
Il "Parco delle Mura“ è un progetto ad ampia scala che la città ha adottato e lentamente cercherà di mettere in atto nel prossimo futuro. In questa visione Padova, che per la rete fluviale e gli antichi tracciati stradali a detta di molti è il baricentro del Veneto, diventerà il fulcro motore di circuiti ciclopedonali provenienti da tutto il Nord Est, ma soprattutto da tutte le direzioni dal centro-nord europeo. Vi sarà quindi estremo bisogno che il Parco possa costituire preludio e conclusione, punto di arrivo e di partenza di questa rete: mostrare e far raggiungere, in tutto il territorio provinciale, le sue offerte migliori di qualsiasi genere che possano spaziare tra turistico-culturale, agricolo-gastronomico, naturalistico-sportivo, votivo-processionale, etc. A nessuno sfuggirà, quindi, che la "perla" di questa miriade di possibili siti, a cui il "Parco delle Mura“ sarà collegato, dovrà essere il "Parco dei Colli Euganei". Evidentemente ciascuno di noi, e soprattutto dei nostri visitatori e ospiti, penserà alla sicurezza. Non sarebbe, infatti, certamente piacevole essere caricati da una mandria di cinghiali, erta a difesa della propria nidiata, ma neppure contornati dal tiro di cacciatori o arrotati da veicoli vari che infestano ogni sentiero euganeo, o rischiare d'essere intossicati da cibi inquinati da pesticidi provenienti da zone attigue e non protette, o da altre minacce più o meno latenti provenienti da un parco geopardizzato in piccole macchie sparse su un territorio eterogeneo che fin'ora, grazie al Cielo, è ancora culturalmente e naturalmente omogeneo. Quindi per questi motivi è necessario pensare molto bene a che provvedimenti assumere per questo ecosistema fragile, delicato, complesso, ma elegantissimo, perché , queste "isole senza mar" possano essere condivise in modo intelligente, utile ed ecologicamente corretto, secondo i requisiti per entrare nel Progetto internazionale "Man & Biosphere", anche con i futuri frequentatori del "Parco delle Mura”.
Comitato Mura di Padova
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