26 marzo 2010 - Pubblichiamo qui la versione completa della lettera del Comitato Mura inviata alla stampa locale in data 24 marzo.
Riguardo ai recenti interventi apparsi sulla stampa relativi alla manutenzione del fronte bastionato di Padova, il Comitato Mura tiene a sottolineare come sia evidente che la manutenzione ordinaria spetti al Comune in quanto proprietario del bene. Insieme ad una puntuale conoscenza delle condizioni di un manufatto così esteso (11 km lineari), la manutenzione programmata è l'intervento necessario.
Senza manutenzione i restauri andranno necessariamente ripetuti ogni dieci/vent'anni al massimo; una regolare cura del sistema bastionato si tradurrebbe alla fine in un risparmio di denaro pubblico.
Essa non viene però praticamente eseguita per mancanza di fondi e di una pratica consolidata generata anche dal fatto che la Regione Veneto co-finanzia solo restauri e interventi straordinari. Questo ci preme segnalare perché non è cosa nota a molti.
Per ironia della sorte, l'ultimo comunicato sulla questione (Gazzettino del 21 marzo) a firma del dott. Elio Franzin è stato accompagnato da una foto (scattata dal Comitato Mura nell'ambito dei suoi sopralluoghi) che non documenta un episodio di degrado per incuria, bensì un deliberato atto vandalico, più volte segnalato dal Comitato Mura, compiuto, ovviamente da ignoti e per ignoti fini, sotto il naso, per così dire, degli Amissi del Piovego: si tratta del taglio di un muretto che impediva l'allagamento della galleria del Castelnuovo, operazione che ha reso ancor più grave la situazione. Episodio mai segnalato né dagli Amissi né da Legambiente, che pure sulle colpe, vere o presunte, del Comune nell'allagamento sono più volte intervenuti pubblicamente.
Consiglio Direttivo
Comitato Mura di Padova
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Ecco come è stata riportata (sic!) la lettera nella stampa locale (Il Padova a sinistra e Il Gazzettino a destra) del 25 marzo: