(3 dicembre 2014) - Nella seduta del Consiglio Comunale di lunedì 1 dicembre 2014 si è discusso di due argomenti che riguardano da vicino le mura.
Per il primo, il nuovo assetto di via Portello, con l’area pedonale antistante la porta e il problema del traffico, su cui la posizione del Comitato Mura è nota, non è ancora chiaro quel che l’Amministrazione deciderà. Dopo la decisione di adottare il doppio senso di circolazione su via Ognissanti sembrerebbe ormai esclusa la necessità di riaprire il traffico davanti alla porta, da via Gradenigo a via Loredan, ma ancora non si parla di eliminare le barriere che sfregiano la facciata interna della porta, appena recuperata nella sua originaria imponenza, e che sarebbe dovuta essere il punto focale del riassetto dell’area e in questo modo viene invece relegata a sfondo senza importanza. In contraddizione, quindi, con il proposito di valorizzazione delle mura che l’amministrazione stessa afferma di voler attuare, anche mediante la realizzazione del Parco delle Mura. Deve evidentemente ancora essere messo a fuoco il concetto che il Parco deve comprendere tutte le aree che siano in qualsiasi modo in relazione con le mura: non per imbalsamarle e impedirne la fruizione, ma al contrario, perché la presenza delle mura dia loro valore aggiunto e incentivi la loro buona frequentazione.Accogliamo invece con piacere il progetto di costruzione della nuova sede del liceo Marchesi, perché entrambi gli edifici che attualmente lo ospitano hanno a che fare direttamente con le mura. La sede principale, in viale Codalunga, è un edificio recente, concordemente giudicato di scarso valore architettonico (e a suo tempo anche sopraelevato di un piano), la cui demolizione, già da noi proposta fin dallo studio del Sistema Bastionato del 1986, renderebbe visibile gran parte di un tratto di mura ottimamente conservato, permettendo di progettare anche operazioni ulteriori, come lo scavo della fossa e la conseguente rimessa in luce della cannoniera sud del torrione della Gatta, oggi interrata.
Identico discorso per quanto riguarda l’altro edificio, situato in via Pilade Bronzetti quasi di fronte al Centro Kofler: risale anch'esso al secondo dopoguera e non presenta particolari qualità architettoniche e la sua eventuale demolizione sarebbe oltremodo auspicabile. Si recupererebbe così anche in questo caso la visibilità di un importante tratto di mura, dal bastione Impossibile fino a porta Savonarola, si potrebbe riportare la fossa al suo livello originario e realizzare così quel percorso ciclopedonale che il Piano per il Parco delle Mura prevede, assieme a una buona illuminazione, come obiettivo minimo per ridare visibilità alle mura.