(12 ottobre 2016) - Lo abbiamo letto sui giornali e lo abbiamo sentito dalla viva voce del sindaco Massimo Bitonci: quando l’ospedale lascerà via Giustiniani, parte dell’area sarà destinata al Parco delle Mura. Non era scontato. È vero che il recupero del tratto di mura che la percorre, con il baluardo Cornaro, è parte integrante del Piano, da noi elaborato e fatto proprio dall’Amministrazione. Ma mai fino ad ora era stato detto così esplicitamente che le mura saranno al centro del riordino di questo importante segmento del tessuto urbano. Che di certo attira appetiti di tipo diverso.
Grazie dunque al Sindaco, che per le mura mostra una sensibilità e una lungimiranza nuove rispetto al passato. La strada del trasferimento dell’ospedale sarà ancora lunga e tormentata, ma aver detto chiaro quale sarà il destino dell’area può anche aiutare tutte le forze in campo (e in guerra) a scegliere il bene della città futura e a non farsi condizionare da calcoli, economici e politici, di corto respiro.
La scelta della localizzazione più adatta per un nuovo ospedale non spetta certo a noi, ma che il sito dove si trova quello attuale, oltre che essere ormai inadatto, meriti un migliore destino, per noi è un fatto evidente.
Chi ci segue sa che siamo intervenuti spesso sull’argomento (21 agosto 2013 - 11 ottobre 2014 - 25 ottobre 2014 - 26 marzo 2015 - 24 gennaio 2016), negli ultimi anni, in particolare riguardo al baluardo Cornaro, deturpato e devastato, ma ancora recuperabile, soggetto però ancora al rischio di ulteriori sfregi, come sarebbe la più volte sollecitata realizzazione di un parcheggio nella fossa che ancora circonda il bastione, parte integrante anch’essa del sistema-mura. Fortunatamente le nostre proteste hanno trovato ascolto nella direzione dell’Azienda Ospedaliera, scongiurando fino ad ora quel rischio. Di questa disponibilità all’ascolto, segno di una consapevolezza dell’importanza del patrimonio storico che ancora si conserva nell’area, è testimonianza anche l’organizzazione periodica, da parte dell’Azienda stessa, con la collaborazione del Comitato Mura e di altre associazioni, di visite guidate, dal titolo Mens Sana in Corpore Sano, che includono il baluardo e le mura, una sconosciuta ghiacciaia, un ponte cinquecentesco sotto il quale tutti passano senza vederlo, il vicino giardino Treves e, naturalmente, l’Ospedale Giustinianeo. Presto un’apposita segnaletica permetterà a chiunque di scoprire da solo cosa si nasconde sotto i suoi piedi o davanti ai suoi occhi.
Se poi, senza attendere i tempi prevedibilmente lunghi del trasferimento delle strutture ospedaliere, si provvederà anche a un primo restauro del baluardo, magari riportando alla luce la galleria di accesso alla piazza bassa occidentale, di recente individuata, e si renderà agibile la piazza bassa orientale, in gran parte ormai inutilizzata, operazione per la quale non è necessario demolire gli edifici sovrastanti, tanto meglio. È l’obiettivo che ci siamo posti, e al quale lavoreremo, contando sulla collaborazione di tutti gli enti interessati.
Il Mattino di Padova di ieri, 11 ottobre 2016
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