(18 aprile 2017) - La recente pulizia dalla vegetazione infestante dei tratti di mura cinquecentesche ad est e ovest di porta Ognissanti al Portello, funzionale al rilievo e alla progettazione dell'intervento di restauro affidatto all'architetto Patrizia Valle, ha prodotto una nuova "scoperta" dopo quella relativa al complesso mai terminato del Castelnuovo, nei pressi del torrione Venier, segnalata qualche settimana fa.
Individuato per primo dall'ass. Progetto Portello che con il Comitato Mura collabora da molti anni per il recupero di porta Ognissanti, è emerso, subito ad est dell'ingresso monumentale, un lungo blocco di pietra d'Istria appoggiato sulla sommità della cortina muraria, nel gradino formato tra essa e il parapetto di inizio Novecento realizzato dopo la riduzione delle mura in quel tratto.L'elemento, in tutta evidenza, corrisponde per forma e dimensione alla parte di cornice mancante nel basamento di porta Ognissanti, proprio nel lato est della stessa.
L'elemento lapideo della storica porta è riapparso grazie a questa recente pulizia, ma con ogni probabilità il suo rinvenimento si deve far risalire alle operazioni di sterro dei depositi fluviali, accumulatisi per secoli lungo le cortine rinascimentali e rimossi in questa zona nel 1997 durante un intervento del Genio Civile che restituì visibilità a questo tratto di fronte bastionato rimettendo in luce anche le cannoniere inferiori della porta. L'elemento ritrovato, che risultava ancora al suo posto nelle immagini di fine Ottocento-inizio Novecento, deve essere quindi stato collocato "temporaneamente" nella posizione attuale per poi essere reso invisibile dall'abbondantissima vegetazione infestante che ricopriva quel tratto di mura.
La segnalazione della "riscoperta" è già stata inoltrata agli uffici del Settore Edilizia Pubblica del Comune insieme alla richiesta di recuperare l'elemento quanto prima, benché sia lì da molti anni la sua posizione è alquanto precaria e basterebbe poco perché cadesse nel Piovego, per poterlo quindi restituire alla sua posizione originaria, completando il rivestimento lapideo della porta, nell'ambito dell'ormai prossimo intervento di restauro della facciata esterna.
Una "riscoperta" che è una ulteriore dimostrazione di come semplici interventi manutentivi del sistema bastionato possano portare a ritrovamenti importanti per la comprensione delle vicende delle mura padovane e per la loro corretta conservazione.
Comitato Mura di Padova
(F. Bordignon)
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