(7 marzo 2016) - La Gatta del torrione di Codalunga (detto appunto "della Gatta"), monumento simbolo che ricorda la difesa di Padova durante l'assedio del 1509, ha rischiato di scomparire per uno scherzo goliardico.
Il rinvenimento del articolo che pubblichiamo qui sotto (dal Gazzettino del 10 febbraio 1951, ritrovato grazie allo spoglio certosino dei quotidiani fatto dal socio Fabio Fusar) permette di conoscere una vicenda singolare di cui si era persa la memoria: il tentato furto della statua della gatta di Codalunga.
Ci piace credere che gli autori dell'impresa avessero allora preso alla lettera i primi versi della "canzone" con cui i difensori della città provocavano le truppe di Massimiliano I d'Asburgo: "Su, su chi vol la gata vengi innanti al bastione...", ma evidentemente anche quella volta, come già 500 anni prima, la gatta padovana non si lasciò così tanto facilmente catturare.
L'azione fu sventata, con una buona dose di fortuna, quando il pezzo era già stato smontato e così la gatta fu salvata. Contrariamente alle intenzioni citate nell'articolo, in seguito il felino marmoreo, così importante per la storia di Padova, fu rimesso al suo posto e dalla sua nicchia sorveglia ancora, da cinque secoli, l'ingresso nord della città: guai a chi lo tocca!