Si è chiusa il 20 luglio la mostra dedicata ai cinquecento anni delle mura di Padova dal Settore Musei e Biblioteche del Comune e dal Comitato Mura di Padova. Oltre dodicimila le persone che l'hanno visitata, in linea con l'affluenza registrata quattro anni fa per la mostra dedicata alla Padova carrarese, che aveva goduto di ben altra esposizione mediatica, come sezione della grande mostra su Guariento.
"Padova è le sue mura" ne era in certo modo il seguito: parlava delle mura, ma parlava della città e di come quelle mura l'abbiano cambiata rispetto alla Padova carrarese e abbiano mutato il corso della sua storia.
Per chi non ha potuto approfittare dell'occasione per conoscere origini, evoluzione e destini delle mura di Padova, che sono anche storia e vita presente della città, rimangono il catalogo e la guida, editi da Biblos e curati, come la mostra, da Vincenza Cinzia Donvito e Ugo Fadini (chi avesse difficoltà a trovarli, può rivolgersi alla segreteria del Comitato Mura).
Il catalogo, oltre alle schede con immagini a colori di tutti gli oggetti esposti, propone una raccolta di saggi che aggiornano gli studi fin qui pubblicati sull'argomento con nuove acquisizioni frutto delle ricerche più recenti, negli archivi e sul campo. Facendo il punto sulla situazione, che non è un punto d'arrivo, ma semmai un nuovo punto di partenza per ulteriori ricerche.
La guida ripropone invece, integrandoli e ampliandoli, i testi che accompagnavano il visitatore in mostra, e si presenta come una storia delle mura, agile e scorrevole, ma completa e scientificamente corretta. È corredata da una scelta degli oggetti in mostra e presenta, in più rispetto al catalogo, il contenuto di uno dei video che accompagnavano la mostra, in cui si mettevano a confronto immagini d'epoca con foto attuali, riprese dalla stessa angolazione, con risultati a volte sorprendenti.
Chi non l'ha vista potrà farsi un'idea della mostra anche attraverso i link alle informazioni e alle immagini pubblicate sul sito nei mesi scorsi, riuniti qui sotto.
Ci auguriamo ora che il lavoro e l'impegno profusi nella mostra confluiscano, in forma permanente, in una serie di punti informativi di un percorso di visita delle mura, ancora da costruire. Che essa costituisca cioè la base per la realizzazione di un museo delle mura costituito e contenuto dalle mura stesse, al quale stiamo lavorando.
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