gruppo interdipardimentale dell'Università di Padova.

 

sabato 8 marzo, ore 17,00 - aula 1914, via Raggio di Sole 2

Padova underground. Paleoidrografia e geoarcheologia della città

videopresentazione a cura di Paolo Mozzi e Mariolina Gamba

Brenta o Bacchiglione? e il percorso delle anse fluviali su cui è nata Padova? Domande a cui, da tempo, cercano di dare risposte archeologi, geologi e storici.

Lo studio che sarà presentato, finanziato dalla Fondazione Cariparo -Progetto di eccellenza 2007-2008-, ha interessato un ampio tratto di pianura tra i fiumi Brenta e Bacchiglione, con particolare attenzione all'area urbana. Grazie a riprese satellitari e rilevamenti aerei con sensori laser e fotocamere multispettrali, è stato possibile riconoscere gli antichi percorsi fluviali e le impercettibili elevazioni del terreno, di origine naturale e antropica, che contraddistinguono il territorio. Sulla base delle indicazioni emerse in questa prima fase sono stati poi effettuati una serie di carotaggi mirati per stabilire quali fiumi abbiano attraversato la città e quando.



locandina 8 feb 2014_tCome ogni anno il Comitato Mura collabora all'organizzazione delle manifestazioni predisposte dal Consiglio di Quartiere 5 Sud-Ovest a ricordo del bombardamento aereo che colpì il bastione Impossibile, usato come rifugio, causando circa 200 vittime.

 

8 febbraio 2014

ore 15,30-16,30 - bastione Impossibile-ex rifugio Raggio di Sole, ingresso da via Raggio di Sole 2

deposizione dei fiori presso il sacello al bastione Impossibile e

visite guidate presso il bastione Impossibile-ex rifugio Raggio di Sole (a cura del Comitato Mura di Padova)

 

ore 16,30 - aula 1914 di via Raggio di Sole 2

proiezione del documentario "La seconda Guerra Mondiale - Sotto le bombe" e video-testimonianze di superstiti della strage del 8 febbraio 1944 (a cura del Comitato Mura di Padova)

Ingresso libero

 

9 febbraio 2014

ore 10,00 - chiesa della Natività

Santa Messa a suffragio delle vittime

A seguire cerimonia di deposizione dei fiori presso il cippo di via Bronzetti (a cura della Parrocchia della Natività)

 

ore 11,45 - aula 1914 in via Raggio di Sole 2

presentazione dei modelli di rifugi antiaerei e aeromobili d'epoca e visite al bastione Impossibile-ex rifugio Raggio di Sole (a cura del Comitato Mura di Padova)

 

ore 15,00

cerimonia commemorativa con deposizione dei fiori presso il rifugio antiaereo del "Quartiere della Resistenza" zona Palestro (a cura dell'Auser Savonarola)



image9a_t(19 gennaio 2014) - Al via, lunedì 20 gennaio, i lavori per la pedonalizzazione-pavimentazione di via Portello, fino all'incrocio con via Marzolo (con posa di una nuova conduttura per la raccolta delle piogge). Tra i molti aspetti importanti ci sarà la deviazione del traffico che finora sfiorava il fronte interno della porta e la "liberazione" della porzione di Porta Portello nascosta sotto i ripetuti rialzi del livello stradale. Il Comitato Mura, insieme ad altri gruppi e associazioni, ha contribuito alla definizione di questo intervento.


giuliano_lenci
(3 gennaio 2014) - Nel primo pomeriggio del 29 dicembre ci ha lasciato, a 92 anni, Giuliano Lenci.
Pisano di nascita, ma padovano d’adozione, ben conosciuto in città non solo per la sua lunga e competente attività di medico pneumologo, ma anche per il suo mai interrotto impegno civile e politico.

 

Non solo mura - Ciclo di conferenze

stemma_comune

Aula 1914 - via Raggio di Sole 2, ore 16,30

Con il patrocinio del Comune di Padova

 

sabato 4 gennaio 2014

Viaggio a Corfù - Kerkyra , agosto 2013

videopresentazione  a cura di Adriano Verdi

L'isola di Corfù, l'attuale Kerkyra, era considerata la chiave dello stato da Mar della repubblica di Venezia per la sua posizione all'imbocco del mare Adriatico. A partire dall'inizio del Quattrocento il capoluogo viene fortificato in più riprese: prima la Cittadella, col Castel Vecchio e il Castel Novo, che nel 1516 è separata con un canale dal borgo abitato. A partire dal 1537, dopo l'assedio e la distruzione operate dall'esercito ottomano, Michele Sanmicheli costruisce due baluardi sul fronte della Cittadella verso terra. Dopo il nuovo assedio del 1571, il senato veneto decide di includere i borghi abitati in una fronte difensiva con quattro baluardi e una Cittadella Nuova, secondo i piani di Ferrante Vitelli. Dopo la perdita di Creta, nel corso del Seicento Filippo Besset di Verneda estende in profondità il fronte difensivo. A partire dal 1716 Johann Matthias von der Schulenburg rafforza ancora le difese verso terra e, dopo un nuovo assedio turco, inizia la costruzione di due nuovi forti sulle alture e di un terzo forte centrale.

 

sabato 11 gennaio 2014

Castelli e città murate del padovano

documentario video a cura di Fabio Bordignon e Antonio Bonadonna

Un viaggio attraverso il territorio del dominio carrarese per illustrare i principali presidi del sistema difensivo medievale padovano.  Un percorso, durante il quale saranno raccontate le vicende della Signoria dei Da Carrara, che si snoda tra Cittadella, Montagnana, Este, Monselice e i castelli del territorio per concludersi al centro delle difese militari del Trecento padovano: il Castello Carrarese.

 

sabato 18 gennaio 2014

I ponti di Padova

videopresentazione a cura di Adriano Verdi

I ponti sono attraversati sulla carreggiata che essi sostengono e quindi sono generalmente poco osservati: per vederli è necessario essere all'esterno. In questa occasione i ponti di Padova saranno mostrati di fronte e le loro arcate potranno essere ammirate anche da vicino. Dopo una breve introduzione sulla nomenclatura di archi e volte, sfilerà la rassegna dei sette ponti di origine romana, più o meno conservati, e poi quelli medievali, rinascimentali e moderni, limitatamente a quelli posti lungo il Tronco Maestro e il Naviglio Interno.

 

sabato 25 gennaio 2014

Le acque nell'economia cittadina: molini ma non solo

videopresentazione a cura di Alberto Susa

L'acqua ha rappresentato per secoli la principale "forza motrice" a basso costo, per molteplici attività economiche. La sua gestione ha quindi avuto una grande influenza sull' economia e sulla struttura urbanistica delle città, Padova compresa. La presentazione illustrerà i principali tipi di impianto a forza idraulica soffermandosi sull'evoluzione di Padova nei secoli XI-XII e il relativo sviluppo delle poste da mulino. L'incontro proseguirà illustrando il nuovo utilizzo dell'energia idraulica che si diffuse dal XIX secolo e portò alla realizzazione dei primi acquedotti pubblici per poi concludersi raccontando modalità e circostanze della fine dell'utilizzo dell'energia idraulica di fiumi e canali.

 

sabato 1 febbraio 2014

Acque di Padova: 150 anni del canale Scaricatore

videopresentazione a cura di Pier Giovanni Zanetti - Associazione Lo Squero

Fino a quando le acque del Bacchiglione attraversarono il "cuore" di Padova, interi quartieri andavano sott'acqua in caso di piena. Nel 1830 il Governo austriaco si rivolse al più illustre idraulico del tempo, Vittorio Fossombroni, che progettò un piano di sistemazione insieme a Pietro Paleocapa. La soluzione fu un nuovo canale, chiamato Scaricatore, dal Bassanello a Voltabarozzo per deviare le piene a sud della città. Ben presto però l'opera si rivelò

insufficiente e quindi negli anni trenta del secolo scorso, si rimise mano alla sistemazione dei corsi d'acqua padovani su progetto di Luigi Gasparini. Le nuove opere di allargamento e integrazione dello Scaricatore permisero finalmente di scongiurare il pericolo per la città.


 


(19 dicembre 2013) - Con un po' di ritardo, segnaliamo che l'Istituto Universitario di Architettura di Venezia ha realizzato un sito web nel quale verranno resi disponibili i progetti e le tesi di laurea dedicati al Parco delle Mura di Padova e realizzati negli ultimi cinque anni nell'ambito del corso di laurea specialistica in Architettura per la Conservazione, sotto la direzione del prof. Vittorio Spigai. L'indirizzo del sito è www.progettimuradipadova.it.

Al progetto ha collaborato anche il Comitato Mura, organizzando

stemma_comune

Giro completo, a tappe, delle mura di Padova

rinascimentali e medievali

Con il patrocinio del Comune di Padova


ATTENZIONE! Il 7 e il 14 dicembre 2014 prime due tappe del nuovo ciclo, che poi riprenderà a fine gennaio 2015

 

SI ripete anche nel 2014 il giro completo in dieci tappe delle mura rinascimentali e di quelle di età comunale, che da fine 2011 il Comitato Mura svolge a ciclo continuo.

Come ormai d'abitudine, nel corso dell'anno sono previsti tre giri completi, due consecutivi da febbraio a luglio e un terzo in autunno. In questo modo chi non potesse seguire tutte le dieci tappe di seguito saprà di poter recuperare quelle eventualmente perdute in uno dei cicli successivi.

Le visite comprendono le passeggiate lungo le mura e l'ingresso agli ambienti interni di volta in volta visitabili (lavori o attività in corso possono impedire temporaneamente l'accesso a uno spazio, mentre nuovi restauri possono rendere agibili spazi prima non accessibili).

Le passeggiate si svolgono la domenica mattina con partenza alle ore 9,30 e conclusione alle 12,00/12,30.

Durante le visite verranno distribuiti materiali illustrativi. Si consigliano scarpe comode.

In caso di  forte maltempo (pioggia insistente o neve) la passeggiata non verrà effettuata e non verrà recuperata. Dato il carattere ciclico dell'iniziativa, le tappe perdute potranno essere recuperate dagli interessati nel ciclo successivo.

La partecipazione è gratuita, compresi i materiali a stampa, ed è riservata ai soci del Comitato Mura, ma sarà possibile iscriversi al momento, versando la quota annuale di 15,00 euro, che permetterà di partecipare gratuitamente alle altre attività dell'associzione, acquistarne le pubblicazioni, etc (la quota copre l'anno solare).
NON OCCORRE PRENOTAZIONE, è sufficiente presentarsi nel punto di ritrovo all'ora prefissata.

 

Le mura di Padova in dieci tappe

(scarica qui il calendario settembre-novembre 2014)

 

Mura rinascimentali (otto tappe)

 

Prima tappa

16 febbraio + 11 maggio + 28 settembre

Dal torrione Impossibile al baluardo San Prosdocimo

Ritrovo di fronte al centro Kofler in via P. Bronzetti; la passeggiata termina alla breccia di via San Prosdocimo

 

Seconda tappa

23 febbraio + 18 maggio + 5 ottobre

Da porta San Giovanni al torrione  Ghirlanda

Ritrovo in piazzale San Giovanni; la passeggiata termina in via Pio X angolo via Marco Polo, presso il ponte pedonale di ferro

 

Terza tappa

2 marzo + 25 maggio + 12 ottobre

Dal torrione Alicorno al baluardo Santa Croce

Ritrovo all'ingresso del giardino Alicorno, in piazzale S. Croce; la passeggiata termina alla breccia di via d'Acquadendente

 

Quarta tappa

9 marzo + 1 giugno + 19 ottobre

Dal torrione Santa Giustina al baluardo Cornaro

Ritrovo all'incrocio tra via Sanmicheli e via d'Acquadendente (ingresso del roseto comunale); la passeggiata termina in via Cornaro

 

Quinta tappa

16 marzo + 8 giugno + 26 ottobre

Il ponte delle gradelle di San Massimo e il Castelnuovo

Ritrovo in via Cornaro di fronte all'ex Macello; la passeggiata termina in Golena San Massimo

 

Sesta tappa

30 marzo + 15 giugno + 2 novembre

Dal torrione Venier al torrion Piccolo

Ritrovo davanti alla scuola "E. Luzzato Dina" in via Gradenigo; la passeggiata termina all'ingresso dei giardini dell'Arena in via Porciglia

 

Settima tappa

6 aprile + 22 giugno + 9 novembre

Dal torrione dell'Arena al torrione della Gatta

Ritrovo all'ingresso dei giardini dell'Arena in via Porciglia; la passeggiata termina ai Giardini alla Rotonda


Ottava tappa

13 aprile + 29 giugno + 16 novembre

Dal baluardo Moro I al torrione Impossibile

Ritrovo all'incrocio tra viale Codalunga e via Fra Paolo Sarpi, presso la colonna Massimiliana;la passeggiata termina alla sede del Comitato Mura in via Raggio di Sole 2

 

Mura comunali (due tappe)

 

Nona tappa

27 aprile + 6 luglio + 23 novembre

Dal castello carrarese alla riviera dei Mugnai

Ritrovo in piazzetta Delia; la passeggiata termina in riviera dei Mugnai

 

Decima tappa

4 maggio + 13 luglio + 30 novembre

Da porta Molino al castello

Ritrovo presso Porta Molino; la passeggiata termina al ponte dell'Osservatorio


Il successivo ciclo avrà inizio il 7 dicembre, proseguirà il 14 dicembre 2014 e riprenderà a fine gennaio 2015

 

(scarica qui il calendario settembre-novembre 2014)


(16 novembre 2013) - I lettori ricorderanno lo smottamento, verificatosi lo scorso aprile all'esterno del baluardo San Giovanni, che rischiava di ostruire la canaletta (la Fossa Bastioni). Un recente sopralluogo ci ha permesso di constatare che il problema è stato risolto rimuovendo il muretto di contenimento, pericolosamente in bilico dopo lo smottamento, sostituendolo con una palificata a pelo d'acqua, e rimodellando il profilo della sponda, ora in declivio.

 

Guarda il servizio del Tg di TV7 >>>

cappella_gatta_tPer la gran parte dei Padovani la prima guerra mondiale è un fatto lontanissimo, ormai materia solo per gli appassionati di storia, da ritrovare in qualche libro, spesso polveroso, e in qualche film o documentario osservato distrattamente.

Invece un legame intenso unisce Padova con gli avvenimenti della Grande Guerra. La nostra città fu infatti "capitale al fronte" dopo i fatti di Caporetto; qui, in zona Santa Croce, e poi nella vicina Abano ebbe sede il Comando Supremo delle Forze Armate e infine a Villa Giusti alla Mandria fu firmato l'armistizio che chiuse il terribile conflitto.

Per Padova in quel periodo non ci fu però solo l'onore di illustri ospiti militari, ma anche un concreto prezzo civile da pagare. Se qui la linea del fronte non arrivò mai, arrestando gli austriaci sulla linea del Piave, a Padova giunse una nuova e terribile, per allora, tecnica di attacco: il bombardamento aereo.  Incursioni dal cielo certamente assai limitate se paragonate a quelle del secondo conflitto mondiale, ma assolutamente terrorizzanti proprio perché inedite e in grado di portare, per la prima volta, la guerra lontano dalla "prima linea" coinvolgendo anche i luoghi quotidiani della vita civile.

Durante la prima guerra mondiale Padova subì diciannove bombardamenti che, pur con ridotte capacità distruttive in senso militare, furono di notevole impatto sulla popolazione civile. Furono colpiti in vari momenti: il duomo, via Savonarola, la chiesa dei Carmini, il teatro Verdi, i palazzi comunali. In totale oltre duecento edifici colpiti, ma il più grave esito di questi raid aerei fu sicuramente la strage del 11 novembre 1916 presso il bastione della Gatta.

Numerosi sotterranei delle mura cinquecentesche, infatti, sembrarono allora (e anche, purtroppo, durante la seconda guerra mondiale) un luogo di sicuro rifugio contro gli ordigni provenienti dal cielo. L'incursione iniziò verso le 19,30 e fu breve in senso strettamente bellico, con 12 ordigni sganciati, ma pesantissima negli effetti. L'allarme giunse solo 15-20 minuti prima e molti abitanti delle zone attorno a piazza Mazzini accorsero al "rifugio". Una bomba, forse diretta alla vicina ferrovia, centrò l'ingresso delle casematte del bastione. Per tragica fatalità i padovani che qui accorsero si erano stipati proprio in quel punto perché la parte più interna del bastione era allagata a causa di piogge recenti. Si contarono novantatre vittime, alcune colpite dalle schegge e molte, sospinte dallo spostamento d'aria, annegate all'interno del bastione. Come spesso accade in questi tragici episodi perirono intere famiglie dai nonni fino ai nipoti, con il 30% delle vittime sotto i sedici anni.

In un' epoca in cui gli attacchi aerei erano molto discussi e per alcuni addirittura illegittimi proprio per il rischio a cui sottoponevano i civili, questa strage destò una grande impressione ed ebbe una risonanza internazionale al punto che la città di Padova non subì ulteriori incursioni per quasi un anno.

Le esigenze della città moderna portarono a costruire in quel luogo, pochi anni dopo, nel 1925, uno dei primi serbatoi dell'acquedotto creando, sulla sommità del bastione e sul vicino tratto di mura, un giardino pubblico (oggi noto, soprattutto, per il cinema estivo qui ospitato). Una costruzione a cui fu dato l'aspetto di una torre cilindrica, ma che alla base nasconde una cappella votiva circolare. Un luogo della memoria in seguito dimenticato e oggi ignoto alla gran parte della cittadinanza.

 

Per conoscere gli orari di apertura della cappella in occasione del 11 novembre 2013 (97esimo anniversario della strage) vai a questa pagina

 

Testo a cura di Fabio Bordignon

 

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Il servizio del TG di TV7 sulla commemorazione della strage e sull'apertura della cappella

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logo assessorato logo Comitato Mura


Urbs ipsa moenia

Il cantiere continuo

All'origine delle mura di Padova
a 500 anni dall'inizio della loro costruzione


Ciclo di conferenze a cura del Comitato Mura di Padova

Palazzo Moroni, Sala Anziani, via Municipio 1

tutti i mercoledì alle ore 17

dal 30 ottobre al 27 novembre 2013

 

(scarica qui il pieghevole con il programma completo )

 


 

 

PROGRAMMA

 

relAzione Urbana Festival 2013

Le mura disvelate 2013

 

Venerdì 13 settembre 2013


ore 20,30, Castello Carrarese

MURI CHE PARLANO, ULTIME NOVITÀ SUL CASTELLO

visita virtuale, a cura del Comitato Mura


Nella corte del castello per scoprire quello che le mura del carcere, spogliate dell’intonaco, ci raccontano e per vedere con l’immaginazione quello che nascondono.


ore 21:00, Castello Carrarese teatro (dai 10 anni)
Koreja - Teatro Stabile d’Innovazione

PALADINI DI FRANCIA
SPADA AVETE VOI, SPADA AVETE IO! 
Vita, morte e disavventure di Orlando e altri strani paladini
dedicato a Che cosa sono le nuvole? di Pier Paolo Pasolini
di Francesco Niccolini , regia Enzo Toma
con Carlo Durante, Antonella Iallorenzi,Francesco Cortese, Silvia Ricciardelli
Premi  EOLO AWARDS  e Associazione Nazionale Critici Teatro


Giochi di bambini. Giochi di guerra. Marionette. Pupi. Roba vecchia e bellissima. Da spaccare in due a colpi di spada. Corpi, metallo, amore e guerra. Fili, voci tonanti e un destino tragico. La storia comica e tragica dei paladini di Carlo Magno racconta la bellezza e la crudeltà della vita. E se da più di cinquecento anni poeti e teatranti continuano a provare un piacere immenso a raccontarla, un motivo ci deve essere. (…)
Francesco Niccolini

ore 22:30, Bastione Impossibile, via Raggio di Sole 2
SCRITTO DENTRO
atti visivi e sonori, prima esposizione (con prenotazione)
testi tratti da Scritto dentro di Fernando Marchiori
riscrittura scenica Pierangela Allegro, direzione Michele Sambin


Cerca di afferrare le parole.
Scrivitele dentro.
Sofocle, Filottete

La scrittura di F. M. ha il dono di dire quanto basta e neanche una frase di troppo. La mia riscrittura come il gesto dello scultore ha tolto ancora. E ancora. E ancora.

La figura cominciò a dubitare che nel guardarepotesse vedere.
Guardando ricordava.
A una giusta distanza chi guardava nello sguardo della figura
Poteva vedersi
Preso dentro il tracciato di una memoria estranea
Pierangela Allegro

ore 23:00, Aula 1914, via Raggio di Sole 2
prima assoluta
WALLS – BEWARE OF JAMMING FINGERS       
An “analogical” A/V concert

di e con Luca Scapellato e Alessandro Martinello


Concerto elettronico in continua evoluzione. Between lived and stored, captured and generated images and sounds,dita che improvvisano, dita che si incastrano, dita che si affollano sull'ambiente di un suono". La storica cinta muraria della città di Padova può essere vista come il luogo di confine tra antico e moderno. Uno spazio immaginario abitato da visioni simultanee, dall'affresco medioevale ai graffiti contemporanei, ed evocato dalla melodia composta di suoni sintetici e campionamenti reali: dalla viola da gamba al macchinario industriale.


Sabato 14 settembre 2013

dalle ore 10:00, Torrione Pontecorvo, via Sanmicheli 5
NEL VENTRE DELLE MURA
a cura del Comitato Mura, con il Gruppo Speleologico Padovano CAI e Oikos Laboratorio
dalle 10:00 alle 12:30 per famiglie e bambini, dalle 14:00 alle 17:00 per adulti


Come in una grotta, al buio, con gli speleologi del CAI, l’esplorazione di un torrione poco noto, alla scoperta di un labirinto di spazi sotterranei normalmente inaccessibili: per scoprire come sono fatte le mura di dentro e perché sono fatte così, cosa sono casematte e cannoniere, dove stavano i cannoni, le polveri e le munizioni, e che vita facevano i soldati che manovravano le artiglierie. Un piccolo assaggio di una Padova sotterranea intrigante e sconosciuta. L’evento di maggior successo della scorsa edizione di Le mura disvelate. Dedicato a... tutti quelli che lo scorso anno non sono riusciti a entrare!

ore 18:00, Torrione della Gatta
Giardini della Rotonda, piazza Mazzini

1509: LA GATTA E L'ASSEDIO DI PADOVA
Narrazione poetica
a  cura di Comitato Mura e Oikos Laboratorio
con Fabio Bordignon, Giorgia Poletto, Ivan Rizzotto


Sulla traccia del poemetto La obsidione di Padoua, composto a caldo da Bartolomeo Cordo, poco dopo i fatti di cui era stato forse testimone diretto, e pubblicato già nel 1510, si narra la storia dell’assedio di Padova, l’evento chiave della guerra della lega di Cambrai contro Venezia, seguito alla rovinosa sconfitta di Agnadello. Grazie al provveditore Andrea Gritti, valenti uomini d’arme come Citolo da Perugia e Lattanzio da Bergamo, alla tenacia di veneziani e padovani e, forse, a una povera gatta, eroina suo malgrado, Padova resistette ai cannoni di Massimiliano d’Asburgo e alle armi dei lanzichenecchi e Venezia si salvò da una fine ormai certa.

ore 19:00, Torrione della GattaGiardini della Rotonda, piazza Mazzini
prima assoluta (con prenotazione)
WALK SHOW SULLE MURA                                   
Conversazioni nomadi con apparizioni e degustazioni

a cura di urban experience conduce Carlo Infante con Claudia Fabris


I walk show sono passeggiate con performing media: conversazioni itineranti caratterizzate dall’ausilio di smartphone e cuffie collegate ad una radioricevente (whisper radio) che permette di ascoltare le voci dei walking-talking heads e repertori audio predisposti. Protagonisti dell’azione ludico-partecipativa sono gli spettatori-cittadini attivi che si mettono in gioco, conversando sollecitati, esplorando le mura padovane tra degustazioni ed apparizioni e twittando (#urbexp #relazioneurbana).
LA BAMBOLA

di Claudia Fabris
con Claudia Fabris e Debora Petrina

Due donne, un carillon, un nastro rosso di raso che le lega, immagine poetica di una bambola che inizialmente sembra girare indefinitamente, privata d'ogni volontà...ma il nastro finisce. La bambola rompe l'incantesimo e se ne va per il mondo e l'altra rimasta sola scopre, il segreto nascosto sotto le gonne delle donne, una magia di piccole lucciole che salgono al Cielo sposandolo alla Terra.
PAROLE SOTTO SALE – INSTALLAZIONE MASTICABILE
a cura di Claudia Fabris

I vini in degustazione sono gentilmente offerti dalla Azienda Agricola Dotto Lidio di Vò Euganeo.

ore 19:30, Bastione Impossibile, via Raggio di Sole 2
prima assoluta 
SCRITTO DENTRO
Atti visivi e sonori, prima esposizione (con prenotazione)
di e con Pierangela Allegro,  musiche di Michele Sambin


ore 21:00, Castello Carrarese  teatro
Giuliano Scabia
TRAGEDIA DI RONCISVALLE CON BESTIE
Seguita dalla Farsa di Orlando e del suo scudiero Gaina alla ricerca della porta del Paradiso


Scabia ritorna alle origini dell' epica europea per raccontare una vicenda in cui gli animali commentano con candido disincanto lo storico scontro, il teatro degli uomini e lo strano rituale dei loro comportamenti.Avvicinarsi a un castello, interrogarlo, farvi risuonare la voce, narrare l’avventura umana dei racconti e della memoria. Giuliano Scabia, poeta e scrittore atipico, forse l’unico scrittore mitico in circolazione (Marco Belpoliti), uno dei pochi e dei migliori che val la pena di leggere (Folco Portinari), forse il più grande drammaturgo oggi da noi (Gianfranco Capitta) accoglierà i convenuti al castello carrarese, sulla soglia, con un dono.

Ore 23:00, Baluardo San Giovanni  concerto audiovisivo
WALLS – BEWARE OF JAMMING FINGERS
An “analogical” A/V concert

di e con Luca Scapellato e Alessandro Martinello



Domenica 15 settembre

ore 10:00, Castelnuovo, Torrione Buovo, Golena San Massimo
ingresso ex Macello via Cornaro 1

FANFARA E REQUIEM PER UNA FORTEZZA MANCATA
Narrazione itinerante alla ricerca del Castello che non c'è

a cura di Comitato Mura, Oikos Laboratorio e i fiati della Civica Orchestra di Padova

con Ugo Fadini, Giorgia Poletto, Ivan Rizzotto

La complessa vicenda della fortezza che non c’è, il Castel Nuovo ideato da Bartolomeo d’Alviano per difendere Padova, ma soprattutto Venezia, iniziato e mai completato. Con l’accompagnamento di suoni e immagini, le ragioni del progetto e il dibattito che ne è seguito, nelle parole di testimoni e protagonisti, da Marin Sanudo a Francesco Guicciardini, da  Michele Sanmicheli a Guidobaldo d’Urbino, oltre allo stesso d'Alviano.
Una visita guidata molto particolare, per vedere con occhi diversi quello che non è un tratto qualunque delle mura di Padova.

ore 14:00, Porta Ognissanti al Portello
RECUPERI RECENTI, LA PORTA DEI VENEZIANI
presentazione a cura del Comitato Mura


Dalla porta Omnium Sanctorum entravano a Padova i veneziani e la sua monumentalità non può sorprendere. Ma colpisce l’accorta operazione di marketing politico a beneficio del doge Leonardo Loredan che si dispiega sulla sua facciata. Con la scoperta e l’esplorazione delle sue sale sotterranee, la ripulitura del ponte e il restauro dei resti di affresco sulle pareti interne, la porta ha recuperato un po’ del suo antico prestigio.

ore 15:00, Giardini dell’Arena
PADOVA SOTTERRANEA IN DIRETTA: LE GALLERIE RITROVATE
Il Gruppo Speleologico Padovano CAI esplora gli ipogei del torrione dell’Arena


Una diretta fuori dal comune, un’occasione unica per seguire dal vivo l’esplorazione delle gallerie del torrione dell’Arena, che si credevano perdute: sono state appena riscoperte, grazie a un piccolo pertugio accessibile solo agli speleologi. I quali si caleranno nel sottosuolo del bastione, invaso da due metri abbondanti di fango e acqua, per trasmettercene in diretta le immagini della prima esplorazione completa, a cui il pubblico potrà assistere sui monitor predisposti ai giardini dell’Arena.

ore 17:30, Porta Savonarola
RECUPERI RECENTI: LA PORTA PIÙ BELLA
presentazione a cura del Comitato Mura


Il restauro appena completato del vano interno della porta più bella di Padova offre l’occasione per qualche riflessione sull’opera di Giovan Maria Falconetto, architetto veronese, autore anche della vicina porta San Giovanni, ma noto a Padova soprattutto per la stretta collaborazione con Alvise Cornaro, del cui cenacolo umanista faceva parte. E più di qualche dettaglio accomuna la porta all’Odèo e alla più famosa Loggia.

Ore 18:30 da Porta Savonarola
prima assoluta
WALK SHOW SULLE MURA II                           
Conversazioni nomadi con degustazioni

a cura di urban experience conduce Carlo Infante con Claudia Fabris


ore 21:00, Castello Carrarese  teatro
Tam Teatromusica
TUTTO QUELLO CHE RIMANE
in ricordo di Claudio Meldolesi
ideazione e direzione Michele Sambin
con Pierangela Allegro, Loris Contarini, Claudia Fabris, Alessandro Martinello, Michele Sambin; testi tratti da Tutto quello che rimane, Pierangela Allegro, ed. Eldonejo, 1995
in video i detenuti-attori del progetto Tam Teatrocarcere 1992/2012


Un'opera performativa dove la memoria agisce come drammaturgo e la composizione si rivela come unica forma possibile per raccontare. La prima mossa è stata riattraversare gli spettacoli creati con i detenuti-attori lavorando su assonanze, accostamenti, sovrapposizioni, motivi ricorrenti. Abbiamo sperimentato la possibilità di mettere in scena un intenso percorso di arte e vita durato 20 anni, nel tentativo di  restituirlo in forma d'arte poetica.

Ore 22:30, dal Castello Carrarese al baluardo Santa Croce
WALK SHOW SULLE MURA III
Conversazioni nomadi con apparizioni

a cura di urban experience conduce Carlo Infante con Claudia Fabris

ore 23:00, Bastione Santa Croce  concerto audiovisivo
WALLS – BEWARE OF JAMMING FINGERS
An “analogical” A/V concert

di e con Luca Scapellato e Alessandro Martinello


SI ringrazionao per la collaborazione: ESU di Padova, CUC Centro Universitario Cinematografico, Target Due, Digitalmovie, Centro d’Arte degli Studenti dell’Università, Azienda Vinicola Dotto Lidio

RELAZIONE URBANA FESTIVAL 2013
ideato e realizzato da Tam Teatromusica  con il contributo dell'Assessorato alla Cultura
del Comune di Padova, in collaborazione con Comitato Mura di Padova

Biglietteria dalle ore 20:00
Paladini di Francia, Giuliano Scabia, Tutto Quello che rimane
10 € intero 8 € ridotto 3 € minori di 13 anni
Riduzioni per  under 26 over 65 anni
Scritto dentro (25 posti); Walkshow (30 posti); Walls
ingresso gratuito con prenotazione
Prenotazioni
tel 049 654669
I posti prenotati e non ritirati entro 15 minuti dall’inizio previsto, saranno attribuiti ad altri.
In caso di maltempo gli spettacoli programmati al Castello carrarese saranno allestiti: il 13/09 al CineTeatro MPX, via Bonporti 14 e 15 / 09 all’Auditorium San Gaetano, via Altinate


LE MURA DISVELATE
Itinerari fra suoni e parole, alla scoperta di un monumento invisibile

ideati e realizzati da Comitato Mura di Padova  con il contributo dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, in collaborazione con Oikos Laboratorio  e Gruppo Speleologico Padovano CAI

Biglietteria
Tutti gli eventi sono a ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
Non occorre prenotazione. Ove necessario, e se possibile, le visite potranno essere ripetute per soddisfare un maggior numero di richieste.

Ci scusiamo fin d'ora con chi dovesse rimanere escluso da qualche evento. Il programma potrà subire variazioni che verranno tempestivamente comunicate.


INFORMAZIONI

Tam Teatromusica 049 654669 / 320 2449985
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Comitato Mura di Padova 3286942689 / 3476145908
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

www.tamteatromusica.it / www.muradipadova.it / padovacultura.padovanet.it

 

Il Comitato Mura di Padova partecipa anche quest'anno alla manifestazione "Settembre di Arte, Musica e Giochi al Portello" organizzata dall'associazione Progetto Portello.

Il 21 settembre 2013 una serie di appuntamenti animeranno le aree attorno alla storica Porta Ognissanti, centro simbolico del rione.

Qui sotto il programma della manifestazione.

 

(cliccare l'immagine per ingrandirla)

festa_portello_21-set

UN FESTIVAL PER LE MURA.
ANZI DUE


relAzione Urbana / Le mura disvelate relAzione Urbana / Le mura disvelate

Le mura di Padova, il castello, le porte, i bastioni, con il loro carico di storia, di suggestioni, sono al centro di un progetto ambizioso, in cui confluiscono due iniziative che lo scorso anno, con modalità e in momenti diversi, hanno fatto irruzione nel panorama culturale della città.


il delitto delle mura (21 agosto 2013) - Non è un gioco di parole a proposito delle tante iniziative, progetti e "follie d'estate" intorno al futuro delle mura, che ci hanno allietato nelle ultime settimane...
È il titolo di un film, ovviamente giallo, un corto della durata di una trentina di minuti, che la piccola casa di produzione padovana Pregiat Photo Video Produzioni di Antonio Attisani


area ospedale con mura_t(21 agosto 2013) - Ora che è  -finalmente-  definitiva  la scelta politica di realizzare un nuovo polo sanitario fuori dal centro della città, è necessario che si apra un concreto dibattito sul futuro dell'area occupata dall'attuale ospedale.

Si tratta di un' area strategica per l'urbanistica della Padova del futuro


Segnaliamo la mostra per i 40 anni del Gruppo Speleologico Padovano CAI (al Centro Culturale San Gaetano dal 30 agosto all'8 settembre) perché vi si dedicherà ampio spazio anche al progetto Padova Sotterranea, che il Gruppo conduce in stretta collaborazione con il Comitato Mura, e che ha prodotto importanti scoperte nell sottosuolo di porte e bastioni (per maggiori dettagli delle quali vi rimandiamo alle pagine dedicate al progetto in questo sito).
Al progetto sarà dedicata in particolare la serata del 7 settembre.

Al Gruppo Speleologico Padovano CAI le congratulazioni per il lavoro svolto finora e i più fervidi auguri da parte del Comitato Mura per un futuro altrettanto proficuo, nel quale la collaborazione fra le due associazioni possa proseguire e svilupparsi ulteriormente.

(qui sotto la locandina e il programma completo della manifestazione - cliccare sulle immagini per scaricarle)


(10 agosto 2013) - Ieri il Gazzettino ha dedicato due pagine al sempre ipotizzato e mai realizzato Parco delle Mura, riportando brani di un'intervista con il presidente del Comitato Mura Adriano Verdi, nella quale egli espone il punto di vista dell'associazione e qualche proposta concreta. A lato una risposta, piuttosto desolante, dell'assessore Micalizzi e un commento

 

mostra mura Cittadella

Martedì 16 luglio all'Oratorio di San Rocco sarà inaugurata la mostra dedicata al restauro delle mura di Cittadella, che rimarrà aperta fino al 25 agosto. È curata dall'architetto Patrizia Valle, autrice del progetto di restauro appena concluso.


processo Franzin(3 luglio 2013) - La recente udienza del processo a Elio Franzin per gli scavi in golena San Massimo e all'interno del Castelnuovo ha avuto vasta eco sulla stampa locale, grazie anche alla solidarietà mostrata nei suoi confronti da qualche esponente politico (in fondo alla pagina trovate i link agli articoli dei giorni scorsi).

A noi, al di là delle molte cose

Presentazione del volume

Mura di Padova - guida al sistema bastionato rinascimentale

 

Martedì 25 giugno, ore 18,15

Libreria "La forma del libro"

via XX Settembre, 63, Padova - tel 049.981745

 

VAI ALLA PAGINA DI PRESENTAZIONE

Presentazione del volume

 

“Raggi di sole” sulle mura di Padova:

scuole e strutture ospedaliere contro la tubercolosi

a cura di Vittorio Dal Piaz

 

giovedì 24 novembre 2013, ore 17,00, Musei Civici agli Eremitani, Sala del Romanino

 

(clicca sull'immagine per scaricare l'invito in pdf)

vai alla pagina di presentazione del volume

 

 

Presentazione del volume

 

“Raggi di sole” sulle mura di Padova:

scuole e strutture ospedaliere contro la tubercolosi

a cura di Vittorio Dal Piaz

Edito da Comitato Mura di Padova e Il Prato casa editrice

 

venerdì 6 dicembre 2013, ore 17:00, Sala del Redentore, corso Vittorio Emanuele 174

Interverranno il curatore del volume Vittorio Dal Piaz e alcuni degli autori: Adriano Verdi, Gianumberto Caravello, Patrizia Zamperlini e Patrizia Dal Zotto

vai alla pagina di presentazione del volume

 

 

 

 


mattino

La compagnia di navigazione Delta Tour ripropone come ogni anno i suoi Notturni d'acqua, escursioni serali con la Padovanella, la peota veneziana, lungo il Tronco Maestro e il Bacchiglione alla scoperta della Padova rInascimentale e di quella carrarese e delle sue mura, in collaborazione con varie associazioni.

Il Comitato Mura guida il percorso carrarese che parte dal Bassanello e ha come meta il castello e il Naviglio interno per il tratto lungo Riviera Tiso da Camposampiero.

Le date previste per questo tragitto, tutte di venerdì, sono il 1428 giugno, il 12 e 26 luglio e il 16 e 30 agosto.

Per tutte le altre date e le modalità di prenotazione vi rimandiamo al volantino scaricabile in pdf.


locandina Moenia

Solitamente non segnaliamo tutte le attività, spettacoli, mostre e via dicendo, che si svolgono, ormai con regolarità, all'interno di porte e bastioni. Ben vengano, naturalmente, quando siano compatibili e rispettose della specificità di queste fragili strutture (non sembri un paradosso, fragili lo sono diventate, in lunghi secoli di incuria e abbandono).


castello Cervarese(18 maggio 2013) - Con la piena del Bacchiglione della scorsa settimana l castello di San Martino della Vaneza a Carvarese è finito di nuovo sott'acqua,

 

20 aprile 2013

 

Il Gruppo Giardino storico dell' Università di Padova organizza

 

Il Parco delle mura di Padova. Quale futuro?

 

seminario di studi e visite in collaborazione con il Comitato Mura di Padova, l'Assessorato all'Edilizia Monumentale e l'Assessorato al Verde Pubblico del Comune di Padova

con:

Gianpaolo Barbariol - direttore Parchi e Giardini del Comune di Padova,

Adriano Verdi, Fabio Bordignon, Vittorio Dal Piaz, Patrizia Dal Zotto,  - Comitato Mura di Padova

Patrizio Giulini - Gruppo Giardino Storico Università di Padova

 

"Con 11 km di sviluppo, diciannove bastioni e sei porte superstiti, le mura rinascimentali di Padova sono, per dimensioni, il più grande monumento della città. Con i resti delle mura comunali e carraresi, le porte e il castello, costituiscono un patrimonio di storia, cultura e arte di enorme valore".

 

È possibile che questo grande monumento urbano, documento del passato, diventi anche un giardino per la città? La giornata di studio si propone innanzi tutto di far conoscere questo prezioso patrimonio, mettendone a fuoco sia le caratteristiche storico-architettoniche e le problematiche legate al restauro e alla conservazione, sia l'aspetto naturalistico che potrebbe diventare un elemento importante del paesaggio cittadino.

Programma della giornata di studio

Ore 10.00: ritrovo dei partecipanti presso la sala convegni dell'hotel "Al Cason", Via Frà Paolo Sarpi, 40, Padova (nei pressi della stazione ferroviaria e degli autobus, possibilità di parcheggio di fronte)

 

Ore 10.00-13.00: Tavola rotonda/seminario con videoproiezioni, intervengono: Gianpaolo Barbariol, Vittorio Dal Piaz, Patrizio Giulini, Adriano Verdi, coordina: Antonella Pietrogrande

 

Ore 13.00-14.30: colazione di lavoro presso l'hotel "Al Cason"

 

Ore 14.30-18.30: visite guidate a cura del Comitato mura. Per alcuni tratti si andrà a piedi, per altri useremo un bus.

 

N.B.: si consigliano scarpe comode

 

La partecipazione è limitata alla capacità della sala (per la sessione mattina) e al mezzo di trasporto (per le visite del pomeriggio).

Per informazioni sulle modalità di partecipazione chiamare al 3487902259

 

La giornata di studio è parte del XXIII Corso di aggiornamento sul Giardino Storico a cura del Gruppo Giardino Storico dell'Università di Padova

Per informazioni sull'intero programma del corso cliccare qui

 

 



(8 aprile 2013) - Senza bisogno di commentarlo, pensiamo di fare cosa utile per chi ci segue riportando l'ampio servizio di due pagine che Il Mattino di Padova ha dedicato sabato 6 aprile alla situazione della rocca di Monselice, che ha registrato pochi giorni fa l'ennesima frana.


