(25 gennaio 2017) - Come annunciato dai giornali, e come da noi auspicato, è in corso l'abbattimento delle strutture ormai abbandonate del bocciodromo e del Green Tennis di via Bronzetti, nei pressi di porta Savonarola. E come avrà constatato chi ha avuto occasione di passare di là, sono letteralmente riapparse le mura, prima seminascoste, per un lungo tratto.
Certo, può far sorridere il titolo del Mattino. Bastasse così poco, il Parco delle Mura e delle Acque lo avremmo in pochi mesi... E invece è proprio così: è un passo importante nella giusta direzione. La realizzazione del Parco non è solo questione di restauro delle mura, intese come "muri". È il ripristino di quanto rimane dell'intera, complessa opera che si riassume nella definizione di "mura". Come le strade di circonvallazione (quelle che percorriamo lungo le mura, dentro e fuori, per quanto allargate e rettificate, sono ancora quelle del Cinquecento), ma soprattutto le fosse, quelle fasce di sicurezza intorno alla cinta bastionata che potevano essere allagate in caso di pericolo. E che oggi, se fossero riportate al livello originario, oltre a ricreare il giusto rapporto visuale con le mura, che per essere un'attrazione devono avere un aspetto dignitoso, potrebbero anche svolgere la cruciale funzione di bacini di accumulo delle acque in caso di piene, purtroppo non infrequenti, del nostro amato/temuto Bacchiglione.Cose che abbiamo ripetuto più volte. Constatare che finalmente qualcosa nella giusta direzione, al di là del restauro puro e semplice del muro viene fatto (e sicuramente è una decisione che va ascritta all'Amministrazione Bitonci), non piò che rallegrarci. Con la speranza che si continui così, chiunque vinca le prossime elezioni. Perché le mura appartengono a tutti i cittadini e il Parco delle Mura e delle Acque va realizzato nell'interesse di tutti i cittadini.
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