Mura di Padova:
da problema a risorsa
dal 9 novembre al 7 dicembre 2017
il giovedì, alle ore 17,00
Sala Anziani, Palazzo Moroni, via Municipio 1
INGRESSO LIBERO
fino a esaurimento dei posti disponibili (99)
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L'eclettico programma della nona edizione di Urbs Ipsa Moenia, in apparenza privo di un tema unificante, riflette e ripropone la complessita' dell'approccio al problema della valorizzazione, al di la' del necessario e previsto restauro, di un monumento cosi' compresso e articolato.
Carico di valenze storiche, artistiche e paesaggistiche che ancora faticano a rivelarsi in tutta la loro potenzialita' di attrazione per un turismo di qualita', ma anche di occasione di ripensamento virtuoso dell'assetto urbanistico della citta'.
Alla precedente amministrazione va il merito di aver concretamente avviato, con convinzione, un vasto programma di recupero complessivo della cinta cinquecentesca, che la nuova conferma di voler proseguire. Nel metterlo in pratica, tuttavia, si sono in qualche modo sottovalutate la complessita' e l'organicita' dell'oggetto del recupero, ricorrendo a bandi di gara per singoli settori o manufatti, affidati di conseguenza a progettisti diversi, senza predisporre ne' un piano di intervento coerente ne', almeno, una serie di criteri e prescrizioni che essi debbano seguire. Con il rischio di un'accentuazione dell'effetto di discontinuita' che gia' caratterizza la cinta padovana: retaggio, in positivo, perche' ne costituisce un valore aggiunto, della complessa vicenda costruttiva; ma anche, in negativo, degli interventi otto-novecenteschi che quella continuita' hanno interrotto, rendendone poco leggibile il tracciato (apertura di brecce, demolizione di due porte, rimozione dei terrapieni, atterramento per realizzare viali di pubblico passeggio...).
Le mura di Padova, oltre a essere le piu' estese fra quelle coeve sopravvissute, presentano caratteristiche che le rendono uniche, nell'essere opera di emergenza e laboratorio di sperimentazione di soluzioni diverse, talvolta incerte e contraddittorie.Ogni elemento della cinta e' dunque un caso a se'. Ma e' al tempo stesso parte di un insieme organico: storicamente, come e' ovvio, ma pure nella prospettiva di unavalorizzazione e utilizzazione virtuosa per il futuro della citta', come spina dorsale di quel parco che intorno alla cinta dovrebbe nascere. Parco che potrebbe e dovrebbe funzionare da rigeneratore dello spazio urbano, innescando il recupero di aree degradate ma di alto valore storico e urbanistico, in primis le caserme. Ma anche da generatore di nuovi percorsi ciclopedonali sicuri per i residenti e di nuovi itinerari di visita alla citta' per i turisti. E infine, allargando la visuale, come collettore e distributore di percorsi cicloturistici e fluviali, da e verso l'ambito regionale...
Al centro, problemi complessi come la coesistenza delle muracon strutture accumulatesi nel tempo sopra, dentro, a ridosso di esse (case, scuole, l'ospedale...), il riuso degli ambienti interni e ipogei, nel rispetto di
caratteri e funzioni originari e di quelli aggiuntisi nel tempo in seguito a usi diversi quanto impropri (rifugi antiaerei, spazi teatrali). Valutando se non vada rispettata anche qualche specificita' frutto del caso, che cozza con l'intento di riportare tutto all'aspetto originario (l'affascinante carattere di grotte urbane degli ipogei del
torrione Pontecorvo).
Senza commettere l'errore, parlando di mura, di dimenticare che Padova, citta' che conserva un forte carattere medievale, sia pure compromesso da passati tentativi di ammodernamento forzato, conserva resti cospicui delle mura duecentesche e un grande castello, rivelatosi splendida reggia, che dei due sistemi difensivi si puo' considerare storicamente cerniera. Per una tale complessita' il Comitato Mura ha elaborato una serie di soluzioni, o proposte di soluzione, che, dopo anni di scarsa attenzione, stanno trovando
finalmente ascolto, da parte dei cittadini e della classe politica, senza distinzioni di colore.
Come e' giusto che sia per un complesso di strutture monumentali che costituiscono ancora, nonostante distruzioni e incuria, il piu' esteso patrimonio della citta'.
Programma
giovedì 9 novembre
Adriano Verdi
Le mura rinascimentali di Padova sono davvero "le più estese" rimaste al mondo? Confronto tra le cinte murarie "alla moderna" delle maggiori città fortificate europee
giovedì 16 novembre
Adriano Menin
Gli ambienti ipogei: il fascino dell'approccio speleologico
Andrea Ulandi
Terrapieni, fosse, strade di circonvallazione: cosa resta
giovedì 23 novembre
Ugo Fadini
Mura medievali: dopo la guida, continua la ricerca. Novità, modeste proposte e un esempio da non seguire...
Andrea Colasio
Al centro delle mura, il castello carrarese: prospettive immediate, scenari futuri
giovedì 30 novembre
Vittorio Spigai
Parco delle mura e delle acque: nodi da sciogliere, indicazioni, proposte
Adriano Verdi
Parco delle mura: una soluzione per la porta scomparsa, le mura nascoste e la piazza negata
giovedì 7 dicembre
Alessandra Ferrighi, Sergio Canazza, Cosimo Monteleone
Percorso multimediale delle Mura di Padova: valorizzazione di paesaggi e percorsi culturali in un'ottica creativa e innovativa
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