è in libreria


“Raggi di sole” sulle mura di Padova:

scuole e strutture ospedaliere

contro la tubercolosi

 

a cura di Vittorio Dal Piaz

con testi di Chiara Bertoncello, Gianumberto Caravello, Vittorio Dal Piaz, Patrizia Dal Zotto, Giuliano Lenci, Giuseppe Rausa, Fabio Targhetta, Andrea Ulandi, Adriano Verdi, Patrizia Zamperlin

128 pagine, formato 23 x 28,5 cm, brossura, 30,00 €



Ai primi del Novecento la lotta alla tubercolosi attraverso la creazione di un ambiente salubre per i bambini a rischio ha avuto in Padova uno dei suoi centri più importanti e nelle mura di Padova il lugo più adatto per ospitare le strutture, come scuole con aule all'aperto e poi la clinica antitubercolare.

La seconda monografia del Comitato Mura, edita grazie al contributo della Fondazione Antonveneta, racconta questo episodio nobile e ancora non abbastanza noto della storia della storia sanitaria e sociale della nostra città.

Materiali scaricabili:

Invito alla presentazione

Sommario

ERRARA CORRIGE del volume

 



 


(5 aprile 2013) - I giornali hanno riportato la notizia dello smottamento verificatosi nell'area a prato all'esterno del baluardo San Giovanni, con relativo cedimento del muretto di contenimento, che ora rischia di crollare nella Fossa Bastioni, con le conseguenze che non è difficile immaginare per le acque della canaletta, collettore di acque "varie". E senza contare i possibili riflessi sulla faccia del bastione.


Padova Underground(28 febbraio 2013) - Abbiamo sempre tutti creduto, e ripetuto a nostra volta, che il fiume della Padova paleoveneta e romana, l’antico Medoacus, non fosse il Bacchiglione come oggi, ma il Brenta, che si riteneva scorresse più a sud rispetto ad ora. Poi, verso la fine del VI secolo d.C., uno sconvolgimento idrografico ne avrebbe spostato il corso più a nord e nel suo alveo si sarebbe spostato - o secondo altri sarebbe stato deviato per intervento umano - il Bacchiglione.


Segnaliamo una serata dedicata al progetto Padova Sotterranea: le mura che il Comitato Mura di Padova e il Gruppo Speleologico Padova CAI stanno portando avanti da alcuni anni, in collaborazione con il Comune di Padova.
La presentazione fa parte del ciclo "Appuntamenti al buio" organizzato dal Gruppo Speleologico Padovano CAI (in fondo alla pagina la locandina dell'intera iniziativa).

8 marzo 2013 - ore 21,00 - presso la sala del Club Sommozzatori (via Cornaro 1A, ex Macello)
Padova Sotterranea
Videopresentazione e documentario filmato

La serata sarà dedicata agli spazi ipogei presenti nell'ambito del sistema bastionato cinquecentesco di Padova.
Le mura rinascimentali erano (anzi sono) molto più di un "muro"; un sistema difensivo articolato e complesso spesso dotato di spazi interni.
Vi proporremo un viaggio attraverso gli ambienti sotterranei non accessibili al pubblico, luoghi spesso dimenticati e sconosciuti che si estendono talvolta anche sotto le strade della città moderna. Spazi che grazie a questo progetto si stanno riscoprendo, documentando e rilevando per stimolarne la tutela ed il recupero.
L'appuntamento prevede una presentazione powerpoint e un documentario filmato (durata circa 30 min.) che illustra alcuni dei luoghi esplorati.

Per maggiori informazioni sul progetto clicca QUI

 


Visto il successo, superiore alle aspettative, registrato per la serata dell'8 marzo scorso (i posti sono andati esauriti e molti non sono potuto entrare), Il Gruppo Speleologico Padovano CAI ha deciso di riproporre l'Appuntamento al Buio dedicato al progetto Padova Sotterranea: le mura che il GSP e il Comitato Mura di Padova stanno portando avanti da alcuni anni, in collaborazione con il Comune di Padova.

venerdì 22 marzo 2013 - ore 21,00 - Aula 1914 presso la sede del Comitato Mura di Padova, via Raggio di Sole 2
Padova Sotterranea
Videopresentazione e documentario filmato

La serata sarà dedicata agli spazi ipogei presenti nell'ambito del sistema bastionato cinquecentesco di Padova.
Le mura rinascimentali erano (anzi sono) molto più di un "muro"; un sistema difensivo articolato e complesso spesso dotato di spazi interni.
Vi proporremo un viaggio attraverso gli ambienti sotterranei non accessibili al pubblico, luoghi spesso dimenticati e sconosciuti che si estendono talvolta anche sotto le strade della città moderna. Spazi che grazie a questo progetto si stanno riscoprendo, documentando e rilevando per stimolarne la tutela ed il recupero.
L'appuntamento prevede una presentazione powerpoint e un documentario filmato (durata circa 30 min.) che illustra alcuni dei luoghi esplorati.

Per maggiori informazioni sul progetto clicca QUI

(clicca l'immagine per ingrandirla)

cartolina


(28 febbraio 2013) - Qualche giorno fa il FAI ha  reso nota la classifica dei Luoghi del Cuore più votati dagli italiani. Il Castello carrarese di Padova è risultato il più votato del Veneto e nella classifica generale si è piazzato al quindicesimo posto, con 15611 voti. Un ottimo risultato, che permetterà di accedere a una quota del finanziamento messo a disposizione da Intesa San Paolo.

 

Come di consueto, il Comitato Mura partecipa, in collaborazione con il CdQ5, alle manifestazioni a ricordo del bombardamento che colpì il bastione Impossibile, allora adibito a rifugio antiaereo causando circa duecento vittime.

 

Domenica 10 febbraio 2013

 

-  ore 10,00

Messa Commemorativa presso la Chiesa della Natività e a seguire deposizione di fiori presso il cippo di via Bronzetti

-  dalle 10,30 alle 12,30 - via Raggio di Sole 2

Visite alla galleria del bastione Impossibile (a cura del Comitato Mura di Padova)

con deposizione di fiori presso l'altare interno al giardino e videoproiezione sulla storia dei bombardamenti a Padova presso l'attigua Aula 1914

- ore 15,00

Deposizione di fiori presso il cippo del rifugio antiaereo del Quartiere Caduti della Resistenza (a cura di Auser Savonarola)

 

Per approfondire la storia della strage dell'8 febbraio 1944 a Padova visita questa pagina del nostro sito (con foto e video)


 

stemma_comune

L'isola pedonale, le acque e una Padova polacca

quattro videopresentazioni

 

Con il patrocinio del Comune di Padova


Aula 1914 - via Raggio di Sole 2 - ore 16:30

 

Sabato 23 novembre 2013

Il progetto per la zona pedonale di Padova dal Canton del Gallo a via S. Lucia: 1983-2013

a cura di Adriano Verdi

Vi siete mai chiesti il senso delle “linee bianche” che caratterizzano l’area più centrale della nostra città? Sono il “segno” della Padova del passato, fatto riemergere attraverso la pavimentazione realizzata 30 anni fa. Un’ operazione di arredo urbano, ma anche di divulgazione storica.


Sabato 30 novembre 2013

Lo Stabilimento Pedrocchi, un lascito alla città.

a cura di Vittorio Dal Piaz

Si proporrà una visita virtuale, locale per locale, dell'intero complesso del Caffè Pedrocchi, ricostruita grazie alla perizia di stima redatta nel 1892 dall'Ingegnere Capo del Comune nell'ambito delle pratiche legate
alla donazione di Domenco Cappellato Pedrocchi.


Sabato 7 dicembre 2013

I canali di Padova

a cura di Adriano Verdi

L’acqua, anche a Padova, è stata per secoli via di comunicazione e “forza motrice” delle attività manifatturiere attraverso la realizzazione di una rete idrografica urbana assai sviluppata, oggi in parte perduta o occultata sotto le strade. Una consistente parte della “forma urbis” di Padova è stata determinata dai fiumi e dai canali che l’attraversavano. Molti di questi hanno avuto anche un’ importante funzione militare, come parte integrante dei sistemi della difesa cittadini.


Sabato 14 dicembre 2013

Zamosc, la Padova del nord

a cura di Alberto Diaz-Diaz

La città polacca di Zamosc, eretta nell'ultimo quarto del secolo XVI per volontà e a cura del grande Giovanni Zamoyski, sta a testimoniare, nel suo insieme urbanistico e in certi particolari architettonici, la profonda influenza esercitata dal Rinascimento italiano nel settentrione europeo e specialmente in Polonia.
Tornato in patria, dopo gli studi giuridici svolti presso lo Studio di Padova, Zamoyski si fece promotore della realizzazione di una città che gli ricordasse Padova, che fosse tutta a suo uso e consumo e, per così dire, a portata di mano.

 

stemma_comune

Giro completo, a tappe, delle mura di Padova

rinascimentali e medievali

Con il patrocinio del Comune di Padova


ATTENZIONE: domenica 5 maggio inizia il secondo ciclo

Il terzo ciclo si svolgerà in autunno, a partire dal 22 settembre 2013


SI ripete anche nel 2013 il giro completo in dieci tappe delle mura rinascimentali e di quelle di età comunale, che da fine 2011 il Comitato Mura svolge a ciclo continuo.

Nel corso dell'anno sono previsti tre giri completi, due consecutivi da febbraio a luglio e un terzo in autunno. In questo modo chi non potesse seguire tutte le dieci tappe di seguito saprà di poter recuperare quelle eventualmente perdute in uno dei cicli successivi.

Le visite comprendono le passeggiate lungo le mura e l'ingresso agli ambienti interni di volta in volta visitabili (lavori o attività in corso possono impedire temporaneamente l'accesso a uno spazio, mentre nuovi restauri possono rendere agibili spazi prima non accessibili).

Le passeggiate si svolgono la domenica mattina con partenza alle ore 9,30 e conclusione alle 12,00/12,30.

Durante le visite verranno distribuiti materiali illustrativi. Si consigliano scarpe comode.

In caso di  forte maltempo (pioggia insistente o neve) la passeggiata non verrà effettuata e non verrà recuperata. Dato il carattere ciclico dell'iniziativa, le tappe perdute potranno essere recuperate dagli interessati nel ciclo successivo.

La partecipazione è gratuita, compresi i materiali a stampa, ed è riservata ai soci del Comitato Mura, ma sarà possibile iscriversi al momento, versando la quota annuale di 15,00 euro, che permetterà di partecipare gratuitamente alle altre attività dell'associzione, acquistarne le pubblicazioni, etc (la quota copre l'anno solare).
NON OCCORRE PRENOTAZIONE, è sufficiente presentarsi nel punto di ritrovo all'ora prefissata.

 

Le mura di Padova in dieci tappe

 

Mura rinascimentali (prime otto tappe)

 

Prima tappa

17 febbraio 2013  e 5 maggio 2013

Dal torrione Impossibile al baluardo San Prosdocimo

Ritrovo di fronte alla chiesa della Natività in via P. Bronzetti; la passeggiata termina alla breccia di via San Prosdocimo

 

Seconda tappa

24 febbraio 2013  e 12 maggio 2013

Da porta San Giovanni al torrione  Ghirlanda

Ritrovo in piazzale San Giovanni; la passeggiata termina in via Pio X angolo via Marco Polo, presso il ponte pedonale di ferro

 

Terza tappa

3 marzo 2013 e 19 maggio 2013

Dal torrione Alicorno al baluardo Santa Croce

Ritrovo all'ingresso del giardino Alicorno, in piazzale S. Croce; la passeggiata termina alla breccia di via d'Acquadendente

 

Quarta tappa

10 marzo 2013 e 26 maggio 2013

Dal torrione Santa Giustina al baluardo Cornaro

Ritrovo all'incrocio tra via Sanmicheli e via d'Acquadendente (ingresso del roseto comunale); la passeggiata termina in via Cornaro

 

Quinta tappa

17 marzo 2013 e 2 giugno 2013

Il ponte delle gradelle di San Massimo e il Castelnuovo

Ritrovo in via Cornaro di fronte all'ex Macello; la passeggiata termina in Golena San Massimo

 

Sesta tappa

24 marzo 2013 e 9 giugno 2013

Dal torrione Venier al torrion Piccolo

Ritrovo davanti alla scuola "E. Luzzato Dina" in via Gradenigo; la passeggiata termina all'ingresso dei giardini dell'Arena in via Porciglia

 

Settima tappa

7 aprile 2013 e 16 giugno 2013

Dal torrione dell'Arena al torrione della Gatta

Ritrovo all'ingresso dei giardini dell'Arena in via Porciglia; la passeggiata termina ai Giardini alla Rotonda

 

Ottava tappa

14 aprile 2013 e 23 giugno 2013

Dal baluardo Moro I al torrione Impossibile

Ritrovo all'incrocio tra viale Codalunga e via Fra Paolo Sarpi, presso la colonna Massimiliana;la passeggiata termina alla sede del Comitato Mura in via Raggio di Sole 2

 

Mura comunali (ultime due tappe)

 

Nona tappa

21 aprile 2013 e 30 giugno 2013

Dal castello carrarese alla riviera dei Mugnai

Ritrovo in piazzetta Delia; la passeggiata termina in riviera dei Mugnai

 

Decima tappa

28 aprile 2013 e 7 luglio 2013

Da porta Molino al castello

Ritrovo presso Porta Molino; la passeggiata termina al ponte dell'Osservatorio

 

 

 

stemma_comune

Giro completo, a tappe, delle mura di Padova

rinascimentali e medievali

Con il patrocinio del Comune di Padova


Il terzo ciclo del 2013 inizia il 22 settembre e termina l' 1 dicembre


SI ripete anche nel 2013 il giro completo in dieci tappe delle mura rinascimentali e di quelle di età comunale, che da fine 2011 il Comitato Mura svolge a ciclo continuo.

Nel corso dell'anno sono previsti tre giri completi, due consecutivi da febbraio a luglio e un terzo in autunno. In questo modo chi non potesse seguire tutte le dieci tappe di seguito saprà di poter recuperare quelle eventualmente perdute in uno dei cicli successivi.

Le visite comprendono le passeggiate lungo le mura e l'ingresso agli ambienti interni di volta in volta visitabili (lavori o attività in corso possono impedire temporaneamente l'accesso a uno spazio, mentre nuovi restauri possono rendere agibili spazi prima non accessibili).

Le passeggiate si svolgono la domenica mattina con partenza alle ore 9,30 e conclusione alle 12,00/12,30.

Durante le visite verranno distribuiti materiali illustrativi. Si consigliano scarpe comode.

In caso di  forte maltempo (pioggia insistente o neve) la passeggiata non verrà effettuata e non verrà recuperata. Dato il carattere ciclico dell'iniziativa, le tappe perdute potranno essere recuperate dagli interessati nel ciclo successivo.

La partecipazione è gratuita, compresi i materiali a stampa, ed è riservata ai soci del Comitato Mura, ma sarà possibile iscriversi al momento, versando la quota annuale di 15,00 euro, che permetterà di partecipare gratuitamente alle altre attività dell'associzione, acquistarne le pubblicazioni, etc (la quota copre l'anno solare).
NON OCCORRE PRENOTAZIONE, è sufficiente presentarsi nel punto di ritrovo all'ora prefissata.

 

Le mura di Padova in dieci tappe (scarica qui il calendario)

 

Mura rinascimentali (prime otto tappe)

 

Prima tappa

17 febbraio 2013 - 5 maggio 2013 - 22 settembre 2013

Dal torrione Impossibile al baluardo San Prosdocimo

Ritrovo di fronte alla chiesa della Natività in via P. Bronzetti; la passeggiata termina alla breccia di via San Prosdocimo

 

Seconda tappa

24 febbraio 2013 - 12 maggio 2013 - 29 settembre 2013

Da porta San Giovanni al torrione  Ghirlanda

Ritrovo in piazzale San Giovanni; la passeggiata termina in via Pio X angolo via Marco Polo, presso il ponte pedonale di ferro

 

Terza tappa

3 marzo 2013 - 19 maggio 2013 - 6 ottobre 2013

Dal torrione Alicorno al baluardo Santa Croce

Ritrovo all'ingresso del giardino Alicorno, in piazzale S. Croce; la passeggiata termina alla breccia di via d'Acquadendente

 

Quarta tappa

10 marzo 2013 - 26 maggio 2013 - 13 ottobre 2013

Dal torrione Santa Giustina al baluardo Cornaro

Ritrovo all'incrocio tra via Sanmicheli e via d'Acquadendente (ingresso del roseto comunale); la passeggiata termina in via Cornaro

 

Quinta tappa

17 marzo 2013 - 2 giugno 2013 - 20 ottobre 2013

Il ponte delle gradelle di San Massimo e il Castelnuovo

Ritrovo in via Cornaro di fronte all'ex Macello; la passeggiata termina in Golena San Massimo

 

Sesta tappa

24 marzo 2013 - 9 giugno 2013 - 27 ottobre 2013

Dal torrione Venier al torrion Piccolo

Ritrovo davanti alla scuola "E. Luzzato Dina" in via Gradenigo; la passeggiata termina all'ingresso dei giardini dell'Arena in via Porciglia

 

Settima tappa

7 aprile 2013 - 16 giugno 2013 - 3 novembre 2013

Dal torrione dell'Arena al torrione della Gatta

Ritrovo all'ingresso dei giardini dell'Arena in via Porciglia; la passeggiata termina ai Giardini alla Rotonda


ATTENZIONE: il 10 novembre il giro non si effettuerà, sarà invece aperto il sacello del bastione della Gatta per la commemorazione del bombardamento dell'11 novembre 1916


Ottava tappa

14 aprile 2013 - 23 giugno 2013 - 17 novembre 2013

Dal baluardo Moro I al torrione Impossibile

Ritrovo all'incrocio tra viale Codalunga e via Fra Paolo Sarpi, presso la colonna Massimiliana;la passeggiata termina alla sede del Comitato Mura in via Raggio di Sole 2

 

Mura comunali (ultime due tappe)

 

Nona tappa

21 aprile 2013 - 30 giugno 2013 - 24 novembre 2013

Dal castello carrarese alla riviera dei Mugnai

Ritrovo in piazzetta Delia; la passeggiata termina in riviera dei Mugnai

 

Decima tappa

28 aprile 2013 - 7 luglio 2013 - 1 dicembre 2013

Da porta Molino al castello

Ritrovo presso Porta Molino; la passeggiata termina al ponte dell'Osservatorio

 

Il giro si ripeterà a partire da febbraio 2014

 


santacroce_t(3 febbraio 2013) - Da qualche giorno alcuni tratti delle mura cinquecentesche di Padova sono "spariti"!

Tranquilli, nessuno li ha rubati, ma sono diventati di fatto "invisibili" a causa di una sciagurata collocazione dei tabelloni per la cartellonistica elettorale.

Uno "strappo" alla tela del "paesaggio urbano" di cui le mura sono state, per secoli, elemento caratterizzante e che faticosamente si sta tentando di far riemergere.

auguri_natale__2012

pianta piste sciarticoli precedenti:

- Mura e "ski park": una scelta sbagliata

- Sugli sci per "vedere" le mura?!?

(11 dicembre 2012) - Non sappiamo se siano state le proteste, nostre e di Legambiente, o le reazioni perplesse di molti cittadini apparse sulla stampa nei giorni scorsi, a scoraggiare gli sponsor, oppure la mancata risposta della Soprintendenza. Quel che conta è che, per mancanza dei tempi tecnici e, soprattutto, dei soldi necessari, il progetto di Federico Contin per il luna-park sciistico nel "Parco delle Mura" non si farà.


pianta piste sci

(5 dicembre 2012) - Piste da sci in città! Come non entusiasmarsi? Magari si potrebbe obiettare che, con le nevi "vere" a un'ora di viaggio, forse è uno spreco, di denaro e di energia (nel caso si parli di neve "vera", da sparare coi cannoni) o di plastica (se si trattasse di plastica "uso-neve"). Ma in fondo anche le auto per andare in montagna sprecano energia…
E allora via, tutti in pista!
Però, però…


(5 dicembre 2012 - Comunicato stampa)

Il Comitato Mura di Padova esprime il proprio dissenso nei confronti dell’iniziativa, emersa in questi giorni sulla stampa, di trasformare l’area compresa tra i bastioni Moro I e Moro II (cioè nel cosiddetto Parco delle Mura lungo la ex via Sarpi) in uno “ski park”.
L’iniziativa nei modi finora illustrati non tiene conto del ruolo e della presenza delle mura in quell’area, prevedendo di inserirvi strutture di sicuro ed eccessivo impatto visivo (trampolini alti 10 e 16 metri) che renderebbero di fatto invisibili bastioni e cortine murarie.


(30 novembre 2012) - La posizione del Comitato Mura riguardo al crollo che nel 2009 ha interessato parte del muro esterno del torrione Alicorno è nota, ci limitiamo dunque a raccogliere qui gli articoli apparsi ieri sulla stampa, che danno notizia del rinvio a giudizio delle persone ritenute a vario titolo responsabili, se non del crollo, di non averlo previsto e non essere quindi intervenuti in tempo per prevenirlo. Fermo restando che la ragione di fondo, come pare confermato da quanto si legge, va fatta risalire ai lavori di ricostruzione di quel tratto di muro effettuati negli anni Cinquanta, come già poche settimane dopo il crollo la relazione storica del Comitato Mura aveva messo in luce.

Il restauro nel frattempo è stato portato praticamente a termine: il progetto, le indagini archeologiche e strutturali che lo hanno preceduto e infine i lavori sono stati di recente illustrati nel corso di una conferenza del ciclo Urbs Ipsa Moenia. Molte le novità emerse, per la storia recente, ma soprattutto per quella antica del manufatto. Non mancherà l'occasione di tornare a parlarne, in attesa che i risultati vengano pubblicati.

(clicca sulle immagini per ingrandirle)

Il Mattino di Padova 29-11-2012

Il Mattino

Il Gazzettino 29-11-2012

Gazzettino

Corriere del Veneto 29-11-2012

Corriere del Veneto


Dalla città murata alla città digitale

Costruire un muro significa sempre segnare una divisione, una separazione. Interrompere uno spazio aperto. Quando il muro segna un confine delimita una pertinenza, che può essere una proprietà, ma può essere anche un villaggio o una città.

Padova è una città murata e le sue mura sono ancora visibili. Esse non svolgono più la funzione originaria, ma documentano una storia, alla quale anche noi siamo legati.

Come si è evoluta la città nel momento in cui essa ha rinunciato alle mura?

A chi e a che cosa sono affidate le funzioni un tempo svolte dalla mura stesse?

Il corso si prefigge di guardare al passato, ma anche di interrogarsi sul futuro, partendo ovviamente dal presente.

Calendario delle lezioni (prima parte)


Venerdì 30 novembre 2012, ore 16 - Aula C del Bo (Università)

L'immagine delle città antiche e medievali

Arch. Adriano Verdi, Comitato Mura di Padova

 

Venerdì 7 dicembre 2012, ore 16 - Teatro Ruzante

Difesa e immagine della città: le mura di Padova

Dott. Ugo Fadini, Comitato Mura di Padova

 

Venerdì 14 dicembre 2012, ore 16 - Teatro Ruzante

Mura e città dalla caduta di Venezia ad oggi

Prof. Vittorio Del Piaz, Comitato Mura di Padova


I soci del Comitato Mura sono invitati.
La seconda parte del ciclo si terrà in gennaio e febbraio 2013


Per maggiori informazioni:

Associazione Progetto Formazione Continua
Via delle Palme, 4
35127 – Padova
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Sito web http://formazionecontinua.jimdo.com

 

 

(11 novembre 2012) - I giornali di oggi riportano la notizia di un incendio nel sottotetto di porta Liviana, su cui al momento non abbiamo ulteriori informazioni.


gatta_2012_tLe mura di Padova sono "il più grande" monumento della città ed hanno contenuto lo sviluppo urbano fino alla prima metà del Novecento, ma in molte occasioni le mura (e ciò che vi è stato costruito sopra) sono anche un "contenitore" di storie che vale la pena di continuare a raccontare nonostante il passare degli anni (o forse proprio perchè queste storie non vadano perdute).

Per questo da alcuni anni il Comitato Mura è impegnato nel ricordo della strage del 11 novembre 1916 causata da uno dei primi bombardamenti aerei e che vide rifugiarsi molti padovani nelle casematte del bastione della gatta. Allo stesso tempo l'obbiettivo è anche far riscoprire ai Padovani la cappella realizzata alla base del primo serbatoio-torre dell'acquedotto cittadino nel 1925, a ricordo delle 93 vittime civili di quella tragedia.

Per conoscere meglio questo tragico evento della storia padovana vai a questa pagina.

Alla tradizionale apertura della cappella, quest'anno si aggiungerà la possiblità di visitare un altro edificio cittadino poco noto al pubblico ed eretto nel medesimo periodo: la Casa del Mutilato di Piazza Mazzini. L'apertura è resa possibile grazie alla collaborazione della sezione padovana dell'A.N.M.I.G (Associazione Nazionale Invalidi e Mutilati di Guerra).

In entrambi i luoghi saranno presenti videoproiezioni a ciclo continuo sulla storia del bombardamento e degli edifici realizzati

Per scaricare il volantino di presentazione della giornata cliccare sull'immagine a fianco del testo o qui

 

Apertura al pubblico della cappella in memoria dei caduti

Domenica 11 novembre 2012 - Dalle 10,00 alle 12,30 e dall 15,00 alle 17,00

Ingresso all'angolo tra viale della Rotonda e via Citolo da Perugia

gatta_serbatoio_t cappella_gatta_t

 

Apertura la pubblico della Casa del Mutilato (piazza Mazzini 40)

Domenica 11 novembre 2012 - Dalle 10,00 alle 12,30

Ingresso da Piazza Mazzini

casa_mutilato_lato_sud_t casa_mutilato_lato_ovest_t

 

 

 

 

 


gatta_2012_tLe mura di Padova sono "il più grande" monumento della città ed hanno contenuto lo sviluppo urbano fino alla prima metà del Novecento, ma in molte occasioni le mura (e ciò che vi è stato costruito sopra) sono anche un "contenitore" di storie che vale la pena di continuare a raccontare nonostante il passare degli anni (o forse proprio perchè queste storie non vadano perdute).

Per questo da alcuni anni il Comitato Mura è impegnato nel ricordo della strage del 11 novembre 1916 causata da uno dei primi bombardamenti aerei e che vide rifugiarsi molti padovani nelle casematte del bastione della gatta. Allo stesso tempo l'obbiettivo è anche far riscoprire ai Padovani la cappella realizzata alla base del primo serbatoio-torre dell'acquedotto cittadino nel 1925, a ricordo delle 93 vittime civili di quella tragedia.

Per conoscere meglio questo tragico evento della storia padovana vai a questa pagina.

Alla tradizionale apertura della cappella, quest'anno si aggiungerà la possiblità di visitare un altro edificio cittadino poco noto al pubblico ed eretto nel medesimo periodo: la Casa del Mutilato di Piazza Mazzini. L'apertura è resa possibile grazie alla collaborazione della sezione padovana dell'A.N.M.I.G (Associazione Nazionale Invalidi e Mutilati di Guerra).

In entrambi i luoghi saranno presenti videoproiezioni a ciclo continuo sulla storia del bombardamento e degli edifici realizzati

Per scaricare il volantino di presentazione della giornata cliccare sull'immagine a fianco del testo o qui

 

Apertura al pubblico della cappella in memoria dei caduti

Domenica 10 novembre 2013 - Dalle 10,00 alle 12,30 e dall 15,00 alle 17,00

Lunedì 11 novembre 2013 - Dalle 10,00 alle 12,30

Ingresso all'angolo tra viale della Rotonda e via Citolo da Perugia

gatta_serbatoio_t cappella_gatta_t

 

Apertura la pubblico della Casa del Mutilato (piazza Mazzini 40)

Domenica 10 novembre 2013 - Dalle 10,00 alle 12,30 e dall 15,00 alle 17,00

Lunedì 11 novembre 2013 - Dalle 10,00 alle 12,30

Ingresso da Piazza Mazzini

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gatta_2012_tLe mura di Padova sono "il più grande" monumento della città ed hanno contenuto lo sviluppo urbano fino alla prima metà del Novecento, ma in molte occasioni le mura (e ciò che vi è stato costruito sopra) sono anche un "contenitore" di storie che vale la pena di continuare a raccontare nonostante il passare degli anni (o forse proprio perchè queste storie non vadano perdute).

Per questo da alcuni anni il Comitato Mura è impegnato nel ricordo della strage del 11 novembre 1916 causata da uno dei primi bombardamenti aerei e che vide rifugiarsi molti padovani nelle casematte del bastione della gatta. Allo stesso tempo l'obbiettivo è anche far riscoprire ai Padovani la cappella realizzata alla base del primo serbatoio-torre dell'acquedotto cittadino nel 1925, a ricordo delle 93 vittime civili di quella tragedia.

Per conoscere meglio questo tragico evento della storia padovana vai a questa pagina.

Alla tradizionale apertura della cappella, quest'anno si aggiungerà la possiblità di visitare un altro edificio cittadino poco noto al pubblico ed eretto nel medesimo periodo: la Casa del Mutilato di Piazza Mazzini. L'apertura è resa possibile grazie alla collaborazione della sezione padovana dell'A.N.M.I.G (Associazione Nazionale Invalidi e Mutilati di Guerra).

In entrambi i luoghi saranno presenti videoproiezioni a ciclo continuo sulla storia del bombardamento e degli edifici realizzati

Per scaricare il volantino di presentazione della giornata cliccare sull'immagine a fianco del testo o qui

 

Apertura al pubblico della cappella in memoria dei caduti

Sabato 8 novembre 2014 - Dalle 15,00 alle 17,00

Domenica 9 novembre 2014 - Dalle 10,00 alle 13,00

Martedì 11 novembre 2014 - Dalle 15,00 alle 17,00

Ingresso all'angolo tra viale della Rotonda e via Citolo da Perugia

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Apertura la pubblico della Casa del Mutilato (piazza Mazzini 40)

Sabato 8 novembre 2014 - Dalle 15,00 alle 17,00

Domenica 9 novembre 2014 - Dalle 10,00 alle 13,00

Ingresso da Piazza Mazzini

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logo FAI logo Comitato Mura




FAIMARATHON

IL 21 OTTOBRE L’UNICA MARATONA CHE SI CORRE CON GLI OCCHI

 

Partenza dalla corte maggiore del Castello Carrarese alle ore 10,00.

Raduno dei partecipanti dalle 9,15 in  Piazza Castello, davanti all'ingresso del castello (ex-carcere).

Per le modalità di partecipazione, scaricare qui il comunicato .

 

Le mura di Padova fra età comunale, carrarese e Rinascimento


La Delegazione di Padova del FAI, con la complicità del Comitato Mura, ha scelto di dedicare  l’edizione padovana della FAIMARATHON alla scoperta delle mura, il grande monumento quasi invisibile della città, che l’ha protetta, che le ha dato forma, che ne è stato il volto offerto al viaggiatore e al pellegrino e dentro il quale la città si è sviluppata fino alla prima parte del Novecento, prima della travolgente espansione del secondo dopoguerra.
I partecipanti vedranno con gli occhi (e cammineranno sopra e dentro) le mura che ancora ci sono (veneziane e comunali) e con gli occhi dell’immaginazione quelle che non esistono più (tardo-comunali e carraresi), ma ancora segnano la città con le tracce dei loro percorsi. Senza dimenticare le poche tracce di mura ancor più antiche.
Non un giro completo (le sole mura rinascimentali si estendo per oltre undici chilometri), solo un assaggio, per capire quante, quali e dove sono, o sono state. Il percorso parte dal castello carrarese, trecentesco, ma che ingloba la Torlonga e il suo piccolo recinto, da cui inizia la storia delle difese di Padova nel X secolo. Prosegue attraversando le due cittadelle e costeggiando il Soccorso trecentesco, per poi seguire per un lungo tratto le mura cinquecentesche, il sistema bastionato realizzato dai veneziani dopo l’assedio di Padova del 1509, in sostituzione delle mura carraresi che, modificate in fretta, avevano retto l’assedio delle truppe della Lega di Cambrai salvando Venezia dalla probabile fine e delle quali verrà a tratti indicato l’antico percorso.
Abbandonate le mura veneziane si procederà seguendo per un breve tratto il tracciato delle mura della seconda cerchia, di epoca tardo-comunale e carrarese, del tutto scomparse, per poi raggiungere la cinta comunale duecentesca, ancora visibile a tratti, sotto alla quale, qua e là, corre un muro più antico, quello della Patavium romana.
Le mura comunali terminano al castello, a cui fanno da lato orientale e meridionale e qui si concluderà il nostro viaggio nel tempo, attraverso duemila anni di storia delle mura di Padova.

 

NOTA IMPORTANTE: per i soci del Comitato Mura le quote di iscrizione sono quelle ridotte previste per i soci del FAI.

 

logo assessorato




 

Martedì 16 ottobre 2012

Ugo Fadini - Stefano Tuzzato

Il Castelnuovo di Padova, la fortezza mancata

presentazione del volume

 

presso la sede della SAV, Corso Garibaldi, n. 41, Padova

 

Per informazioni: www.archeovenetaonlus.it

logo assessorato logo Comitato Mura


Urbs ipsa moenia

Il fronte bastionato di Padova:

ricerche, nuove acquisizioni, restauri


Ciclo di conferenze a cura dell'Associazione "Comitato Mura di Padova"

17, 24 e 31 ottobre, 7 e 14 novembre 2012, ore 17

Sala degli Anziani di Palazzo Moroni, via del Municipio 1


La terza edizione di Urbs Ipsa Moenia si propone di portare all'attenzione del pubblico le mura veneziane di Padova, erette dalla Serenissima a partire dal 1513, che delineano tuttora il volto della città, nonostante le trasformazioni e le mutilazioni subite.
Secondo la formula adottata con successo nei due cicli precedenti, interverranno gli studiosi degli aspetti storici e iconografici, gli archeologi che hanno effettuato gli scavi, i progettisti e i responsabili dei restauri.
Il tema sarà inquadrato affrontando aspetti di carattere generale, come l'immagine della cerchia urbana che appare nei modelli e nei dipinti.
Saranno resi noti i risultati di ricerche epigrafiche e d'archivio, e le informazioni acquisite attraverso saggi archeologici, esplorazioni, rilievi e restauri. Per porta Ognissanti, ad esempio, recentemente oggetto di lavori di restauro, i persi approcci metodologici, in stretta collaborazione gli uni con gli altri, hanno dato risultati a volte sorprendenti, che vengono qui presentati per la prima volta. Saranno poi ricostruiti alcuni caratteri delle porte demolite della Saracinesca e di Codalunga.
Posto che non esiste una metodologia di restauro unica, in quanto ciascun sito pone problematiche diverse e impone soluzioni differenti, dal confronto di interventi di restauro su tipologie analoghe, si sono tratte nuove conoscenze e suggerimenti utili per operazioni in altri contesti. Saranno messe a confronto le operazioni compiute sulle porte di Padova e di Treviso e su diversi bastioni padovani.
Gli straordinari spazi ipogei individuati nell’ambito del progetto di ricerca “Padova sotterranea”, in collaborazione con il Gruppo Speleologico Padovano del CAI, già presentati al pubblico nel giugno 2012, saranno oggetto di proposte di recupero e di accessibilità.

 

PROGRAMMA - (scarica qui il pieghevole con il programma, completo di brevi presentazioni )

 

Mercoledì 17 ottobre 2012

1. Le porte (coordinatore Fabio Bordignon):

- Elisa Benozzi, I risultati dello scavo archeologico a porta Ognissanti
- Adriano Menin, L’ispezione delle camatte di porta Ognissanti
- Fabio Fiocco, I restauri delle porte di Ognissanti, San Giovanni e Savonarola


Mercoledì 24 ottobre 2012

2. I Bastioni (coordinatore Ugo Fadini):

- Stefano Tuzzato, Il sondaggio stratigrafico sommitale del 2008 nel baluardo Moro I
- Marco Forese, I restauri del baluardo Moro I e dei torrioni della Gatta e Venier
- Claudio Modena, Il consolidamento dei contrafforti nella faccia di nordest del baluardo Moro I
- Fabio Bordignon, La camatta del torrion Piccolo


Mercoledì 31 ottobre 2012

3. Il Torrione Alicorno: nuove acquisizioni e restauri (coordinatore Vittorio Dal Piaz):

- Andrea Ulandi, Il regesto delle fonti storiche
- Claudio Modena, Il progetto di consolidamento
- Daniela De Zuccato, L’esecuzione del restauro


Mercoledì 7 novembre 2012

4. L'immagine urbana (coordinatore Adriano Verdi):

- Zuleika Murat, I modellini della città di Padova dal Trecento al Seicento
- Franco Benucci, Iscrizioni e stemmi dalle porte padovane scomparse


Mercoledì 14 novembre 2012

5. Progetti e prospettive (coordinatore Gianumberto Caravello):

- Giuseppe Rallo, Il restauro delle porte cinquecentesche di Treviso
- Mario M. Cherido, Il cantiere pilota per il restauro delle mura di Palmanova
- Vittorio Dal Piaz, Dalle porte Contarine al macello jappelliano
- Adriano Verdi, Il progetto di accessibilità al torrione dell’Arena

 

 

 

 


le mura di Padova

(15 settembre 2012) - In occasione di Le mura disvelate, la giornata-itinerario fra suoni e parole dedicata alle mura, svoltasi domenica 9 settembre, per iniziativa dell'Assessorato alla Cultura è stato pubblicato Le mura di Padova, vademecum per conoscere il monumento più grande e invisibile della città (aspettando il Parco delle mura), un piccolo quaderno, che nelle intenzioni dovrebbe essere il primo di una collana di Quaderni della Città,

Associazione Progetto Portello

con il contributo del Comune di Padova, Assessorato alla Cultura

 

SETTEMBRE DI ARTE

MUSICA E GIOCHI

AL PORTELLO

 

16 settembre 2012, ore 10-21, via del Portello

 

Una giornata di festa al Portello (scarica qui il programma completo), cui il Comitato Mura partecipa organizzando delle visite guidate alla porta Ognissanti, o del Portello, oggetto di un recente, parziale restauro e di ricerche negli ambienti ipogei condotte nell'ambito del progetto Padova Sotterranea dal Comitato Mura e dal Gruppo Speleologico Padovano CAI (NB: gli ambienti ipogei non sono al momento accessibili).

Le viste si svolgeranno fra le 11 e le 13, per piccoli gruppi, a numero limitato.
Informazione e prenotazioni: Associazione Progetto Portello, tel. 3483033684

Per altre informazioni:

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
www.progettoportello.it

 

le mura disvelate cop

Guarda il video sulla manifestazione>>>

(12 settembre 2012) - Non amiamo i toni trionfalistici, chi ci segue lo sa bene, ma bisognerà pur dire che Le mura disvelate, la giornata interamente dedicata alle mura svoltasi domenica 9 settembre (vai alla pagina del programma), ha avuto un successo che francamente neppure noi del Comitato Mura, che l'abbiamo ideata con l'Assessorato alla Cultura e con il TAM Teatromusica, ci aspettavamo.

Per il Parco delle Mura


incontro / dibattito

organizzato dal Comitato Mura e dal Consiglio di Quartiere 5 Sud-Ovest

 

Mercoledì 12 settembre 2012, ore 18 - 20

Bastione Impossibile, via Raggio di Sole 2

 

locandina Parco delle Mura

Con Paolo Coltro del "Il Mattino di Padova" ne parleranno:

Marino Zorzato - Vicepresidente della Giunta Regionale Veneto

Andrea Colasio - Assessore alla Cultura del Comune di Padova

Adriano Verdi - Presidente dell'Associazione Comitato Mura di Padova

padova carrareselogo Comitato Muralogo TAM




le mura disvelate cop

 

 

le mura disvelate



 

 

Itinerari fra suoni e parole, dentro e intorno al monumento più grande e sconosciuto di Padova

giornata promossa dall’Assessorato alla Cultura
a cura del Comitato Mura di Padova
con la collaborazione di TAM Teatromusica

 

Padova dedica un’intera giornata al suo monumento “più grande” e sconosciuto.
Per disvelarlo nella sua interezza ai suoi stessi cittadini, che delle mura conoscono ognuno qualche aspetto, le porte, qualche bastione, ma che faticano a vederle, nel loro insieme, come un unico, grande monumento: il più grande della città!

