(26 giugno 2014) - Registriamo con piacere la notizia, riportata dai giornali di ieri, dell'abbattimento dei resti fatiscenti di un immobile addossato all'interno delle mura in via Palestro, dietro le case di via Orsini (qualcuno lo ricorderà, c'era un fioraio). Un tratto di mura ritorna così visibile. Anche questa piccola operazione, che il Comitato Mura da tempo sollecitava, va a inserirsi fra le numerose in corso in questi ultimi mesi, segno di un'attenzione da parte dell'amministrazione comunale, vecchia e nuova, che speriamo prosegua, continua e attenta.
Tanti altri interventi simili, solo apparentemente "piccoli", sarebbero necessari per rendere visibili le mura, primo passo necessario perché possano degnamente entrare a far parte del patrimonio monumentale della città e vengano inserite nei percorsi turistici, come dovrebbe essere per la città italiana che conserva la più lunga cinta rinascimentale oggi conservata e una delle più interessanti per complessità e rilevanza storica.
L'arco della cannoniera
La pulizia ha fatto riaffiorare l'arco interno della cannoniera che proteggeva il baluardo San Prosdocimo da sud, la cui posizione era nota perché ne è visibile l'apertura esterna (vedi Mura di Padova, guida al sistema bastionato cinquecentesco, p. 69). All'epoca della rimozione del terrapieno è ovviamente scomparsa la casamatta, anche se non è da escludere che le fondazioni sussitano sotto il terreno. Un piccolo dettaglio da verificare in futuro.
L'arco appena visibile a filo del terreno, è situato all'incirca dove, nella foto, finisce la parte pulita del muro.
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