"LA REGGIA RITROVATA"
Il castello carrarese e il carcere che lo nasconde
visite guidate approfondite a cura del Comitato Mura
25, 26 luglio - ore 18:00
3, 8 agosto - ore 18:00
6, 7, 10, 12 settembre - ore 17:00
durata approssimativa della visita 1h 45'
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
Le visite sono a numero chiuso. Il numero massimo di partecipanti
rispetterà le disposizioni in vigore e potrà variare di conseguenza
info e prenotazioni
telefono 340 688 4564, email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Ingresso da piazza Castello
ATTENZIONE: è OBBLIGATORIO indossare la mascherina
PER TUTTA LA DURATA DELLA VISITA
Le visite sono gratuite, ma sarà gradito un contributo libero
a sostegno dell'associazione Comitato Mura di Padova,
che per questo servizio non riceve contributi
Come ormai ogni anno, in occasione di Castello Festival 2020 il Comitato Mura di Padova mette a disposizione dei visitatori la propria approfondita conoscenza del Castello Carrarese, della sua storia, delle scoperte archeologiche, frutto di una assidua frequentazione nel corso delle varie fasi di ricerca, svolte dalla Soprintendenza, nell'arco di ormai due decenni.
Vi attendiamo per raccontarvene la storia (e le molte storie) e rivelarvene angoli nascosti e aspetti inediti, in parte esclusivi.
Un viaggio nel tempo, dentro al carcere che per due secoli ha nascosto, ma ha anche conservato "sotto pelle" vestigia importanti del trecentesco Castello carrarese. Che torna oggi alla luce in tutta la magnificenza delle sue sale affrescate e nella qualità delle soluzioni tecnologiche, all'avanguardia per l'epoca, che ne fanno, oltre, e più, che una fortezza, una autentica reggia signorile. Con l'aiuto dell'iconografia storica vi guideremo a riconoscere nelle celle e negli uffici del carcere stanze affrescate per ospiti importanti e appartati studioli, camerate per soldati e servitù, sale da ricevimento e magazzini... ma anche le celle d'isolamento in cui furono forse rinchiusi i patrioti del 1848 e i locali dove, fino a pochi decenni fa, i detenuti costruivano le biciclette Atala e il motorino Califfo...
Se non l'avete mai visto, se l'avete visitato in fretta, se volete essere aggiornati sulle ultime scoperte, che nessuno vi ha ancora raccontato, ecco l'occasione!
Gli ultimi anni di ricerche da parte della Soprintendenza hanno confermato la straordinaria importanza di questa struttura, che troppi, anche fra le persone di cultura, consideravano irrecuperabile, dunque da destinare a un qualsiasi uso, anche privato. A partire dalla scoperta, nel 2007, degli affreschi della sala di Luigi il Grande d’Ungheria, le rivelazioni si sono succedute fino a riproporre il castello come una delle più ricche e sontuose residenze signorili di fine Trecento, in "competizione interna", per così dire, con la "reggia" che i Carraresi già possedevano al centro della città. Grazie ai molti altri frammenti di decorazioni a fresco ritrovati in un gran numero di ambienti, assieme alle tracce dei famosi camini cilindrici , ma anche di impianti igienici d’avanguardia per l’epoca.
Ricerche che il Comitato Mura ha seguito passo passo, per poterne divulgare i risultati con la consueta competenza e con la passione che ci anima.
Un autentico tesoro di storia e cultura di cui la città sta riacquistando consapevolezza e il cui recupero, fra mille difficoltà, è ormai avviato.
Si raccomanda l'uso di scarpe chiuse, meglio se con suola di gomma.
Si ricorda che la visita si svolge all'interno di edifici allo stato di cantiere, si raccomanda quindi di prestare attenzione nel corso degli spostamenti e di attenersi alle indicazioni degli accompagnatori