 

 

PROGRAMMA DELLA GIORNATA

scarica qui il pieghevole con il programma completo e la piantina

oppure leggi il programma qui sotto

in distribuzione gratuita agli eventi della giornata
Le mura di Padova
vademecum per conoscere il monumento  più grande e invisibile della città

un quaderno realizzato dal Comitato Mura per l'Assessorato alla Cultura

 

MATERIALI

Comunicato stampa di presentazione

Programma concerto Fanfara per il Parco delle Mura ore 10,30 e 12,00

Scheda Concerto Controcorrente (Galeas par Montes) ore 21,00

Per informazioni sui luoghi in cui si svolgeranno spettacoli e visite, cliccare i link in grassetto nel programma qui sotto
Altri link rimandano ai siti delle associazioni che partecipano all'iniziativa

 

PROGRAMMA

(si consiglia di scaricare il depliant con la piantina, il programma e tutte le informazioni sulla manifestazione)

Ore 10,30 e ore 12 - Torrione Santa Giustina (via Sanmicheli 65)
FANFARA PER IL PARCO DELLE MURA
Ensemble della Civica Orchestra di fiati di Padova.
programma del concerto
A seguire: VISITA GUIDATA all’interno del torrione, con Michele Sanmicheli, architetto militare

Ore 10,30 e ore 12 - Torrione Pontecorvo (via Sanmicheli 5/I)
VISITA SPELEOLOGICA
A cura del Gruppo Speleologico Padovano CAI
Un labirinto di spazi sotterranei, ben conservati e mai aperti prima al pubblico, per scoprire come è fatto all’interno un bastione

Ore 15 - Castello Carrarese (piazza Castello)
CASTELLO APERTO
Comitato Mura e FAI riceveranno i visitatori nel cantiere del castello per una visita “a sorpresa”
Nell’occasione si potrà firmare per il finanziamento del restauro degli affreschi della “sala del velario”

Ore 16-19 - porta S. Giovanni
LE PORTE DI PADOVA
Presentazione video. Sarà anche visitabile la mostra in corso a cura di XeArte

Ore 16,30 - Torrione Impossibile (via Raggio di Sole 2)
DUEMILA ANNI DI MURA PADOVANE
A cura di Comitato Mura e Oikos
Con l’amabile partecipazione di Bartolomeo d’Alviano, Guidobaldo della Rovere, Michele Sanmicheli e altri nobili e illustri ospiti
A seguire: VISITA GUIDATA a porta Savonarola e al baluardo Moro II

Ore 19,30 - Torrione della Gatta (Giardini della Rotonda, piazza Mazzini)
LA GATTA E L’ASSEDIO DI PADOVA
A cura di Comitato Mura e Oikos
La storia dell'assedio narrata con le parole del poema La obsidione di Padua di Bartolomeo Cordo (1510) e le testimonianze di altri cronisti contmporanei
Con le voci recitanti di Giorgia Poletto e Ivan Rizzottto
A seguire: brindisi alla Gatta

Ore 21 - sotto il torrione Venier (Parco Venturini Natale, via Ognissanti)
CONCERTO CONTROCORRENTE (GALEAS PAR MONTES)
È una storia di uomini, una storia di poteri, guerra, ambizioni. È una storia di acque che corrono nelle pieghe della terra. Di galee che navigano mari, fiumi, rigagnoli, pozze, e pure piscio di buoi. E persino sulla terra, sul calcare e il granito. Non per miracolo, per Magnifica Intrapresa
Calicanto, gruppo di ricerca padovano con più di 30 anni di avventure ad ogni latitudine, incontra Titino Carrara e Giorgia Antonelli della storica famiglia teatrale Piccionaia in un concerto-recitato che da otto anni continua ad incantare. Per la prima volta viene rappresentato a Padova e le mura cinquecentesche offrono una affascinante cornice in qualche modo legata alla storia che si va a raccontare
scheda sullo spettacolo
sito web Calicanto

padova sotterranea

(1 luglio 2012) - Martedì 26 giugno 2012, a Palazzo Moroni, sono stati presentati al pubblico i risultati dei primi tre anni di attività di Padova Sotterranea: le mura, il progetto di esplorazione e documentazione sistematica degli spazi ipogei della cinta bastionata cinquecentesca, promosso e condotto in partnership dal Comitato Mura di Padova e dal Gruppo Speleologico Padovano CAI.

SOTTO PADOVA

Visite guidate, laboratori, spettacoli nei luoghi suggestivi di Padova sotterranea

Iniziativa a cura dell' Associazione Arc.A.Dia.

 

Nell'ambito del programma di visite agli spazi sotterranei di Padova, per  tutta l'estate sarà possibile visitare i sotterranei di Palazzo della Ragione e il ponte romano di San Lorenzo.

Per informazioni e orari consultare il sito www.arcadia-web.it o scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


Il Comitato Mura collabora all'iniziativa con:


VISITE AGLI AMBIENTI IPOGEI DEL SISTEMA BASTIONATO DI PADOVA

Le mura rinascimentali di Padova contengono numerosi luoghi sotterranei di grande fascino ma spesso poco noti (e in alcuni casi raramente aperti al pubblico).

Le visite si svolgono di MERCOLEDI', alle ore 17,00 e di SABATO alle ore 10,00.

biglietto € 6 comprensivo di visita guidata e materiale didattico

prenotazione obbligatoria: Associazione Comitato Mura di Padova, tel. 340 6884564, email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Le visite verranno effettuate al raggiungimento di un numero minimo  di prenotazioni.

 

Calendario:

27 giugno, 14 luglio, 1 agosto, 29 settembre: Torrione Alicorno, piazzale Santa Croce

30 giugno, 18 luglio, 4 agosto, 1 settembre: Torrione Santa Giustina, via Sanmicheli

4 luglio, 21 luglio, 18 agosto, 5 settembre: Torrione Buovo e galleria del Castelnuovo, via S. Massimo 137

7 luglio, 25 luglio, 22 agosto, 15 settembre: Torrione Impossibile, via Raggio di Sole 2

 




I Quattro Elementi Naturali


Padova, 27 Luglio - 1 settembre 2012

 

Scarica qui il programma completo dei Notturni 2012

 


Il Comitato Mura partecipa ai Notturni d'Arte di quest'anno con tre serate, la prima delle quali dedicata all'elemento fuoco, da un'angolazione molto particolare, quella del fuoco delle bombe: si parlerà dei rifugi antiaerei allestiti nelle mura. Glia ltri due eventi saranno invece dedicati all'acqua, con due nagigazioni alla scoperta del suo rapporto con le mura e con la città.

Ma l'invito, come sempre, è quello di seguire tutto il programma dei Notturni, che permette di avedere luoghi difficilmente accessibili o propone angolazioni sempre diverse per rivedere anche quelli apparenetemente più scontati.

Intanto ecco il programma dei Notturni a cura del Comitato Mura:

Mercoledì 8 agosto, ore 21

Bastione Impossibile, via Raggio di Sole 2

Il fuoco viene dall'aria: i rifugi antiaerei dentro le mura di Padova

Giovedì 9 agosto, ore 19
navigazione con imbarco da Porte Contarine

Acque e mura nella Padova rinascimentale

Giovedì 23 agosto, ore 19
e giovedì 30 agosto, ore 19
navigazione con imbarco da Porte Contarine

Acque e mura nella Padova medievale

ATTENZIONE: i posti per la navigazione del 23 agosto, ore 19, sono esauriti, ma è è stata aggiunta una replica la stessa sera, alle ore 21, sempre con la guida del Comitato Mura.
ATTENZIONE: a grande richiesta, il giro del 23 agosto verrà ripetuto giovedì 30 agosto, alle ore 19, sempre con la guida de
l Comitato Mura.
Per prenotare si prega di contattare direttamente la Deltatour, tel. 049 8700232
.

Per maggiori informazioni, prezzi e modalità di prenotazione riferirsi al depliant scaricabile qui, oppure visitare la pagina dedicata ai Notturni d'Arte sul sito PadovaCultura.

 

Con 11 km di sviluppo, diciannove bastioni e sei porte superstiti, le mura rinascimentali di Padova sono, per dimensioni, il più grande monumento della città. Con i resti delle mura comunali e carraresi, le porte e il castello, costituiscono un patrimonio di storia, cultura e arte di enorme valore. Eppure sono ancor oggi fra i monumenti più trascurati e meno noti agli stessi padovani.

Il Comitato Mura, che da più di trent'anni si batte per la loro salvaguardia, ripara a questa mancanza di attenzione e conoscenza, fornendo in questo sito informazioni e documenti sulle strutture difensive della città succedutesi nel corso dei secoli.

Non conosci le mura
di Padova?
Guarda i filmati



padova sotterranea

26 giugno 2012 - h 17,30 - sala Paladin - PRESENTAZIONE PUBBLICA



 

martedì 26 giugno 2012, ore 17,30 - sala Paladin del Comune di Padova

Presentazione della ricerca

Padova sotterranea: le mura

condotta dal Comitato Mura di Padova e dal Gruppo Speleologico Padovano CAI

scarica qui l'invito

Interverranno

Flavio Zanonato
Sindaco del Comune di Padova

Luisa Boldrin
Assessore Lavori Pubblici - Edilizia Monumentale del Comune di Padova

Angelo Soravia
Club Alpino Italiano Sezione di Padova

Adriano Verdi
Comitato Mura di Padova

La ricerca sarà presentata da

Adriano Menin
Gruppo Speleologico Padovano del Club Alpino Italiano

Fabio Bordignon
Comitato Mura di Padova

Il progetto “Padova Sotterranea” nasce dalla collaborazione trentennale fra Comitato Mura di Padova e Gruppo Speleologico Padovano CAI. Da fine 2008 la collaborazione ha assunto la forma di un progetto organico di ricerca che mette a frutto le rispettive, consolidate competenze e ha come obiettivo l'esplorazione e il rilievo sistematico degli ambienti ipogei del fronte bastionato rinascimentale, ancora in parte ignoti, inesplorati o non ancora rilevati e documentati. Il progetto, approvato e sostenuto delle autorità comunali, si attua fin dall'inizio in stretta collaborazione con il Settore Edilizia Monumentale, con cui vengono concordati modi, tempi e luoghi delle esplorazioni e a cui vengono consegnati i rilievi fotografici e cartografici delle aree esplorate.
In tal modo, senza costi per la Pubblica Amministrazione, grazie al lavoro volontario dei membri delle due associazioni, la città acquisirà una grande quantità di dati e conoscenze che potrà indirizzare e stimolare l'attività di riscoperta, recupero, tutela e valorizzazione culturale del patrimonio pubblico costituito dalle mura di Padova.

 

pannelli castello

(14 giugno 2012) - I giornali di ieri annunciavano che il castello di San Martino della Vaneza, a Cervarese Santa Croce, è stato chiuso a tempo indeterminato per il pericolo di crolli

pannelli castello

(4 giugno 2012) - Ieri Il Mattino di Padova ha dedicato due pagine a qualche anticipazione dei risultati più significativi del progetto Padova Sotterranea, che da ormai tre anni e mezzo vede impegnati il Comitato Mura e il Gruppo Speleologico Padovano CAI

mattino

(24 maggio 2012) - Riportare in luce la cannoniera ovest del torrione dell'Arena sarebbe senza dubbio interessante. Come lo sarebbe per quella est, o per quelle del torrione della Gatta, o del Ghirlanda e del Piccolo, se esistono.
Operazioni da svolgere comunque solo quando si disponga dei fondi necessari per sistemare adeguatamente l'area circostante in modo che rimanga praticabile e i manufatti portati in luce non si deteriorino rapidamente.
Ma se l’obiettivo è quello di stabilire il livello delle acque del Piovego nel ‘500, allora l'operazione è del tutto inutile, perché il livello è noto da decenni.

9 e 10 giugno 2012

cronache-carraresi

L'Estate Carrarese di quest'anno si apre con quella che promette di essere una grande rievocazione dei fasti della Padova trecentesca.

Il programma prevede cortei, battaglie e altre azioni sceniche in costume cui parteciperanno un gran numero di gruppi specializzati in rievocazioni storiche, che animeanno la città per l'intero fine settimana, chiudendosi con un grande banchetto medievale in piazza della Frutta.
Fra le manifestazioni collaterali anche conferenze e visite guidate ai monumenti della Padova medievale.

Vai alla presentazione sul sito del Consorzio di Promozione Turistica.

Scarica il programma.

Il Comitato Mura partecipa alla manifestazione curando alcune delle visite guidate, e precisamente:

 

sabato 9 giugno

Il Castello Carrarese

ore 11.00 - 12.00
Ritrovo Piazza Castello

L’edilizia privata medievale, le case torri

ore 18.00
Ritrovo Torre dell’Orologio, piazza dei Signori

domenica 10 giugno

Il Castello Carrarese
ore 11.00 - 12.00
Ritrovo Piazza Castello

Le mura medievali
ore 12.00
Ritrovo porta Altinate

Dalla Reggia carrarese al castello: il Traghetto
ore 16.00
Ritrovo Casa della Rampa, via Arco Valaresso

Il Castello Carrarese
ore 17.00 - 18.00
Ritrovo Piazza Castello


La partecipazione alle visite è libera, fino ad esaurimento dei posti disponibili. Non occorre prenotazione, basta presentarsi all'ora e nel luogo indicati per ogni visita.

 

8 e 9 giugno 2013

cronache-carraresi

L'Estate Carrarese di Padova si apre nuovamente con la rievocazione dei fasti della città trecentesca, dedicata in particolare alla corte di Francesco il Vecchio, il suo periodo di maggiore potenza politica e militare, ma anche di splendore culturale ed artistico.

La manifestazione si svolgerà quest'anno ai Giardini dell'Arena, dove battaglie e altre azioni sceniche si potranno svolgere con meno restrizioni rispetto alle piazze del centro, che sarà comunque attraversato dai cortei in costume.

 

Scarica il programma.

Anche quest'anno il Comitato Mura partecipa alla manifestazione curando alcune delle manifestazioni culturali collaterali, che avranno luogo nei giorni precedenti (per quelle organizzate da altre associazioni, vi rimandiamo al programma generale scaricabile qui sopra):

 

giovedì 30 maggio

Il Castello invisibile: dai Carraresi al carcere

ore 18.00, sala polivalente di via S. Maria Assunta 35/a (vicino al cinema PortoAstra)

domenica 2 giugno


Il Castello Carrarese
(visita guidata alla corte maggiore)
ore 17.00, appuntamento in piazza Castello (ingresso ex-carcere)

mercoledì 5 giugno


Le mura ritrovate: le tre cinte medievali di Padova

ore 18.00, Pasticceria Le Sablon, via Guido Reni 67

giovedì 6 giugno


Nel cuore di Padova medioevale: i palazzi comunali e il sistema delle piazze

ore 17.30, Osteria L'Anfora, via dei Soncin 13

Nel cuore di Padova medioevale: i palazzi comunali e il sistema delle piazze (visita guidata)
ore 18,30, appuntamento all'Osteria L'Anfora, via dei Soncin 13

sabato 8 giugno

Le mura comunali, passeggiata da porta Altinate al Castello Carrarese (passeggiata guidata)
0re 10.00, appuntamento porta Altinate

Il Traghetto delle mura: dalla Reggia Carrarese al Castello (passeggiata guidata)
ore 10.00, appuntamento Casa della Rampa, via Arco Valaresso

Il Castello Carrarese (visita guidata alla corte maggiore)
ore 10.00, appuntamento in piazza Castello (ingresso ex-carcere)


La partecipazione alle visite è libera e gratuita, fino ad esaurimento dei posti disponibili. Non occorre prenotazione, basta presentarsi all'ora e nel luogo indicati per ogni visita.

 

logo FAIlogo assessorato


logo assessorato


Il FAI - Fondo Ambiente Italiano - in partnership con Intesa San Paolo, promuove anche quest'anno il censimento nazionale de "I Luoghi del cuore" che dà modo ai cittadini di segnalare i luoghi a loro particolarmente cari e importanti, che vorrebbero fossero ricordati e conservati intatti per le generazioni future.

La campagna si svolgerà dal 23 maggio al 31 ottobre 2012 e come sempre i luoghi più amati, quindi più votati, potranno essere restaurati grazie a un finanziamento messo a disposizione da Intesa San Paolo.
Sulla base dell'esperienza delle precedenti edizioni, la Delagazione di Padova del FAI ha pensato di attivare una grande raccolta firme per raggiungere i primi posti della classifica con un bene che sia fortemente simbolico nonché espressivo dell’identità più profonda della nostra città.
Come monumento più adatto allo scopo è stato così individuato il Castello Carrarese.
L'Amministrazione Comunale intende dare un forte sostegno per raggiungere il risultato desiderato in collaborazione con le Associazioni cittadine.

Il COMITATO MURA condivide e sostiene con forza l'obiettivo, pertanto invita soci e simpatizzanti a partecipare alla conferenza di presentazione della campagna raccolta firme

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"Salva il Castello" -

 

la tua firma per restaurare gli affreschi della “Sala del Velario”

venerdì 25 maggio 2012  -  ore 21.00 - Palazzo della Ragione


In occasione della conferenza verrà presentato "Il Castello imprigionato" – docu-film prodotto dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Padova in collaborazione con l'Associazione Castello Carrarese.

Guarda il trailer su YouTube

“Il Castello imprigionato” - regia: Michele Angrisani - Direttore della fotografia: Michele Parisi - Conduzione giornalistica: Antonella Benanzato - Soggetto: Andrea Colasio - Musica: Dimitri Tormene - Organizzazione generale: Mirco Muffato - Fotografia di scena: Claudia Vanni - Produzione esecutiva: Videolab - Padova Il Castello dei Carraresi “imprigionato nel carcere penitenziari di Piazza Castello. Un pezzo di storia padovana raccontato attraverso ritratti di lavoratori, ex guardie penitenziarie, artisti e semplici cittadini. Un viaggio nella memoria dove ogni singola testimonianza diventa un frammento del racconto di un’intera città.

 

logo FAIlogo assessorato


cartolina


Il FAI - Fondo Ambiente Italiano - in partnership con Intesa San Paolo, promuove anche quest'anno il censimento nazionale de "I Luoghi del cuore" che dà modo ai cittadini di segnalare i luoghi a loro particolarmente cari e importanti, che vorrebbero fossero ricordati e conservati intatti per le generazioni future.

La campagna sarà aperta fino al 31 ottobre 2012 e come sempre i luoghi più amati, quindi più votati, potranno essere restaurati grazie a un finanziamento messo a disposizione da Intesa San Paolo.
Sulla base dell'esperienza delle precedenti edizioni, la Delagazione di Padova del FAI ha pensato di attivare una grande raccolta firme per raggiungere i primi posti della classifica con un bene che sia fortemente simbolico nonché espressivo dell’identità più profonda della nostra città.
Come monumento più adatto allo scopo è stato così individuato il Castello Carrarese.
L'Amministrazione Comunale intende dare un forte sostegno per raggiungere il risultato desiderato in collaborazione con le Associazioni cittadine.
I fondi eventualmente messi a disposizione da Intesa San Paolo saranno destinati al restauro degli affreschi della Sala del Velario.

Il
COMITATO MURA condivide e sostiene con forza l'obiettivo, pertanto

invita soci e simpatizzanti a partecipare alla raccolta di firme,

segnalandola anche ad amici e conoscenti.

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La tua firma potrà permettere il restauro degli affreschi della “Sala del Velario”


Puoi firmare
- in occasione di una visita guidata del Comitato Mura
- ai banchi che il FAi predisporrà in occasione di manifestazioni culturali e incontri
- collegandoti al sito www.iluoghidelcuore.it indicando come tuo Luogo del Cuore il Castello Carrarese di Padova.
- scaricando qui la cartolina da stampare, compilare e consegnare al Comitato Mura oppure al FAI alla prima occasione (entro il 31 ottobre).

Se vuoi aiutarci raccogliendo firme fra i tuoi amici o colleghi di lavoro, puoi SCARICARE QUI LA SCHEDA, che potrai stampare e consegnare a noi o alla delegazione del FAI una volta raccolte le firme (entro il 31 ottobre).

 


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pannelli castello

Quattro nuovi pannelli a cura del Comitato Mura raccontano la storia del castello di Padova

locandina

(27 marzo 2012) - Ancora una volta l'apertura straordinaria del castello carrarese, nell'ambito della Giornata FAI di primavera ha attratto una folla di visitatori, ansiosi di scoprire le vestigia del castello trecentesco che faticosamente stanno riapparendo sotto le spoglie del carcere di Padova.

video
(16 marzo 2012) - Da qualche mese il ciclo di visite guidate all'intero circuito delle mura di Padova, sia rinascimentali che medievali, che il Comitato Mura già svolgeva periodicamente, si è trasformato in un servizio permanente: il programma, suddiviso in dieci tappe domenicali, otto dedicate alla cinta veneziana e due a quella comunale, si svolge ormai a ciclo continuo.

locandina


 

Apre il Castello Carrarese

 

Il Comitato Mura torna a collaborare con il FAI e con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Padova per una nuova aperura del Castello di Padova, durante le Giornata FAI di primavera.

Orari e modalità sono dettagliatamente descritti nella pagina del sito del FAI dedicata ai monumenti aperti nel Veneto, alla quale vi rimandiamo. (A Padova, oltre al castello, sarà aperta anche l'abbazia di Santa Giustina, di cui saranno visitabili alcune parti solitamente non accessibili al pubblico).

Come sempre la visita si avvarrà dell'opera degli "aspiranti ciceroni", giovani studenti dei licei cittadini appositamente preparati. Personale del Comitato Mura sarà però presente, assieme a quello del FAI, per guidare i visitatori nel percorso e rispondere ad eventuali curiosità.

 

LEGGI QUI ORARI E MODALITÀ DI VISITA

 

ATTENZIONE: per i soci del Comitato Mura è prevista (ma ancora da confermare) una visita a loro specificamente dedicata, guidata da personale dell'associazione, la mattina di sabato 24 marzo, secondo modalità che verrano loro comunicate direttamente nei prossimi giorni via email o posta ordinaria.

 

locandina

8 FEBBRAIO 1944

ANNIVERSARIO DEL BOMBARDAMENTO

 

Il Comitato Mura collabora come sempre con il CdQ 5 Sud-Est, per ricordare l'incursione aerea che colpì il torrione Impossibile, allora utilizzato come rifugio, causando circa 200 vittime. Leggi qui l'articolo dedicato alla notte del bombardamento

 

Domenica 5 febbraio 2012

Ore 9:30 - Deposizione di fiori presso il cippo a ricordo delle vittime del bombardamento in Piazza Caduti della Resistenza (a cura di CdQ 5).


Martedì 7 febbraio 2012

Ore 16:00 - Incontro e testimonianze con il prof. Pierantonio Gios presso il Patronato della Natività (a cura del Centro sociale Porta Trento)


Mercoledì 8 febbraio 2012

Ore 9:00 - Visita di alcune classi dell'XI Istituto al bastione Impossibile e deposizioni presso il sacello (a cura del Comitato Mura di Padova).

Ore 17:00 - Incontro e proiezione di foto dei bombardamenti presso la sede dell'Auser in Via Varese (a cura del Comitato Mura di Padova).


Domenica 12 febbraio 2012

Ore 10:00 - Messa cantata di commemorazione presso la chiesa della Natività.

A seguire - Deposizione di fiori presso il cippo e il sacello a ricordo delle vittime del bombardamento.

A seguire, fino alle ore 13,00 - Visite guidate al bastione Impossibile (a cura del Comitato Mura di Padova).


TUTTE LE ATTIVITA' SONO AD INGRESSO LIBERO

 

 

Guarda il servizio TV di Telenuovo (2011)>

interno_rifugio_t

Per la gran parte dei Padovani l'8 febbraio è un giorno di festa legato ai riti goliardici degli studenti universitari. Questi a loro volta si svolgono proprio in questa giornata per ricordare i fatti del 1848 quando la ribellione degli studenti contribuì a liberare, temporaneamente, la città dal dominio austriaco. Fu il primo segno evidente del Risorgimento a Padova.

Esiste però anche "un altro" 8 febbraio importante per Padova, seppur meno noto e celebrato rispetto a quello di origine ottocentesca.

L'8 febbraio 1944 la città è colpita da un pesante bombardamento aereo che ha come obiettivo i binari ferroviari. Il primo effettuato in piena notte sulla città già colpita in diverse occasioni dal dicembre del 1943.

 

Guarda il servizio TV di Telenuovo (2011)>

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Per la gran parte dei Padovani l'8 febbraio è un giorno di festa legato ai riti goliardici degli studenti universitari. Questi a loro volta si svolgono proprio in questa giornata per ricordare i fatti del 1848 quando la ribellione degli studenti contribuì a liberare, temporaneamente, la città dal dominio austriaco. Fu il primo segno evidente del Risorgimento a Padova.

Esiste però anche "un altro" 8 febbraio importante per Padova, seppur meno noto e celebrato rispetto a quello di origine ottocentesca.

L'8 febbraio 1944 la città è colpita da un pesante bombardamento aereo che ha come obiettivo i binari ferroviari. Il primo effettuato in piena notte sulla città già colpita in diverse occasioni dal dicembre del 1943.


Circolo Storici Padovani "Luigi Zaninello"

 

sabato 4 febbraio, ore 16,30, sala Anziani, Municipio di Padova

l'arch  ADRIANO VERDI, del Comitato Mura, terrà la conferenza:

“LE PORTE DELLE FORTIFICAZIONI PADOVANE”.

 

Scarica qui il programma dell'attività di febbraio 2012 del Circolo Storici Padovani


merian

(15 gennaio 2012) - La richiesta da parte degli Amissi del Piovego che il livello della golena esterna al Castelnuovo, da loro ribattezzata "di San Prosdocimo", sia abbassato "al livello golenale del 1920" e la pubblicazione della nostra monografia sul Castelnuovo offrono l'occasione per discutere seriamente dell'argomento, al di là delle affermazioni e delle richieste degli Amissi, sempre perentorie e inappellabili, come è nel loro stile.

La golena, a tutt'oggi ufficialmente "golena San Massimo", si è formata e ha subìto un'evoluzione in larga parte conseguente ad intervento antropico (a differenza di quella poco più a nord, a oriente del torrione Venier e della cortina che lo collega al Castelnuovo, formatasi e ampliatasi in modo naturale; costituisce oggi il parco Venturini-Natale, ex Fistomba).

Sotto_PadovaSOTTO PADOVA

Visite guidate, laboratori, spettacoli nei luoghi suggestivi di Padova sotterranea


Prosegue anche durante l'inverno dell'Associazione Arc.a.dia, che permette di visitare i sotterranei del Palazzo della Ragione con gli scavi archeologici e altri spazi sotterranei della città.

Scarica qui il programma generale


Il Comitato Mura partecipa all'iniziativa organizzando la visita ad alcuni spazi ipogei delle mura rinascimentali.
Qui sotto il calendario delle visite di gennaio 2012

 

 

 

VISITE AGLI AMBIENTI IPOGEI DEL SISTEMA BASTIONATO DI PADOVA

Le mura rinascimentali di Padova contengono numerosi luoghi sotterranei di grande fascino ma spesso poco noti (e in alcuni casi raramente aperti al pubblico).

Le visite si svolgeranno di MARTEDI', GIOVEDI' e SABATO. Turni di visita: ore 10,30 e ore 17,30.

Costo: 6,00 €. Durata: 1 ora circa.

Prenotazione obbligatoria: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o tel. 0498364363; solo per i mesi di luglio e agosto Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o tel. 3406884564

Gruppi di max 25 persone. Le visite verranno effettuate al raggiungimento di un minimo numero di prenotazioni.


mercoledì 11 gennaio, ore 15,00

Torrione Buovo e galleria Castelnuovo (ingresso da via Orus)

 

sabato 14 gennaio, ore 10,00

Torrione Impossibile (via Raggio di Sole 2)

 

venerdì 20 gennaio, ore 15,00

Torrione Santa Giustina (ingresso giardino via Sanmicheli)

 

sabato 21 gennaio, ore 10,00

Baluardo Santa Croce (ingresso via Marghera 44, dietro Stadio Appiani)

 

mercoledì 25 gennaio, ore 15,00

Sacello votivo al torrione della Gatta (ingresso giardino della Rotonda)


sabato 28 gennaio, ore 10,00

Torrione Alicorno (ingresso dei giardini Alicorno in piazzale Santa Croce)

 

PALAZZO DELLA RAGIONE

Visite agli scavi archeologici sotterranei del Palazzo della Ragione di Padova, nei pomeriggi di MARTEDÌ e GIOVEDÌ dalle ore 15.00 alle ore 19.00 e il  SABATO mattina dalle ore 10.00 alle ore 13.00. Per le scolaresche tutte le mattine su prenotazione.
E’ possibile, su richiesta, effettuare visite in lingua straniera: inglese e tedesco.
Prenotazione obbligatoria per gruppi max 15 persone: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
tel. 049 8364363. Si prega di avvertire in caso di disdetta.


PROGRAMMA EVENTI SPECIALI

* I  MARTEDI’  CON GLI ESPERTI: “Il Palazzo della Ragione: dalle piazze alle fondamenta al tetto”.  Incontri con l’architetto Adriano Verdi (Associazione Comitato Mura di Padova) e l’ archeologo dr. Stefano Tuzzato.
MARTEDI’ 20-27 DICEMBRE ; 3-10-17-24  GENNAIO Ore 16.00; 17.30

* I  GIOVEDI’ ALLA SCOPERTA DI : “Padova antica sotto i nostri piedi”.
Percorsi sotterranei in citta’ (durata 2 ore ca.). Dai  Sotterranei del Palazzo della Ragione, al Ponte romano di San Lorenzo, alla strada lastricata di via Verdi, alle mura romane di l.go Europa, ai mosaici di via san Fermo e di via del Santo …  
GIOVEDI’ 22-29 DICEMBRE; 5-12-19-26 GENNAIO. Ore 16.00; 17.00

* I SABATO MATTINA ”APERITIVO CULTURALE”: se vuoi, al termine della visita guidata ai sotterranei del Palazzo della Ragione, è possibile degustare aperitivi e altre specialità presso i bar del Salone!! SABATO 24-31 DICEMBRE ; 7-14-21-28 GENNAIO Ore 10.00;11.00;12.00

* I SABATO POMERIGGIO “ GIOVANNI DA NONO CI ACCOMPAGNA…” una visita un po’ speciale guidata da un personaggio storico del 1300 (con l’attore Davide Filippi e il musicista Marcello Giannandrea) .
SABATO  7-14-21-28 GENNAIO Ore 15.00;16.00;17.00;18.00

Prenotazione obbligatoria Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. tel. 0498364363.  Gruppi max 15 persone.
Costo € 6.00 comprensivo di ingresso agli scavi archeologici sotto al Salone.

 

 

FIAB - Amici della Bicicletta di Padova

Comune di Padova - Assessorato alla Cultura

 

Alla scoperta della Padova Invisibile 2012

Le domeniche invernali in bicicletta
per vedere, conoscere e rispettare la nostra bella citta


Torna come ogni anno l'appuntamento con le cicloescursioni domenicali alla scoperta delle Padova Invisibile organizzate dagli Amici della Bicicletta, cui il Comitato Mura come sempre contribuisce, guidandone quella che porterà alla scoperta delle mura che non ci sono, ovvero le brecce e le barriere daziarie che hanno sostituito o affiancato le porte cinquecentesche.

Le otto ciciclovisite guidate avranno luogo ogni domenica mattina dal 15 gennaio al 4 marzo 2012.

Come sempre, riportiamo qui sotto i dettagli della sola domenica affidata alla cura del Comitato Mura, invitandovi a scaricare il programma completo delle otto escursioni qui sotto, oppure dal sito www.amici-della-bicicletta-pd.it.

Come d'abitudine, la sera del mercoledì precedente la cicloescursione il curatore, Vittorio dal Piaz, terrà una serata preparatoria, durante la quale presenterà una serie di immagini storiche, anche inedite, che aiuteranno a vedere quel che la domenica... non si potrà vedere perché ormai scomparso.

 

Mercoledì 1 febbraio 2012 - conferenza preparatoria con presentazione powerpoint

Domenica 5 febbraio 2012 - cicloescursione - Le mura scomparse, brecce e barriere

a cura di Vittorio Dal Piaz

Scarica LA PIANTINA DEL PERCORSO

 

La conferenza si terrà presso la:

sede degli Amici della Bicicletta, via Dei Colli 108, alle ore 21:00

Il ritrovo con le bici sarà sempre in:

PRATO DELLA VALLE,  davanti all'ex Foro Boario, ore 9.30 (rientro al punto di partenza: ore 12.30)

A supporto di ogni singola domenica verrà chiesto un contributo di € 2.00

I percorsi sono facili, si svolgono all’interno della città e sono di circa km 10.

Ove prevista una visita, la manifestazione avrà termine nel luogo stesso. 
Sono adatti a qualsiasi tipo di bicicletta purchè in buone condizioni.
Per sicurezza è opportuno munirsi di lucchetto per bici.
In caso di maltempo la manifestazione non avrà luogo e non sarà ripresa.

 

copertina

Una nuova pubblicazione

del Comitato Mura


Il Castelnuovo di Padova

la fortezza mancata


a cura di Ugo Fadini


con testi di Patrizia Dal Zotto, Andrea Ulandi,

Adriano Verdi, Stefano Tuzzato, Ugo Fadini

stemma_comune

Tour completo, a tappe, delle mura padovane

rinascimentali e medievali

Con il patrocinio del Comune di Padova


Il giro completo delle mura rinascimentali e delle mura di età comunale, ripetuto interamente per due volte, in modo che ogni tappa possa essere percorsa in due differenti date, dando la possibilità di partecipare alle visite in momenti diversi e/o di recuperare tappe eventualmente perdute.
L'iniziativa si svilupperà durante tutto il periodo invernale e la primavera 2012.

Le visite comprendono le passeggiate lungo le mura e l'ingresso agli ambienti interni attualmente visitabili.

Le passeggiate si svolgeranno sempre la domenica mattina con partenza alle ore 9,30 e conclusione alle 12,00/12,30.

Durante le visite verranno distribuiti materiali illustrativi; si consigliano scarpe comode.

In caso di  forte maltempo (pioggia insistente o neve) la passeggiata non verrà effettuata. Dato il carattere ciclico dell'iniziativa, che proseguirà anche dopo la conclusione dei due cicli attualmente programmati, le tappe perdute potranno essere recuperate dagli interessati nel ciclo successivo.

Le visite, gratuite compresi i materiali a stampa, sono riservate ai soci del Comitato Mura, ma sarà possibile iscriversi anche al momento, versando la quota annuale di 15,00 euro.
NON OCCORRE PRENOTAZIONE, è sufficiente presentarsi nel punto di ritrovo all'ora prefissata.


ATTENZIONE!
dopo la conclusione del secondo ciclo (6 maggio), il tour ricomincerà dall'inizio a partire da domenica 13 maggio 2012 secondo il CALENDARIO CHE TROVATE QUI
).
Chi perdesse qualche visita la potrà quindi recuperare nel corso del ciclo successivo.
Il calendario dettagliato verrà comunicato in aprile, ma in linea di massima ripeterà la stessa sequenza di dieci visite.

 

Giro delle mura rinascimentali

 

Prima tappa

27 novembre 2011, 26 febbraio 2012

Dal Torrione Alicorno al bastione Santa Croce

Ritrovo all'ingresso del giardino Alicorno, in piazzale S. Croce; la passeggiata termina alla breccia di via d'Acquadendente

 

Seconda tappa

4 dicembre 2011, 4 marzo 2012

Dal Torrione Santa Giustina al Bastione Cornaro

Ritrovo all'incrocio tra via Sanmicheli e via d'Acquadendente (ingresso del roseto comunale); commiato in via Cornaro

 

Terza tappa

11 dicembre 2011, 11 marzo 2012

Dal ponte delle gradelle di San Massimo al Torrione Venier

Ritrovo in via Cornaro di fronte all'ex Macello; commiato al Parco Fistomba

 

Quarta tappa

18 dicembre 2011, 18 marzo 2012

Dal Torrione Venier al Torrion Piccolo

Ritrovo sul lungargine Piovego, alla base del nuovo ponte ciclo-pedonabile su via Venezia;

commiato all'ingresso dei giardini dell'Arena in via Porciglia

 

Quinta tappa

15 gennaio 2012, 25 marzo 2012

Dal Torrione dell'Arena al Torrione della Gatta

Ritrovo all'ingresso dei giardini dell'Arena in via Porciglia; commiato ai Giardini alla Rotonda

 

Sesta tappa

22 gennaio 2012, 1 aprile 2012

Dal Bastione Moro I al Torrione Impossibile

Ritrovo all'incrocio tra viale Codalunga e via Fra Paolo Sarpi, presso la colonna Massimiliana;

commiato alla sede del Comitato Mura in via Raggio di Sole 2

 

Settima tappa

29 gennaio 2012, 15 aprile 2012

Dal Torrione Impossibile al Bastione San Prosdocimo

Ritrovo di fronte alla sede del Comitato Mura in via Raggio di Sole 2; commiato alla breccia di via San Prosdocimo

 

Ottava tappa

5 febbraio 2012, 22 aprile 2012

Da Porta San Giovanni al Torrione della Ghirlanda

Ritrovo in piazzale San Giovanni; commiato in via Pio X-via Marco Polo, presso il ponte pedonale

di ferro

 

Giro delle mura comunali in due tappe

 

Prima tappa

12 febbraio 2012, 29 aprile 2012

Dal Castello carrarese alla riviera dei Mugnai

Ritrovo in piazzetta Delia; commiato in riviera dei Mugnai

 

Seconda tappa

19 febbraio 2012, 6 maggio 2012

Da Porta Molino al Castello

Ritrovo presso Porta Molino; commiato in riviera Paleocapa presso il ponte di ferro.


stemma_comune

Giro completo, a tappe, delle mura di Padova

rinascimentali e medievali

Con il patrocinio del Comune di Padova


Visto il grande successo fin qui registrato, il giro completo delle mura rinascimentali e di quelle di età comunale in dieci tappe domenicali, inizialmente programmato per due cicli consecutivi a partire da fine 2011, si svolgerà ormai a ciclo continuo, divenendo così un servizio permanente per la città. In questo modo chi non potesse seguire tutte le dieci tappe di seguito sarà sicuro di poter recuperare quelle eventualmente perdute in uno dei cicli successivi.

Il terzo ciclo inizierà il 13 maggio per concludersi il 15 luglio.

Dopo la pausa estiva, l'iniziativa riprende il 23 settembre con il quarto ciclo (ATTENZIONE! NON il 16 settembre come precedentemente annunciato) per proseguire fino a Dicembre, secondo il calendario riportato qui sotto, e continuare poi nel 2013.

Le visite comprendono le passeggiate lungo le mura e l'ingresso agli ambienti interni di volta in volta visitabili (lavori o attività in corso possono impedire temporaneamente l'accesso a uno spazio, mentre nuovi restauri possono rendere agibili spazi prima non accessibili).

Le passeggiate si svolgono la domenica mattina con partenza alle ore 9,30 e conclusione alle 12,00/12,30.

Durante le visite verranno distribuiti materiali illustrativi. Si consigliano scarpe comode.

In caso di  forte maltempo (pioggia insistente o neve) la passeggiata non verrà effettuata e non verrà recuperata. Dato il carattere ciclico dell'iniziativa, le tappe perdute potranno essere recuperate dagli interessati nel ciclo successivo.

La partecipazione è gratuita, compresi i materiali a stampa, ed è riservata ai soci del Comitato Mura, ma sarà possibile iscriversi al momento, versando la quota annuale di 15,00 euro, che permetterà di partecipare gratuitamente alle altre attività dell'associzione, acquistarne le pubblicazioni, etc (la quota copre l'anno solare).
NON OCCORRE PRENOTAZIONE, è sufficiente presentarsi nel punto di ritrovo all'ora prefissata.

AVVISO IMPORTANTE: il ciclo in corso si concluderà il 9 dicembre 2012
il ciclo successivo avrà inizio il 17 febbraio 2013
il calendario completo verrà pubblicato nei prossimi giorni

 

Le mura di Padova in dieci tappe

 

Mura rinascimentali (prime otto tappe)

 

Prima tappa

13 maggio 2012 - 23 settembre 2012

Dal Torrione Alicorno al bastione Santa Croce

Ritrovo all'ingresso del giardino Alicorno, in piazzale S. Croce; la passeggiata termina alla breccia di via d'Acquadendente

 

Seconda tappa

20 maggio 2012 - 30 settembre 2012

Dal Torrione Santa Giustina al Bastione Cornaro

Ritrovo all'incrocio tra via Sanmicheli e via d'Acquadendente (ingresso del roseto comunale); commiato in via Cornaro

 

Terza tappa

27 maggio 2012 - 7 ottobre 2012

Il Castelnuovo: dal ponte delle grade di San Massimo al Torrione Venier

Ritrovo in via Cornaro di fronte all'ex Macello; commiato al Parco Fistomba

 

Quarta tappa

3 giugno 2012 - 14 ottobre 2012

Dal Torrione Venier al Torrion Piccolo

Ritrovo sul lungargine Piovego, alla base del nuovo ponte ciclo-pedonabile su via Venezia;

commiato all'ingresso dei giardini dell'Arena in via Porciglia

 

(ATTENZIONE: domenica 21 ottobre il giro non si effettua, per dare spazio alla FAIMARATHON che si svolgerà in torno alle mura e nella cui organizzazione il Comitato Mura è coinvolto)

 

Quinta tappa

10 giugno 2012 - 28 ottobre 2012

Dal Torrione dell'Arena al Torrione della Gatta

Ritrovo all'ingresso dei giardini dell'Arena in via Porciglia; commiato ai Giardini alla Rotonda

 

Sesta tappa

17 giugno 2012 - 4 novembre 2012

Dal Bastione Moro I al Torrione Impossibile

Ritrovo all'incrocio tra viale Codalunga e via Fra Paolo Sarpi, presso la colonna Massimiliana;

commiato alla sede del Comitato Mura in via Raggio di Sole 2

 

(ATTENZIONE: domenica 11 novembre il giro non si effettua per dare spazio alla annuale commemorazione del bombardamento al bastione della Gatta, che il Comitato Mura organizza)

 

Settima tappa

24 giugno 2012 - 18 novembre 2012

Dal Torrione Impossibile al Bastione San Prosdocimo

Ritrovo di fronte alla sede del Comitato Mura in via Raggio di Sole 2; commiato alla breccia di via San Prosdocimo

 

Ottava tappa

1 luglio 2012 - 25 novembre 2012

Da Porta San Giovanni al Torrione della Ghirlanda

Ritrovo in piazzale San Giovanni; commiato in via Pio X-via Marco Polo, presso il ponte pedonale di ferro

 

Mura comunali (ultime due tappe)

 

Nona tappa

8 luglio 2012 - 2 dicembre 2012

Dal Castello carrarese alla riviera dei Mugnai

Ritrovo in piazzetta Delia; commiato in riviera dei Mugnai

 

Decima tappa

15 luglio 2012 - 9 dicembre 2012

Da Porta Molino al Castello

Ritrovo presso Porta Molino; commiato al ponte dell'Osservatorio


AVVISO IMPORTANTE: il ciclo successivo avrà inizio il 17 febbraio 2013
il calendario completo verrà pubblicato nei prossimi giorni

 

 

 

copertina

Novembre 2011

Una nuova pubblicazione

del Comitato Mura


Il Castelnuovo di Padova

la fortezza mancata


a cura di Ugo Fadini


con testi di Patrizia Dal Zotto, Andrea Ulandi,

Adriano Verdi, Stefano Tuzzato, Ugo Fadini

 

Guarda il servizio del Tg di TV7 >>>

cappella_gatta_t(8 novembre 2011) - Per la gran parte dei Padovani la prima guerra mondiale è un fatto lontanissimo, ormai materia solo per gli appassionati di storia, da ritrovare in qualche libro, spesso polveroso, e in qualche film o documentario osservato distrattamente.

