(26 gennaio 2018) - Negli ultimi mesi si è parlato spesso di mura, sulla stampa cittadina. Di recente Il Mattino di Padovaha dedicato due intere pagine, con dovizia di immagini suggestive, al Parco delle Mura e delle Acque, dal punto di vista speleologico e da quello fluviale, intervistando gli amici del Gruppo Speleologico Padovano CAI e gli Amissi del Piovego. Gli articoli, cui ne dovrebbero seguire presto altri, sono frutto anche del lavoro del Comitato Mura che, sotto l'egida di Provincia e Comune e con la collaborazione di altri enti e associazioni, ha promosso lo scorso 10 novembre 2017 una giornata di studio dedicata a Il Parco delle Mura e delle Acque. Nuova urbanistica e turismo sostenibili per Padova e il suo territorio, (di cui il Mattino aveva già riferito) che ha affrontato il tema da ogni possibile punto di vista, proponendo sette diversi itinerari sovrapposti lungo la cinta bastionata rinascimentale che ne dovrebbero fare lo snodo, il collettore e lo snodo di redistribuzione di cittadini e turisti da e verso una rete di altri percorsi attraverso il territorio. Un'ipotesi molto concreta, che il Comitato Mura e le altre entità coinvolte contano di attuare di pari passo, ma in realtà anche precedendo la campagna, prevedibilmente assai lunga, dei restauri che si sta per avviare. Perché il tempo non si ferma, non aspetta e se Padova intende mettersi seriamente sul mercato come città turistica, deve darsi un'immagine a tutto tondo, in cui le singole emergenze artistiche e monumentali non siano gioelli di incredibile bellezza ma privi di montatura, ma siano invece incastonati in un diadema, in una corona. Nulla assomiglia a una corona più di una cinta di mura e Padova ha la più grande e ricca di storia che una città possa sognare...
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