
Città come Verona sulla valorizzazione degli scavi archeologici hanno puntato di recente con decisione. Certo Padova ha avuto una storia diversa, che ne ha visto la distruzione da parte dei Longobardi, e non dispone di un patrimonio monumentale sommerso paragonabile, ma non ha finora approfittato neppure di quel che pure possiede: lo scavo effettuato pochi anni fa sempre all’arena, all’interno del muro orientale, è stato subito ricoperto. Speriamo vivamente che la storia non si ripeta e che, nell’ambito dei programmi di ampliamento dell’offerta culturale della città, e di quella turistica a essa legata, il progetto vada presto in porto, tanto più in considerazione del prossimo recupero degli ambienti ipogei del vicino torrione dell’Arena, “scoperti”, proprio nel 2013, dagli speleologi del GSP CAI e dal Comitato Mura.
Saranno due ulteriori gioielli di un diadema che si dipana dalla chiesa degli Eremitani, con Mantegna e Guariento, attraverso i Musei Civici, d’Arte e Archeologico, la cappella degli Scrovegni, l’Arena romana, le mura veneziane con il torrione, fino alle porte Contarine, con il Naviglio e il Piovego a ricordare che Padova è (ancora) città d’acque, e il monumento di Daniel Libeskind a inserirla nella contemporaneità: tremila anni di storia della città in un raggio di 250 metri. Un’opportunità da non sprecare!
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(19 aprile 2015) - Purtroppo l'assessore Fabrizio Boron conferma nuovamente che gli scavi verranno ricoperti.