Invece un legame intenso unisce Padova con gli avvenimenti della Grande Guerra. La nostra città fu infatti "capitale al fronte" dopo i fatti di Caporetto; qui, in zona Santa Croce, e poi nella vicina Abano ebbe sede il Comando Supremo delle Forze Armate e infine a Villa Giusti alla Mandria fu firmato l'armistizio che chiuse il terribile conflitto.


Sabato 19 novembre 2011 - ore 10,00

Via Altinate 59

 

Una visita pensata come ideale proseguimento dell'apertura della cappella al bastione della Gatta per ritrovare il legame che unisce Padova alla Grande Guerra.

Il Museo della Terza Armata, fondato nel 1956, ha sede nel prestigioso palazzo di via Altinate, già residenza del cardinale umanista Pietro Bembo. Le collezioni che costituiscono il museo, principalmente documentarie, hanno provenienze e formazioni diverse, ma il nucleo è costituito da documenti e oggetti appartenuti a Emanuele Filiberto, duca d'Aosta, che dal 1915 al 1919 fu comandante della Invittissima Armata (come venne soprannominata, per non aver subito sconfitte nel primo conflitto mondiale). Tra le raccolte più preziose il museo annovera una importante collezione fotografica e "La tradotta", il giornale di trincea della 3a Armata, una delle espressioni più significative di questa particolare forma di propaganda che ha caratterizzato l'ultimo anno della Grande Guerra.

L'ingresso al museo è libero, ma per le visite in gruppo è necessario prenotare; chi desidera partecipare alla visita deve quindi prenotarsi scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o telefonando al 3476145908 entro il 13 novembre.

 


Apertura della cappella in memoria della vittime

Venerdì  11 novembre 2011 - ore 10,00 - 12,30

Sabato 12 novembre  - ore 10,00 - 12,30 e ore 15,00 - 17,00

Ingresso all'angolo tra viale della Rotonda e via Citolo da Perugia

 

Per riscoprire il luogo poco noto di Padova e ricordare un tragico evento di molti anni fa il Comitato Mura apre alla cittadinanza il sacello votivo realizzato alla base del serbatoio-torre posto sul bastione della Gatta.

Nei locali sotterranei del bastione, usati come rifugio, l'11 novembre 1916 persero la vita novantatre civili, vittime dei primi bombardamenti aerei sulla nostra città. In questo stesso punto, negli anni '20 del Novecento, fu realizzata la torre-serbatoio che custodisce alla sua base il sacello dedicato alle vittime strage. La cappella sarà allestita con una video proiezione sui bombardamenti che colpirono Padova durante il primo conflitto mondiale e sulla successiva edificazione del sacello e del serbatoio.

Sarà distribuito, fino ad esaurimento, un opuscolo, realizzato con il contributo del Quartiere 5, che illustra l'evento storico ed il luogo.

Sempre durante l'apertura del sacello sarà possibile acquistare il volume "Padova e la Grande Guerra " (Tracciati Editore). Un percorso tra i luoghi storici, i personaggi  e i momenti più significativi, anche se spesso ormai ignorati o dimenticati, che legano la nostra città con i fatti del '15

 

Per approfondire la storia di questo tragico evento vai a questa pagina

 

serbatoio_gattacappella_gatta_tcappella_lapide_esterna_t

 


(20 ottobre 2011) - E' necessario mettere ordine nelle affermazioni, spesso erronee e fuorvianti, che frequentemente vengono fatte sull'area del Castelnuovo e della golena di San Massimo (così è infatti storicamente chiamata e non di San Prosdocimo). L'area esterna alle mura (la golena propriamente detta) è stata solo lievemente rialzata e livellata con pietrame, ma non con rifiuti, all'epoca della creazione dei capannoni della nettezza urbana. Infatti la sua altezza, nell'area a ridosso del Castelnuovo, era nel 1984 analoga a quella del 1905 (ci sono foto che lo dimostrano), ben prima che fosse presa la, deturpante,  scelta di collocarvi gli impianti di raccolta dei rifiuti, poi rimossi circa trenta anni fa.

La formazione della golena e il suo progressivo rialzo furono il frutto dei sedimenti che per secoli il Piovego con le sue piene ha deposto a valle del Castelnuovo (analoga formazione ha avuto anche l'area del parco Fistomba).

Da anni sono in corso all'interno e all'esterno del Castelnuovo scavi non autorizzati da parte degli Amissi del Piovego, condotti in maniera dilettantesca, senza nessuna assistenza archeologica, senza il rispetto delle norme di sicurezza e con la compromissione delle informazioni storico-scientifiche.


(22 settembre 2011) - Non lo avevamo annunciato, né ai soci, né su questo sito, perché trattandosi della manifestazione di un partito politico non volevamo che potesse apparie come una proposta politica da parte nostra.
D'altra parte abbiamo volentieri accettato l'invito a partecipare, visto che le mura, e il futuro Parco delle Mura, erano al centro della Festa del PD di quest'anno (e anche del manifesto che la promuoveva). La festa si teneva infatti proprio in quello che diventerà, almeno nelle intenzioni e grazie alla dismissione del tratto di via Paolo Sarpi fra i bastioni Moro I e II,

Si sono recentemente conclusi i lavori di restauro dell'interno di Porta San Giovanni, per i quali il Comitato Mura ha fornito la propria opera di consulenza gratuita al Settore Edilizia Pubblica del Comune.

mostra_versus_t

Lo spazio sarà inaugurato con la mostra d'arte "Versus-Apologia degli opposti", a cura dell'associazione XeArte, dal 24 settembre al 9 ottobre (orario 15,30-19,00, chiuso il lunedì, ingresso libero).

In occasione dell'inaugurazione della mostra, il Comitato Mura è stato invitato a tenere una  presentazione storico-architettonica sulla porta e sulle recenti operazioni di restauro.

 

Sabato 24 settembre 2011 - ore 18,30 - Porta San Giovanni

Le mura di Padova e Porta San Giovanni

- introduzione storica e presentazione fotografica a cura di Adriano Verdi

 

Cliccare qui per maggiori informazioni su Porta San Giovanni

Cliccare qui per un'introduzione ai lavori di restauro di Porta San Giovanni

 

L'iniziativa si inserisce all'interno del contenitore RAM. L'ARTE CI RI/GUARDA che prevede anche altri momenti di valorizzazione di alcuni spazi delle mura di Padova, a cura dell'assessorato alla Cultura. Cliccare qui per il programma.

 

PORTELLO IN FESTA 2011

 

Il Comitato Mura, su invito di Progetto Portello, partecipa a Portello in Festa, la manifestazione promossa dall'omonimo Comitato e il cui programma si può trovare nella pagina di padovanet.it.

 

martedì 13 settembre, ore 21:00, piazza Portello -
(attenzione: in caso di pioggia l'incontro si svolge presso il patronato dell'Immacolata, via Santa Maria in Conio, 12)

Il Comitato Mura di Padova presenta la porta monumentale di Ognissanti e le proposte per il restauro ed il suo riutilizzo.

(leggi l'intervento del Presidente del Comitato Mura Vittorio Dal Piaz sull'argomento)

 





area ospedale con mura_t(9 agosto 2011) - Ora che è  -finalmente-  definitiva  la scelta politica di realizzare un nuovo polo sanitario fuori dal centro della città, è necessario che si apra un concreto dibattito sul futuro dell'area occupata dall'attuale ospedale.

Si tratta di un' area strategica per l'urbanistica della Padova del futuro, con potenzialità straordinarie: per la sua trasformazione sarà imprescindibile considerare il recupero di un considerevole tratto del sistema bastionato cinquecentesco.

ESTATE 2011 COL COMITATO MURA

le altre iniziative

Notturni d'Arte

Una basilica scomparsa, un Guariento sconosciuto

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Padova Carrarese vista dall'acqua

due itinerari alla scoperta della Padova medievale a bordo della Padovanella
- Il Castello, le cittadelle, il Soccorso
- Dal Portello a Ponte Tadi

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ESTATE 2011


Padova Carrarese vista dall'acqua

 

la padovanellaDue mini-crociere sui canali di Padova con la Padovanella, tipica peota veneziana della Delta Tour, alla riscoperta della città medievale come l'avrebbe vista un viaggiatore del Trecento, con la guida del Comitato Mura di Padova.

 


 

Padova Carrarese 1Itinerario 1 - Il castello, le cittadelle, il soccorso

Si percorreranno il tratto superstite del Naviglio interno (riviera Tiso da Camposampiero) e, girando attorno al castello, il breve tratto del Tronco Maestro fino al ponte S. Agostino, per poi proseguire fino al bastione Alicorno e al ponte dei Cavai.

Sarà proposto un confronto fra quanto si vede oggi e quel che avrebbe visto un viaggiatore medievale lungo lo stesso, suggestivo percorso, fra strutture superstiti (il castello, la torre del Soccorso), ridotte a pochi resti (le cittadelle, il Soccorso), scomparse (la grande basilica di S. Agostino e la cinquecentesca porta Saracinesca), o modificate nel tempo (le mura veneziane che hanno sostituito quelle carraresi). 
Un percorso ideale per comprendere come la città sia mutata nel corso dei secoli, ma anche quanto della città medievale ancora si conservi, anche se spesso ignorato.

Scarica il programma


Padova Carrarese 2Itinerario 2 - Dal Portello al ponte Tadi

Partendo dal cinquecentesco porto fluviale si navigherà dapprima lungo il Piovego fino allo snodo delle Porte Contarine, cercando di “far vedere” con le parole quel che avrebbe visto un viaggiatore trecentesco lungo lo stesso percorso, in un paesaggio urbano oggi completamente cambiato, nel quale dell’epoca medievale e carrarese oggi resta ben poco. La navigazione proseguirà poi sul Tronco Maestro, toccando la chiesa dei Carmini, ponte Molino, con la porta omonima e la vicina torre di Ezzelino, e poi costeggiando quanto resta delle mura comunali fino al ponte dei Tadi, in un contesto che al contrario rimane ancora sostanzialmente quello medievale, segnalando gli edifici più importanti sopravvissuti, come la chiesa di S. Benedetto, e quelli scomparsi, come le antiche porte o il “traghetto delle mura”.

Scarica il programma


Per informazioni, orari, prezzi e prenotazioni contattare direttamente la Delta Tour cliccando QUI

 





Angeli dall'antichità

al contemporaneo


Padova, 28 Luglio - 31 agosto 2011

 

Scarica qui il programma completo dei Notturni

 

 

Sabato 6 agosto, ore 21
Caserma Piave, Riviera Paleocapa 18

La basilica di S. Agostino e due angeli "nascosti" di Guariento

Il Comitato Mura partecipa alla venticinquesima edizione dei Notturni d'Arte con una serata straordinaria dedicata alla scomparsa basilica di S. Agostino dei Domenicani e al suo convento, oggi Caserma Piave. Nel corso della serata, per la prima volta dalla loro scoperta, il pubblico avrà l'opportunità di vedere da vicino i due angeli del Guariento affrescati in quello che doveva essere il refettorio del convento. Due piccoli angeli dolenti a coronare una figura di cui rimane solo l'aureola e tracce dei capelli, probabilmente un Cristo Morto.

Per maggiori informazioni, prezzi e modalità di prenotazione riferirsi al depliant scaricabile qui, oppure visitare la pagina dedicata ai Notturni d'Arte sul sito PadovaCultura.

 


vista aerea_portello(28 giugno 2011) - L'intervento di restauro a Porta Ognissanti che il Comune ha di recente annunciato, è finalizzato a porre rimedio ad uno stato di degrado del suo interno, causato da carenza di manutenzione e da ripetute azioni vandaliche.
Quest'ultime sarebbero drasticamente ridotte se la ventilata ricollocazione dei portoni fosse finalizzata ad una loro chiusura notturna, operazione drastica, ma verosimilmente poco gestibile. Oltre ad un modesto intervento di messa in sicurezza al piano superiore, finalmente liberato dalla cabina elettrica, è prevista in particolare una nuova pavimentazione delle due ali laterali al passaggio centrale, oggi chiuse da reti provvisorie, che saranno sostituite da cancellate.

 

 

ITINERARI ARCHITETTONICI

castelli e città murate





Vi segnaliamo che nell'ambito del ciclo di visite guidate organizzato dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, in corso da marzo (vedi il programma generale di IncontraPadova), al Comitato Mura è stata affidata quella di:

sabato 14 maggio, ore 10,00 (appuntamento a Porta Molino)

Il sistema fluviale e il sistema difensivo all'epoca dei carraresi

La visita cercherà di far comprendere, in un panorama urbano oggi completamente mutato, l'organizzazione delle difese cittadine in relazione alla rete fluviale, fra epoca comunale e carrarese, partendo da uno degli snodi cruciali, fra la confluenza dei due rami del fiume nel canale Piovego e l'articolazione di una rete di corsi d'acqua allora assai più estesa di quella che oggi sopravvive.

 


(15 aprile 2011) - Sulla situazione lasciata dalla presenza del Palagolena dell'Associazione Vittoria (gestita da Federico Contin) in golena San Massimo e dopo che il Comitato Mura ha portato alla luce questo e un altro grave problema presente sull'area con il proprio intervento sulla stampa cittadina, riportiamo qui sotto le dichiarazioni di Federico Contin apparse sul Mattino di Padova del 13 aprile 2011.


IMGP8395_t(11 aprile 2011) - Durante la visita di domenica 10 aprile con una trentina di soci del Comitato Mura sono state constatate due intollerabili situazioni relative alla golena San Massimo prospiciente la cinta rinascimentale.

La devastazione. Per sei mesi la golena è stata occupata dai tendoni del Palagolena gestiti dall'associazione Vittoria creata da Federico Contin per realizzarvi un ritrovo serale.

 

Oltre all'occultamento di un lungo tratto di cortina muraria e delle strutture monumentali della porta d'acqua del Castelnuovo per un periodo eccessivo, ora che la struttura da 1000 mq è stata rimossa sono evidenti i segni del degrado provocato da questa installazione.

Comune di Padova - Assessorato alla Cultura

Universi Diversi - IncontraPadova 2011


Urbs ipsa moenia
Torri civili e militari
di Padova comunale e carrarese

Ciclo di conferenze a cura del Comitato Mura di Padova
Sala degli Anziani, martedì ore 17,00, ingresso libero


3 maggio 2011

Ugo Fadini

Introduzione

Claudio Rebeschini
La Torre del Soccorso: indagini e restauro

Adriano Verdi

Le torri delle mura medievali di Padova: indizi e ipotesi

scarica qui la presentazione della conferenza del 3 maggio


10 maggio 2011

Alexandra Chavarria, Gina Piero Brogiolo

Architetture e potere a Padova: torri e chiese alla fine dell'XI secolo


17 maggio 2011

Serenella Borsella
Le torri della cinta comunale: porta Molini e Altinate

Serena Franceschi, Adelmo Lazzari

La torre di Ezzelino e la Turlonga: analisi stratigrafica

Vittorio Dal Piaz
La torre dell’università, già Papafava: storia tormentata di un salvataggio


Avviso: l'intervento di S. Franceschi e A. Lazzari è rimandato ad altra data causa
imprevisti impegni di lavoro. Verrà sostituito da un intervento previsto nel ciclo autunnale e poi cancellato per mancanza di tempo:

Ugo Fadini
Uno stemma illeggibile sulla torre-porta ovest del castello di Padova

scarica qui la presentazione della conferenza del 17 maggio


24 maggio 2011


Edi Pezzetta
Le torri delle città murate: il caso di Montagnana

Breve nota sulla torre est del castello di Padova

Ugo Fadini

La torre sud della reggia: indizi e tracce materiali

Maria Teresa Sambin

La reggia carrarese: il problema delle cinta muraria

scarica qui la presentazione della conferenza del 24 maggio


31 maggio 2011

Antonio Draghi
La corte fortificata di Carrara San Giorgio
Le torri delle città murate: il caso di Este

Andrea Ulandi

Le torri del traghetto alle mura: nuove acquisizioni

scarica qui la presentazione della conferenza del 31 maggio

 

Con questo secondo ciclo di Urbs Ipsa Moenia, che riprende in parte la formula adottata lo scorso anno, prosegue l’aggiornamento sulle acquisizioni più recenti della ricerca sul campo, presentando restauri o studi recenti, focalizzando però l’attenzione su di un tema specifico, che potrebbe sembrare limitato e offre invece una casistica assai varia di edifici spesso poco conosciuti in profondità, anche se a volte sotto gli occhi di tutti.

Sarà l’occasione, ad esempio, per fare il punto sulle torri delle mura medievali di Padova, delle quali, se si eccettuano le due porte della cinta comunale, nessun’altra si è conservata, di cui si sono andati ritrovando indizi e qualche resto archeologico, ma per le quali soprattutto si può ricorrere al confronto con analoghe strutture nelle cittadine del territorio, Cittadella, Este, Montagnana. Si tornerà a parlare del Castello e delle sue due torri, e di quelle che ancora sorgono nelle sue adiacenze, all’interno del sistema difensivo a sud-ovest, che nel Castello aveva il suo fulcro: la torre della Catena e quella della Cittadella Vecchia, oltre alla piccola torretta che chiude il percorso del traghetto.

Torri militari e torri civili. Ampio spazio verrà infatti dedicato alle case-torri e alla torri vere e proprie costruite dalle famiglie magnatizie della città a partire dall’epoca comunale fino al Trecento, come residenza fortificata per la propria sicurezza o come simbolo di potenza, da segnalare con una sempre maggiore altezza, in diretta concorrenza con i campanili delle chiese (e finendo talvolta per diventare, col tempo, campanili esse stesse). Di alcune si seguiranno infatti le vicende fino ai nostri giorni, con riguardo anche alla problematica del riuso. Un caso particolare quello della Torre del Bo (già Papafava), le cui vicende, fino alle proposte di ricostruzione in forma moderna degli anni ’30, sono di grande interesse. Della famiglia più importante, i da Carrara, si illustrerà poi quanto rimane della loro primitiva residenza a Carrara S. Giorgio.

Nel momento in cui Padova va riscoprendo un suo passato di capitale, politica e culturale, e contemporaneamente cerca di ridarsi un ruolo guida a livello regionale, obiettivo che necessita anche di segni architettonici forti, come l’auditorium, certo, ma anche come le nuove torri che stanno sorgendo e sorgeranno presto in punti chiave della città, il Comitato Mura lancia una piccola provocazione, ricordando ai padovani che proprio le torri hanno caratterizzato la città nell’epoca del suo maggiore splendore, il medioevo comunale e carrarese.

Scarica qui il pieghevole in pdf

 

(Vai al programma dell'edizione 2010 di Urbs Ipsa Moenia)



Comune di Padova - Assessorato alla Cultura

Legambiente / Salvalarte

 

LA REGGIA, LA TORRE, L'ASTRARIO

Corso per volontari a tutela dei beni culturali

31 marzo - 9 maggio

Palazzo Moroni, sala Anziani e sala Paladin, Reggia carrarese (Accademia Galileiana di SS. LL. ed AA.), sala Guariento

 

Il gruppo Salvalarte di Legambiente propone un corso finalizzato alla formazione di volontari che prestino la loro opera per permettere l'apertura al pubblico delle sale della Reggia carrarese, oggi sede dell'Accademia Galileiana di Scienze, Lettere ed Arti, e della Torre dell'orologio di piazza Capitaniato, che ospita la copia quattrocentesca dell'orologio trecentesco di Jacopo Dondi.

Al corso, che fa seguito a quello dedicato lo scorso alla Padova carrarese nel suo complesso, collabora quest'anno anche il Comitato Mura, curando le due lezioni dedicate più specificamente agli aspetti architettonici e urbanistici della reggia e alle sue connessioni con il castello e più in generale con il sistema delle difese medievali della città.

I soci del Comitato Mura potranno seguire il corso alle stesse condizioni riservate ai soci di Legambiente.

Tutti i dettagli, il programma completo delle lezioni e le modalità di iscrizione sono illustrati nel pieghevole scaricabile in pdf.

Segnaliamo le due lezioni curate dal Comitato Mura, rimandando al pieghevole per il programma completo.

Lunedì 11 aprile 2011 -
sala Anziani, Palazzo Moroni
I Carraresi e la Reggia
Ugo Fadini e Adriano Verdi

Lunedì 18 aprile 2011 - sala Anziani, Palazzo Moroni
Le difese carraresi e il traghetto della Reggia
Andrea Ulandi e Vittorio Dal Piaz

 



LE MURA RINASCIMENTALI DI PADOVA

Visita guidata in sei tappe

con il patrocinio del Comune di Padova

 

Il giro completo delle mura veneziane (11 km), articolato in sei tappe, per poter visitare tutti gli spazi accessibili (interni ed esterni) delle mura.

Esso sarà preceduto da un incontro introduttivo, per comprendere meglio la complessità della cerchia muraria rinascimentale di Padova e illustrare quegli aspetti storico-architettonici non sempre facilmente comprensibili in loco.

 

Sabato 12 marzo 2011 - ore 17:00 - Aula 1914 in via Raggio di Sole 2

Le mura rinascimentali di Padova: incontro introduttivo
introduzione storica e presentazione fotografica

 

Domenica 13 marzo 2011 – ore 9:30 – ritrovo all’ingresso del Giardino della Rotonda

Dal torrione della Gatta al bastione Moro II

 

Domenica 20 marzo 2011– ore 9:30 – ritrovo presso sede Comitato Mura in via Raggio di Sole 2

Dal torrione Impossibile al bastione San Prosdocimo

 

Domenica 27 marzo 2011 – ore 9:30 – ritrovo presso Porta San Giovanni

Da Porta San Giovanni al torrione Ghirlanda

 

Domenica 3 aprile 2011 – ore 9:30 – ritrovo all’ingresso del giardino in piazzale Santa Croce

Dal torrione Alicorno al torrione Pontecorvo

 

Domenica 10 aprile 2011 – ore 9:30 – ritrovo a Porta Pontecorvo

Da porta Pontecorvo al Castelnuovo

 

Domenica 17 aprile 2011 – ore 9:30 – ritrovo presso la nuova passerella pedonale su via Venezia

Da Porta Portello al ponte delle grade del Carmine

ATTENZIONE: cambio punto di ritrovo, da Porta Portello alla nuova passerella pedonale su via Venezia

 

Le visite sono riservate ai soci. E’ possibile iscriversi al momento.


DIOSGYŐR: IL CASTELLO DI LUIGI IL GRANDE, RE D'UNGHERIA

 

Sabato 5 marzo 2011 - ore 17:00 - Aula 1914 in via Raggio di Sole 2

- introduzione storica e presentazione fotografica a cura di Patrizia Dal Zotto

 

Proseguono i nostri appuntamenti alla scoperta di città murate e castelli sia in Italia che all'estero.

La fortezza di Diosgyőr, presso Miskolc, venne scelta dal potente alleato dei Carraresi quale sua principale sede residenziale e di rappresentanza. I grandiosi lavori di restauro iniziati nel 1364 la trasformarono in un castello sontuoso e monumentale, una delle opere più importanti dell'architettura ungherese. Qui nel 1381 venne ratificata la pace di Torino che sanciva la fine della guerra di Chioggia e che vedeva tra i principali contendenti i Carraresi e Venezia.

Con la dominazione turca, a partire dal 1526, il castello di Diosgyőr andò incontro ad abbandono e distruzione in breve tempo. Grazie ai restauri iniziati nel 1954 le rovine del castello ospitano oggi eventi culturali e mostre.

 

Cliccare per ingrandire

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interno_rifugio_t(2 febbraio 2011) - Per la gran parte dei Padovani l'8 febbraio è un giorno di festa legato ai riti goliardici degli studenti universitari. Questi a loro volta si svolgono proprio in questa giornata per ricordare i fatti del 1848 quando la ribellione degli studenti contribuì a liberare, temporaneamente, la città dal dominio austriaco. Fu il primo segno evidente del Risorgimento a Padova.

Esiste però anche "un altro" 8 febbraio importante per Padova, seppur meno noto e celebrato rispetto a quello di origine ottocentesca.

L'8 febbraio 1944 la città è colpita da un pesante bombardamento aereo che ha come obiettivo i binari ferroviari. Il primo effettuato in piena notte sulla città già colpita in diverse occasioni dal dicembre del 1943.

Le sirene antiaeree svegliano, poco dopo la mezzanotte, la città oscurata e dormiente. Adulti, bambini e vecchi scendono dai letti e si rivestono in fretta;, pronti a uscire di casa, chi per andare in aperta campagna e chi per riparare in luoghi ritenuti sicuri, i rifugi. Sotto le strade e le piazze cittadine sono state ricavate numerose strutture per ospitare la popolazione; alcuni rifugi però stati creati adattando porte e bastioni delle mura cinquecentesche. In realtà la sicurezza garantita da queste strutture, sia antiche che moderne, non è assoluta.

Molti abitanti della zona di barriera Trento, delle case popolari di via Citolo da Perugia, dell'asse di via Beato Pellegrino e della zona fuori le mura accorrono verso il rifugio del "Raggio di Sole" così chiamato perché limitrofo all'omonima scuola, nata per la cura dei ragazzi "deboli". In realtà, il rifugio altro non è che la parte interna e sotterranea del torrione Impossibile, uno dei primi costruiti della cerchia di mura cinquecentesche. Una galleria a forma di T, con scarsissima illuminazione e il cui unico arredo è costituito dalle panche in legno lungo le pareti. Alcuni entrano dal giardino della scuola, altri passano su due ponticelli di legno che, scavalcando la fossa delle mura, portano a due ingressi ricavati nello spessore murario. Qualcuno si porta dietro i pochi oggetti di valore, gelosamente nascosti sotto i cappotti; altri invece arrivano con qualcosa da mangiare. Nessuno sa quanto durerà il bombardamento. Centinaia di persone trovano posto nella galleria sotterranea, sperando che il suono del cessato allarme giunga al più presto.

Le bombe cominciano a cadere, sono aerei inglesi che le trasportano, i vecchi bimotori Wellington, usati quasi esclusivamente per i voli notturni perché troppo facilmente intercettabili di giorno. Trentotto velivoli sganciano 72 tonnellate di ordigni sulla città.

Una, una sola bomba cade sul rifugio, penetra lo spessore dell'antico terrapieno, rompe la volta in mattoni ed esplode. La deflagrazione, in un ambiente chiuso, è devastante. La volta del torrione si stacca dal resto della struttura, ma non crolla, le schegge e la tremenda onda d'urto uccidono circa 200 persone. Chi sopravvive si ritrova al buio, assordato dall'esplosione e circondato dai lamenti disperati dei feriti; chi non è ferito cerca familiari e amici seduti accanto fino a poco prima. E' molto difficile uscire dal rifugio, non si sa dove andare e altre bombe potrebbero ancora cadere. Dopo ore arrivano i primi soccorsi, sono i volontari dell'UNPA (Unione Nazionale Protezione Antiaerea) poi giungono semplici cittadini che vengono a cercare amici e parenti che credevano al sicuro. Ci vogliono ore per estrarre tutte le vittime, di molte si raccolgono resti che sarà impossibile riconoscere.

Una strage che però non lascia traccia nella stampa cittadina dei giorni seguenti perché il regime vieta di riportare notizie negative sugli eventi bellici. Don Luigi Rondin annota nel suo diario: "Dalle ore 2:30 alle 5 del mattino ha luogo il terzo bombardamento della città di Padova. Fu veramente terroristico. Si svolse in tutte le direzioni della città e del suburbio [...] Furono colpiti e distrutti rifugi con strage di ricoverati: nel rifugio così detto al "Raggio di Sole" le vittime ammontarono tra 200 e 300: un vero carnaio. Furono raccolte oltre alle vittime diciotto casse di resti umani".

I parenti delle vittime e i superstiti fanno realizzare, negli anni seguenti, un piccolo altare vicino all'ingresso del bastione, ma il ricordo di questa tragedia di guerra stenta ad entrare nella memoria collettiva della città, superando la cerchia di chi fu direttamente coinvolto dai fatti e visse quel momento.

Per evitare che la memoria di quella terribile notte e delle persone che vi persero la vita vada perduto il Comitato Mura - che ha sede proprio al torrione Impossibile - si associa alle iniziative che il Quartiere 5 Sud-Ovest da alcuni anni organizza per ricordare le vittime del bombardamento e soprattutto per raccontare ai padovani questa storia troppo poco nota.

 

Testo redatto sulla base delle testimonianze dirette raccolte nel corso degli anni dal Comitato Mura di Padova.

 

Per vedere il programma dell'anniversario, cliccare qui oppure consultare l'archivio notizie.

 

Il servizio del Tg di Telenuovo sui fatti dell'8 febbraio '44, con testimonianze dei superstiti

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Cliccare per ingrandire le immagini

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8 FEBBRAIO 1944 - ANNIVERSARIO DEL BOMBARDAMENTO

 

Come tradizione, il Comitato Mura, in collaborazione con il CdQ 5 Sud-Est, ricorda l'incursione aerea che colpì il torrione Impossibile, allora utilizzato come rifugio, causando circa 200 vittime. Leggi qui l'articolo dedicato alla notte del bombardamento

 

Domenica 6 febbraio 2011

Ore 9:30 - Deposizione di un mazzo di fiori presso il cippo a ricordo delle vittime del bombardamento in Piazza Caduti della Resistenza (a cura di CdQ 5 - Auser Savonarola - Gruppo Alpini Padova Sud).

Ore 10:00 - Messa a suffragio presso la chiesa della Natività e a seguire deposizione di un mazzo di fiori sul cippo a ricordo delle vittime del bombardamento da parte delle autorità cittadine (a cura di Cdq 5 - Gruppo Alpini Padova Sud).

Ore 11:00 - Deposizione di mazzo di fiori presso il sacello interno nel giardino di via Raggio di Sole 2 e visite guidate all'interno del bastione Impossibile (a cura del Comitato Mura di Padova).

Ore 20:45 - Concerto commemorativo presso la chiesa della Natività con testimonianza di Mons. Cesare Morossinotto (a cura del Circolo Natività).

 

Martedì 8 febbraio 2011

Dalle ore 10:00 alle 15:00 - Visite guidate al bastione Impossibile (a cura del Comitato Mura di Padova).

Prenotazioni al 340-8067360

 

Giovedì 10 febbraio 2011

Ore 16:00 - presentazione del libro "Cuori nel pozzo" di Roberta Sorgato presso Patronato Natività (a cura del centro sociale Porta Trento)

 

Locandina dell'anniversario - Cliccare per ingrandire

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MEMORIE URBANE DEL RISORGIMENTO


domenica 23 gennaio 2011, ore 9:30 - cicloescursione a cura di Vittorio Dal Piaz

 

Con partenza da Prato della Valle (lato ex Foro Boario), la cicloescursione alla scoperta della Padova Invisibile riguarderà Porta Santa Croce, il punto da cui Vittorio Emanuele II fece il suo primo ingresso a Padova dopo l'unificazione. Si visiteranno quindi il Pedrocchi quale centro dei moti rivoluzionari del 1848, la Colonna Massimiliana, le lapidi del Bo e di palazzo Moroni. Sono previste fermate presso  i monumenti dedicati a Vittorio Emanuele II, a Giuseppe Garibaldi, di Camillo Benso conte di Cavour, ad Alberto Cavalletto, e a Giuseppe Mazzini; per tutti i monumenti saranno raccontate le vicende storiche relative alle loro realizzazione e ai vari spostamenti e modifiche (talvolta ricche di curiosità) subite nel corso degli anni. Si tratta quindi di un viaggio attraverso i luoghi ove le "memorie di pietra" della città celebrano il Risorgimento.

Al termine dell'itinerario (in piazza delle Erbe) sarà possibile visitare i sotterranei del Palazzo della Ragione, recentemente aperti al pubblico.

Scarica qui il percorso della cicloescursione

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MEMORIE URBANE DEL RISORGIMENTO


sabato 5 febbraio 2011, ore 17:00 - presso Aula 1914 in via Raggio di Sole 2

- introduzione storica e presentazione fotografica a cura di Vittorio Dal Piaz

 

Una riscoperta dei segni che il periodo risorgimentale ha prodotto a Padova. Verranno raccontate le vicende storiche dei vari monumenti (lapidi e statue) che si riferiscono a quell'epoca, talvolta con qualche curiosità. Dal monumento a Garibaldi fino a quelli dedicati a Cavour e Mazzini, passando per le ladidi che ricordano i moti rivoluzionari dell'8 febbraio 1848.

Si tratta quindi di un viaggio attraverso i luoghi ove "le memorie di pietra" della città celebrano il Risorgimento.


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PADOVA INVISIBILE: I PONTI NASCOSTI

 

Domenica 16 dicembre 2011 - ore 9:30 - cicloescursione a cura di Adriano Verdi

 

Prenderà avvio dal Prato della Valle (lato ex foro boario) il percorso di visita dei ponti nascosti, guidato da Adriano Verdi del Comitato Mura di Padova, in collaborazione con gli Amici della Bicicletta. L'itinerario percorrerà le due antiche anse del Brenta sulle quali si è sviluppata la città, a partire dal ponte Corvo, con le arcate in precario stato di conservazione, fino al ponte San Lorenzo, che potrà essere osservato da vicino, scendendo al di sotto delle sue grandi volte del I secolo a. C. Per i ponti Altinate e San Matteo, invece, ci si accontenterà delle targhe poste a loro ricordo. Passando per il curioso ponte medievale del Carmine, raddoppiato il secolo scorso, ci si fermerà a ponte Molino delle cui cinque arcate potrà essere osservata in particolare la prima, che conserva ancora le tracce dell'epoca romana. Attraverso ponte San Leonardo, con le due lapidi quattrocentesche sui parapetti contrapposti, lungo la riviera San Benedetto saranno raggiunti i ponti di origine romana, ma ricostruiti nel Duecento, dei Tadi e di San Giovanni delle Navi che hanno parte delle tre arcate nascoste. Dopo l'arcata singola, ma slanciata, del ponte di Sant'Agostino, i ciclisti saranno guidati al ponte San Gregorio Barbarigo e a quello delle Torricelle, al di sotto del quale l'acqua sembra scomparire...

Clicca qui
per scaricare l'itinerario di visita

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andirle

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FIAB - Amici della Bicicletta di Padova

 

Alla scoperta della Padova Invisibile 2011

Città dei Carraresi

 

Torna come ogni anno l'appuntamento con le cicloescursioni domenicali alla scoperta delle Padova Invisibile organizzate dagli Amici della Bicicletta, cui il Comitato Mura contribuisce guidandone due, Anche quest'anno il tema carrarese prevale, soprattutto per quanto riguarda le visite, ma non mancano altri temi interessanti.

Le cicicloviste guidate, che quest'anno sono nove rispetto alle otto abituali, avranno luogo come ogni domenica mattina dal 9 gennaio al 9 marzo 2011, in collaborazione con cinque diverse associazioni e con la Biblioteca Civica.

Come sempre, riportiamo qui sotto i dettagli delle due domeniche affidate alla cura del Comitato Mura, invitandovi a scaricare il programma completo delle otto escursioni qui sotto, oppure dal sito www.amici-della-bicicletta-pd.it.

Segnaliamo però che per gli appassionati di mura sono sicuramente  interessanti anche le visite previste alla fine delle pedalate di domenica 9 gennaio (Castello), 13 febbraio (Torre del Soccorso) e 27 febbraio (Specola-Torlonga).

Anche quest'anno la sera del mercoledì precedente le cicloescursioni del 16 e del 23 gennaio i curatori, Adriano Verdi e Vittorio dal Piaz, terranno una serata preparatoria, durante la quale presenteranno una serie di immagini storiche, anche inedite, che aiuteranno a vedere quel che la domenica... non si potrà vedere perché ormai scomparso o sarà difficile da vedere perché modificato dall'uso.

 

Mercoledì 12 gennaio 2011 - conferenza con presentazione powerpoint

Domenica 16 gennaio 2011 - cicloescursione - I ponti nascosti

con visita al Ponte di San Lorenzo

a cura di Adriano Verdi

Scarica qui il percorso della cicloescursione o vai alla pagina relativa

 

Mercoledì 19 gennaio 2011 - conferenza con presentazione powerpoint

Domenica 23 gennaio 2011 - cicloescursione - Memorie urbane del Risorgimento

con visita ai Sotterranei del Palazzo della Ragione

a cura di Vittorio Dal Piaz

Scarica qui il percorso della cicloescursione o vai alla pagina relativa

 

Mercoledì 23 febbraio 2011 - conferenza con presentazione powerpoint

Il Castello Carrarese e la Torlonga

a cura di Adriano Verdi

 

Qui puoi scaricare il programma completo delle nove domeniche

 

Le conferenze si terranno presso la:

sede degli Amici della Bicicletta, via Dei Colli 108, alle ore 21:00

Il ritrovo con le bici sarà sempre in:

PRATO DELLA VALLE,  davanti all'ex Foro Boario, ore 9.30 (termine del giro: ore 12.30)

I percorsi sono facili, si svolgono all’interno della città e sono di circa km 10.
Ove prevista una visita, la manifestazione avrà termine nel luogo stesso. 
Sono adatti a qualsiasi tipo di bicicletta purchè in buone condizioni.
Per sicurezza è opportuno munirsi di lucchetto per bici.
In caso di maltempo la manifestazione non avrà luogo e non sarà ripresa.

 


porta molino infiocchettata (12 dicembre 2010) - Non a tutti piace la novità dell'anno in fatto di luminarie natalizie, quei fiocchi e nastri rossi che hanno trasformato porte (Molino, Altinate, Savonarola, Liviana e Portello) e bastioni (Buovo) in sfavillanti pacchi dono. Ma non c'è dubbio che siano di grande impatto e attraggano per una volta l'attenzione su dei monumenti troppo spesso dimenticati.

Le mura comunali: il tratto orientale, da porta Molino al castello


Domenica 19 dicembre 2010 - ore 10 - ritrovo a Porta Molino

- visita guidata a cura di Ugo Fadini e Adriano Verdi

In questa occasione completeremo il giro delle mura di epoca comunale (iniziato domenica 12) per i tratti non percorsi la domenica precedente. Ripartiremo da Porta Molino percorrendo il tratto di riviera dei Mugnai e soffermandoci presso la postierla di S. Fermo. Proseguiremo attraversando largo Europa e osservando i resti inglobati nella base della moderna torre Medoacense. Imboccata la riviera dei Ponti Romani si farà tappa presso Porta Altinate, una delle tre superstiti della cinta comunale; all'incrocio con via Battisti ci soffermeremo sulle lastre pavimentali che segnano la posizione dell'antica Porta delle Beccherie. In riviera Tito Livio, di fronte l'omonimo liceo, osserveremo il tratto superstite in cui è possibile osservare la tecnica costruttiva di queste mura. Giunti al ponte delle Torricelle, vicino al quale si trovava un'altra delle porte cittadine, imboccheremo via XX Settembre e attraversato ponte S. Gregorio Barbarigo proseguiremo lungo riviera Tiso da Camposampiero fino al castello, per concludere la visita in piazzetta Delia.


Le due visite guidate di dicembre sono riservate ai soci del Comitato Mura, ma sarà possibile iscriversi al momento versando la quota di 15,00 euro che varrà per tutto l'anno 2011.

Le mura medievali nella "Tempesta" di Giorgione

 

Domenica 12 dicembre 2010 - ore 10 - ritrovo all'ingresso del Giardino della Rotonda

- visita guidata a cura di Adriano Verdi e Ugo Fadini

A completamento della mostra "Giorgione a Padova. L'enigma del carro" abbiamo preparato un percorso "in situ", nei luoghi che si ritiene possano aver costituito lo sfondo del celebre quadro.

La visita partirà da viale della Rotonda dove gli scavi archeologici (non visibili) hanno ritrovato le fondamenta di alcune torri della cinta trecentesca. Proseguendo poi per l'odierna piazza Mazzini si punterà verso il vicolo della Bovetta per osservare l'abside della Chiesa dei Carmini illustrando l'antica posizione dell'isola di San Giacomo. Ci soffermeremo quindi sotto la torre di Ezzelino per poi attraversare ponte Molino e illustrare l'omonima porta della cinta comunale. Da qui, proseguiremo all'esterno delle mura comunali lungo via Tolomei fino a ponte San Leonardo dove osserveremo la saracinesca della Bovetta. Il giro continuerà lungo l'attuale riviera Albertino Mussato soffermandosi in corrispondenza dei tratti conservati delle difese comunali e delle posizioni delle antiche porte cittadine per concludere il percorso in vista della Specola.

Il giro delle mura comunali verrà completato domenica 19 dicembre.

Le due visite guidate di dicembre sono riservate ai soci del Comitato Mura, ma sarà possibile iscriversi al momento versando la quota di 15,00 euro che varrà per tutto l'anno 2011.


