Mura di Padova

Guida al sistema bastionato

rinascimentale


CONTENUTI EXTRA

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Descrizione e guida - Settore B

La porta Savonarola

(Guida p. 61-64)

 

(cliccare sulle immagini per aprirle)

 

A sinistra una foto che ritrae la porta ancora senza il leone,

opera dello scultore monselicense Paolo Bolrdin, aggiunto coi

restauri del 1928-1930 (da Le mura di Padova di G. Rusconi, 1921);

al centro l'interno dopo i restauri, con il contrappeso del ponte levatoio;

a destra una foto degli anni '50 mostra l'interno utilizzato come deposito

di legna (vedi La cannoniera di porta Savonarola)

 

 

Iscrizione nell'attico della facciata lato città:

PORTA CVM MAGNA MVROR(VM) PARTE LVCVLENTIVS

REFECTA PROPVGNACVLVMQ(VE) ADIVNCTVM ET FOSSAE

ALTITVDO ATQ(VE) LAT(ITVDO) ADDITA PRIAMO LEGIO PATA

VINOR(UM) PRAEF(ECTO) PROCVRANTE ANDREA GRITO

SENATVS VENETI PRINCIPE

MDXXX

La porta splendidamente rifatta con gran parte delle mura,
e il vicino bastione aggiunto e la fossa
approfondita e allargata da Priamo Da Lezze,
capitano dei padovani, al tempo di Andrea Gritti,
principe del Senato veneto
1530

(NB: Principe del Senato veneto è il Doge)

 

Franco Benucci ha recentemente proposto di identificare la

divinità femminile posta nel clipeo destro della facciata esterna

(qui sotto a destra, con a sinistra Bacco) con Pomona anziché

Cerere, per la presenza di frutta in luogo delle abituali spighe di

frumento associate a Cerere

 

I due clipei della facciata rivolta verso la città, con Minerva a

sinistra e il Medoacus, divinità fluviale della città, a destra

 

Iscrizione sul parapetto nord del ponte antistante la porta:

PONTEM OLIM LIGNEVM VIATORVM COMODO

ET CIVIT(ATIS) ORNAMENTO RESTITVEND(VM)

ET LATERICIIS FORNICIBVS ROBORAND(VM)

CATHARINVS CORNELIVS VRBIS PRAEFEC(TUS)

ET PROPRAET(OR) AERE PROP(RIO) G

A(NNO) MDCCLXXXVII

Il ponte un tempo in legno, per comodità dei viaggiatori
e per ornamento della città dovendosi ricostruire
e rendere più solido con fornici in laterizio
Caterino Cornaro, capitano
e vicepodestà della città, con denaro proprio curò
nell’anno 1787

 


per saperne di più:

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