Nel 1983, grazie a una serie di circostanze in parte fortuite, fra cui la necessità di chiudere le strade del centro per urgenti lavori di sistemazione della rete fognaria, e grazie a una felice intuizione dell’amministrazione comunale di allora, in modo particolare del sindaco Settimo Gottardo e dell’assessore all’Edilizia Pubblica Mario Acampora, Padova vide realizzarsi un autentico e inaspettato miracolo: un’isola pedonale, di estensione considerevole, nel pieno centro della città.
Agli architetti Adriano Cornoldi e Adriano Verdi fu affidato il ridisegno, inizialmente neppure previsto, della pavimentazione stradale . I due architetti, anziché proporre una soluzione di puro design, magari elegante, ma arbitraria, colsero l’occasione per attuare una operazione di recupero della memoria, “riportando alla luce” strade scomparse e allineamenti di edifici demoliti, segni di una città cancellata dal progresso, in molti casi solo da pochi decenni. Tanto che molti, fra i meno giovani, potevano ancora riconoscere quelle vie e alcuni di quegli edifici.A oltre un trentennio di distanza, riteniamo utile mettere a disposizione di tutti, grazie all'architetto Verdi, il volumetto, ormai introvabile, che l’Assessorato all’Edilizia Pubblica realizzò nel 1985 a conclusione dei lavori.
Con l'occasione abbiamo aggiunto una nuova voce al menu qui a sinistra, Dentro le mura, la città, sotto la quale troveranno posto documenti e materiali riguardanti la città di Padova, ma non necessariamente legati alle vicende delle sue mura, di particolare interesse, ma di difficile reperibilità o scarsamente noti.
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