Le fortificazioni veneziane della Morea: Methoni, Koroni e Nauplia

 

Sabato 4 dicembre 2010 - ore 16:00 -  Aula 1914 in via Raggio di Sole 2

- introduzione storica e presentazione fotografica a cura di Adriano Verdi

In questo nuovo appuntamento del sabato pomeriggio, nella storica aula presso il bastione Impossibile, andremo alla scoperta di alcune fortificazioni veneziane in terra greca.

Durante il XIII secolo, per assicurarsi l'egemonia marittima nel Mediterraneo Orientale, gli interessi veneziani, oltre che a S. Giovanni d'Acri e a Costantinopoli, si concentrano a Creta, Negroponte (Eubea) e nell'estremità sud occidentale della Morea (Peloponneso).

Methoni (Modone)

Prende il nome di una delle sette figlie di Alcione che, gettatesi in mare dopo l'uccisione del padre, sono trasformate in alcioni.

Per Modone nel 1269 è approvata la riedificazione delle mura del castello bizantino (VI-VII secolo) scaglionata nel tempo: 20 passi per anno.
Nel 1283 si costruiscono le torri e un piccolo arsenale d'appoggio al traffico marittimo.
Cade in mano turca nel 1498. Assediata e conquistata nel 1686 dal Provveditore Generale da Mar Francesco Grimani, è ripresa dagli Ottomani nel 1715.

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Koroni (Corone)

Tra il 1292 e il 1294 il castellano Guido da Canal s'impegna nella ricostruzione generale del castello bizantino di Corone facendo largo uso di materiali di spoglio.
Fortificata dai Veneziani negli anni Sessanta del Quattrocento, è conquistata dai Turchi nel 1500.
Ripresa da Francesco Morosini nel 1685, resta sotto il dominio veneziano fino al 1715.
Dal 1828 fa parte dello stato greco moderno.

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Le fortificazioni di Nauplia: Acronauplia e il monte Palamidi

La città bizantina fortificata nel XII secolo sorge sul promontorio alto 85 metri, collegato con un istmo alla terraferma. Il Castel dei Greci occupa la parte più ampia a ovest. È assediata nel 1203 dai franchi, che la occupano stabilmente dal 1210. Il Castel dei Franchi è costruito a est di quello bizantino.
I Veneziani l'acquistano nel 1377 e nel 1470 costruiscono la città bassa, colmando una zona paludosa per alloggiare i rifugiati da Calcide. Il Castel Toro, ampliamento ancora più a est verso la terraferma di quello dei Franchi, risale al 1473, opera dell'ingegnere Antonio Gambello e del provveditore Vettore Pasqualigo.
Concessa ai turchi nel 1540, è occupata da Francesco Morosini nel 1686, dopo l'assedio di un mese.
Riconquistata dagli Ottomani nel 1715, nel 1828 diviene capitale dello stato greco appena costituito.

Sul monte Palamidi, alto 216 metri, tra il 1711 e il 1714 sono eretti cinque bastioni quadrangolari, apparentemente isolati, ma posti nei punti più efficaci a seconda del terreno, che racchiudono una corte sotto alla quale si trovano le cisterne.
Nel 1715 cade in mano ottomana dopo una sola settimana di assedio.

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(23 novembre 2010) - E così Franzin ha avuto di nuovo bisogno del badile per scoprire che il livello del Piovego è sensibilmente più alto che all'epoca della costruzione delle mura. Gli sarebbe bastato osservare le cannoniere di porta Ognissanti, oggi quasi sommerse. Non ci sono chiuse, fra Castelnuovo e Portello, né ci sono mai state, quindi il livello dell'acqua è costante oggi, come lo era nel '500, ma con una differenza di oltre un metro.

Franzin poteva dunque risparmiarsi la fatica e dire


t_nuovo_scavo_golena(20 novembre 2010) - Nonostante non risultino le dovute autorizzazioni da parte dell'Ente proprietario, il Comune di Padova, e delle Soprintendenze di competenza, si continua a scavare in un'area che è oggetto di indagini giudiziarie per degli interventi che hanno già compromesso un regolare completamento della ricerca archeologica per una corretta comprensione del sito.

Elio Franzin, "scavando con un badile", ha "scoperto" una cannoniera di fianco alla cavana del Castelnuovo (tranquillamente prevedibile), perpetuando un metodo che la nostra associazione non ha mai condiviso.

Ritieniamo intollerabile che singoli cittadini o associazioni si possano arrogare il diritto di sostituirsi agli organi di tutela o di valorizzazione dei beni culturali, sottraendosi ad ogni regola.


Segnaliamo che nel ciclo di conferenze organizzate a corollario della mostra Giorgione a Padova. L'enigma del carro, una almeno ha un diretto interesse per chi si interessa di mura, quella dedicata da Adriano Verdi proprio al problema dell'individuazione o meno della città di Padova e in particolare delle sue mura nel più famoso dipinto di Giorgione, La tempesta.


22 novembre 2010

Musei Civici agli Eremitani, Sala del Romanino, ore 17,30

Adriano Verdi, Architetto
Padova nella Tempesta

scarica qui il programma completo del ciclo di conferenze


t_IMG_3239(10 novembre 2010) - L'area della golena San Massimo, prospicente il tratto di mura cinquecentesche compreso tra il torrione Buovo e il Castelnuovo è stata data in concessione comunale (delibera GC 2010/0510 del 19/10/2010) dal 27 ottobre 2010 al 2 maggio 2011 per realizzarvi un locale notturno attraverso l'istallazione di una tensostruttura di circa 1200 mq di superficie ed occupando quindi la gran parte della golena stessa. La scelta dell'area e il tipo di iniziativa sono state oggetto di diversi interventi sulla stampa locale nell'ultimo periodo.

In merito a questa scelta e alle strutture realizzate, riportiamo qui sotto il testo preparato dal Comitato Mura ed inviato alla stampa locale.

 

Le roventi polemiche di questi giorni sull'insediamento degli "spritz" in golena San Massimo riportano in primo piano la necessità che vengano individuati dei principi di riutilizzo compatibile con le aree appartenenti al fronte bastionato cinquecentesco di Padova,

La cittadella di Torino e l'assedio del 1706

 

Sabato 13 novembre 2010 - ore 17:00 - Aula 1914 in via Raggio di Sole 2
Introduzione storica e presentazione fotografica a cura di Salvatore Celi

Riprendono gli appuntamenti del sabato pomeriggio, nella storica aula collocata presso il bastione Impossibile, dedicati a città murate, fortezze e castelli, sia italiani che esteri, illustrati ripercorrendo la loro realizzazione e le vicende belliche che li videro coinvolti.
La Cittadella di Torino, creata per essere il fulcro del sistema difensivo sabaudo, venne realizzata nella seconda metà del XVI secolo, per volere del Duca Emanuele Filiberto di Savoia. La pace di Chateau Cambresis del 1559 e una paziente e tenace opera diplomatica avevano infatti permesso l'espansione dello stato sabaudo; lo spostamento della capitale da Chambery a Torino rese necessario dotare la città di moderne opere difensive. Autentico gioiello d'architettura militare, questa struttura consentì la difesa del ducato durante l'assedio del 1706, permettendone l'elevazione al rango di regno.

Al termine dell'incontro, visita agli ambienti interni del bastione Impossibile.

Alcune immagini della Cittadella di Torino (cliccare sulle immagini per ingrandirle)

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Visita guidata alla mostra "Giorgione a Padova. L'enigma del carro"

 

Sabato 20 novembre 2010 - ore 16:30 - Museo Civico agli Eremitani


"Giorgione e Padova. L'enigma del carro": ovvero lo stemma dei Carraresi visibile sulla porta cittadina dipinta dal pittore di Castelfranco nel suo capolavoro. Il paesaggio che fa da sfondo alla scena sarebbe costituito da un tratto delle mura medievali di Padova.

Partendo dall'interpretazione in chiave padovana di alcune opere del Maestro, presenti in mostra, si ricostruiscono rapporti, affinità culturali, riferimenti iconografici e influenze reciproche tra Giorgione e l'ambiente culturale, artistico e letterario della città di Padova, tra il XV e il XVI secolo.

L'evento espositivo è quindi occasione per nuove affascinanti ipotesi sulle cinte murarie medievali di Padova, oltre che motivo per soffermarsi su alcuni aspetti della storia padovana del periodo, con, tra l'altro, interessanti sezioni sulla scienza e sulla peste.

L'approfondimento di alcune aree del percorso espositivo sarà condotto dall'arch. Adriano Verdi, che ha curato la ricostruzione del paesaggio dipinto da Giorgione, e dal dott. Fabio Zampieri, che ha curato le sezioni sulla medicina e sulla peste.

 

La visita è riservata ai soci del Comitato Mura di Padova in un unico gruppo con 25 posti disponibili.

E' necessario quindi prenotarsi, fino all'esaurimento dei posti, inviando una mail all'indirizzo dell'associazione (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) con nome e cognome e l'oggetto indicante "prenotazione visita mostra Giorgione" o telefondando, solo per chi non possiede indirizzo mail, al 3476145908 (ore serali). Per motivi organizzativi, le prenotazioni dovranno giungere entro e non oltre il 15 novembre. Ingresso con biglietto ridotto al costo di 5 euro

Appuntamento alle 16:10 all'ingresso del Museo (Piazza Eremitani 8)



t_IMG_3192( 20 ottobre 2010) - A completamento del ciclo di conferenze sulla padova carrarese Urbs Ipsa Moenia, dal 20 al 27 ottobre, presso il cortile pensile di Palazzo Moroni (Comune di Padova) è allestita la mostra "Le Mura Ritrovate" che ripropone il lavoro realizzato nel 1987 dal Comitato Mura di Padova e dal Centro Studi Socio-Religiosi. Ingresso libero.

I 28 pannelli esposti illustrano le cinte murarie medievali della città di Padova realizzate sia in epoca comunale che nel periodo carrarese. Attraverso immagini, testi, e riproduzioni di piante e documenti d'archivio, emerge il percorso di queste strutture difensive che per secoli hanno caratterizzato l'aspetto della città di Padova.


(30 settembre 2010) - Peccato per la pioggia, ma chi l'ha sfidata ed è passato fra le nove e le dieci di venerdì 24 settembre in piazza dei Signori ha assistito a qualcosa di unico e purtroppo irripetibile. La Magica Notte Carrarese, lo spettacolo in 3D che chiudeva la lunga Estate Carrarese è stato davvero straordinario, al di là delle attese anche di chi, come noi, ne ha seguito abbastanza da vicino la nascita, avendo dato un minimo contributo alla creatività non comune del gruppo di giovani tecnici e artisti della DrawLight, che (per fortuna) ha poi lavorato lasciando libera la fantasia e mettendo insieme dieci minuti che hanno lasciato senza fiato il pubblico.

Peccato per la pioggia, dicevamo, che ha limitato a tre le repliche dello spettacolo, che fra titoli e spettacolo vero e proprio durava in tutto un quarto d'ora. Un'ultima replica è andata in scena in un intermezzo di pioggia tenue, poi si è dovuto spegnere tutto.

Un vero peccato: la voce sarebbe corsa veloce in città e lo avrebbero potuto vedere molti di più.

Per chi se l'è perso, per fortuna DrawLight lo ha già reso disponibile su YouTube: lo trovate nel nostro canale YouTube, oppure sul sito www.magicanottecarrarese.com. Non è la stessa cosa, ma un'idea ce la si può fare.

Un sincero grazie a TargetDue, che lo ha prodotto e proiettato e a  DrawLight che lo ha ideato e realizzato, non dimentichiamolo, a costo zero per la città. Non è raro che i "regali" si rivelino delle fregature: questa volta la città ha ricevuto più di quanto si aspettava, e più di quanto a volte riceve per iniziative ben pagate.
All'amministrazione comunale (Assessorato alla Cultura, ma anche settori tecnici) va riconosciuto di aver accolto la proposta e aver collaborato senza riserve alla sua riuscita.

Qui sotto qualche immagine dallo spettacolo.








facciata_est_t(21 settembre 2010) - Sono iniziati i lavori all'interno di Porta San Giovanni. Le operazioni prevedono il completamento dei lavori eseguiti negli anni scorsi. Si tratterà di interventi relativi alla pavimentazione interna della porta, ai portoni in legno, all'illuminazione interna e alla messa in sicurezza della camatta posta sul lato sud della porta stessa.

Giovedì 9 settembre alcuni consiglieri della nostra associazione hanno potuto effettuare un sopralluogo all'interno della porta, insieme ai responsabili del progetto e della direzione dei lavori.

Nell'ambito dei lavori di restauro della pavimentazione si prevede di abbassare di circa 40 cm la grande soglia in trachite dell'ingresso orientale, fino al livello originario indicato dalle basi delle paraste esterne e delle due corsie lapidee interne. In corrispondenza della porta occidentale sarà anche abbassata di circa 30 cm la porzione di pavimentazione corrispondente allo spessore murario, sempre per riportare i livelli interni alle quote originarie. La pavimentazione in lastre di trachite sarà poi completata nello spazio tra le due fasce attualmente esistenti. Non verranno toccati i lacerti di pavimentazione in ammattonato a spina di pesce presenti nella porzioni laterali del vano interno della porta.

I portoni, conseguentemente al riposizionamento alle quote originarie delle soglie, saranno integrati verso il basso a completamento della chiusura.

Sul lato nord è presente una nicchia tamponata a diverse profondità dello spessore murario; sempre su questo lato è evidente come l'umidità di risalita abbia già compromesso gli intonaci dell'ultimo restauro fino a oltre due metri di altezza. Si prevede di scavare un' intercapedine lungo la muratura per allontanare la fonte d'umidità.

All'esterno, sul lato sud, verrà ispezionata la cavità creatasi nel terreno al termine dei precedenti lavori e fino ad oggi transennata e chiusa con tavolato in legno. Si tratta probabilmente di un collegamento sotterraneo con la cannoniera presente subito a sud della porta medesima.

Durante il sopralluogo è stato possibile anche vistare il vano superiore della porta, mai visitata dall'associazione in precedenti occasioni. Vi si accede da una stretta e ripida scala con ingresso sul lato nord. Diverse osservazioni sulla morfologia delle rampe e dei gradini lasciano pensare che la via d'accesso alla parte superiore avesse una conformazione differente rispetto a quella osservata. La cabina dell'illuminazione pubblica qui collocata è stata disattivata e trasferita, nel corso del 2009, in un attigua costruzione a nord della porta. Nella sala superiore permangono però ancora i vecchi impianti dismessi lungo le pareti nord, est e ovest. Si è proposta la conservazione ragionata degli elementi di più vecchia installazione, probabilmente antecedenti al secondo conflitto mondiale.Tutte le travature lignee sono rivestite d'intonaco come precauzione antincendio; sono presenti segni di infiltrazione di acqua meteorica. Il lato sud è in parte occupato da un piccolo vano creato con pannelli di eraclit sostenuti da un intelaiatura lignea; qui è stato possibile osservare lo stato delle orditure lignee della copertura che risultano in gran parte tarlate. Tutta la struttura di copertura dovrà quindi essere sottoposta ad un prossimo intervento di manutenzione straordinaria.

 

(cliccare sulle foto per ingrandire)

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(9 settembre 2010) - Rispondiamo alle affermazioni del Sig. Costa e degli Amissi del Piovego contenute nella lettera pubblicata sul Gazzettino del 24 agosto.

1) Non si preoccupi il Sig. Costa, per noi anche lo scavo del 2007 era illegale come quello di oggi, perché non autorizzato, in area vincolata. In ogni caso, un precedente atto illecito sfuggito alla sanzione non riduce l'illiceità di un atto analogo compiuto in seguito. Se i Focolarini, o altre associazioni, hanno partecipato, hanno partecipato ad un atto abusivo.

2) Il Comitato Mura ha stipulato una convenzione di collaborazione con l'Amministrazione Comunale, in forza della quale vengono messi a disposizione dell'Associazione 5000 euro  netti annui, divisi in due semestri. "Impegni di spesa" non vuole però dire che la cifra sia corrisposta automaticamente.

 

Il 24 settembre, dalle 21,00 alle 24,00, le luci in piazza dei Signori si spegneranno e la facciata del palazzo del Capitanio esploderà e si animerà di luci e immagini a tre dimensioni, per "dieci minuti di spettacolo, storia, narrazione, emozione e tecnologia" (dalla presentazione sul sito www.magicanottecarrarese.com, alla quale vi rimandiamo per ulteriori informazioni).

Allo spettacolo, realizzato e offerto alla città da Targetdue e DrawLight con il supporto dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Padova e degli altri enti territoriali, ha dato un piccolo contributo di idee anche il Comitato Mura.

Da non perdere assolutamente!

(ve la siete persa? La Magica Notte Carrarese è gia su youtube!)

Lo spettacolo dura una decina di minuti  e verrà ripeturo per tutta la serata.
Per ulteriori notizie. www.magicanottecarrarese.com.




(cliccare sulle immagini per ingrandirle)

 

NOTTURNI D'ARTE 2010

PADOVA CARRARESE. Il Trecento padovano tra arte e storia


La città medievale vista dall'acqua - i due itinerari di navigazione riproposti in replica

 

I due Notturni d'Arte dedicati alla riscoperta della Padova medievale vista dall'acqua hanno riscosso un successo superiore alle aspettative e, dato il numero limitato di posti disponibili sulla "Padovanella", molti non hanno potuto parteciparvi.
La Delta Tour ha quindi pensato di proporre delle "repliche" delle due gite, sempre avvalendosi della collaborazione del Comitato Mura, che metterà a disposizione una propria guida.

Costi (10€ adulti, 5€ fino a 12 anni, gratis sotto i 5 anni) e itinerari rimangono gli stessi dei due Notturni d'Arte originariamente proposti dall'Assessorato alla Cultura.

Le date verranno stabilite con breve anticipo, nei giorni in cui la motobarca (una peota veneziana) o i marinai non avranno altri impegni, e sempre che venga raggiunto un numero minimo di passeggeri: consigliamo quindi a chi fosse interessato di contattare la Delta Tour allo 0498700232 per segnalare il proprio interesse e avere indicazioni aggiornate su date e orari.

Date previste al momento, salvo conferma:

domenica 5 settembre
, ore 17,00 e ore 19,00 - itinerario "Il castello, le cittadelle, il Soccorso" (imbarco in Riviera Tiso da Camposampiero). Ove possibile, è previsto il prolungamento della navigazione fino al ponte delle Torricelle e fino all'Alicorno)

mercoledì 8 settembre, ore 18,30 - itinerario "Dal Portello al Ponte Tadi" (imbarco al Portello)

Gli itinerari sono quelli già proposti nei Notturni d'arte organizzati dall'Assessorato alla Cultura del 5 e 19 agosto.


Comunicato stampa 18 agosto 2010 -

A proposito delle affermazioni di Elio Franzin e degli Amissi del Piovego in tema di Costituzione e principio di sussidiarietà.

La Costituzione all’art. 118, comma 4 dice soltanto che “Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”.
NON dice che “i cittadini sono liberi di intraprendere autonomamente attività di interesse generale secondo il principio di sussidiarietà” o qualcosa di equivalemte. In quel caso, Franzin e gli Amissi del Piovego avrebbero avuto in parte ragione.
La distinzione è fondamentale.
Se si è ritenuto necessario specificare che sono gli Enti territoriali a favorire l’attività autonoma dei cittadini, vorrà evidentemente dire, o almeno a noi così pare, che questo deve avvenire sotto il loro controllo. Quindi mediante autorizzazione, su proposta o richiesta del o dei cittadini.

In ogni caso, nella fattispecie che ci interessa, rispetto al generico “interesse generale” prevarrebbe comunque il principio della tutela, pure sancito dalla Costituzione (Principi fondamentali, art. 9, comma 2: “La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”). Tutela che si esercita in primo luogo attraverso le Soprintendenze, il cui parere è dunque SEMPRE necessario prima di intraprendere qualsiasi attività che interessi un bene di rilevanza paesaggistica o storico-artistica, tanto più se già sottoposto a vincolo.
Altrimenti chiunque, adducendo l’”interesse generale”, potrebbe scavare dovunque di propria iniziativa, e anche costruire, perché no? Si arriverebbe al paradosso che mentre le amministrazioni sono costrette ad ottenere il parere preventivo delle Soprintendenze, i privati cittadini invece (attenzione, è una conseguenza diretta del ragionamento degli Amissi) potrebbero fare qualsiasi cosa in barba a qualsiasi regola. Largo ai palazzinari di buona volontà!

Hanno gli Amissi ottenuto, se non l’autorizzazione dell’Ente proprietario delle mura, il Comune di Padova, almeno il parere dalle Soprintendenze (sono due quelle interessate)? Lo hanno almeno richiesto? Possono mostrarci il parere ottenuto, o almeno la richiesta presentata?

Verosimilmente non possono perché non hanno mai chiesto alcuna autorizzazione o parere: a loro basta quello di un privato cittadino, il loro presidente onorario.
A noi no.

Associazione "Comitato Mura di Padova"

 

Vai alla Costituzione della Repubblica Italiana

Vai al precedente articolo sull'argomento (15 agosto 2010)


Comune di Padova - Assessorato alla Cultura

IncontraPadova 2010 - Estate Carrarese


Urbs ipsa moenia
La rappresentazione del potere carrarese nelle opere civili e militari:
nuove acquisizioni e indirizzi di ricerca

Ciclo di conferenze a cura del Comitato Mura di Padova
Sala degli Anziani, mercoledì ore 17,30, ingresso libero

le presentazioni delle singole conferenze verranno aggiunte di volta in volta sotto al programma relativo


15 settembre 2010 - Le mura e le opere della difesa

presentazione: Vittorio Dal Piaz
Mario Bortolami, Devido Pavanato - La porta di S. Fermo e una possibile torre della cinta comunale
Antonio Draghi, Andrea Moneti - Gli scavi in Viale della Rotonda e le mura carraresi
Guglielmo Monti - La torre del Soccorso
Gianpaolo Candiani - Mura della seconda cinta sotto casa Breda a S. Sofia
scarica qui la presentazione della conferenza del 15 settembre


22 settembre 2010 - Il castello di Padova

presentazione: Adriano Verdi
Stefano Tuzzato - Novità recenti e programma dei prossimi sondaggi archeologici
Edi Pezzetta - Restauri in corso: nuove scoperte, problemi aperti e prospettive future
Ugo Fadini - Uno stemma illeggibile sulla torre-porta ovest
scarica qui la presentazione della conferenza del 22 settembre


29 settembre 2010 - La reggia e il traghetto

presentazione: Ugo Fadini
Zuleika Murat, Franco Benucci - Acquisizioni recenti e nuovi studi sulla cappella di palazzo
Serenella Borsella - La torre dell’orologio, antica porta della reggia carrarese
Nicoletta Nicolini, Alessia Rossi - L'angolo s-o dell'insula carrarese: storia, restauro e scoperta delle strutture trecentesche
scarica qui la presentazione della conferenza del 29 settembre


6 ottobre 2010 - L’edilizia privata, le case torri

presentazione: Adriano Verdi
Alexandra Chavarria - Risultati e prospettive future del progetto ARMEP (Architettura residenziale medievale a Padova)
Stefano Tuzzato - Tracce di edilizia due-trecentesca in scavi d’emergenza recenti
Giovanni Cagnoni - Un edificio di epoca carrarese: la casa di Montorso Montorsi
scarica qui la presentazione della conferenza del 6 ottobre

 

13 ottobre 2010 - L’edilizia pubblica e le piazze

presentazione: Ugo Fadini
Ettore Vio - Il Palazzo della Ragione: novità dai restauri
Andrea Ulandi - Il palazzo del Consiglio e la torre degli Anziani
Adriano Verdi - L’estensione di piazza dei Signori nel Trecento
scarica qui la presentazione della conferenza del 13 ottobre


20 ottobre 2010 - Le chiese “carraresi”

presentazione: Adriano Verdi
Matteo Crepet, Giorgio Galeazzo - Chiesa e convento dei Servi, restauri recenti e in corso
Eugenio Barato - Il restauro del Battistero: problemi e prospettive di ricerca
Gianpaolo Candiani, Matteo Laudato - Resti del monastero e del muro della Roccha di Sant’Agata

scarica qui la presentazione della conferenza del 20 ottobre

 

20 - 27 ottobre - mostra “LE MURA RITROVATE”

Palazzo Moroni, cortile pensile

Riproposta della mostra allestita nel 1987 dal Comitato mura e dal Centro Ricerche Socio-religiose

vai alla presentazione della mostra

 

27 ottobre 2010 - Incontro di studio

La manutenzione della città storica - Conservazione e riuso compatibile delle strutture difensive

scarica qui il programma dell'incontro


Scarica qui il pieghevole del ciclo di conferenze


Il ciclo di conferenze che presentiamo si propone di aggiornare il pubblico più vasto su quanto della Padova carrarese, sotto l'aspetto edilizio e urbanistico, è stato scoperto o studiato di recente e non è ancora generalmente noto fuori dagli ambiti specialistici.

Le conferenze avranno carattere monotematico, pur presentando ogni volta contributi diversi, e affronteranno tutti gli aspetti della città carrarese dal punto di vista della sua consistenza fisica, cercando di mettere in risalto, fra le righe, le strategie di potere dei Signori carraresi, attraverso il contributo dato all'edilizia dalle famiglie legate alla corte e gli interventi più propriamente urbanistici.
Negli ultimi anni, grazie alla ricerca archeologica e ad alcuni interventi di restauro, sono stati acquisiti una grande quantità di dati che hanno confermato come della città carrarese sopravviva molto più di quanto sia generalmente noto, pur se sotto la forma di frammenti più o meno consistenti o parti di edifici piuttosto che di edifici completi. Se delle vere e proprie scoperte fatte di recente nel castello, affreschi ma non solo, il pubblico è almeno parzialmente informato, non altrettanto lo è per  alcune sopravvivenze nell'area della reggia carrarese, in qualche caso perfino sotto gli occhi di tutti, né su alcuni pur limitati tratti della cinta carrarese individuati durante occasionali scavi in punti di versi della città.

Saranno gli archeologi che hanno effettuato o stanno effettuando in questo momento gli scavi, gli architetti responsabili dei restauri, gli incaricati delle soprintendenze che hanno seguito o seguono scavi e restauri, gli studiosi che si stanno occupando di particolari aspetti della città carrarese, a raccontare di persona, aiutati dalle immagini, quello che hanno scoperto o studiato, proponendo spesso argomenti del tutto inediti.

Sarà un'occasione unica per accedere a una messe di informazioni non ancora divulgate e per la maggior parte dei casi non ancora pubblicate, nemmeno nelle riviste specialistiche.

Il ciclo sarà accompagnato nella sua fase finale da una riproposizione della mostra "Le mura ritrovate", dedicata alle mura medievali di Padova, comunali e carraresi, e sarà chiuso da un incontro di studio dedicato al tema della conservazione e del riutilizzo delle strutture difensive, reso attualissimo dall'imminente restauro del castello, ma che qui verrà affrontato in un'ottica più generale, proponendo metodi e fornendo esempi più o meno riusciti di reintegrazione di mura e castelli nel tessuto vivo delle città contemporanee, estendendo l’ambito anche alle mura rinascimentali, pure presenti a Padova.


(15 agosto 2010) - Eravamo stati i primi a segnalare, già nel marzo 2009, gli scavi abusivi in corso nella cavana del Castelnuovo e all'interno del bastione stesso. Avevamo anche riportato e commentato un volantino distribuito dagli Amissi del Piovego qualche tempo dopo, in cui annunciavano e rivendicavano quei "lavori", secondo noi assolutamente illegali, oltreché discutibili dal punto di vista storico-scientifico, ma pure da quello della conservazione stessa delle strutture, stratificatesi nel corso dei secoli in un'area in cui i lavori progettati dalla Serenissima non furono mai completati e il cui stesso disegno non è ancora stato del tutto compreso.

Pare proprio avessimo ragione.


(13 agosto 2010) - E così, stando a quanto leggiamo sui giornali, il restauro del bastione Buovo e della galleria che lo collega al Castelnuovo sarebbe la causa di una dichiarazione di inagibilità da parte del  settore Sicurezza del Comune. Causa ed effetto lasciano ambedue alquanto sconcertati.

La situazione, per quanto riguarda gli allagamenti, è in realtà più o meno quella precedente all’intervento. Se non per la presenza, in positivo, di pompe che prima non c’erano e possono limitare il livello dell’acqua, e, in negativo, di atti vandalici, o, se messi in atto in buona fede, perlomeno improvvidi, che hanno compromesso il funzionamento delle pompe e favorito un afflusso ancor maggiore di acqua.

ESEMPI DI ARCHITETTURE MILITARI TRA '800 E '900:

il complesso di Fortezza, le fortificazioni permanenti della piazzaforte di Trento, la tagliata della Scala, i forti di Cima Campo e di Monte Rite

 

Sabato 4 settembre 2010 - ore 17 - Aula all'aperto presso il bastione Impossibile (via Raggio di Sole 2)

 

Riprendono gli appuntamenti del sabato pomeriggio alla scoperta di forti, cittadelle e città murate sia in Italia che all'estero.

In questo nuovo appuntamento, andremo a visitare "virtualmente" alcuni esempi di fortificazioni costruite tra il XIX e il XX secolo in particolare nei territori che allora costituivano il confine tra Italia e Impero Austro-Ungarico.

Il complesso di Fortezza, situato nell'onomino comune dell'Alto Adige, è un imponente fortificazione costruita nella prima metà del '800 all'incrocio tra la Val d'Isarco e la Val Pusteria. Il complesso si articola su tre blocchi, progettati per poter resistere anche indipendentemente uno dall'altro.

Il Forte Basso (Talwerk): articolato in diverse costruzioni erette sul fondo della Val d'Isarco, ospitava gli uffici del Comando, due serie di camere di combattimento, i forni per il pane. Vi si accede dal lago di Fortezza.
Il Forte Medio (Mittelwerk o Blockhaus). contenente la Kaiser-Villa; guardava verso la Val Pusteria.
il Forte Alto (Höhenwerk), la Cittadella: parte completamente separata dagli altri due blocchi, si trova sul lato ovest della montagna, 75 metri più in alto. Raggiungibile attraverso una scalinata di 451 scalini, alloggiata in una galleria coperta a volta, o una strada di accesso di 2 km

Il Complesso ha mantenuto un uso militare fino ai primi anni '90; dopo la dismissione, è oggi in uso al Comune di Fortezza e vi vengono organizzate visite guidate, mostre ed eventi culturali.

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La fortezza di Trento è costituita da un cospicuo numero di fortificazioni di varie dimensioni costruiti nella seconda metà del XIX secolo a protezione del nodo strategico di Trento dal quale transitavano tutti i rifornimenti diretti al Quadrilatero. Le opere furono realizzate in tre ondate edificatorie; tra i molti elementi che compongono la fortezza vi sono: il forte di Doss di Sponde, il forte Martignano, la tagliata stradale del forte Bus de Vela, forte Romagnano e il complesso fortificato di Mattarello

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La Tagliata della Scala è posizionata a quota 400m sopra al paese di Primolano, doveva servire a proteggere sia la Valsugana che lo sbocco sempre sulla Valsugana dalla valle di Primiero.
Caratteristica per la lunga galleria coperta (caponiera) che sbarra per un lungo tratto la strada e che la collegava alla adiacente tagliata 'Fontanella'.

Il Forte della prima guerra mondiale in cima al Monte Rite (oltre 2000 metri di altitudine) è oggi una delle sedi del Messner Mountain Museum: il museo nelle nuvole. Un insieme di 5 musei realizzati su diverse vette alpine seguendo un'idea del celebre alpinista Reinold Messner.

 


22 luglio 2010 - Ci viene spesso chiesto quale sia la posizione del Comitato  Mura a proposito dell'auditorium, o, più precisamente, sull'utilizzo di Piazzale Boschetti.

La nostra posizione in realtà è nota, perché non è cambiata rispetto a quanto dicemmo, assieme alle altre associazioni interessate al problema, nel documento congiunto del 22 gennaio 2008, al quale rimandiamo il lettore paziente. In estrema sintesi: non era quello il luogo, che doveva rimanere destinato a verde come previsto dal Piano Regolatore del 1974; una volta "costretti" per le note vicende proprietarie a fare proprio lì l'auditorium, non era quello di Kada il progetto più adatto (molto meglio quello di Cecchetto, che per varie ragioni si è purtroppo deciso di non realizzare).


Assessorato alla Cultura del Comune di Padova


Estate Carrarese

NOTTURNI D'ARTE 2010


PADOVA CARRARESE.
Il Trecento padovano tra arte e storia

30 luglio - 4 settembre 2010


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24 giugno 2010 - Finalmente, dopo un lungo lavoro di restauro, torna in funzione l'orologio-astrario di piazza dei Signori. Uno dei simboli più noti della città di Padova

Dopo circa 30 anni di "inattivita" il quadrante tornerà a scandire il tempo in una delle principali piazze del centro storico.

Proprio per questa occasione pubblichiamo un breve saggio, curato da Patrizia Dal Zotto, sull'orologio e sulle vicende architettoniche della torre che lo contiene.

Il programma della serata è reperibile sul sito del Comune di Padova

 

 

LE FORTEZZE VENEZIANE DEL LEVANTE

CANDIA, RETIMO E LA CANEA NELL'ISOLA DI CRETA

 

Sabato 3 luglio 2010 - ore 17 - Aula all'aperto presso il bastione Impossibile (via Raggio di Sole 2)


Prosegue, con il secondo appuntamento, la serie di incontri (ogni primo sabato del mese) per rivitalizzare e far conoscere l'aula all'aperto nel giardino del bastione Impossibile.
Dopo aver esplorato nel primo appuntamento le fortezze di Nicosia e Famagosta a Cipro, ci trasferiremo virtualmente a Creta.
Attraverso i reportage fotografici curati da Adriano Verdi andremo a scoprire le città e le fortificazioni di Candia (oggi Iraklion), Rètimo (oggi Rethymno) e della Canèa (Xanià in greco).
Candia è la principale città di Creta tanto che durante il dominio veneziano questo nome veniva usato per indicare l'intera isola di Creta. Acquistata dai Veneziani durante la IV crociata (nel 1204), Creta rimase controllata dalla Serenissima fino al 1669, quando anche Candia (dopo la Canea e Retimo già nel 1645) si arrese venne presa dagli Ottomani (con l'eccezione delle fortezze di Garabusa fino al 1692, Suda e Spinalonga fino al 1715). Fu quindi uno dei più duraturi domini marittimi di Venezia. La fortificazione veneziana più antica è il Forte a mare (o del Molo) (chiamato anche Koules che significa ,appunto, Forte in turco) costruito nel 1211 per proteggere l'ingresso al porto. Questa fortezza fu danneggiata dal terremoto del 1303 e soprattutto "aggiornata" e rinforzata durante il XVI secolo nel 1523. Dopo la conquista turca venne usata come prigione. Il perimetro delle mura cittadine è di quasi 3 chilometri e vi si aprivano 4 porte. Tra Dei 7 bastioni il più imponente e fortificato è il Martinengo nel lato sud della città.
La Canea fu fortificata su progetto fornito da Michele Sanmicheli tra il 1539-40. Nel 1563 il Senato veneto approva le modifiche proposte da Giulio Savorgnan di costruire gli orecchioni, estendere le facce dei bastioni, diminuendo la lunghezza delle linee di difesa, allargare e approfondire le fosse e terrapienare all'interno. Tuttavia gli Ottomani riuscirono ad espugnarla dopo un breve assedio nel 1645. Oltre a notevoli tratti delle mura cinquecentesche è sopravvissuta anche parte della zona dell'Arsenale veneziano.
Retimo fu anch'essa fortificata durante il XVI secolo su suggerimenti di Michele Sanmicheli. Dopo l'invasione e la distruzione della città nel 1571, nel 1573 si inizia la costruzione di un'ampia fortezza che si erge sul promontorio di Paleocastro ad ovest del porto per proteggere la città dalle incursioni turche su progetto di Sforza Pallavicino e Latino Orsini.


L'iniziativa è aperta ai soci del Comitato Mura. E' possibile iscriversi al momento

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L'isola di Creta

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Alcune immagini di Candia (Iraklion)

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Alcune immagini di La Canea

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Alcune immagini di Retimo


14 giugno 2010 - La mostra "Dalla battaglia di Agnadello all'assedio di Padova", realizzata dal Comitato Mura di Padova e dedicata al quinto centenario dell'assedio che nel 1509 costituì un nodo fondamentale nella storia delle fortificazioni della città, sarà esposta per tutta l'estate al bastione Santa Croce (ingresso da via Marghera, dietro lo stadio Appiani). La mostra, costituita da 14 pannelli illustra le vicende della guerra dichiarata dalla Lega di Cambrai alla Repubblica di Venezia e che portarono, tra l'altro, all'assedio di Padova. A seguito di questi fatti prese il via il grande piano di aggiornamento delle fortificazioni della città che portò alla costruzione delle mura rinascimentali di cui proprio il bastione Santa Croce costituisce l'ultimo grande episodio. Una nuova occasione, per chi non avesse approfittato delle precedenti esposizioni, per conoscere un importante pezzo di storia padovana in un contesto quantomai adatto e suggestivo.

La mostra è ospitata all'interno della manifestazione Giardini Sospesi curata dal circolo culturale Carichi Sospesi che da diversi anni gestisce, durante il periodo estivo, il bastione per proporvi una rassegna di spettacoli teatrali e performance musicali. Come tradizione in una parte del bastione si svolgono gli spettacoli e nell'altra si può trovare un punto di ristorazione. Un "utilizzo gentile" e una forma di valorizzazione di questo grande spazio monumentale della città.

All'ingresso del bastione potrete anche trovare un pieghevole con un'introduzione storica sull'architettura del bastione cinquecentesco corredata dal alcune immagini, sempre a cura del Comitato Mura di Padova.

 

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Cliccare sulle immagini per ingrandirle

La volontà dell’Amministrazione Comunale di procedere comunque nella realizzazione dell’auditorium a piazzale Boschetti, affidandone il progetto al nuovo vincitore, determinato dalla recente sentenza del TAR, sollecita le associazioni firmatarie a prendere posizione in modo fermo e deciso contro tale decisione.

La scelta di piazzale Boschetti per costruirvi il nuovo auditorium, che il mondo musicale padovano da tempo richiede, non è stata dettata, come si sa, da una particolare vocazione di quell’area, quanto piuttosto da un lungo processo decisionale che ha visto varie amministrazioni locali smantellare progressivamente le prescrizioni dei due piani regolatori del 1954 e del 1974, che prevedevano il vincolo totale su tutta la cinta bastionata della città e le aree libere adiacenti, con la realizzazione lungo di essa di un anello di verde pubblico. Nel 1988 l’Amministrazione Comunale (sindaco Giaretta) destinava “provvisoriamente” a parcheggio le aree ex-Cledca e Boschetti, nel 1994 l’Amministrazione Provinciale e il Governo Regionale (presidenti Casarin e Galan) consentivano l’edificazione di nuove consistenti volumetrie in aggiunta ai due edifici novecenteschi preesistenti; nel 2003 infine la Giunta Comunale Destro vendeva a privati l’area PP1 di proprietà comunale, già destinata, nelle intenzioni della prima Giunta Zanonato, alla costruzione dell’auditorium.

Su tale scelta tutte le associazioni interessate alla salvaguardia ambientale e monumentale, nonché una larga fetta della cittadinanza, espressero forte contrarietà. Troppe le controindicazioni, dalla vicinanza del Piovego e delle mura veneziane a quella dei giardini dell’Arena con la Cappella degli Scrovegni. Del resto, nel lungo dibattito che ha preceduto quella scelta, né da parte dei due comitati promotori dell’auditorium, né di altri, era mai stata proposta quell’area.

Solo la fortunata circostanza che la giuria del concorso internazionale di idee, opportunamente indetto dalla Amministrazione, abbia scelto come vincitore l’unico progetto che tenesse conto dell’ambito in cui l’auditorium veniva forzosamente “calato”, proponendosi esplicitamente di ridurne quanto più possibile l’impatto e conservandone almeno in parte la vocazione ad area verde, riusciva in qualche modo a rendere accettabile quel che accettabile non era.

La sentenza del TAR ha ora cambiato la classifica del concorso, assegnando in pratica il primo premio al secondo classificato, Klaus Kada, ma non ha cambiato la realtà dei fatti, e cioè che il progetto di Alberto Cecchetto era l’unico “possibile” per quell’area, fra quelli presentati. Nessuno degli altri teneva conto delle caratteristiche storiche e ambientali dell’area. La giuria ha operato una scelta avveduta, sulla quale si è registrato, caso davvero raro e quanto mai significativo, un largo consenso, con poche e isolate voci dissenzienti.

Quella decisione e quel consenso vanno rispettati.

Sarebbe stato anzi opportuno che l’Amministrazione opponesse ricorso alla sentenza: avrebbe avuto ottime probabilità di vincerlo, visto che tutti i progetti erano in realtà facilmente riconoscibili, data la fama dei partecipanti, per chiunque si fosse anche minimamente documentato sui loro lavori precedenti (paradossalmente, forse, con la sola eccezione di quello di Cecchetto, che non ha particolari riscontri con quanto da lui realizzato in precedenza!).

Sbagliano l’assessore Boldrin e il sindaco Zanonato, quando affermano che “tutti i progetti erano bellissimi” e “realizzare l’uno o l’altro è lo stesso”. Non erano tutti bellissimi, solo alcuni (e non tutti concordano che fra questi vada incluso quello di Kada), ma soprattutto, non è affatto “lo stesso” realizzare l’uno o l’altro, almeno in quel luogo.

