
Tanti altri interventi simili, solo apparentemente "piccoli", sarebbero necessari per rendere visibili le mura, primo passo necessario perché possano degnamente entrare a far parte del patrimonio monumentale della città e vengano inserite nei percorsi turistici, come dovrebbe essere per la città italiana che conserva la più lunga cinta rinascimentale oggi conservata e una delle più interessanti per complessità e rilevanza storica.
L'arco della cannoniera
La pulizia ha fatto riaffiorare l'arco interno della cannoniera che proteggeva il baluardo San Prosdocimo da sud, la cui posizione era nota perché ne è visibile l'apertura esterna (vedi Mura di Padova, guida al sistema bastionato cinquecentesco, p. 69). All'epoca della rimozione del terrapieno è ovviamente scomparsa la casamatta, anche se non è da escludere che le fondazioni sussitano sotto il terreno. Un piccolo dettaglio da verificare in futuro.
L'arco appena visibile a filo del terreno, è situato all'incirca dove, nella foto, finisce la parte pulita del muro.
Cliccare sulle immagini per ingrandirle