E non ci pare corretto lasciar credere che la sentenza del TAR obblighi l’Amministrazione ad affidare la realizzazione al nuovo vincitore. Non è affatto così: l’Amministrazione è unicamente obbligata a consegnare il premio al vincitore, ma, come risulta chiaramente dalla lettura del bando del concorso, non è assolutamente vincolata a realizzarne il progetto.

Ne deriva che se l’Amministrazione intende insistere sulla realizzazione dell’auditorium a Piazzale Boschetti, può e deve almeno rispettare la volontà della cittadinanza, realizzando il progetto scelto dalla giuria sul quale si era realizzato ampio consenso. Era del resto lo stesso Zanonato a dichiarare a suo tempo che “Nel nostro tempo l’architettura è materia di interesse civico. La partecipazione alla vita e al destino della propria città spinge larghe fasce di pubblico ad entrare nel dibattito che non è più solamente riservato agli specialisti. La qualità della vita è interrelata alla qualità della città e nella definizione di questa interviene chi in essa vive. Per una migliore intesa tra le parti è necessario un approfondimento della conoscenza delle problematiche urbane e territoriali. In questa prospettiva di interessi, partecipazione, dialogo il Comune di Padova ha avviato questo concorso per il nuovo Auditorium”.

Se invece L’Amministrazione si sentisse moralmente obbligata ad affidare il lavoro al vincitore legale del concorso, dovrà assolutamente procedere alla scelta di un’area diversa e più idonea: né il progetto di Kada, né alcuno degli altri otto, per belli che possano essere, sono accettabili per un’area come piazzale Boschetti.

Su possibili altre localizzazioni (alcune delle quali peraltro già emerse nel dibattito spontaneo apertosi sulla stampa) si potrà discutere e decidere, si spera democraticamente, pur nella consapevolezza che questo potrebbe non consentire la realizzazione dell’auditorium in tempi brevi.

Ma insistere su un progetto sbagliato nel posto sbagliato al solo scopo di poter vantare la realizzazione di una grande opera sarebbe una decisione imperdonabile e sciagurata.

FAI - Delegazione di Padova
Italia Nostra
Legambiente
WWF
Amissi del Piovego
Comitato Mura di Padova
SOS Castello


10 giugno 2010 - Da qualche giorno è comparso sul sito dell'associazione Amissi del Piovego un invito ad una manifestazione per il 12 giugno in piazzale Boschetti. Tra le persone che "sono state invitate a partecipare" risulta esserci anche il presidente del Comitato Mura. Al di là del merito sulla manifestazione, si vuole qui far conoscere che ne il Comitato Mura ne il suo presidente hanno mai ricevuto alcun invito alla manifestazione e che quindi l'uso di questi nomi accostati all'iniziativa è una pratica del tutto ingiustificata e fuorviante nei confronti di pubblico e stampa. Quanto al programma deciso dagli "Amissi" (imbarco dei volontari in golena  - voga fluviale alla veneta  - sbarco a Piazzale Boschetti - trasporto cassette di terra - erba - piante - fiori - posa della "prima zolla") sembra di assistere ad un "fare"  di inconfondibile sapore  retorico e, quindi, all'intenzione di dettare, a proprio esclusivo uso, una invadente "agenda dei lavori".

La nostra posizione sul problema dell'area Boschetti rimane sostanzialmente quella espressa nel comunicato (reperibile cliccando qui) comune firmato da sei associazioni nel febbraio 2008, firmata anche dagli Amissi. Sull'argomento, da loro ci divide quindi non una diversità di sostanza, ma, come spesso avviene, di metodo.

 

Comitato Mura di Padova


25 maggio 2010 - La cosa più bella per chi, come chi scrive, ha avuto la fortuna di passare la notte fra sabato 22 e domenica 23 maggio al Museo Civico, tenuto aperto per l'occasione, è stata quella di vedere tanti occhi di giovani, evidentemente lì per la prima volta, nel pieno della notte, illuminarsi scoprendo che quelle pietre nascondevano significati e rivelavano aspetti della città a loro ignoti. Badate bene, non i dipinti famosi della pinacoteca, proprio le apparentemente anonime "quatro piere" del primo chiostro, unica parte del museo accessibile, dove si nascondevano le soluzioni di tre quesiti della lunga lista.

E' stato un po' il leit motiv che ripetavano tutti i concorrenti Alla ricerca dei Carraresi Perduti, sia durante la gara, sia alla premiazione, svoltasi domenica sera a Palazzo Moroni (trasformato per l'occasione in tempio del rock anni sessanta), alla presenza dell'assessore Andrea Colasio: il grande gioco a squadre organizzato dal FAI aveva davvero aperto loro una finestra su di un passato della loro città del quale non avevano neppure idea.

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Per diciotto ore, dalle 23,00 di sabato, dopo la festa inaugurale con musica ska nel cortile di Palazzo Moroni, stavolta momentaneamente assurto al rango di balera, fino alle 17,00 di domenica, hanno percorso la città, dal vivo e su internet, per trovare le risposte, alcune francamente piuttosto impegnative, alle domande del gioco, per la gran parte a tema carrarese (un paio letteralmente "impossibili", ma... non per colpa dei concorrenti!). Divertendosi e "scoprendo" una Padova sconosciuta, allora capitale politica e di cultura. E le hanno davvero usate tutte, le diciotto ore, a giudicare dalle facce stravolte di molti, la domenica sera!
Basterebbe questo a ricompensare le ore di fatica e di tensione che i volontari del FAI e quanti altri hanno dato una mano alla riuscita della manifestazione hanno profuso, ivi compresi alcuni di noi del Comitato Mura, coinvolti in un primo tempo solo nel "comitato scientifico", ma poi ritrovatisi a presidiare musei e "punzonare" concorrenti.

La gara consisteva in una sessantina di prove, fra domande secche a cui rispondere via sms, foto da fare ai componenti della squadra in luoghi da scoprire attraverso altre domande a chiave, oggetti da trovare e via dicendo. Con in più, la domenica, alcune prove collettive come intonare "se 'l mare fusse de tocio" con strumenti a fiato (ammessi generosamente anche i fili d'erba...), corsa coi sacchi sul passaggio pedonale di piazza Garibaldi, canto del Gaudeamus davanti al Bo', picnic in piazza Castello con tovaglia, cestino, fiasco e prodotto tipico padovano obbligati.

Il tutto con il concorso degli armigeri de La Torlonga, che oltre a proteggere la corsa dei sacchi dai pochi veicoli circolanti, e a far da pittoresca cornice alle prove collettive, inscenavano qua e là sanguinose sfide con relativo feroce combattimento.

I partecipanti, 52 squadre con numero di componenti da due a cinque, erano in gran parte giovani in età fra liceo e università, ma non mancavano le intere famiglie, una delle quali, comprendente i due partecipanti più anziani (da carta d'argento, per intenderci) alla fine ha conquistato il secondo posto.

Una festa dunque, e assai riuscita, considerando che era la prima volta, ma considerando soprattutto la concomitanza con la partita dell'Inter e qualche deficit pubblicitario, problemi che nella prossima edizione saranno facilmente evitati e risolti, con l'obiettivo di superare le cento squadre partecipanti. Perché è sicuro, lo hanno pubblicamente confermato sia Giulio Muratori, capo delegazione del FAI di Padova sia l'assessore Colasio, la gara sicuramente l'anno prossimo si rifarà!

Ugo Fadini


Altre notizie sulla manifestazione e la classifica finale si possono trovare sul sito www.carraresiperduti.it

Clicca sulle immagini per ingrandirle

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LE FORTEZZE VENEZIANE DEL LEVANTE

NICOSIA E FAMAGOSTA NELL'ISOLA DI CIPRO

 

Sabato 5 giugno 2010 - ore 17 - Aula all'aperto presso il bastione Impossibile (via Raggio di Sole 2)

Con questo appuntamento si inaugura una serie di incontri (ogni primo sabato del mese) per rivitalizzare e far conoscere l'aula all'aperto nel giardino del bastione Impossibile.

La prima serie di incontri (curati da Adriano Verdi) riguarderanno le fortezze, costruite nei domini del Levante, durante il periodo veneziano.

In particolare il 5 giugno andremo alla scoperta del più estremo di questi domini, l'isola di Cipro. Diventata possedimento veneziano diretto nel 1489 per l'abdicazione di Caterina Cornaro, l'isola fu fortificata per proteggerla dalle scorrerie turche culminate con la conquista dell'isola nel 1571.

Preceduto da un'introduzione storica, il viaggio per immagini ci porterà a Nicosia e Famagosta, fortificate secondo le tecniche militari rinascimentali, negli stessi anni in cui anche Padova vedeva nascere la sua cinta bastionata.

Nicosia, principale centro all'interno dell'isola, presenta una pianta "stellata" con 11 grandi bastioni e 3 porte. La città è, dal 1974, divisa in due parti: una greco-cipriota (a sud) e l'altra sotto l'amministrazione turco-cipriota (a nord).

Famagosta si trova sulla costa orientale dell'isola. Le difese sono costituite dalla cittadella, costruita nel XIV secolo dai Lusignano, e dalla cinta veneziana cinquecentesca. La città fu l'ultima a cadere durante invasione ottomana del 1570-71 grazie alla celebre difesa organizzata da Marcantonio Bragadin.

 

L'iniziativa è aperta ai soci. E' possibile iscriversi al momento

 

Alcune immagini di Nicosia (cliccare per ingrandire)

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Alcune immagini di Famagosta (cliccare per ingrandire)

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Una singolare iniziativa del FAI, Delegazione di Padova, cui anche il Comitato Mura collabora, animerà la notte di sabato 22 e la giornata di domenica 23.

Un grande gioco a premi itinerante che coinvolgerà giovani e famiglie, studenti, turisti di passaggio e cittadini, chiamati a contendersi gli infiniti palcoscenici urbani, sulle tracce della storia e della cultura della città. Centinaia di giocatori saranno chiamati a risolvere enigmi e quiz, prove fotografiche e test, interagendo con la città e con i suoi protagonisti.

Il tema, lo dice il titolo, sarà la Padova dei Carraresi e intorno ad essa sono costruite buona parte dei quiz e delle prove che i concorrenti dovranno affrontare. Sarà quindi anche un'occasione per conoscere alcuni aspetti meno sconosciuti della nostra città.

In palio un ricco montepremi: pernottamenti in hotel e cicli benessere, cene e biglietti d'ingresso a concerti, buoni acquisto per libri, CD e abbigliamento, una foto-camera digitale, una consolle nintendo, etc...

Aperti tutta la notte per l'occasione il chiostro del Museo Civico agli Eremitani e il Pedrocchi, sede logistica della manifestazione, che tornerà dunque ad essere, per una notte, il "caffè senza porte" delle origini.

Tutti possono partecipare, studenti delle scuole medie inferiori e superiori, universitari, gruppi di amici, colleghi o conoscenti, famiglie intere. Unica condizione quella di formare gruppi di minimo 2, massimo 5 componenti.

Tutti i dettagli e le informazioni per l'iscrizione sul sito www.carraresiperduti.it.

Locandina: scaricatela qui oppure cliccando sull'immagine.


LA VIA DEI BALUARDI: DAL TORRIONE DELL'ALICORNO AL BASTIONE SANTA CROCE

 

Sabato 29 maggio 2010 - ore 16:30 - ritrovo ai giardini dell'Alicorno, in piazzale Santa Croce.

Conducono Angiolo Lenci e Vittorio Dal Piaz del Comitato Mura di Padova

 

Visita inserita nell'ambito dell'iniziativa "A spasso in quartiere" organizzata dal CdQ 4 Sud-Est.

 

IMG_8563_tLa visita inizierà dai giardini dell'Alicorno che si sviluppano su un tratto superstite del terrapieno delle mura cinquecentesche e sulla sommità dell'omonimo torrione. Si passerà quindi alla visita interna degli ambienti del bastione circolare organizzati su due livelli e restaurati pochi anni fa. Attraversato piazzale Santa Croce, verrà percorso un breve tratto di via Giordano Bruno che corrisponde all'antico percorso di circonvallazione esterna delle mura rinascimentali fino a giungere a porta Santa Croce. Attraverso questa porta, nel 1866, fece il suo ingresso a Padova il Re Vittorio Emanuele come ricorda la lapide sul lato esterno. Si osserverà il ponte a quattro arcate che permetteva di attraversare il fossato delle mura e oggi, purtroppo in buona parte interrato. Osserveremo l'esterno del bastione in cui si riconoscono le due cannoniere su ogni fianco e l'alloggiamento del leone marciano, sibolo della Repubblica veneta, oggi ricoverato dentro al bastione, in attesa (si spera) di essere un giorno ricollocato nella sua sede. Entrati in nel piazzale interno della porta percorreremo un breve tratto di via Marghera (ex strada di circonvallazione interna) per entrare nel bastione Santa Croce. Il bastione, realizzato alla fine degli anni '40 del XVI secolo, è l'ultimo in ordine cronologico dei bastioni padovani; opera di Giangirolamo Sanmicheli è il secondo per grandezza dopo il baluardo Cornaro. All'interno due piazzabasse scoperte, che consentivano le manovre dell'artiglieria, sono collegate da una lunga galleria che attraversa tutto lo spessore del bastione.

 

Nei sabati precedenti l'iniziativa del CdQ 4 propone altre visite a luoghi di interesse storico o artistico a cura dell'associazione Helyos.

Qui il programma completo.


IlPadova_5maggio_t6 maggio 2010 - La stampa locale padovana del 5 maggio ha annunciato l'avvio di lavori di manutenzione al bastione Santa Croce.
Accogliamo con favore l'esecuzione di opere manutentive delle mura cittadine che da sempre chiediamo diventino regolari e programmate.

Al termine del recente (da novembre 2009 a inizio maggio 2010) uso del bastione come discoteca-pizzeria riproponiamo qui alcune considerazioni già fatte nei mesi scorsi (Vedi le note del 4 dicembre 2009, del 27 dicembre 2009 e del 10 marzo 2010) aggiornandole con nuovi elementi.

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Confidiamo che quanto è apparso con grande risalto sui giornali di venerdì 30 aprile a proposito del progetto di sistemazione di Piazza Antenore, e in particolare della tomba dell'eroe troiano, sia il frutto di un equivoco in cui sia caduto qualche giornalista sprovveduto e magari duro d'orecchi.

Leggiamo infatti sul Gazzettino che "Le tombe del mitico fondatore della città e del suo cavallo verranno fatte ruotare e messe in asse con il palazzo della Provincia". "E del suo cavallo"?!?


L'assemblea ordinaria dell'associazione "Comitato Mura di Padova" del 22 aprile 2010, ha eletto membri del consiglio direttivo per il biennio 2010-2012 i seguenti soci: Fabio Bordignon, Gianumberto Caravello, Vittorio Dal Piaz, Patrizia Dal Zotto, Ugo Fadini, Alessandro Giuriati, Diana Ragazzo, Andrea Ulandi e Adriano Verdi.

Il consiglio direttivo, nella riunione del 27 aprile, ha quindi nominato presidente Vittorio Dal Piaz, segretario Fabio Bordignon ed economo Ugo Fadini.

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30 marzo 2010 - Che quasi duemila persone abbiano fatto la fila (anche per un'ora) e abbiano poi pazientemente seguito un percorso di un'ora e mezza alla scoperta di qualcosa che di fatto non esiste più ha quasi dell'incredibile. Eppure è quello che è successo sabato 27 e domenica 28 per le Giornate del FAI dedicate alle "Memorie della Reggia carrarese".

La reggia, considerata all'epoca fra le più splendide e ricche di opere d'arte, fu cancellata prima dai veneziani, che intervennero sugli edifici modificandoli sia all'esterno che all'interno, poi in buona parte demolita nell'Ottocento; ma ne rimangono tracce e brani anche importanti qua e là, nella vasta area fra piazza Capitaniato e piazza Duomo, e il compito delle guide (fra le quali molte messe a disposizione dal Comitato Mura) era quello di aiutare i visitatori a mettere insieme i pezzi e ricostruire con l'immaginazione quanto non è più visibile nella realtà.

Uno di questi brani, conservato fino ad oggi, ma fino ad oggi nascosto da successive costruzioni che lo avevano inglobato, era visibile al pubblico per la prima volta in assoluto, ed era il motivo principale di interesse della visita: all'interno di Palazzo Anselmi, durante i restauri si sono infatti scoperte e riportate alla luce le tracce evidenti della rampa di accesso al famoso traghetto, il viadotto che attraversava la città collegando la reggia alle mura comunali e per mezzo di queste al castello, offrendo una via di fuga sicura in caso di pericolo.

Già note le altre tappe del percorso di visita, che iniziava in Piazza Capitaniato, punto nodale, attorno al quale si affollano molte delle tracce quasi invisibili della reggia: la torre dell'orologio, trasformazione cinquecentesca di quella che un tempo proteggeva la porta di ingresso principale alla reggia, un'altra torre i cui resti sono inglobati nell'edificio universitario che ospitava la facoltà di magistero, la Sala de Giganti, antica sala degli Uomini Illustri, poi riaffrescata sempre nel Cinquecento, e altro ancora.

Il percorso proseguiva in via Accademia, da cui si possono vedere, dietro al Liviano, il lato esterno ovest della sala dei Giganti e il portico ricostruito dal Boito in luogo di due lati dell'originario loggiato della corte quadrangolare del palazzo di levante della reggia, demolita per creare spazio per la costruzione delle scuole; più avanti i resti del traghetto e infine la loggia dell'Accademia Galileiana, avanzo cospicuo del palazzo di Ponente di Ubertino da Carrara, con i resti della cappella di palazzo con gli affreschi di Guariento.

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Dalla corte, in cui sono visibili anche i resti dell'accesso al traghetto dal piano nobile, si accedeva direttamente all'interno dell'area di palazzo Anselmi, con i resti dell'altro accesso al traghetto, quello da terra, costituito da una lunga rampa, ritrovata nel corso dei recenti restauri. Alcuni pannelli con foto e ricostruzioni al computer e il nostro plastico delle fortificazioni carraresi permettevano di comprendere agevolmente quale dovesse essere l'aspetto originario dell'area nel Trecento e la posizione di reggia e traghetto rispetto alle mura e al castello.

Usciti su via Arco Valaresso i visitatori entravano poi al Battistero del Duomo dal retro, che era però probabilmente l'ingresso in uso all'epoca in cui esso fu trasformato per volere di Francesco il Vecchio e di Fina Buzzaccarini sua moglie in mausoleo per sè e, nelle intenzioni, dei loro discendenti. Qui, come nel caso degli affreschi di Guariento alla reggia, le guide lasciavano la parola ai "giovani ciceroni" dei Licei Rogazionisti e Tito Livio che illustravano gli affreschi di Giusto de' Menabuoi.

Chiudeva il giro un'ultima breve tappa in corte Arco Valaresso, sulla quale affacciano altri resti importanti e sconosciuti della reggia, sebbene siano sotto gli occhi di tutti: si tratta di quegli archi, in fondo alla corte, sotto uno dei quali si apre la galleria che porta in piazza Capitaniato.

Visitatori stanchi, ma consapevoli di aver fatto un viaggio inatteso e sorprendente nel passato di Padova.

 

 


26 marzo 2010 - Pubblichiamo qui la versione completa della lettera del Comitato Mura inviata alla stampa locale in data 24 marzo.

Riguardo ai recenti interventi apparsi sulla stampa relativi alla manutenzione del fronte bastionato di Padova, il Comitato Mura tiene a sottolineare come sia evidente che la manutenzione ordinaria spetti al Comune in quanto proprietario del bene. Insieme ad una puntuale conoscenza delle condizioni di un manufatto così esteso (11 km lineari), la manutenzione programmata è l'intervento necessario.

Senza manutenzione i restauri andranno necessariamente ripetuti ogni dieci/vent'anni al massimo; una regolare cura del sistema bastionato si tradurrebbe alla fine in un risparmio di denaro pubblico.

Essa non viene però praticamente eseguita per mancanza di fondi e di una pratica consolidata generata anche dal fatto che la Regione Veneto co-finanzia solo restauri e interventi straordinari. Questo ci preme segnalare perché non è cosa nota a molti.

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26 marzo 2010 - Terminati i lunghi lavori di restauro, seguiti ad una ancor più lunga e complessa vicenda che lo ha visto rischiare di finire in mani private, è stato finalmente riaperto Palazzo Anselmi, in via Arco Valaresso, ora proprietà della Fondazione Cariparo (e rinominato "Casa della rampa carrarese" denominazione che lascia quantomeno perplessi). Per il momento si è trattato di un'anteprima per la stampa, che sarà seguita sabato 27 e domenica 28 da un'apertura al pubblico, solo per visite guidate e limitatamente al piano terreno, in occasione delle giornate del FAI, cui il Comitato Mura presta la sua collaborazione.


A proposito di un intervento di Legambiente/Salvalarte -

22 marzo 2010 - Il 17 marzo la stampa cittadina (perlomeno Il Gazzettino e Il Padova) dava ampio risalto alla segnalazione dei volontari di Legambiente-Salvalarte circa le condizioni delle mura cinquecentesche (vedi l'articolo del Gazzettino).

Il pomeriggio precedente una giornalista de Il Padova ci contattava telefonicamente per un nostro commento e le veniva risposto che ne avremmo parlato in serata, benché fossimo all'oscuro del comunicato di Legambiente (che non ha ritenuto di trasmettercelo). Ma la giornalista, equivocando evidentemente alcune nostre risposte, ne ricavava la conclusione, riportata nell'articolo, che fossimo invece a conoscenza e condividessimo l'allarme e che anzi la sera stessa ci saremmo riuniti con Legambiente per un confronto (vedi l'articolo de Il Padova).

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La visita del 5 febbraio 2010 all’area archeologica all’interno dei locali
della Ex  Casa Vicariale dei Santi Fermo e Rustico, adiacenti a ovest alla chiesa di S. Fermo e oggi in uso alla Banca Popolare di Ravenna, si è rivelata ancor più interessante di quanto ci si potesse aspettare, in particolare per noi del Comitato Mura.

Gli scavi archeologici e lo studio degli elevati non hanno infatti rivelato “soltanto” i resti di una domus romana, il pavimento in tecnica mista (opus sectileopus tessellatum) del X-XI secolo della chiesa di S. Fermo precedente all’attuale, orientata con abside a levante, tracce della sua facciata e del portico che la precedeva, nonché della seicentesca cappellina del battistero. Buona parte di quanto descritto è stato lasciato in vista dopo i lavori di restauro: in particolare il pavimento, interamente visibile grazie a un pavimento in vetro che copre l’intera superficie di un locale di rappresentanza.

Non solo all'interno del locale di ingresso si conservano le tracce di una torre, addossata alla cinta comunale, di cui un lungo tratto costituisce la parete nord del locale d’ingresso; torre che oggi fa da base al campanile della chiesa ed era forse una torre di guardia delle cinta stessa.

La vera sorpresa è stata, anche per noi, quella di scoprire le tracce di una ulteriore porta della cinta comunale, verosimilmente l’unica rimasta delle quindici porte minori, o portelletti (assieme a quella del castello, riscoperta anch’essa di recente). Si tratta della porta di S. Fermo, citata a partire da Giovanni da Nono, che permetteva di accedere ai molini a valle dell’omonimo ponte, nonché alle case in legno che ospitavano “un infinito numero di donne svergognate che per pochi soldi... (etc)”. Si nascondeva dietro un portale ad arco che all’esterno si presenta moderno, ma all'interno conserva tracce inequivocabili, come gli alloggiamenti dei cardini di un robusto portone e pochi resti di una scala che permetteva di superare il dislivello fra la riva esterna alle mura e la via interna, quasi due metri più alta.
Per il momento vi offriamo qualche immagine, con la promessa che sull’argomento torneremo prossimamente con maggiori dettagli.

La visita à stata guidata dall’arch. Mario Bortolami, Capo dell’Ufficio Tecnico dell’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero, dalla dott.sa Angela Ruta Serafini e dal dott. Alberto Vigoni, rispettivamente direttore scientifico e archeologo responsabile dello scavo, iniziato nel 2000 e protrattosi fino al 2005. A tutti loro va un vivo ringraziamento, come pure alla Banca Popolare di Ravennail cui direttore e il cui personale ci hanno accolti e sopportati.


(clicca sulle foto per ingrandirle)

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Comunicato - 10 marzo 2010

In merito all'articolo apparso sul Mattino di Padova di sabato 6 marzo a pagina 17, precisiamo che la nostra opposizione, espressa nella lettera inviata al Sindaco e al Consiglio di Quartiere 4, si riferiva esclusivamente all'uso improprio degli interni del bastione S. Croce, che ne comporta la virtuale "privatizzazione", ne impedisce la lettura a causa delle strutture installate per permettere tale uso e potrebbe infine non garantire la sicurezza necessaria a persone e cose.
Non abbiamo invece nessuna obiezione a priori all'eventuale uso dei giardini adiacenti, che occupano il terrapieno del tratto di mura a nord del bastione, purché sia garantito l'accesso durante il giorno e che vengano rispettate le tre storiche aule all'aperto da poco restaurate, dove "rispettate" significa che non devono essere nascoste o deturpate da altre strutture invasive, analogamente a quanto sostenevamo a proposito del bastione.
La nostra opposizione è stata accostata a quella ora manifestata dal Pdl, ma, precisato che la nostra segnalazione risale al dicembre 2009, quando non ci risulta si sia levata nessuna altra voce, siamo ben lieti per l'attuale attenzione per la salvaguardia delle mura da parte di una forza politica che finora non se ne era dato particolare carico.

Ass. Comitato Mura di Padova

(clicca qui per leggere la nota precedente sull'argomento)
Qui sotto l'articolo del Mattino di Padova del 6 marzo (clicca sulla foto per ingrandirla):

articolo Il Mattino

Memorie della Reggia Carrarese

27 e 28 marzo 2010 - 18a Giornata FAI di Primavera

 

Il Comitato Mura collabora ancora una volta con il FAI e con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Padova per la due giorni dedicata alla Reggia Carrarese, primo appuntamento del lungo ciclo di manifestazioni che alla Padova carrarese saranno dedicate nel corso dei prossimi due anni.

Per l'occasione verrà aperto per la prima volta al pubblico Palazzo ex Anselmi, rinominato dalla nuova proprietà “Palazzo della rampa carrarese”, che, al suo interno e soprattutto nella corte chiusa dal muro di cinta all'angolo fra via Arco Valaresso e via Accademia, conserva importanti vestigia della reggia e del traghetto. Il Palazzo è stato oggetto di un accurato lavoro di restauro, appena concluso, per iniziativa della nuova proprietà, la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.

 

Itinerario della visita (durata della visita 1 ora e 15 minuti circa)

- partenza da Piazza Capitaniato

- Accademia Galileiana (resti del palazzo di ponente e della cappella di palazzo con gli affreschi del Guariento)

- Palazzo  “della rampa carrarese” (ex-Anselmi) (mostra sui restauri e resti del traghetto - in anteprima assoluta)

- Battistero del Duomo (già mausoleo di Francesco il Vecchio e Fina Bizzacarini, affreschi di Giusto de’ Menabuoi)

- fine percorso in corte Arco Valaresso (resti del palazzo di levante)

 

La visita si svolgerà esclusivamente con guida negli orari seguenti:

sabato 27 ore 14.30 - 17.00
domenica 28
ore 10,30 - 17.30 (formazione ultimo gruppo ore 16.30)

 

ATTENZIONE: per i soci del Comitato Mura, oltre che per quelli del FAI, è anche prevista una visita riservata con la guida di Adriano Verdi sabato 27, alle ore 10,00 (partenza da Piazza Capitaniato).

 


VISITE GUIDATE in collaborazione con la Società Archelogica Veneta


Nuovo appuntamento in collaborazione con la Società Archeologica Veneta, aperto ai soci di entrambe le associazioni.


Sabato 20 marzo 2010

Mestre - Itinerario archeologico delle Mura Medievali
appuntamento ore 15.00, (attenzione: variazione del luogo di appuntamento!) Istituto di Cultura “Laurentianum”, piazza Ferretto n. 121 (sul lato destro del Duomo)
, Mestre.

(per chi sceglierà il treno suggeriamo il n. 11476 in partenza dalla Stazione di Padova alle ore 13.40 che giunge a Mestre alle ore 14.12 - munirsi preventivamente del biglietto).


La visita inizierà all'Istituto di Cultura Laurentianum, nella sala Sistina, con la visione di un sussidio audiovisivo. Seguirà una passeggiata nel centro storico, guidata dalle dr.sse Cristina Colautti e Valeria Ardizzon, archeologhe dello Studio New Aurea, percorrendo I'Itinerario archeologico delle Mura Medievali alla ricerca delle superstiti testimonianze del sito medievale fortificato e turrito.

Un percorso archeologico può sembrare impossibile, vista Ia preponderanza di edifici moderni presenti nel centro di Mestre, che conserva comunque le tracce di un antico passato, in parte emerso nel corso dei lavori di scavo eseguiti, a partire dal 1992, per la riqualificazione urbana e il restauro di edifici. Gli archeologi hanno potuto documentare e recuperare soprattutto frammenti di vita della città medievale e post medievale, anche se non mancano testimonianze relative a frequentazioni dell'area in periodo romano e perfino preistorico. La realizzazione dell'Itinerario Archeologico rappresenta la prima tappa di un più ampio progetto, denominato Mestre Archeologica, finalizzato alla valorizzazione e fruizione delle testimonianze e dei rinvenimenti archeologici presenti in città. Il lavoro, finanziato dall'Amministrazione Comunale con il contributo della Regione Veneto e la Direzione Scientifica della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto, è stato avviato nel 2003, e portato a termine nel corso del 2006. L'Itinerario Archeologico che si snoda nel centro storico cittadino, può risultare un utile strumento per lo studio e la conoscenza della storia della città e del territorio mestrino. Lungo il tragitto è possibile osservare i pochi resti delle mura che circondavano I'abitato di epoca medievale, veri superstiti all'interno della città contemporanea.


Per ragioni organizzative preghiamo i soci che intendano partecipare di comunicarlo tempestivamente al segretario via mail (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.), oppure con un sms al 340 688 4564.

 


 

8 febbraio 1944 al bastione Impossibile

Giornata della memoria nel 66° Anniversario del bombardamento


Come ogni anno, Il Comitato Mura promuove e partecipa alla giornata organizzata dal Consiglio di Quartiere 5 in ricordo delle quasi duecento vittime civili del bombardamento dell' 8 febbraio 1944, nel corso del quale una bomba esplose nella galleria del bastione Impossibile, adibita a rifugio nonostante potesse offrire un riparo assai precario.

Cadendo l'8 febbraio di lunedì, è stato deciso di spostare la commemorazione a domenica 7. La locandina che troverete qui sotto riporta il programma della giornata, al quale il Comitato Mura contribuisce, oltre che con la deposizione di una corona al sacello che sorge presso l'ingresso del bastione, organizzando visite guidate al suo interno, nel quale sono ancora visibili non solo le tracce della trasformazione in rifugio, ma pure il foro d'ingresso della bomba nella volta delle galleria di accesso, i segni delle schegge nella muratura e una lunga fenditura orizzontale, forse provocata proprio dall'esplosione.
Alcuni pannelli fotografici illustreranno i bombardamenti e l'utilizzazione di bastioni e porte della città come rifugi.

Il bastione sarà aperto (solo per visite guidate) a partire dalle ore 10,45 circa.

Al bastione giungerà alle 11,30 anche la cicloescursione domenicale con gli Amici della Bicicletta, guidata per l'occasione dal nostro presidente Vittorio Dal Piaz e dedicata alle scuole all'aperto realizzate ai primi del Novecento. Al bastione Impossibile, come si sa, rimane la più interessante dal punto di vista architettonico, appena restaurata, che i partecipanti alla manifestazione potranno vedere in anteprima. (Ricordiamo che l'uscita domenicale sarà preceduta, mercoledì 3, da una serata di presentazione accompagnata da un powerpoint con un gran numero di foto d'epoca).

 

(cliccare per ingrandire e scaricare le locandine e il programma del concerto serale)

 

VISITE GUIDATE in collaborazione con la Società Archelogica Veneta


Nuovo appuntamento nell'ambito della ormai consolidata collaborazione con la Società Archeologica Veneta, aperto ai soci di entrambe le associazioni.


Venerdì 5 febbraio, ore 16.30
visita guidata alla zona archeologica della Ex  Casa Vicariale dei Santi  Fermo e Rustico
appuntamento ore 16.30 al n. 80 di via S. Fermo


Anche stavolta sarà un’occasione rara per accedere a un’area archeologica ancora poco nota, con la guida degli archeologi responsabili dello scavo: si tratta di quanto venuto in luce durante i recenti lavori  di restauro dell’edificio della  ex  Casa Vicariale dei Santi Fermo e Rustico in Padova, di proprietà dell’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero ed ora in parte occupato dalla filiale cittadina della Banca Popolare di Ravenna.

Si potranno vedere i resti di una domus romana, l’importante pavimento in tecnica mista (opus sectile e opus tessellatum) del X-XI secolo appartenuto all’antica chiesa, sottostante all’attuale, che era orientata con l’abside a levante, il poderoso murus civitatis che difendeva la città, la torre campanaria, antica torretta sul circuito murario; infine, la casa canonica della Prebenda Vicariale di San Fermo, opera liberty di Gino Peressutti del 1906.

La visita sarà guidata dall’arch. Mario Bortolami, Capo dell’Ufficio Tecnico dell’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero, dalla dott.sa Angela Ruta Serafini e dal dott. Alberto Vigoni, rispettivamente direttore scientifico e archeologo responsabile dello scavo, iniziato nel 2000 e protrattosi fino al 2005.

 

Lo stesso giorno, alle ore 15,00, la Società Archeologica Veneta invita i nostri soci che fossero interessati, a partecipare anche alla visita alla Ex Casa Arcipretale, in via Dietro Duomo n. 16. L’attuale sede dell’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero della Diocesi di Padova presenta interessante edilizia e decorazioni a fresco. La visita sarà guidata dal già citato arch. Mario Bortolami.


(27 dicembre 2009) - Purtroppo, nonostante il Comitato Mura abbia espresso la propria contrarietà rispetto all'attuale situazione presso gli enti preposti, la concessione del bastione Santa Croce è stata rinnovata fino al 20 aprile.

Le condizioni attraverso cui viene realizzata la trasformazione del bastione in bar-pizzeria sono già state illustrate in una precedente nota a cui si rimandano i lettori.
Si rinnova ora lo stupore per lo scarso rispetto con cui viene usato il bastione Santa Croce che da novembre 2009 subisce un allestimento mortificante per il valore storico di una così significativa struttura architettonica e per un tempo assai prolungato di utilizzo che, di fatto, privatizza un bene pubblico per il quale sarebbero auspicabili modalità di concessione differenti da quelle di una qualsiasi sala pubblica.


La nostra associazione si batte da molti anni affinchè gli spazi delle mura padovane siano vivificati con iniziative di carattere culturale le quali però devono essere compatibili con i luoghi che le ospitano possibilmente aumentando in chi li frequenta la comprensione della grande importanza delle mura rinascimentali di Padova.


Si continua a constatare che, in questo caso, questo non avviene

 

Per scaricare la lettera inviata dal Comitato Mura alle autorità comunali: cliccare qui.

 

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Dal Gazzettino del 21 gennaio 2010:

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12 dicembre 2009

visita guidata - in collaborazione con la Società Archeologica Veneta

 

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La visita organizzata da Comitato Mura e Società Archeologica Veneta sabato 12 dicembre 2009 ha ripercorso idealmente, con la guida di Adriano Verdi prima e poi di Andrea Ulandi, un tratto delle mura intermedie, o della seconda cerchia.

Il tratto oggetto della visita, in particolare, è quello che andava da Porciglia (alla fine della via omonima) ai Gesuiti (oggi area dell'Ospedale), lungo il percorso del Canale di S. Sofia, purtroppo interrato nel 1874-75, per essere più tardi sostituito dalle rotaie della Veneta Ferrovie, ma ancora oggi sostanzialmente leggibile nel suo percorso, coincidente con le odierne vie Falloppio e Morgagni.

Il muro, parte delle difese esterne della città per meno di un secolo, rimaneva poi come difesa interna quando, negli anni settanta del Trecento, veniva realizzato un nuovo tratto che circondava il borgo di Ognissanti andando a costituire, assieme all'analogo ampliamento a sud (S. Croce), la terza cerchia. Questo muro si staccava da quello preesistente poco a sud della porta di Porciglia (in fondo alla via omonima) che rimaneva dunque aperta verso l'esterno della città, per ricongiungersi ad esso presso il ponte Peocioso (dove oggi è la rotonda all'angolo dell'Ospedale giustinianeo), dove si apriva una delle due porte rimaste a mettere in comunicazione Ognissanti con la città, assieme a quella di S. Sofia, davanti al ponte omonimo (vedi più avanti).

Nulla è rimasto di visibile in superficie, ma i partecipanti hanno avuto la rara possibilità di vedere, nello scantinato di casa Breda (dietro all'abside di S. Sofia), un breve tratto di un grosso muro, conservato per un paio di metri in elevato, con tutte le caratteristiche di quello comunale, ovvero a corsi alternati di mattoni e pietre approssimativamente squadrate, allineato al fronte della casa lungo via S. Mattia (a cui fa da fondazione) e di spessore notevole, anche se ancora non accertato, non essendo stati fatti scavi nella strada: un arco aperto trasversalmente nel muro, probabilmente un condotto per una canaletta che entrava in città, lo taglia per un paio do metri di profondità, fin sotto la strada, sussistono quindi pochi dubbi sul fatto che si tratti di mura di difesa.

Il fatto che sia allineato con via S. Mattia non deve sorprendere, dato che l'esistenza stessa della via, il cui percorso è sicuramente antico, non si giustificherebbe se le mura fossero state allineate con via Falloppio, già canale di S. Sofia. Su una vecchia carta l'area fra il canale e l'odierna via S. Mattia è indicata come marezzana.

Il muro è stato "scoperto" durante i recenti lavori di restauro dell'edificio, grazie alla rimozione di tre grandi cisterne per il combustibile da riscaldamento che lo nascondevano. Nel tratto finale verso via Altinate, da esso si stacca, conservato per un breve tratto, un muro di spessore minore che potrebbe essere l'attacco del recinto esterno della porta che si apriva un tempo davanti al ponte, sull'asse dell'attuale via Altinate, proprio all'esterno di casa Breda.

Nell'angolo nord est del sotterraneo si conserva infine anche parte della spalla del ponte di S. Sofia, che attraversava il canale omonimo.

Le cantine di casa Breda sono dunque una piccola ma importantissima area archeologica, individuata ed esaminata dalla Soprintendenza in occasione dei recenti restauri dell'edificio, per i quali Andrea Ulandi, nostra guida per questa parte del percorso, aveva a suo tempo curato la ricerca storica. Non è normalmente accessibile, ed è stato possibile visitarla grazie alla gentilezza e alla disponibilità dell'attuale proprietaria che ringraziamo calorosamente.

Per chi ha perso l'occasione, qualche foto e il consiglio di leggere il breve saggio di Giampaolo Candiani Alcune notizie sulle mura di Padova, in Archeologia Veneta, XXIX-XXX, 2006-2007, la cui prima parte è dedicata all'argomento.

Il pomeriggio è poi proseguito con la visita a Ca' Lando, la corte cinquecentesca realizzata per volere del patrizio veneziano Marco Lando e per opera del nipote Pietro, per ospitare dodici famiglie numerose e in condizioni economiche disagiate.

Nella ex chiesa l'associazione Dadi ha offerto un piccolo spettacolo che illustrava storia e vita nella corte e Vittorio Dal Piaz ha concluso la giornata fornendo ai visitatori alcuni brevi cenni sulla rilevanza storica del complesso e sui recenti interventi di restauro.

 

Fermare il mouse sulle foto per vedere la didascalia e cliccare per aprire l'immagine

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FIAB - Amici della Bicicletta di Padova

 

Alla scoperta della Padova Invisibile 2010

La città dei Carraresi

 

Come ogni anno il Comitato mura guiderà due delle cicloescursioni domenicali alla scoperta delle Padova Invisibile organizzate dagli Amici della Bicicletta, dedicato quest'anno in particolare alla Padova Carrarese, ma non solo.

Le ccicloviste guidate avranno luogo ogni domenica mattina dal 17 gennaio al 7 marzo, in collaborazione con sei diverse associazioni.

Riportiamo qui i dettagli delle due domeniche (e mezza) affidate alla guida del Comitato Mura, invitandovi a scaricare il programma completo delle otto escursioni qui sotto, oppure dal sito www.amici-della-bicicletta-pd.it.

Il mercoledì precedente le cicloescursioni del 13 gennaio e del 3 e del 21 febbraio, i curatori, Adriano Verdi e Vittorio dal Piaz, terranno una serata preparatoria, durante la quale presenteranno una serie di immagini storiche, anche inedite, che aiuteranno a vedere quel che la domenica... non si potrà vedere perché ormai scomparso o sarà difficile da vedere perché modificato dall'uso.

 

Mercoledì 13 gennaio 2010 - conferenza con presentazione powerpoint

Domenica 17 gennaio 2010 - cicloescursione - I canali scomparsi

con visita al Palazzo della Ragione

a cura di Adriano Verdi

 

Mercoledì 3 febbraio 2010 - conferenza con presentazione powerpoint

Domenica 7 febbraio 2010 - cicloescursione - Le scuole all’aperto

con visita al Torrione dell’Impossibile

a cura di Vittorio Dal Piaz

 

Mercoledì 17 febbraio 2010 - conferenza con presentazione powerpoint

La sede dell'Accademia Galileiana e la Reggia Carrarese

a cura di Adriano Verdi

In preparazione alla visita alla sede dell'Accademia, che si svolgerà al termine della cicloescursione di:

domenica 21 febbraio 2010 -  Materiali della città

a cura di Pier Giovanni Zanetti dell'Ass. Lo Squero)

 

Qui potete scaricare il programma completo delle otto domeniche

 

Le conferenze si terranno presso la:

sede degli Amici della Bicicletta, via Dei Colli 108, alle ore 21:00

Il ritrovo con le bici sarà sempre in:

PRATO DELLA VALLE,  davanti all'ex Foro Boario, ore 9.30 (termine del giro: ore 12.30)

I percorsi sono facili, si svolgono all’interno della città e sono di circa km 10.
Ove prevista una visita, la manifestazione avrà termine nel luogo stesso. 
Sono adatti a qualsiasi tipo di bicicletta purchè in buone condizioni.
Per sicurezza è opportuno munirsi di lucchetto per bici.
In caso di maltempo la manifestazione non avrà luogo e non sarà ripresa.

 


(4 dicembre 2009) - Fino al 23 dicembre il bastione Santa Croce sarà utilizzato come locale pizzeria-birreria. Tale operazione viene realizzata modificando pesantemente la leggibilità dello storico bastione attraverso tende di plastica che chiudono le parti sotterranee della struttura e "arredando" l'interno con divanetti, tavoli e banconi per vendere pizze e birre. Le piazzebasse scoperte sono diventate, in un caso un parcheggio per le auto di chi presta servizio all'iniziativa e nell'altro "ospitano" i bagni chimici. In sostanza si è trasformato uno dei bastioni più importanti della città di Padova in un locale notturno. Tale utilizzo trova il Comitato Mura del tutto contrario e stupito della superficialità e del poco rispetto con cui spazi monumentali estremamente fragili vengano concessi a privati per fini prevalentemente commerciali.

Noi ci battiamo da anni perché i cospicui spazi delle mura padovane siano ripuliti, restaurati e ovviamente resi vitali per la comunità. Questo dovrebbe avvenire però con iniziative compatibili con il valore storico-architettonico degli spazi utilizzati e che valorizzino il luogo che le ospita.

In questo caso spiace constatare che non è così.

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VISITE GUIDATE in collaborazione con la Società Archelogica Veneta

Secondo ciclo.

- sabato 5 dicembre 2009 - La mostra sull'assedio del 1509 e il bastione della Gatta
appuntamento ore 15,00, cappella del bastione della Gatta (o Codalunga), angolo via Citolo da Perugia e viale della Rotonda.

Una nuova occasione per visitare la mostra sull'assedio del 1509 allestita dal Comitato Mura nella cappella sotto la torre dell'acquedotto e per vedere il bastione Codalunga, o della Gatta, a restauro appena finito.

- sabato 12 dicembre 2009 - Il canale di S. Sofia, le mura trecentesche e la Corte Lando
appuntamento ore 14.30 all'ingresso dei giardini dell'Arena in fondo a via Porciglia

Leggi il resoconto completo di foto

 

Un programma di grande interesse perché offrirà innanzitutto un’occasione unica per visitare qualcosa di raramente visibile e praticamente sconosciuto: il tratto di mura medievali conservato nelle cantine di Casa Breda, in via S. Mattia, dietro l’abside di Santa Sofia.
Si tratta probabilmente dell’unico resto del tratto delle cosiddette mura intermedie che correva all’interno del canale di S. Sofia, oggi interrato. La visita percorrerà il tratto di mura da via Porciglia all’Ospedale giustinianeo.
Si proseguirà poi in via Gabelli, per visitare la
Corte Lando, il famoso complesso di “case popolari”, diremmo oggi, donate da Marco Lando  e realizzate dal nipote Pietro per dare un tetto ad alcune famiglie povere. Visiteremo la chiesa e una delle case, dove ha sede l’associazione Dadi.

 

Le visite sono aperte ai soci di entrambe le associazioni.

11 novembre al torrione della Gatta

in ricordo del bombardamento del 1916

cappella votiva (sotto il serbatoio dell'acquedotto), via Citolo da Perugia angolo Viale della Rotonda.


Mercoledì 11 novembre 2009, ore 9.30 - 12.00 e 15.00 - 17.00
ingresso libero 

all'interno della cappella:

presentazione video (in proiezione continua) “Le mura di Padova, l’assedio del 1509, i bombardamenti del 1916-18, la costruzione della torre dell’acquedotto e della cappella”

mostra “1509, dalla battaglia di Agnadello all’assedio di Padova”

 

Come già nei due anni precendenti, il Comitato Mura, in collaborazione con il Comune di Padova e con il Consiglio di Quartiere 5, ricorda il bombardamento dell'11 novembre 1916 aprendo al pubblico la cappella dedicata alle 93 vittime, ricavata alla base del serbatoio dell'acquedotto realizzato nel 1925.

Uno spazio suggestivo e ancora sconosciuto alla maggior parte dei padovani. Utilizzato per anni come magazzino, è stato liberato su sollecitazione del Comitato Mura.

Durante le ore di apertura sarà visibile una presentazione video che, dopo un rapido "giro delle mura" e un breve ricordo dell'assedio del 1509, che proprio al bastione della Gatta ebbe il suo epicentro, presenterà con foto e documenti i bombardamenti della prima guerra mondiale e la successiva costruzione del serbatoio e della cappella.

Sarà inoltre ancora visibile, per chi ancora non ne avesse avuto l'occasione, la mostra sulla battaglia di Agnadello e sull'assedio di Padova.

 

scarica una nota storica sulla cappella (.pdf)

scarica una nota storica sull'assedio del 1509 (.pdf)

(clicca sulle foto per aprirle)


(5 ottobre 2009) - Ospitata al Teresianum in Corso Vittorio Emanuele II per un solo giorno, la mostra del Comitato Mura sull'assedio di Padova è stata visitata da circa un migliaio di persone nel corso della giornata di domenica 4 ottobre, nell'ambito de "Il corso in festa", manifestazione organizzata dal Consiglio di Quartiere 4

Vanno ad aggiungersi a quanti hanno già avuto modo di visitarla, completa dei plastici, che al Teresianum mancavano, nelle due occasioni precedenti, alla Fornace Carotta in maggio, nel 500° della battaglia di Agnadello, e dal 16 settembre'1 ottobre scorsi, nei giorni cioè che cinquecento anni fa hanno visto Padova assediata, ma non espugnata, dalle truppe al comando di Massimigliano I d'Asburgo.

Per chi ancora non l'avesse vista, c'è ancora un'occasione: la mostra sarà infatti allestita il 10 e 11 ottobre al Centro Altinate / S. Gaetano nell'ambito del Convegno Numismatico e filatelico organizzato dal Circolo Numismatico Patavino.t;/p>

Dal 12 ottobre la mostra tornerà alla cappella del bastione della Gatta, a disposizione per visite guidate di scuole, associazioni e gruppi che ne facciano richiesta contattando l'Associazione “Comitato Mura di Padova”:

email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
tel: 3406884564

 

(cliccare sulle foto per ingrandirle)

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1509 - LA BATTAGLIA DI AGNADELLO E L'ASSEDIO DI PADOVA

mostra a cura del Comitato Mura di Padova

in collaborazione con il Comune di Padova e il Consiglio di Quartiere 5 sud-ovest

 

La mostra, ospitata nella cappella del bastione della Gatta per tutta la durata dell'assedio del 1509, è stata spostata il 4 ottobre al Teresianum, nell'ambito della manifestazione Corso in Festa organizzata dal Consiglio di Quartiere 4.

Il 10 e 11 ottobre sarà di nuovo spostata, questa volta al Centro Culturale Altinate / S. Gaetano, nellìambito di un convegno numismatico.

Dal 12 ottobre ritornerà nella cappella del bastione della Gatta, dove rimarrà fino a novembre e sarà aperta soltanto per visite guidate di gruppi, associazioni e scuole che ne facciano richiesta (vedi sotto per i dettagli).

 

10 e 11 ottobre 2009

Centro Culturale Altinate / S. Gaetano

nell'ambito del 57° Convegno Numismatico e Filatelico
organizzato dal Circolo Numismatico Patavino

orario 9:00 - 19:00. Ingresso gratuito

 

volantino16setLa mostra narra con testi e immagini gli eventi che dalla formazione della Lega antiveneziana di Cambrai, promossa dal Papa, con l'Impero e il Regno di Francia come principali firmatari, portò dapprima alla battaglia di Agnadello, che vide la disastrosa sconfitta della Serenissima il 14 maggio 1509 e successivamente, fra il 16 settembre e il 1 ottobre, all'assedio di Padova. Validamente difesa dalle truppe veneziane a dai popolani padovani, anche grazie ai frenetici lavori di rinforzo delle difese cittadine, Padova resistette ai bombardamenti e ai ripetuti assalti degli eserciti collegati, guidati da Massimiliano d'Asburgo, salvando di fatto la Repubblica da una possibile, ulteriore disfatta che ne avrebbe segnato la fine.

Non solo l'assedio costituì l'episodio cruciale e finale della guerra, ma rivestì, e riveste tuttora, una particolare importanza per la città di Padova, perché da quei primi frettolosi lavori di rinforzo prese il via, pochi anni più tardi, la costruzione delle nuove mura veneziane che ancor oggi cingono il centro storico.

Leggi qui la cronologia dell' assedio di Padova

Vai alla presentazione originale della mostra per vedere immagini e filmati

 

A partire dal 12 ottobre la mostra ritornerà alla cappella del bastione della Gatta e sarà aperta solo per visite guidate da parte di scuole associazioni e gruppi che ne facciano richiesta contattando l'Associazione “Comitato Mura di Padova”: 
email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
tel: 3406884564

1509-2009 L'assedio di Padova

e la sconfitta dell'esercito di Massimiliano I e del re di Francia Luigi XII

Incontro di studio organizzato dagli Amissi del Piovego

sabato 3 ottobre, ore 9:00

Bastione Buovo (ingresso via S. Massimo)

1509 - LA BATTAGLIA DI AGNADELLO E L'ASSEDIO DI PADOVA

mostra a cura del Comitato Mura di Padova

in collaborazione con il Comune di Padova e il Consiglio di Quartiere 5 sud-ovest

 

Cappella del bastione della Gatta, via Citolo da Perugia

16 settembre - 1 ottobre 2009

tutti i giorni dalle 16 alle 18, sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18
ingresso gratuito

 

volantino16setIl 16 settembre, primo giorno dell'assedio di Padova del 1509, riapre, in edizione ampliata e nel luogo in cui si svolsero gli eventi cruciali in quel settembre di cinquecento anni fa, la mostra sulla lunga campagna della Lega di Cambrai contro la Repubblica di Venezia, che proprio con l'infruttuoso assedio di Padova, validamente difesa dalle truppe veneziane a dai popolani padovani, anche grazie ai frenetici lavori di rinforzo delle difese cittadine, si concluderà, con il ritiro delle truppe imperiali e con la salvezza della Serenissima.

L'episodio centrale dell'assedio si svolse proprio al bastione di Coalonga, o della Gatta, sotto il quale, nella cappella dedicata ad una altro episodio bellico, il sanguinoso bombardamento dell'11 novembre 1916, verrà allestita la mostra.

Non solo l'assedio costituì l'episodio cruciale e finale della guerra, ma rivestì, e riveste tuttora, una particolare importanza per la città di Padova, perché da quei primi frettolosi lavori di rinforzo prese il via, pochi anni più tardi, la costruzione delle nuove mura veneziane che ancor oggi cingono il centro storico.

Leggi qui la cronologia dell' assedio di Padova

clicca sulla locandina qui a destra per ingrandirla >>>


Per informazioni e organizzazione di visite guidate per gruppi e scuole, anche in orari diversi e anche dopo l'1 ottobre, contattare l’Associazione “Comitato Mura di Padova”:
email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
tel: 3406884564

Qui sotto il servizio del TG di Telenuovo dedicato all'apertura della mostra

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(Nota: nel filmato il nostro socio Adriano Verdi viene erroneamente indicato come Adriano Verdicchio)


Alcune immagini della mostra alla cappella del bastione della Gatta(cliccare sulle foto per ingrandirle)

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Centro Studi Tiziano e Cadore

 

26 settembre 2009
Palazzo della Magnifica Comunità - Pieve di Cadore

Convegno "La Battaglia di Cadore"

La Battaglia di Cadore, o di Rusecco, svoltasi nel marzo del 1508, con la quale i veneziani, guidati da Bartolomeo d'Alviano, riconquistarono il Cadore appena occupato dagli Imperiali, costituisce il principale antefatto della guerra sferrata l'anno successivo dalla Lega di Cambrai contro la Serenissima.
La battaglia, secondo le fonti storiche, fu immortalata da Tiziano in una grande tela commissionatagli per la sala del Maggior Consiglio a palazzo Ducale, che fu però distrutta nell'incendio del 1577.

 

Interventi

- Il contesto storico europeo (prof. Paolo Carta, Università di Trento)
- Il contesto storico veneto e cadorino (prof. Giandomenico Zanderigo Rosolo)
- Guerra di montagna nel Rinascimento: la battaglia di Rusecco (prof. Angiolo Lenci, Padova)
- Strategia e tattica di Bartolomeo D’Alviano nella ricostruzione storica di Piero Pieri (prof. Elio Franzin, Padova)
- La battaglia di Cadore nella storiografia, nelle cronache e nella percezione dell'immaginario di Oltralpe (prof. Klaus Brandstätter, Università di Innsbruck)
- Misura, dismisura e pratica della guerra nell'immaginario figurativo d'oltralpe a cavaliere del Cinquecento (prof. Elena Filippi, Institut für philosophische Bildung Forschungsstelle für interdisziplinäre Geisteswissenschaft Alanus-Hochschule, Johannishof 53347 Alfter)
- Dalla battaglia di Rusecco al trattato di Noyon. Riflessi delle ‘guerre d’Italia’ nell’iconografia veneta e italiana (prof. Renzo Fontana, Università Ca’ Foscari di Venezia)
- Tiziano e la battaglia di Cadore (prof. Lionello Puppi, Università Ca’ Foscari di Venezia) 

Enti patrocinatori: Regione del Veneto, Provincia di Belluno, Magnifica Comunità di Cadore,
Magnifico Comune di Pieve di Cadore, Comune di Valle di Cadore, Comunità Montana Centro Cadore,
Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore, Fondazione Giovanni Angelini Centro Studi sulla Montagna, Comune di Venezia

Istituzione curatrice: Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore

Coordinamento scientifico: prof. Lionello Puppi

Per maggiori informazioni: www.tizianovecellio.it

guida_mura_copertina(5 agosto 2009) - Si intitola "Il paesaggio delle mura di Padova" la nuova guida che scopre Padova attraverso le sue mura.

A questa pubblicazione ha contribuito anche la nostra associazione attraverso il capitolo intitolato: "Cinque secoli di storia:da opera della difesa a monumento urbano". Il Comitato Mura non è invece responsabile per le informazioni sui percorsi turistico-culturali che, purtroppo, non sono privi di inesattezze.

Il volume è un riferimento sia storico che naturalistico per gli spazi e le strutture delle cinte murarie cittadine; oltre alle informazioni storico-architettoniche vi si trovano quindi capitoli dedicati alla vegetazione presente sulle mura (con piacevoli sorprese) e al rapporto con la rete fluviale cittadina. Le mura viste quindi non più come ingombrante documento del passato, ma come elemento di paesaggio e monumento a scala urbana. Il testo comprende un organico percorso di visita alla cinta bastionata divisa in cinque grandi settori e riferimenti agli altri principali monumenti cittadini nonché indicazioni su negozi e strutture di soggiorno.

Il volume è già in vendita (anche in lingua inglese) nelle principali librerie a 20 €.

Per i nostri soci sarà presto disponibile a condizioni particolari.

Coordinate libro: Il paesaggio delle mura di Padova. Percorsi tra storia e natura, a cura di Gabriele Cappellato, Editrice Compositori, 192 p., brossura, 13 cm. X 22 cm.

Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti

 

Venezia - Palazzo Loredan - 15-16 ottobre 2009

Convegno

Nel V centenario della battaglia di Agnadello
Il convegno, con la partecipazione di studiosi e specialisti di varie discipline storiche, artistiche e letterarie, intende approfondire, nella ricorrenza centenaria, una riflessione su un avvenimento così significativo per la storia d’Europa, con particolare attenzione al quadro storico-diplomatico precedente lo scontro, al nuovo corso impresso alla storia della Serenissima dalla sconfitta e conseguente rinuncia alla precedente politica espansionistica e alle conseguenze psicologiche, culturali politiche ed economiche.


PROGRAMMA

Giovedì 15 ottobre

Ore 16.00

Apertura del Convegno

Giuseppe Galasso
Il quadro internazionale

Giuseppe Gullino
La classe politica veneziana: ambizioni e limiti

Giovanni Zalin
Il quadro economico dello Stato veneziano

Angiolo Lenci
L'aspetto militare: la battaglia e la securitas veneta


Venerdì 16 ottobre
Ore 10.00

Gian Maria Varanini 
La Terraferma: disimpegni e cautele, reazioni e sostegni

Maria Pia Pedani 
Venezia e l'Impero Ottomano: la tentazione dell'impium foedus

Antonio Menniti Ippolito  
Il Papato

Antonio ConzatoUsurpazione o riorganizzazione? Il Consiglio dei Dieci e la gestione della politica estera veneziana negli anni di Agnadello

Pomeriggio
Ore 15.00

Wolfgang Mährle
Deus iustus iudex
Percezione e interpretazione della battaglia di Agnadello nei paesi tedeschi

Gino Benzoni
Le parole per dirlo:storici e cronisti

Giandomenico Romanelli
Iconografia di una battaglia: rimozioni e tradimenti

Manlio Pastore Stocchi
I riflessi letterari

Chiusura del convegno

Elenco dei Relatori

Gino Benzoni, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti; Università Ca' Foscari di Venezia
Antonio Conzato, Università degli studi di Padova
Giuseppe Galasso, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti; 
Università di Napoli “Federico II”
Giuseppe Gullino, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti; 
Università degli studi di Padova
Angiolo Lenci, Ricercatore di storia militare
Wolfgang Mährle, Hauptstaatsarchiv Stuttgart
Antonio Menniti Ippolito, Università degli studi di Cassino
Manlio Pastore Stocchi, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti; 
Università degli studi di Padova
Maria Pia Pedani, Università Ca’ Foscari di Venezia
Giandomenico Romanelli, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti; 
Fondazione Musei Civici di Venezia
Gian Maria Varanini, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti; 
Università degli studi di Verona
Giovanni Zalin, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti; Università degli studi di Verona


Comitato scientifico

Gino Benzoni, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti; Università Ca' Foscari di Venezia

Pietro Del Negro, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti; Università degli studi di Padova
Dieter Girgenshon, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti; Göttingen
George August Universität

Giuseppe Gullino, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti; Università degli studi di Padova
Gherardo Ortalli, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti; Università Ca' Foscari di Venezia
Bernd Roeck, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, Universität Zurich

Angelo Ventura, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, Università degli studi di Padova
Wolfgang Wolters, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, Universität Berlin

Giovanni Zalin, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, Università degli studi di Verona

Si ringrazia la Regione Veneto


Ulteriori informazioni sul sito dell'Istituto Veneto


Aggiornamento 29 giugno 2009 - In un volantino degli Amissi del Piovego datato 18 giugno, predisposto per l'inaugurazione della ricostruita gradinata ovest del Portello, e ripreso da “Il Mattino di Padova” del 21 giugno, si legge che “Attualmente gli Amissi del Piovego con i loro badili stanno completando lo sterro della cavana del Castelnuovo alla golena comunale di S. Massimo”. Affermano anche che  le loro azioni “si svolgono  in applicazione dell’art. 10, comma 2 della Costituzione repubblicana: La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione e dell’art. 118, comma 4: Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”.
Ora, a parte l'aver scambiato l'art. 9 con il 10, l'interpretazione dell'art. 118 che essi danno a noi sembra del tutto fuori luogo, nel senso che sono pur sempre gli enti citati a dover dare l’incarico o accordare l'autorizzazione a svolgere tali attività, quando esse coinvolgano beni di proprietà pubblica, in special modo quando siano tutelati come beni culturali. A nostro modo di vedere singoli cittadini e associazioni non possono arrogarsi il diritto di sostituirsi agli enti preposti alla tutela o alla valorizzazione di quei beni.
Lasciamo giudicare al lettore, augurandoci che le autorità di tutela chiariscano al più presto quali siano i limiti legittimi dell'intervento autonomo di cittadini e associazioni sulla base del principio di sussidiarietà definito dalla Costituzione.

(vai al precedente aggiornamento)

 

(cliccare sulle immagini per ingrandirle)

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A chi ha apprezzato l'intervento di Lele Fanti all'inaugurazione della mostra su Agnadello il 14 maggio segnaliamo una sua nuova iniziativa che riguarda l'assedio di Padova del 1509

I GUASTI DE PADOVA

PADOVA - ODEO CORNARO - VIA CESAROTTI (tacà al Santo)
Le Bronse Querte e Lele Fanti presentano un evento unico. I provini per la rappresentazione della Moschèta di Ruzante Beolco.
Prenotazioni e info : 3937532945 - 3482424749 - Ingresso unico € 5 .

Orario spettacolo ore 21.

Con la collaborazione de "La Corte Medioevale" di Baone

Scarica il volantino (formato .pdf)

 

Gli Amici della Bicicletta di Padova organizzano in collaborazione con il Comitato Mura una gita in pullman e bicicletta alla città-fortezza veneziana di Palmanova.

Il programma dettagliato e le modalità di partecipazione (riservata ai soci di una delle due associazioni) sono riportati nel volantino che potete scaricare qui sotto.

scarica qui il volantino
con il programma e le modalità di partecipazione

Per notizie su Palmanova visita il sito
Palmanova città fortezza



Aggiornamento 2 giugno 2009 - Continuiamo a documentare l'opera di scavo e costruzione di banchine all'interno della "cavana" del Castelnuovo, che non ci risultano autorizzati, ma finora non sono stati interrotti dagli organi competenti.
Come si vede nelle foto, scattate il 27 maggio, il pilastrino destro di sostegno della cornice dell'arco (cornice mancante da epoca non documentata e forse mai messa in opera) è stato ormai portato interamente alla luce, come pure l'avanzo del muretto in mattoni che chiudeva la cavana fino a qualche tempo fa.
Bene, bello, si dirà: peccato che quel pilastrino non fosse stato scavato neppure durante i recenti sondaggi che hanno preceduto i restauri (era stato portato in luce quello sinistro): si tratta quindi di uno scavo non solo abusivo, ma anche in terreno potenzialmente di rilievanza archeologica, che dovrebbe dunque essere fatto da specialisti, onde non perdere eventuali dati; cosa che evidentemente non interessa ai nostri maldestri scavatori. Alquanto maldestri anche come "inzegnieri", visto che la banchina che stavano realizzando all'interno della cavana ha subito un crollo (foto a destra)...
Attendiamo con crescente ansia ulteriori sviluppi. (vedi sotto l'articolo del 18 maggio 2009)

(cliccare sulle foto per ingrandirle)

27 maggio 2009 27 maggio 2009 27 maggio 2009


 

18 maggio 2009 - Indisturbati, i lavori abusivi al Castelnuovo sono continuati, anche dopo la nostra segnalazione. Per il momento preferiamo non commentare: le foto, scattate sabato 8 e domenica 9 maggio, si commentano da sole (confrontatele con quelle di marzo).
Attendiamo che a parlare siano i responsabili e chi dovrebbe impedire loro di agire senza autorizzazione.

(cliccare sulle foto per ingrandirle)

9 maggio 2009 9 maggio 2009

Il muretto di separazione tra galleria e trabocchetto e la galleria ormai allagata in permanenza dall'acqua del trabocchetto.


8 maggio 2009 8 maggio 2009 8 maggio 2009 9 maggio 2009 9 maggio 2009 9 maggio 2009 9 maggio 2009 9 maggio 2009

Come si vede i lavori "autogestiti" e non autorizzati alla "cavana" sono proseguiti, con ulteriore scavo e costruzione di banchine...
Tutte le foto sono prese dall'interno del Casteluovo salvo le ultime due, prese dall'esterno.

 


Ecco come si presenta in questi giorni Porta Savonarola.

Che le mura non vengano in genere considerate un monumento particolarmente importante lo sapevamo. Pensavamo però che almeno le porte, particolarmente le due progettate da un architetto e artista dell'importanza del Falconetto (sapete, quello della Loggia Cornaro...) godessero di un qualche rispetto, specialmente dopo essere state restaurate, si suppone con una certa spesa.
Non è così, evidentemente...

Certo, gli spazi liberi in città sono limitati, ma forse uno sfregio come questo, seppur limitato nel tempo, si poteva evitare.
E pensare che giusto qualche giorno fa è stato lanciato un allarme sul calo delle presenze turistiche.
Molta strada resta da fare a questa città...

(abbiamo aggiornato le foto - quella a sinistra è del 23 maggio - come si vede, rispetto alla situazione precedente, lo spazio è stato ulteriormente ampliato con un'altra plancia a destra....)

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500° della battaglia di Agnadello - celebrazioni e rievocazioni

Segnaliamo che ad Agnadello e nei comuni limitrofi della Ghiaradadda sono in corso già da qualche giorno iniziative e celebrazioni che culmineranno domenica con la rievocazione in costume, su quello che si presume essere stato il campo di battaglia.

Per organizzare le celebrazioni si è a suo tempo formato un apposito Comitato "La battaglia di Agnadello".

Invitiamo quanti fossero interessati a visitare il sito del comune di Agnadello per  avere informazioni aggiornate.

Qui sotto potete comunque scaricare in formato pfd:

- il programma delle manifestazioni organizzate dal comitato ad Agnadello fra novembre 2008 e ottobre 2009

- il programma generale delle manifestazioni ad Agnadello e nelle altre località coinvolte nella battaglia nel mese di maggio

14 maggio - Giornata della battaglia di Agnadello

mostra mostraCon una performance a sorpresa di Gabriele Fanti, che ha recitato e illustrato brani da Il Reduce del Ruzante, spostando immediatamente il pubblico nel clima della battaglia, che sarebbe poi stata illustrata in dettaglio nella conferenza di Angiolo Lenci, si è aperta la giornata dedicata alla battaglia di Agnadello dal Comitato Mura che ha visto anche l'inaugurazione della mostra sulla battaglia e sull'assedio di Padova del 1509 allestita nel portico sud della Fornace Carotta (Via Siracusa), in collaborazione con il Comune di Padova e il Consiglio di Quartiere 5 sud-ovest.

La mostra si compone di una serie di grandi pannelli tematici, che illustrano le armi, gli eserciti in campo, i principali protagonisti e le vicende che portarono prima alla disfatta e poi alla vittoriosa difesa di Padova che salvò la Serenissima dalla catastrofe, mentre in tre grandi plastici si può seguire l'evoluzione delle mura da quelle carraresi, modificate per sostenere l'assedio, a quello veneziane costruite proprio in conseguenza di esso.

Dopo l'introduzione di Fanti, molto applaudita, il presidente dell'associazione, Vittorio Dal Piaz, ha illustrato le attività in corso e in programma da parte del Comitato Mura in ricordo della battaglia e dell'assedio, Diana Ragazzo ha parlato brevemente del progetto 1509-2009 che assieme a Beppe Forti sta attuando nelle scuole secondarie, dopodiché Adriano Menin del Gruppo Speleologico del CAI di Padova ha illustrato in dettaglio il programma, già in corso, di esplorazione e rilievo sistematico degli spazi sotterranei, in larga parte ancora inesplorati, interni alle strutture difensive (mura e castello) di Padova. Il progetto, attuato in accordo con i settori competenti dell'amministrazione comunale, verrà presentato in forma ufficiale nelle prossime settimane e ne daremo maggiori dettagli in quel momento, ma intanto i presenti hanno potuto vedere qualche immagine in anteprima degli spazi già visitati, in particolare del bastion Piccolo, rivelatosi assai più interessante di quanto si potesse immaginare.

Molto interessante pure, per altri versi, il lavoro realizzato, sotto la guida di Angiolo Lenci per la parte storica e di Maurizio Mozzi per la parte informatica, da un gruppo di studenti dell'Istituto Professionale Giovanni Valle: un gioco digitale imperniato sulla rotta di Agnadello e sull'assedio di Padova, con l'episodio della gatta ben n evidenza, mediante l'animazione di ambienti e personaggi ricavati da un'antica illustrazione dell'assedio, che ha lo scopo di far conoscere ai ragazzi quegli eventi, così importanti per la storia di Padova e di Venezia, in modo divertente, ovvero giocando.

Lo stesso Angiolo Lenci ha fornito nella sua successiva conferenza un quadro assai vivo e dettagliato della situazione politica, degli eserciti in campo, degli uomini al comando e degli eventi, in parte fortuiti, che portarono alla battaglia della Ghiaradadda, o di Agnadello, e al successivo assedio di Padova, che peraltro sarà successivamente tema di ulteriori approfondimenti nel corso della seconda parte del progetto, prevista per i giorni dell'assedio, fra metà settembre e primi di ottobre.

Infine, con l'arrivo del sindaco Flavio Zanonato, la mostra veniva inaugurata ufficialmente.

Ricordiamo che la mostra resterà aperta fino al 30 maggio
Fornace Carotta, portico sud, via Siracusa
dal martedì al sabato, dalle 16,30 alle 18,30
.

Cliccare sulle foto per ingrandirle

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Aggiornamento 29 maggio 2009 (vedi l'articolo originale) - Come si vede dalle ultime foto che vi proponiamo, all'altezza del muro del Porto del Sale è stata opportunamente realizzata una briglia, con lo scopo di alzare il livello dell'acqua a monte, in modo che torni a lambire le mura, come è giusto che sia.
(Clicca sulle foto per ingrandirle)

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Aggiornamento 23 maggio 2009 - I lavori all'interno e all'esterno del ponte delle Gradelle sono ormai completati, mentre sono ancora in corso opere di sistemazione della sponda lungo via Gattamelata, proprio accanto al muro superstite del Porto del Sale (ultime tre foto). Ribadiamo che sarebbe stata opportuna un'assistenza archeologica a questi lavori, anche se per fortuna fino a questo momento almeno il muro non è stato toccato.
Tornando al ponte, ribadiamo che l'iniziativa del Genio Civile è senz'altro apprezzabile, ma rimaniamo perplessi riguardo alla stabilità del muro di sostegno a monte del ponte, specialmente ora che, essendo stato ripulito, mostra evidente il profondo taglio a V praticato a suo tempo per mettere in opera il condotto di scarico delle acque del macello, che potrebbe avere conseguenze gravi sulla sua stabilità. Speriamo di sbagliarci, ma sarebbe stato opportuno studiare il problema e prendere eventuali provvedimenti (come la riduzione della pressione alle spalle del muro - si è verificato quanto profonde siano le fondazioni dell'edificio che si vede subito sopra? -, o la realizzazione di opportune opere di rinforzo - ci si è limitati al taglio di uno o due alberi) prima di asportare tutta la terra che fungeva in qualche modo da rinforzo e protezione del muro stesso.
Temiamo anche per la conservazione del tratto superstite della cornice dell'arco, prima coperto e protetto dai depositi terrosi, ma confidiamo che sia previsto a breve un restauro di tutta la struttura del ponte, che ne avrebbe da tempo gran bisogno.
(Clicca sulle foto per ingrandirle)

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(vai all'aggiornamento del 29 maggio 2009)


11 maggio 2009 - Il Genio Civile ha in corso da qualche tempo un vasto programma di lavori nella zona intorno al ponte delle Gradelle di S. Massimo e al bastione Buovo, che hanno comportato in un primo tempo l'asportazione dei depositi golenali formatisi a ridosso del bastione e dell'argine a lato del sostegno idraulico addossato al bastione verso est, che ha fra l'altro riportato in vista la cannoniera inferiore del Buovo. E' pure riapparso, dalla folta vegetazione che lo nascondeva, quanto rimane dell'antico Porto del Sale lungo via Gattamelata.

Negli ultimi giorni è stata invece aperta la terza arcata del ponte delle Gradelle di S. Massimo, ostruita da decenni (secoli?). L'operazione ha riportato in luce il puntone di rinforzo dal lato città, in destra idraulica del canale S. Massimo, del quale si era perso il ricordo. E' anche riapparso il foro di uscita del collettore di scolo del macello (opera di inizio novecento che non ha alcun rapporto con le strutture della cinta fortificata - salvo il fatto che quando fu realizzato si tagliò proprio il puntone, indebolendolo, speriamo un modo non potenzialmente pericoloso, ora che non è più "protetto" dal terrapieno).

Peccato che questi lavori siano stati decisi un po' all'improvviso, senza essere stati coordinati con quelli di restauro del bastione Buovo, terminati di recente, col risultato che il bastione ora appare bicolore, per la differenza fra le parti ripulite nel corso del restauro e quelle appena liberate dai depositi di terra e vegetazione. E che siano stati fatti senza la opportuna assistenza archeologica. Certo, i fondi sono sempre limitati e si è opportunamente approfittato di un'occasione (alcuni lavori del Genio Civile già previsti in zona) per inserire anche l'apertura del terzo arco, ma continua a lasciare perplessi la mancanza di coordinamento, che alla fine vuol dire mancanza di un progetto organico per la salvaguardia delle mura, cosa che andiamo lamentando da appena una trentina d'anni...
(Clicca sulle foto per ingrandirle)

marzo 2009 - dopo l'asportazione di detriti e vegetazione, il bastione Buovo "bicolore", ma con la cannoniera inferiore finalmente visibile.

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marzo (a sinistra) e maggio 2009 - I resti del "porto del sale" (in primo piano nelle prime due foto, all'estrema sinistra nella terza).

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11 maggio 2009 - riaperta la terza arcata del ponte delle Gradelle (nella seconda foto si notano a sinistra le cannoniere a protezione del ponte, solitamente poco visibili)

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(vai all'aggiornamento del 23 maggio 2009)
(vai all'aggiornamento del 29 maggio 2009)

Comitato Mura di Padova
in collaborazione con il Comune di Padova e il Consiglio di Quartiere 5 sud-ovest

1509 -  DALLA BATTAGLIA DI AGNADELLO ALL'ASSEDIO DI PADOVA

giovedì 14 maggio 2009 - Fornace Carotta - Giornata della Battaglia di Agnadello

ore 16,00 - Portico sud della Fornace - Inaugurazione della mostra (aperta fino al 30 maggio)
ore 16,30 - Auditorium della Fornace - Vittorio Dal Piaz: Presentazione delle iniziative 1509/2009
ore 17,30 - Auditorium della Fornace - conferenza di Angiolo Lenci: "Dalla battaglia di Agnadello all’assedio di Padova"

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Nell’estate del 1509 i Veneziani, in seguito alla disfatta di Agnadello, con l’ausilio della popolazione di Padova e dei “rusteghi” del contado, elaborano un complesso disegno difensivo per impedire la caduta della città in mano imperiale, riutilizzando il perimetro esterno delle mura carraresi per rispondere alle nuove tecniche militari di difesa imposte dalle artiglierie. Questo complesso fortificato, all’origine della costruzione della cinta bastionata di Padova, è poi completato nei circa cinquant’anni successivi. Nella seconda metà di quel settembre 1509 ha luogo l’epico scontro al bastione della “Gatta” che vedrà le forze veneziane assediate respingere gli attacchi delle truppe dell’imperatore Massimiliano. Gli Imperiali e le altre forze della Lega di Cambrai rinunceranno così a conquistare Padova.
In occasione del cinquecentesimo anniversario dell’assedio di Padova il “Comitato Mura di Padova”  inaugura una serie di iniziative, rivolte al mondo della scuola e alla cittadinanza, per ricordare l’evento.


La mostra resterà aperta fino al 30 maggio, dal martedì al sabato dalle 16.30 alle 18.30

 

Scarica la locandina (formato pdf)

Per informazioni e organizzazione di visite guidate per gruppi e scuole contattare l’Associazione “Comitato di Mura”:
email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
tel: 3406884564

1509 -  DALLA BATTAGLIA DI AGNADELLO ALL'ASSEDIO DI PADOVA

mostra a cura del Comitato Mura di Padova
in collaborazione con il Comune di Padova e il Consiglio di Quartiere 5 sud-ovest

Fornace Carotta, portico sud, via Siracusa
dal 14 al 30 maggio
- dal martedì al sabato dalle 16.30 alle 18.30

ATTENZIONE: per qualche giorno dopo la chiusura la mostra sarà ancora visibile dalle vetrine del portico

14mag2009

Il 14 maggio 1509 le truppe francesi della Lega di Cambrai, voluta dal Papa Giulio II, e che comprende Francia, Spagna, Impero e altri stati minori italiani, infliggono alla Serenissima una dolorosa sconfitta, cui segue una rotta che mette a repentaglio la stessa sopravvivenza della Repubblica. Nell’estate del 1509 i Veneziani, con l’ausilio della popolazione di Padova e dei “rusteghi” del contado, elaborano un complesso disegno difensivo per impedire la caduta della città in mano imperiale, riutilizzando il perimetro esterno delle mura carraresi per rispondere alle nuove tecniche militari di difesa imposte dalle artiglierie. Questo complesso fortificato, all’origine della costruzione della cinta bastionata di Padova, completata nei circa cinquant’anni successivi. Nella seconda metà di quel settembre 1509 ha luogo l’epico scontro al bastione della “Gatta” che vedrà le forze veneziane assediate respingere gli attacchi delle truppe dell’imperatore Massimiliano. Gli Imperiali e le altre forze della Lega di Cambrai rinunceranno così a conquistare Padova.
In occasione del cinquecentesimo anniversario della battaglia di Agnadello e dell’assedio di Padova il “Comitato Mura di Padova”  inaugura una serie di iniziative, rivolte al mondo della scuola e alla cittadinanza, per ricordare l’evento.


clicca sulla locandina qui a destra per ingrandirla >>>

Leggi qui il reportage dell'inaugurazione e vedi le foto

Per informazioni e organizzazione di visite guidate per gruppi e scuole contattare l’Associazione “Comitato Mura di Padova”:
email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
tel: 3406884564

 

18-19 aprile 2009 - Due giorni dedicati al Castello di Padova


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Si è conclusa con un successo superiore alle aspettative la due giorni dedicata al castello carrarese, voluta da Andrea Colasio, l'uomo politico padovano che più si è speso per la sua salvaguardia.

Se al convegno di sabato 18 al Palazzo della Ragione la partecipazione è stata notevole (seicento persone), alle visite guidate della domenica, organizzate dal FAI con il Comitato Mura ed SOS Castello, hanno partecipato quasi duemila persone, nonostante la giornata non proprio invitante. Senza contare le altre trecento appartenenti a varie associazioni e organizzazioni che hanno visitato il castello sabato mattina (ai nostri soci è stata riservata una visita di quasi due ore, che ha interessato anche la zona sud-ovest, esclusa dal percorso della domenica).
Non si tratta di cifre gonfiate: i gruppi di 25/30 persone che si sono avvicendati la domenica, proseguendo ben oltre l'orario di chiusura inizialmente previsto, sono stati una settantina e il conto è presto fatto.

A conferma di quanto interesse possa suscitare persino un monumento ancora sconosciuto alla maggior parte dei padovani e nel quale solo con un certo sforzo è possibile riconoscere, sotto le spoglie del carcere, il castello che è stato un tempo. Come del resto era già chiaro dopo il successo delle prime aperture "ufficiali" del 2007 (sempre a cura del FAI col nostro aiuto), ma anche di quelle un po' "spericolate" che proprio il Comitato Mura, assieme al gruppo di SOS Castello aveva organizzato a più riprese in passato, quando ancora di restauri non si parlava e anzi, il rischio era quello della privatizzazione, fortunatamente sventata proprio dall'iniziativa dell'allora onorevole Colasio, per una volta con il concorso degli altri parlamentari padovani di ogni colore politico.

Per la gran parte dei visitatori si è trattato di una vera e propria scoperta, resa ancor più affascinante proprio dal fatto che quello che a prima vista si presenta ancora come un vecchio carcere in disuso rivelava loro qua e là tracce del suo assai più nobile passato, che le guide avevano l'arduo compito di aiutare a vedere, ma spesso soltanto ad intuire. Tracce fra le quali spiccano le sale affrescate scoperte di recente, la più  importante neanche due anni fa.

Non pochi peraltro, fra i visitatori, tornavano dopo averlo già visto nel 2007: un po' perché ogni volta si può accedere a qualche spazio prima inagibile (quest'anno l'ultimo piano delle ali est e sud, con le coperture appena rifatte), ma in molti casi solo per il piacere di rivedere quel che troppo rapidamente si era potuto vedere due anni fa.
Del resto, fra qualche anno, quando a restauri conclusi il castello avrà mutato volto, chi lo ha visitato in questi giorni capirà di aver colto un'occasione irripetibile, quella di vedere un piccolo, grande gioiello nascosto nel cuore della città, proprio nel momento in cui comincia a disvelarsi.
Se, come sembra, altre giornate di apertura seguiranno nel corso dei prossimi mesi, non possiamo che raccomandare a chi non lo ha fatto di venire a vederlo, sarà un'esperienza affascinante.

 

Le foto che seguono ripercorrono l'itinerario della visita (sala affrescata con tracce di camino carrarese a pianterreno dell'ala nord - sala del velario al primo piano nella torre est - cella 77 al primo piano dell'ala nord, con gli stemmi di Luigi d'Ungheria e un secondo velario - muro con tracce di merlatura al secondo piano dell'ala est - grandi sale e corridonio delle ex officine Rizzato, con le porte del carcere ottocentesco, al secondo piano dell'ala sud). Cliccare sulle foto per ingrandirle

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18 aprile 2009

visita guidata con l'archeologo Stefano Tuzzato - in collaborazione con la Società Archeologica Veneta

 

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Nel garage del condominio al n. 6 di Largo Europa ("Torre Medoacense"), si conserva un tratto di muro romano in grandi blocchi di pietra che corre parallelo, una ventina di metri all'interno rispetto alla cinta muraria medievale (di cui lo stesso edificio conserva all039;esterno le vestigia).

Il muro si conserva per una quindicina di metri complessivi divisi in sue tratti, uno dei quali ancora della larghezza originaria, di circa tre metri: proprio il suo spessore, e il fatto che le pareti siano entrambe verticali e non scarpate come ci si aspetterebbe nel caso di argini, ha spiegato Stefano Tuzzato, uno degli archeologi che effettuarono gli scavi nel 1990/91, ha definitivamente convinto buona parte degli studiosi che di vere mura si deve parlare e non di semplici argini, come si era sempre ritenuto in passato nel caso di analoghi ritrovamenti lungo il perimetro dell'insula all'interno della grande ansa formata dal ramo del Meduacus che attraversava Patavium (Brenta o già Bacchiglione che fosse).

Con il recente ritrovamento all'esterno del castello lungo il tronco maestro di tracce di una struttura simile, che si aggiunge a quelli in via S. Pietro, sotto all'Oviesse (ex Standa) e sotto l'università, si può ormai dare per certa la continuità delle mura romane attorno all'insula, lungo lo stesso percorso seguito poi da quelle comunali, anche se resta ancora da capire se e dove corresse il limite sud, se lungo l'attuale riviera Tiso da Camposampiero, oppure più a sud, lungo l'attuale via Acquette.

L'ultima foto in basso mostra il muro al tempo degli scavi del 1990-91. Nell'immagine si vede anche una delle palificate che furono pure ritrovate, una delle quali, quella all'esterno, visibile nella foto, coeva e verosimilmente destinata a tenere all'asciutto il cantiere durante la costruzione del muro e una all'interno, più antica: probabilmente l'argine di epoca preromana.

 

Cliccare sulle foto per ingrandirle

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Alla Redazione de Il Gazzettino

In riferimento al comunicato apparso sul vostro giornale il 5 gennaio scorso sulla proposta di costituzione dell’Opera delle Mura, desideriamo far presente, pur senza intenzioni polemiche, che la nostra Associazione non ha aderito e non ha firmato la proposta formulata dagli Amissi del Piovego di costituire una struttura, analoga a quella di Lucca, che controlli e gestisca il sistema fortificato cittadino.

articolo GazzettinoL’attualità e l'urgenza di conseguire un risultato efficace e stabile per la salvaguardia, la manutenzione e una fruizione di un monumento così significativo come le mura (comunali, carraresi e veneziane) è sotto gli occhi di tutti ed è stata più volte segnalata, ma riteniamo che l'esempio di Lucca, di per sé sicuramente apprezzabile e del quale abbiamo discusso, fra noi e con le altre associazioni interessate al tema, sia legato a una situazione, una storia e una cultura specifiche, non riproducibili in modo automatico. Basti ricordare che a Padova è ancora da chiarire a fondo la situazione patrimoniale delle varie strutture che formano il sistema mura nel suo complesso (cortine murarie, ma anche fosse, terrapieni, edifici notevoli, ecc.) condizione preliminare per poter anche solo identificare un oggetto dai confini così indeterminati.
Riteniamo che Padova debba trovare soluzioni specifiche, volte prioritariamente alla manutenzione e alla salvaguardia, in secondo luogo al restauro filologico, non certo creativo, e infine alla fruizione pubblica, ma attraverso una diversa organizzazione e utilizzazione di strutture operative e personale già esistenti all'interno dell'Amministrazione comunale, evitando dunque la creazione di ulteriori enti, con relativo corollario di personale, apparato burocratico e relativi costi, che rischierebbe fatalmente di costituire un ulteriore centro di potere che andrebbe ad aggiungersi a quelli istituzionali.
Tutto ciò ovviamente con la collaborazione delle associazioni interessate, ma senza che queste si sostituiscano all'Amministrazione pubblica.

Associazione "Comitato Mura di Padova" - 11 gennaio 2007


(cliccare qui oppure sul ritaglio per ingrandirlo)

Comunicato Stampa - 16 gennaio 2007

In risposta a Franzin

Il Comitato Mura non ha un particolare amore per la polemica, in special modo quando è sterile o interessata. Anche la scorsa settimana, nello smentire di aver firmato la richiesta d’istituzione dell'Opera delle Mura, abbiamo sottolineato che non avevamo intenzione di polemizzare, cioè di cavillare sulle ragioni per cui qualcuno poteva aver usato la nostra firma senza autorizzazione.
Ora però Elio Franzin ci costringe ad abbandonare la nostra abituale riservatezza e a sostenere con forza che non si possono falsificare i fatti per colpire immaginari avversari o supposti concorrenti, quale che ne sia il fine, per quanto nobile.
Elio Franzin può liberamente valutare l'operato del Comitato Mura come peggio crede, può accusarlo di non avere uno stile barricadiero da sangue e arena, di non metter mano con picco e badile nei luoghi monumentali della città e, magari, di non saper coinvolgere la cittadinanza con sparate mediatiche per lo più fuorvianti o di essere inefficaci nella nostra azione verso un’Amministrazione che per lui sarebbe sempre da sollecitare o contestare con proteste o prese di posizione inoppugnabili, ma raramente con dati fondati o proposte fattive. Può anche dissentire sulla necessità di chiarire gli aspetti proprietari del sistema mura da parte dell’Amministrazione comunale. Tutte le opinioni sono degne di rispetto, ma quello che Franzin non può proprio fare è manipolare i documenti, al fine di screditare qualcuno (questa volta il Comitato Mura), riportando virgolettato un passaggio di un testo estrapolato in modo capzioso dal suo contesto, ribaltandone il significato.
Chi usa la falsificazione per sostenere le proprie idee nella tenzone politica, fosse pure la battaglia più giusta, squalifica il suo operato e danneggia la sua stessa causa, screditando anche i propri alleati.
Il Comitato Mura non può che ribadire che non ha mai approvato il progetto per il torrione Santa Giustina (e tanto meno la sua realizzazione). È vero che nella nostra relazione del luglio 2002 abbiamo condiviso “l’analisi e il conseguente progetto di conservazione” come metodologia che allora ci era stata proposta per la parte esistente, ma abbiamo anche specificato di seguito “che l’analisi dello stato attuale degli spazi ipogei non sia sufficiente a giustificare le parti di nuova costruzione. Oltre al fatto che non è culturalmente ammissibile operare aperture arbitrarie che modificano il significato del manufatto, se poi fosse confermata l’autonomia delle due casematte, non risulterebbe corretto collegare due unità nate distinte. Ci riserviamo di esprimere ulteriori giudizi dopo un sopralluogo e i necessari approfondimenti su quanto prodotto”.
Nei due anni successivi, invece, l’Amministrazione comunale non ha ritenuto di avvalersi della nostra consulenza. Solo a parole ha sostenuto che “il recupero prevede un intervento rigoroso di restauro conservativo (sic!) delle parti più antiche” come si legge a pagina 67 della pubblicazione di fine mandato La città che migliora.
La nostra contrarietà al progetto che si andava poi realizzando è stata confermata in più incontri da noi richiesti con l’Amministrazione, i progettisti e la Soprintendenza ai Beni architettonici e ambientali.
Per quanto attiene l’istituzione di una struttura finalizzata alla conservazione e alla gestione delle Mura di Padova non possiamo che essere d’accordo in via di principio, ma per quanto riguarda l’Opera delle Mura di Lucca, citata come unico rimedio, ricordiamo solo che è stata istituita nel 1999 principalmente col compito di concedere in uso gli spazi e gli immobili e di provvedere alla normale manutenzione, giacché ha ereditato un patrimonio monumentale in condizioni non comparabili con quelle padovane.

Associazione Comitato Mura di Padova


(cliccare qui oppure sul ritaglio sotto per ingrandirlo)

articolo Gazzettino

Comunicato Stampa - 12 maggio 2007

In risposta alla lettera di Giustina Destro sul Gazzettino del 10 maggio 2007

articolo Gazzettino

Francamente, non ne possiamo più!
Non era sufficiente Franzin a tirare in mezzo ad ogni occasione il Comitato Mura come corresponsabile, secondo lui, dello “scempio” del torrione di S. Giustina? Ora ci si mette anche colei che è stata, di fatto, la maggior responsabile politica del dispendioso intervento.
Gentile Signora Destro, nell’articolo dell’altro giorno Lei ripete il ritornello franziniano della “condivisione” della nostra associazione nelle scelte effettuate per quel bastione, arruolandoci fra coloro che le avrebbero approvate.
La verità è un’altra, facilmente documentabile: è stata proprio la Sua Amministrazione a disattendere la convenzione di collaborazione, attivata dalla precedente Giunta, ignorandoci per tutto il corso del suo mandato, proponendo anche interventi - che si commentano da soli - come il parcheggio sotterraneo nella fossa di porta Pontecorvo.
Del resto, ci chiama "Comitato per le Mura", il che dimostra quanto bene ci conosca...
Lo ripetiamo ancora una volta (ma servirà?), la nostra "condivisione", della quale veniamo continuamente accusati da Franzin, si riferiva a quanto c’è stato detto e mostrato (mostrato assai poco) dall’Amministrazione comunale nel febbraio del 2002. Nel successivo luglio l’associazione ha ritenuto che “l’analisi dello stato attuale degli spazi ipogei – come appare dalle tavole del progetto definitivo – non sia sufficiente a giustificare le parti di nuova costruzione. Oltre al fatto che non è culturalmente ammissibile operare aperture arbitrarie che modificano il significato del manufatto, se poi venisse confermata l’autonomia delle due casematte, non risulterebbe corretto collegare due unità nate distinte”.
La nostra supposta "condivisione" era rivolta al progetto d’analisi (rilievo scientifico, indagine storica, saggi archeologici, ecc.) come c’era stato presentato, in vista di un “intervento rigoroso di restauro conservativo”, com’è riportato nel Suo bilancio di fine mandato “La città che migliora” a p. 67.
Potevamo prevedere che il restauro sarebbe stato poi attuato ben diversamente, cioè ricostruendo interamente il paramento esterno su oltre metà del suo sviluppo? NO, non potevamo. Avremmo "condiviso" il progetto se avessimo saputo come sarebbe stato poi realizzato? Ovviamente NO. Siamo stati ingenui nel credere a quanto ci veniva detto e mostrato? Può darsi. Ma all'epoca ci aspettavamo di essere riconvocati dopo le indagini preliminari, per esprimere un nostro parere sul progetto esecutivo.
Invece nulla, silenzio assoluto, anche dopo ripetute richieste d’informazioni.
Altri avrebbero forse sfondato porte e abbattuto cancelli per imporre la propria presenza. Noi siamo stati educati ad un diverso rapporto con le persone e le istituzioni e non è nostra consuetudine compilare pagelle. Se è questa è una colpa, bene, ci confessiamo colpevoli.
Visto poi il risultato, abbiamo fatto conoscere la nostra opinione in più occasioni pubbliche, che in questo caso non differisce da quella di altre associazioni: disastroso. Differiamo, è vero, nella proposta su cosa fare ora: conoscendo la limitatezza delle risorse a disposizione, oggi e nel prevedibile futuro, confermiamo quanto abbiamo già detto, cioè che ci sono decine d’interventi assai più urgenti, di pura manutenzione e salvaguardia, su bastioni e tratti di mura che rischiano di andare perduti per sempre se non s’interviene al più presto, rispetto al ripristino del S. Giustina (che di certo non corre ora pericoli di degrado...!) Anche perché, sia chiaro una volta per tutte, è un'illusione quella di poter ripristinare uno stato di fatto precedente che ormai è compromesso per sempre: si tratterà comunque di una ricostruzione, più o meno fedele all'originale, ma pur sempre ricostruzione. Si obietterà che in tal modo si avalla lo stato di fatto, che se non s’interviene subito il bastione rischia di rimanere così per sempre. Ne siamo consapevoli, ma francamente preferiamo correre il rischio e rimandare l'intervento a dopo che saranno stati compiuti almeno quelli più urgenti e indifferibili. Se poi il momento giusto non arriverà mai, ebbene, piuttosto che perdere altre parti della cinta muraria, preferiamo tenerci quel bastione com'è, a memoria futura di una scelta infelice compiuta dalla città: perché i suoi amministratori, la città, se li sceglie.

Associazione Comitato Mura di Padova

(cliccare qui oppure sul ritaglio per ingrandirlo)

Comunicato Stampa - 20 ottobre 2006

Sul restauro del Torrione di Santa Giustina

In riferimento alle recenti polemiche nate intorno al giustamente contestato, pesante intervento sul Torrione Santa Giustina, nell’interesse della completezza e correttezza dell’informazione, l’Associazione Comitato Mura di Padova intende ribadire che il progetto dell’ottobre 2001, ora in via d’ultimazione, è stato ripetutamente criticato dalla nostra associazione presso le sedi competenti, nello svolgimento dei propri compiti d’istituto, convenzionati con l’ente pubblico.
Nel febbraio 2002 sono state richieste informazioni e documentazione all’Amministrazione comunale e, nel successivo luglio, l’associazione ha ritenuto che “l’analisi dello stato attuale degli spazi ipogei – come appare dalle tavole del progetto definitivo – non sia sufficiente a giustificare le parti di nuova costruzione. Oltre al fatto che non è culturalmente ammissibile operare aperture arbitrarie che modificano il significato del manufatto, se poi venisse confermata l’autonomia delle due casematte, non risulterebbe corretto collegare due unità nate distinte. Stupisce, tuttavia, che di fronte a venti bastioni e undici chilometri di cortina muraria cinquecentesca, in una situazione generale di degrado e talora di crollo, ove l’unico intervento pilota di analisi e restauro del baluardo S. Croce è stato iniziato ma non concluso, permanga un atteggiamento volto al singolo episodio in luogo di un piano complessivo e metodologicamente condivisibile, da graduare nel tempo, che affronti prima la conservazione, individuando le precedenze, poi il restauro e solo dopo, sulla base delle esperienze accumulate, gli eventuali interventi che comportino l’aggiunta di nuove opere reversibili. La prima finalità, comunque, nel campo del riutilizzo non può che essere la lettura e la comprensione del monumento.”
Già allora il Comitato Mura si riservava di "esprimere ulteriori giudizi dopo un sopralluogo e i necessari approfondimenti su quanto prodotto” che, tuttavia, la passata amministrazione non ha reso possibili.
Mentre nel sopralluogo convocato il 9 febbraio 2005 dalla nuova amministrazione l’associazione ha manifestato il suo profondo dissenso sulla metodologia d’intervento ricostruttivo dell’incamiciatura esterna, nei due successivi del 2006, a lavori praticamente conclusi, non si è potuto che ribadire quanto già segnalato in precedenza, stigmatizzando anche l’impossibilità di traguardare verso l’esterno dalla sommità del torrione, specifica caratteristica di ogni struttura difensiva, a causa dell’altezza del parapetto in terra armata di discutibile invenzione.
A tutt’oggi non è ancora chiarita l’originale posizione dell’accesso alla casamatta meridionale.

Ricordiamo che il torrione di Santa Giustina appartiene alla prima fase costruttiva del fronte bastionato di Padova, impostato dal capitano generale dell’esercito veneto Bartolomeo d’Alviano nella seconda decade del Cinquecento. Ha pianta circolare, con un diametro di quasi 57 metri. La base cilindrica è scarpata, col piede più largo della sommità, fino al cordone lapideo alto un piede, oltre il quale il muro continua verticale col parapetto, che poi gira all’interno. L’incamiciatura è in mattoni, ma la struttura interna è a sacco, cioè con un riempimento eterogeneo di pietrame legato con la calce.
Il torrione è posto sul vertice di un saliente tra due tratti murari rettilinei, formanti un angolo di 140°. La cortina muraria sud-occidentale, verso Santa Croce, si conserva insieme col terrapieno interno e i contrafforti triangolari, a differenza di quella opposta, verso Pontecorvo, che è invece rasa al suolo. La fossa esterna verso sud è ancora percepibile, nonostante la presenza del campo di pattinaggio, mentre quella verso nord è occupata da edifici, come l’area del terrapieno lungo via Michele Sanmicheli.

Associazione "Comitato Mura di Padova"

Leggi anche:

Lettera al Gazzettino - 11-1-2007

Comunicato Stampa - 16-1-2007 - In risposta a Franzin

Comunicato Stampa - 12-5-2007 - In risposta alla lettera di Giustina Destro sul Gazzettino del 5 gennaio 2007

Una nuova occasione per parlare del castello e visitarlo, sempre per iniziativa del FAI, con la nostra collaborazione per le visite della domenica. Il programma è suscettibile di variazioni per cui vi raccomandiamo di verificare le informazioni sulla stampa.

- sabato 18 aprile 2009 - Convegno sullo “Stato dei lavori del Castello Carrarese”

ore 17.30, Palazzo della Ragione

Scarica il pieghevole con gli interventi previsti (formato pdf)

- domenica 19 aprile 2009 - Apertura con visite guidate del Castello Carrarese

ore 10.00, ingresso da Piazza Castello (ingresso a gruppi ogni 20 minuti, ultime prenotazioni ore 16.00)

Leggi il resoconto delle due giornate

VISITE GUIDATE in collaborazione con la Società Archelogica Veneta

Un primo ciclo di quattro visite organizzate in collaborazione con la Società Archeologica Veneta, fra mura romane, medievali e rinascimentali. Altre ne seguiranno in autunno.

- sabato 21 marzo 2009 - La Cittadella Vecchia e la Saracinesca
appuntamento ore 14.30, Piazza Accademia Delia, presso il ponte di accesso alla Specola.

la prima vista è incentrata sull’assetto della zona della cittadella vecchia, del soccorso e della catena in epoca carrarese e sulle modifiche cinquecentesche. E’ previsto l’accesso all’interno del bastione della saracinesca, oggi proprietà privata.

- sabato 28 marzo 2009 - Il torrione Alicorno e la chiavica del canale Alicorno
appuntamento ore 14.30 al torrione della Ghirlanda, Via S. Pio X

Oltre ai bastioni della Ghirlanda e dell’Alicorno (in terno ed esterno), è previsto l’accesso alla chiavica del canale Alicorno.

- sabato 18 aprile 2009 - Il muro romano di Largo Europa
appuntamento ore 15.00, largo Europa, davanti al civico 6

Si scenderà nei sotterranei dell’edificio per visitare il tratto meglio conservato delle supposte mura romane con la guida dell’archeologo Stefano Tuzzato, che ha eseguito anni fa gli scavi.
(leggi il resoconto e vedi le foto)

- sabato 23 maggio 2009 - I torrioni Castelnuovo e Buovo
appuntamento ore 14.30, Via S. Massimo 137 (ingresso al torrione Buovo)

L’ultima visita permetterà ai soci di verificare la situazione dei restauri conclusi in autunno, dopo le recenti polemiche sulla stampa.

 

Le visite sono aperte ai soci di entrambe le associazioni.

BENVENUTI NEL SITO DEL COMITATO MURA DI PADOVA

 

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Con oltre 11 km di sviluppo, diciannove bastioni e sei porte superstiti delle otto originarie, le mura rinascimentali di Padova costituiscono, quanto a dimensioni, il più grande monumento della città. Se si aggiungono i tratti superstiti  delle mura comunali, con le due porte rimaste, i pochi lacerti delle mura carraresi e il castello, si comprende come nell'insieme esse costituiscano un patrimonio di storia, cultura e arte di enorme valore.

Eppure mura e castello sono oggi fra i monumenti più trascurati e meno conosciuti dagli stessi padovani.

Il Comitato Mura, associazione che da più di trent'anni si batte per la salvaguardia delle mura di Padova, si propone di riparare a questa mancanza di attenzione e conoscenza, fornendo in questo sito ogni possibile informazione e documento sulle strutture difensive della città succedutesi nel corso dei secoli.


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Controllate qui gli ultimi aggiornamenti del sito
cosa c'è di nuovo?

Ci scusiamo se ancora molte voci del menu di sinistra non sono attive, il loro completamento richiede tempo e confidiamo nella vostra pazienza!
Onde evitare ai visitatori inutili perdite di tempo, ora le voci inattive sono in nero, mentre tutte quelle in rosso rimandano a contenuti.


Cosa troverete
(quando il sito sarà completato)

- notizie di carattere generale sulle caratteristiche delle strutture difensive nel corso dei secoli
- una descrizione dettagliata delle cinte murarie come ci sono pervenute
- documenti, immagini e filmati
- notizie su restauri conclusi, in corso e in progetto
- notizie e informazioni sulle attività organizzate dall'associazione (visite guidate, conferenze etc)

Come muoversi nel sito

- la barra dei menu in alto dà accesso alle pagine che riguardano vita e attività del Comitato Mura
- l'indice a sinistra dà accesso alle sezioni che riguardano storia e descrizione delle mura
- l'indice a destra ospita notizie, comunicati e informazioni sulle attività in corso

Con oltre 11 km di sviluppo, diciannove bastioni e sei porte, delle otto originarie, le mura rinascimentali di Padova costituiscono, per dimensioni, il più grande monumento della città. Con i tratti superstiti delle mura comunali e carraresi, le relative porte e il castello, nell'insieme esse costituiscono un patrimonio di storia, cultura e arte di enorme valore. Eppure sono ancor oggi fra i monumenti più trascurati e meno conosciuti dagli stessi padovani.

Il Comitato Mura, che da più di trent'anni si batte per la loro salvaguardia, si propone di riparare a questa mancanza di attenzione e conoscenza, fornendo in questo sito informazioni e documenti sulle strutture difensive della città succedutesi nel corso dei secoli.

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di Padova?
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Comune di Padova - Assessorato alla Cultura

IncontraPadova 2010 - Estate Carrarese


Ciclo di conferenze a cura del Comitato Mura di Padova
Sala degli Anziani, mercoledì ore 17,30, ingresso libero

Con 11 km di sviluppo, diciannove bastioni e sei porte superstiti, le mura rinascimentali di Padova sono, per dimensioni, il più grande monumento della città. Con i resti delle mura comunali e carraresi, le porte e il castello, costituiscono un patrimonio di storia, cultura e arte di enorme valore. Eppure sono ancor oggi fra i monumenti più trascurati e meno noti agli stessi padovani.

Il Comitato Mura, che da più di trent'anni si batte per la loro salvaguardia, ripara a questa mancanza di attenzione e conoscenza, fornendo in questo sito informazioni e documenti sulle strutture difensive della città succedutesi nel corso dei secoli.

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< Le mura rinascimentali

NOVITÀ: Le mura comunali >


Comune di Padova - Assessorato alla Cultura

17 ottobre - 14 novembre 2012

Urbs ipsa moenia



Il fronte bastionato di Padova:

ricerche, nuove acquisizioni, restauri

Ciclo di conferenze a cura del Comitato Mura di Padova
Sala degli Anziani, mercoledì ore 17, ingresso libero

scarica qui il pieghevole oppure leggi il programma e la presentazione


Con 11 km di sviluppo, diciannove bastioni e sei porte superstiti, le mura rinascimentali di Padova sono, per dimensioni, il più grande monumento della città. Con i resti delle mura comunali e carraresi, le porte e il castello, costituiscono un patrimonio di storia, cultura e arte di enorme valore. Eppure sono ancor oggi fra i monumenti più trascurati e meno noti agli stessi padovani.

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FAIMARATHON

IL 21 OTTOBRE L’UNICA MARATONA CHE SI CORRE CON GLI OCCHI


Le mura di Padova fra età comunale, epoca carrarese e Rinascimento

Dal Castello carrarese, un percorso di 8 km, lungo le mura rinascimentali, carraresi e comunali

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Comune di Padova - Assessorato alla Cultura

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Urbs ipsa moenia



Il fronte bastionato di Padova:

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Con 11 km di sviluppo, diciannove bastioni e sei porte superstiti, le mura rinascimentali di Padova sono, per dimensioni, il più grande monumento della città. Con i resti delle mura comunali e carraresi, le porte e il castello, costituiscono un patrimonio di storia, cultura e arte di enorme valore. Eppure sono ancor oggi fra i monumenti più trascurati e meno noti agli stessi padovani.

Il Comitato Mura, che da più di trent'anni si batte per la loro salvaguardia, ripara a questa mancanza di attenzione e conoscenza, fornendo in questo sito informazioni e documenti sulle strutture difensive della città succedutesi nel corso dei secoli.

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L'11 novembre
al bastione della Gatta



Lettera al sindaco, primi riscontri (> leggi qui)

 


Con 11 km di sviluppo, diciannove bastioni e sei porte superstiti, le mura rinascimentali di Padova sono, per dimensioni, il più grande monumento della città. Un patrimonio di storia, cultura e arte di enorme valore. Ma anche uno dei monumenti più trascurati e meno noti agli stessi padovani.

Ora una mostra, ospitata ai Musei Civici agli Eremitani e promossa dal Comune di Padova - Assessorato alla Cultura, Settore Musei e Biblioteche, e dal Comitato Mura di Padova, con il contributo di Fondazione Cariparo e il sostegno di RWS e Carraro, riporta le mura al centro del dibattito culturale sul futuro della città, narrandone Cinquecento anni di storia. Con un titolo che, grazie a un accento, si trasforma un un'affermazione fortemente identitaria.

A partire dal 15 aprile è prevista una serie di incontri con gli autori dei saggi in catalogo, un programma di visite guidate alla mostra e alle mura (a piedi, in bicicletta, in barca o con il Segway), attività didattiche per bambini e famiglie e un ricco calendario di film, spettacoli e altri eventi legati alla mostra. Scarica il programma generale.


fino al 20 luglio - ULTIMI GIORNI!

Visite Conferenze
Film spettacoli

Attività didattiche
Programma gen.


Il catalogo


La guida breve


Musei Civici agli Eremitani, 28 marzo - 20 luglio 2014

orario 9 -19, chiuso i lunedì non festivi

 

PRESENTAZIONE DELLA MOSTRA - GALLERIA FOTOGRAFICA


Con 11 km di sviluppo, diciannove bastioni e sei porte superstiti, le mura rinascimentali di Padova sono, per dimensioni, il più grande monumento della città. Con i resti delle mura comunali e carraresi, le porte e il castello, costituiscono un patrimonio di storia, cultura e arte di enorme valore. Eppure sono ancor oggi fra i monumenti più trascurati e meno noti agli stessi padovani.

Il Comitato Mura, che da più di trent'anni si batte per la loro salvaguardia, ripara a questa mancanza di attenzione e conoscenza, fornendo in questo sito informazioni e documenti sulle strutture difensive della città succedutesi nel corso dei secoli.

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Comune di Padova - Assessorato Cultura e Turismo - Comitato Mura di Padova

15 ottobre - 26 novembre 2014 -  Urbs Ipsa Moenia


I "guasti" delle mura

La spianata di Padova dall'assedio del 1509 alla saturazione
novecentesca. Distruzione, ricostruzione, futura risorsa per la città

Ciclo di conferenze a cura del Comitato Mura di Padova
Sala degli Anziani, Palazzo Moroni, mercoledì ore 17.30, ingresso libero

scarica qui il pieghevole oppure leggi il programma e la presentazione



Comunicato Stampa - 19 marzo 2009

 

IMG_1680_15mar09_tSollecitati dai ripetuti allarmi lanciati a proposito dei restauri al Castelnuovo dagli Amissi del Piovego, riteniamo utile tornare sull’argomento.

Cominciamo con gli inconvenienti che anche noi abbiamo constatato: in molti punti le nuove stilature superficiali dei giunti di allettamento (effettuate con malta a base di calce) si stanno staccando e qualche mattone appare già isolato dalla massa muraria retrostante. Sono alterazioni che non devono essere sottovalutate, ma analizzate, per capire se siano state causate semplicemente dalle inusuali condizioni atmosferiche di questo inverno, oppure da una errata composizione delle malte, o da altro ancora, in modo da poter correggere i danni e prevenirli negli interventi futuri. Senza stravolgere il criterio di un restauro rispettoso dell'esistente che è stato adottato e che abbiamo largamente condiviso. Analisi e test a quanto ci è stato detto saranno effettuati a breve e i relativi interventi dovrebbero seguire già in primavera.

Sono poi ancora presenti le infiltrazioni di acqua piovana dalla porzione settentrionale non ancora impermeabilizzata del terrapieno sul torrione Buovo, come segnalato già al compimento dei lavori di restauro. Nell'ingresso ai vani interrati e sulle pareti del locale a ovest della galleria inferiore è pertanto ancora abbondante lo stillicidio delle acque.

Più complesso appare il problema dell'allagamento della galleria che collega il torrione Buovo col Castelnuovo, la cui volta risulta però sostanzialmente asciutta, segno che non ne è responsabile la pioggia, o almeno non in misura determinante: a parte quella che percola nel bastione Buovo e quella che ovviamente può liberamente entrare dalla scaletta a metà della galleria in caso di forte pioggia, la maggior parte dell'acqua viene probabilmente con infiltrazioni dal basso, non dall'alto. Si potrà ovviamente indagare sulla provenienza di quell'acqua: una possibilità concreta è che siano il livello dell'acqua di falda e del vicino canale Piovego, oggi più alto che in origine, a determinare il travaso nella galleria.

È singolare che questa possibilità non sia mai stata indicata dagli Amissi. Ma, se fosse verificata la dipendenza dal Piovego, si confermerebbe che è stata una scelta improvvida (oltreché illegale, perché non autorizzata) quella, da loro promossa e poi da mani non troppo ignote realizzata, di aprire la cavana di San Prosdocimo nei pressi della porta d'acqua (chiuse entrambe, secondo il parere concorde degli studiosi, forse già in fase o poco dopo la loro realizzazione), facilitando così ulteriormente il travaso delle acque. Che peraltro doveva essere stato previsto fin dalla costruzione del complesso, visto che sulle pareti della galleria si notano delle scanalature, sicuramente presenti ab origine, che paiono proprio alloggiamenti per paratoie. Nel qual caso, che scandalo ci sarebbe se la galleria si allagasse oggi come allora?

Nelle loro denunce gli Amissi non fanno invece alcun cenno ad altri danneggiamenti che il complesso ha subito nel corso degli ultimi mesi (comunque in data posteriore al 7 dicembre 2008), che pure sono ben visibili, ma che evidentemente non li allarmano, come invece hanno allarmato noi, e non poco, quando li abbiamo scoperti.

Segnaliamo i più evidenti. Nel muretto che chiude (ormai chiudeva...) la galleria è stata aperta da mano ignota una breccia, come si vede nelle foto "prima e dopo", che favorisce evidentemente il flusso dell'acqua dal trabocchetto (nel quale è normale ci sia) verso l'interno della galleria, da cui pensavamo la si volesse tener fuori! E ancora, la serratura del cancello che chiude l'accesso a metà circa della galleria è stata divelta, rendendola accessibile a chiunque abbia modo di entrare nell'area, così come è stata divelta quella del cancelletto che si apre nella grata che chiude all'interno del bastione il vano della porta d'acqua. Ignote braccia hanno anche ampliato lo scavo dalla parte interna della cavana, proseguendo evidentemente il lavoro (non autorizzato) della scorsa estate... Ed è iniziato, sempre per opera di ignoti e senza alcuna autorizzazione, l'abbattimento dei muri paraschegge costruiti alla fine della galleria già nella prima guerra mondiale, quando fu destinata a rifugio antiaereo, abbattimento più volte richiesto, vedi caso, dagli Amissi e al quale, è il caso di ribadirlo, noi rimaniamo contrari: è legittimo proporne l'eliminazione, se ne può certamente discutere nelle sedi appropriate, ma solo la Soprintendenza può autorizzare una simile operazione. Non è ammissibile che si agisca di propria iniziativa. Ed è anche un reato.

Archeologi e restauratori fai-da-te sono dunque in continua attività, senza che gli Amissi, di solito così attenti, e che hanno lì accanto la loro sede, sentano il dovere di denunciarlo pubblicamente. Non sta a noi ricercarne le ragioni: siano i cittadini, e le altre associazioni che hanno a cuore la reale salvaguardia del patrimonio storico, a trarre le proprie conclusioni.

NOTA: leggete anche l'aggiornamento di maggio 2009, con nuove foto


(cliccare sulle foto per ingrandirle)

IMG_1060s_7dic08_t IMG_1680_15mar09_t IMG_1730_15mar09_t

Il muretto di separazione tra galleria e trabocchetto (integro nella foto a sinistra, del 7 dicembre 2008, e intaccato nelle successive del 15 marzo 2009)

 

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A sinistra i muretti paraschegge parzialmente demoliti senza autorizzazione. A destra gli alloggiamenti per le paratoie. Foto del 15 marzo 2009

 

IMG_1057_7dic08_t IMG_1676_15mar09_t IMG_1675_15mar09_t

A sinistra lo stato dello scavo interno della cavana il 7 dicembre 2008. Nelle immagini seguenti, del 15 marzo 2009, gli evidenti segni dell'ampiamento dello scavo

 


Comunicato Stampa - 27 marzo 2009

 

IMG_1903_tA proposito del crollo di ieri all'Alicorno, qualche considerazione per ricollocare il fatto nella giusta prospettiva, correggendo le molte inesattezze e qualche sciocchezza apparse a caldo sui giornali.

- è innanzitutto evidente, (lo chiediamo da trent'anni: speriamo che l'allarme di oggi operi il miracolo), che va rivisto alla radice il modo di operare sulle mura cittadine: ogni tentativo di considerarle come un unico grande monumento e di progettarne restauro, riuso e manutenzione in modo organico è in passato naufragato, con amministrazioni di ogni colore: fanno dunque sorridere le polemiche che contrappongono l'attività di giunte passate, o i propositi di giunte future, all'operato di quella attuale.

- con la situazione finanziaria di oggi, le promesse devono essere accompagnate da conti economici precisi, altrimenti sono parole prive di senso.

- il Quartiere Centro, che ora afferma di avere tanto a cuore le mura, se ne è finora disinteressato (a differenza dei quartieri esterni), proponendo anzi veri e propri sfregi, come un parcheggio al bastione S. Prosdocimo.

- Il crollo all'Alicorno è dovuto a un concorso di cause (da indagare): le precipitazioni dei mesi scorsi, seguite da gelate e poi dal rapido rialzo della temperatura, ne sono state forse la causa scatenante.

- gli ultimi due metri in alto della muraglia sono opera relativamente recente: il crollo ha rivelato trattarsi di un paramento di mattoni di recupero, rinforzato all'interno da una gettata di cemento di una cinquantina di cm di spessore, purtroppo non armato e non agganciato ai contrafforti antichi (rivelati dal crollo).

- forse anche porzioni del muro sottostante sono di ricostruzione, seppure più antica. Speriamo possa essere recuperata la pietra che segnava l'asse capitale del torrione, incastonata nella parte di muro crollata.

- purtroppo non è mai stata effettuata una lettura stratigrafica del paramento murario, che però denuncia in modo evidente modifiche, ripensamenti e aggiustamenti la cui cronologia è arduo stabilire: come per altri elementi della cortina veneziana, neanche qui i lavori furono mai completati, con possibili conseguenze sulla tenuta della struttura.

- d'altra parte anche questo bastione potrebbe essere stato interessato dalle opere di demolizione attuate dalle truppe napoleoniche in ripiegamento.

- è una grossa sciocchezza che questo sia "l'unico bastione che non ha mai subito attacchi nemici dai tempi della Serenissima", come si è letto: nessuno dei bastioni ne ha mai subiti, essendo stati costruiti tutti e 19 (non cinque, come pure abbiamo letto) dopo la fine dell'assedio da parte della Lega di Cambrai, ultimo episodio bellico ad aver coinvolto le mura, mine francesi e bombardamenti nelle guerre mondiali a parte.

- I restauri del 2003 hanno riguardato soltanto gli spazi interni e non il paramento esterno (e questa è la colpa dell'ammonistrazione comunale, gli ultimi lavori che riguardano il muro sono di molto precedenti.

- nessuno, a quanto ci consta, aveva mai avuto l'impressione che questo bastione in particolare fosse in pericolo, neppure fra coloro che oggi gridano allo scandalo.

 

(cliccare sulle foto per ingrandirle)

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La porzione crollata del bastione Alicorno (immagini del giorno successivo il cedimento)

 

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Questa pietra, sicuramente di riuso, forse un antico cippo gromatico, era incastonata nel paramento murario del torrione a indicarne l'asse capitale. Il Comitato Mura, nel sopralluogo di venerdì mattina, ha subito segnalato l'urgenza di ritrovarla fra le macerie, cosa che per fortuna è avvenuta, grazie al geom. Marco Forese, del Settore Edilizia Monumentale.

Nella foto a sinistra la pietra ritrovata dopo il crollo; a destra, in una foto recente, la pietra nella sua collocazione

 

Comunicato stampa 22 novembre 2008

Avanti così - solo... meglio di così!

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Ebbene sì, siamo soddisfatti del lavoro di ripulitura, consolidamento e messa in sicurezza del torrione Buovo e del tratto di muro fino al Castelnuovo: soprattutto perché si è trattato di una seria opera di conservazione, per fortuna non di "restauro" (che, lo ricordiamo, è sinonimo di ricostruzione), come è invece avvenuto in un recente e deprecato caso. Si è addirittura deciso di conservare le impronte dei mattoni che pavimentavano il camminamento, anziché rifarlo con mattoni nuovi.

Soddisfatti perché sono state condotte preventivamente opportune indagini archeologiche che hanno permesso di rispondere ad alcune domande circa la consistenza originaria delle strutture e la situazione precedente alla costruzione delle mura.

Soddisfatti perché si sono rispettate alcune importanti "aggiunte" (il muro di coronamento, eretto in epoca austriaca per mantenere la continuità della cinta daziaria, e i muri paraschegge che testimoniano l'uso delle mura nelle due guerre mondiali: manufatti che possono apparire fastidiosi solo a chi, legato a una visione romantica, vorrebbe rivedere le mura cinquecentesche in tutto il loro irrecuperabile splendore, ma che invece fanno ormai parte della loro storia.

Soddisfatti perché la ditta che ha eseguito i lavori (progettati "in casa" dal settore edilizia monumentale) ha operato con scrupolo e capacità.

Soddisfatti anche perché nel corso dei lavori ci è stato dato modo di fare le nostre osservazioni e dare i nostri suggerimenti, in buona parte ascoltati.

Soddisfatti al di là delle evidenti incompletezze (che ci dicono dovute a mancanza di fondi, causata dalla lievitazione di alcuni costi), come l'abbagliante illuminazione della prima metà della galleria e la mancata illuminazione della seconda metà; la mancanza della ringhiera, imposta dalle vigenti leggi sulla sicurezza per rendere il camminamento accessibile al pubblico, ma che peraltro noi preferiremmo non venisse installata, preferendole semmai eventuali limitazioni all'accesso, e di una chiusura più "elegante" della bocca della cannoniera nord ovest. Più rilevante ancora, l'insufficiente eliminazione delle infiltrazioni d'acqua. Incompletezze sulle quali vi sarebbe necessità di insistere ma che ci è stato assicurato verranno risolte quanto prima. E, fino a prova contraria, ci dobbiamo e vogliamo credere.

Quello di cui non siamo invece pienamente soddisfatti, e che ci preme ancora una volta segnalare, sono le occasioni perdute: come quella di abbassare il livello della golena all'esterno del muro, rendendolo finalmente visibile, mettendo finalmente in luce anche la cannoniera inferiore, che rimane invece sepolta. O quella di eliminare le ultime strutture moderne che ancora impediscono la vista del muro all'interno (non ce ne vogliano gli Amissi, che devono naturalmente difendere la loro "casetta", ma essa impedisce l'organica sistemazione dell'ampio spazio corrispondente al terrapieno interno. Essi potrebbero peraltro trovare più consona sede nell'ex casa del custode).

Perché queste occasioni mancate? Perché continua a mancare, dopo decenni di discussioni e di affermazioni di principio, una visione d'insieme, che dovrebbe concretizzarsi in un progetto complessivo di conservazione delle mura, che le consideri "un" monumento e non una serie di episodi monumentali separati (questa o quella porta, questo o quel bastione...). Progetto da realizzare poi per stralci, come è ovvio, secondo le disponibilità finanziarie, ma seguendo una progettazione unitaria, con criteri, metodi e materiali omogenei. Si procede invece a braccio, con progetti di volta in volta ispirati a concezioni diverse e talvolta opposte, a seconda di chi viene incaricato (vedi bastione S. Giustina), cui si aggiungono imprevisti interventi estemporanei e slegati da ogni logica che non sia quella delle opportunità o della necessità di rispondere a richieste del momento (la recente illuminazione delle porte, il roseto di S. Giustina...).

E prevedendo infine, ed è forse la cosa più importante, una seria, puntuale e costante manutenzione del complesso delle mura: un investimento certamente slegato, e anzi contrario alle contingenze politiche, ma un investimento che farebbe risparmiare alla collettività i costi ingenti di un nuovo restauro, la cui necessità - in mancanza di manutenzione - si riproporrebbe fatalmente nel breve volgere di un decennio o al massimo di due....

Grazie quindi all'amministrazione comunale, e in particolare all'Assessorato ai Lavori Pubblici e al Settore Edilizia Monumentale che hanno progettato e seguito questo intervento. Ma anche un pressante invito a fare di più e di meglio in futuro. Noi, come sempre, forniremo tutta l'assistenza che ci sarà permesso di fornire. Ma saremo anche sempre attenti a segnalare ogni passo falso.

 

(cliccare sulle foto per ingrandirle)

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